Critica Sociale - anno XL - n. 4 - 16 febbraio 1948

CRfTl CA SOCIALE 71 sigente austerità per poter compiere l'opera di ele– vazione materiale e morale che vogliamo attuare nel vantaggio delle classi lavoratrici di tutto il Paese. Per quanto finalmente concerne la tattica nostra nelle prossi~e elezio1:1i,non si può negare che pote– va parer logico che da fronte ai due blocchi di f.orze ugualmente minacciosi alla causa della democrazia' noi cercassimo di costituire una coalizione di tutte I~ forze che per la salvezza della democrazia lottano con sincerità d'intenti. Ma a noi tutti è sembrato c~e il compito preminente al 1·iguardo in questo pre– ciso momento della vita del nostro Paese fosse di costituire l'unità delle forze genuinamente socialiste, la cui -efficienza avrebbe potùto esser compromessa dal tentativo di costituire una più larga coalizione di forze democratiche. Sempre più appare evidente che una democrazia politica oggi riesce scarsamen– te utile ed è estremamente incerta se non è integrata dalla democrazia anche nel campo economico-socia– k- Per attuare questa integrazione occorre. precisa concordia d'intenti fra tutte le forze che vi colla– borano. Anche per questo una più vasta coalizione elettorale, se anche avesse potuto dare vantaggiosi risultati immediati, avrebbe avuto l'effetto di offu– scare la limpida coscienza del fine più lontano a cui dobbiamo sin da questo momento- aspirare. La Re– pubblica, per essere veramente democratica, deve di– venire Repubblica socialista; e a questo fine non possono evidentemente contribuire coloro che non accettino tutti i fondamentali postulati del program– ma socialista. Questo è il motivo della deliberazione che in materia elettorale assunse il Congresso di Na– poli con pensiero unanime. Da tutto quello che abbiamo detto sopra e intorno alla reale discrepanza fra i presentatori delle due op– poste mozioni in riguardo ai tre primi punti conside– rati, si può chiaramente dedurre che noi non acco– gliemmo con favore il perentorio invito di fusione delle due mozioni, fattoci, sotto un impulso senti– mentale ·suscitato dalle parole del compagno Sara– gat, dalla grande maggioranza del Congresso. Anche dai risultati che av{!va dato il Convegno di Roma de.Jloscorso settembre noi avevamo attinto la convin– zione della necessità che dal recente Congresso usòs– se una' chiara delineazione di pensiero, da servir co– me guida all'opera della Direzione e di tutto il Par– tito. Una Direzione in cui si trovino accanto com– pagni, tutti ugualmente devoti al comune ideale e a– nimati da fervida passiqne di servirlo nel' miglior modo, ma ispirati da discorsi pensieri, non può dare al Partito quelle direttive chiare e precise che son necessarie per la risolutezza e l'efficacia dell'azione. Noi auguriamo che il ripetersi della situazione non determini il ripetersi di qu.ello stato d'incertezza che si è avuta nei mesi precedenti. Certo oggi l'imminen– za della lotta elettorale in cui sentiamo impegnato tutto il nostro prestigio e il nostro avvenire ·ci con– fort,erà a cercare un intimo accordo anche fra pen– sieri inizialmente dìssenzienti, a fare tutti gli sforzi per rendere sempre _più intensa, sempre più appas– sionata, sempre più efficace la nostra azione. Ce lo impone la coscienza del nostro dovere, la fede lu– minosa che abbiamo nell'avvenire socialista della ci– viltà mondiale. BibliotecaGino Bianco La mozione unificata Ecco il testo della M oziane Unificata votata a grande maggioranza nel primo ·Congresso di Na– poli del P. S. L. I. La parte in corsivo era nella mozione originaria M ondolfo-V assalii, la parte i>< tondo è stata aggiunta in seguito alla fusione con altre mozioni. Il pnmo congresso Nazionale del Partito Socialista l.Javora– tori Italiani rivolge il suo saluto e il suo plauso a tutti i compagni che, specie nelle fabbriche e nei campi, lottando contro difficoltà di ogni genere, e non piegando di fronte alle ostilità, alle intimidazìoni, alle incomprensioni, alle