Critica Sociale - anno XL - n. 4 - 16 febbraio 1948
90 CRITICA SOCIALE numerus clausus, escludendo i non-lavorat.ori ed i loro figli. Le materie scolastiche vennero· distribuite in tre grandi rami fondamentali: « natura, lavoro, società». La fine deJla NEP e l'inizio del periodo dei piani quinquen– nali segnò nuovamente profonde trasformazioni nella politica scolastica. L'esigenza della industrializzazione del Paese, eli– minando J'ancor forte residuo di economia privata, specie nel– le campagne, significò rafforzamento dell'influenza dell'appa– rato statale, aumento dell'influenza del mondo operaio sull'ap– parato .statale, esigenza di una preparazione tecnica più severa, più selezionata, più disciplinata. Dopo lunghe discussioni, an– che di carattere pedagogico, nel 1929 subentrarono nuovi piani e programmi scolastici. Sorse il « metodo dei progetti », che considerava la « sistematica cos.truzioné >> dell'educazione per singoli settori, prevalentemente tecnici, e raccoglieva gli scolari attorno ad un « progetto » generalmente connes&o con un dato piano di sviluppo industriale. L'influenza pedagogica-umani– stica di uomini di cultura sovietica, c01ne il Lunatscjarski, venne sopraffatta da nuovi inetodi autoritari. I quali assun- . sero spesso e non solo nei nomi ( « Quartier generale della ri– voluzione culturale », « Ordini di battaglia », « settore cultu– rale di battaglia») impronta miÌitaresca. La nuova politica dei piani quinquennali po&e in prill!o pia– no l'esigenza della formazione di quadri qualificati. L'esigenza che la classe lavoratrice dell'Unione Sovietica dovesse crearsi una propria « intellighentzia » tecnico-produttiva, venne pill vo1te proclamata. Le decisioni del partito comunista sulla poli- 1ica scolastica, prese nel 1931, manifestavano le seguenti di– rettive: « Conoscenze &istematicl\e; organico piano cd orario di lavoro; articolazione degli scolari non più in oscillanti comu– nità, ma in solidi gruppi; prove e controlli del lavoro; èso– nero degli scolari dai doveri sociali nella Lega dei giovani, nella Lega dei pionieri e simili organizzaz.ioni; stretta limita– zione dell'autoamministrazione degli scolari e incondizionat~ incremento della disciplina». Particolari aspetti di queste -nuo– ve direttive furono: l'introduzione di libri di Stato, con crlteri di uniformità e di rigido conformismo; l'introduzione dell'in– segnamento di materie militari; l'introduzione dello sport come materia obbligatoria. Vennero d'aJt.ra parte istituite varie specie di esami, assai severi, cercando sempre più di perfezionarne! sotto l'aspetto tecnico, il carattere ,di una prova selezionatrice. · Nel 1934 l'ordinamento scolastico raggiu~sC la sua defini- tiva conformazione: scuola elementare in <Ìuattro classi; scuola media parziale in sette classi; scuola media completa in dieci classi. Gli scolari che hanno superato la scUola media hanno diritto di entrare nella· scuola s~per:iore o di frequentare cer– ti speciali corsi accelerati, che presuppongono la cultura della scuola media. Gli scoia~i che nell'esame finale raggiungono le migliori votazioni in tutte le. materie acquistano il diritto di entrare nelle scuole superiori senza l'esame di ammissione pre– scritto. Vi sono sei tipi di scuole superiori-: e H numero dj esse dimostra l'enorme incremento che vi si è dato dall'epocr z~rista: Università _ed istituti. Istituti di medicina Istituti agrari Istituti tecnici e scuole Istituti economici Scuole superiOri d'arte umanistici sup. di- cominercio 1917 1940 45 398· 9 78 10 86 N 152 6 43 7 25 L'univer&ità ha lo scopo di formare dei lavoratqri scienziati, ed ha perciò una maggiore durata, di cinque anni, rispetto agli « iStituti » di speci~lizzazione, di .quattro anni. D'altra parte le particolari esigenze determinate dai piani quinquennali fecero sorgere delle « scuole speciali :-> per la pri– ma istruzione dei lavoratol'i, e per ottenere - una riser,va ·sta– tale di lavoratori. Nel 1940 il presidium 'supremo _dei soviet ritenne necessario che ahnualmente da 800 mila ad un milione di giov8ni venisse istruito in queste scuole. Gli scolari vi ven– gono istruiti e sono mantenuti gratuitamente, ma sono obbli– gati poi a lavorare per quattro anni nelle imprese statali, ottenendo solo il 301% del salario normale. Per facilitaré queste esigenze si stabill di introdurre speciali tasse scolastiehe per le scuole medie e superior'i. Ma tuttavia gli scolari che adem– piono completamente i compiti e le prestazioni stabilite dalla s·cuola, ricevono degli stipendi che variaiiò da uno stipendio mensile di 185 rubli per il primo anno ad uno di 300 per l'ultimo anno: cosa che avviene per il 901% circa degli stu– denti. La guerra rècò gravi distruzioni e disguidi nel campo sco– lastico. Ma venne subito iniziata la ricostruzione;· vennero sviluppate molte altre scuole per la qualificazione della mapo d'opera; nel 1946 ven~e costituito un ministero per le scuole ' superiori dell'intera Unione Sovietica, per meglio coordinarne i· compiti. Bibli.oteca Gino Bianco· Bisogna