vio– lenze e alle calunnie, mantengono viva la fiamma del socia– lismo democratico, tenendo alti gli ideali di pace, di libertà e di g_i-u~tizia di cui il socialismo è portatore, e la cui difesa costituisce la ragione fondamentale della formazione del no– stro partito; approva in linea di massima la politica della Direzione del partito ; constata che le radicali riforme di struttura economica e sociale, che potevano essere attuate all'indomani della libera– zione, quando le forze della reazione politica e della conserva– zione sociale erano duramente colpite dalla caduta del fasci– smo, sono di fatto mancate: r) per' il progressivo spostamento a destra della Demo– crazia Cristiana, che ha sempre più rivelato la volontà degli interessi conservatori e di classe che le stanno alle spalle, met– tendo via via in seconda linea le istanze sociali che le ave– vano assicurato la simpatia di notevoli gruppi del proletariato e dei ceti medi produttivi ; 2) per la politica di transazione e di doppio gioco del parli/o comunista, legato alle esigenze della politica russa e fatalmente avviato a_preparare l'isolamento e la sconfitta delle : forze del lavoro ; 3) per l'asservimento del Par/,ito Socialista Italiano a tale politica comunista, che ha privato il paese di quella costruttiva democrazia socialista la quale sola poteva determinare un ra– dicale, durevole rinnovamento politico, sociale ed economico. Il congresso riconferma pertanto che solo da una assoluta anche se dolorosa e sofferta scission~, come quella del gen– naio 1947, poteva nascere il nucleo di una genuina forza so– cialista, che oggi più che mai appare come il solo centro at– torno a cui potranno congiungersi tutti coloro che vogliono di– fendere le istituzioni democratiche e dare ad esse un contenuto di giustizia sociale. Premesso che la pace tra i popoli -è il presupposto per la attuazione della società socialista, che sola può assicurare la giustizia sociale con la elevazione morale e materiale delle categorie più umili, nella democrazia e nella libertà; che la difesa della democrazia politica è condizione .di libero svi– luppo all'interno, e di vera autonomia del Paese nei confronti delle Potenze imperialistiche mondiali; che il consolidarsi di blocchi imperialistici sul piano internazionale, a cui corrispon– dono posizioni politiche all'iraterno dei Paesi, costituisce una grave minaccia per la pace europea, e perciò stesso per le possibilità di emancipazione del proletariato; Considerato che la attuale situazione politica è caratterizzata dal fatto che la lotta non si esaurisce soltanto nella antitesi proletariato-borghesia, dato che in seno alla classe lavoratrice sono sorte forze che tendono pure esse ad organizzare la so– cietà in forma totalitaria; , · ritiene che l'azione del socialismo debba svilupparsi in lotta sui due fronti, contro la reazione sociale da una parte e contro la reazione neo-imperialistica del bolscevismo dall'altra, rea- - zioni parimenti pericolose in quanto ugualmente portatrici di miserie e cli lutti alla classe lavoratrice. Il Congresso auspica pertanto la formazione di una « Terza forza» anticonservatrice e antitotalitaria, intesa non come forza mediatrice fra i due estremi, ma come forza capace di impedire il rafforzamento di essi, di ridurli all'impotenza e rii superarli. Nucleo essenziale di questa « Terza forza » non può essere - che il nostro partito. Per qitanto riguarda /a. partecipazione al Governo, il Con– gresso rammenta che con essa si volle provvedere ad assicu– rare l'eq11itàdelle elezioni e a impedire "" crescente sposta– mento a destra del Governo. Ritiene per altro che si debbano considerare co11 vivo senso di respousabilità ·i gravissimi conipit·i che la situa:::ione impone al Partito, senza dargli adeg·uate gara11Z'iénell'apparato go– vernati1•0, e afferma che, insieme ad una costante e fervida vigila11zas!illo svilu,ppo dei fatti da parte del Governo e di

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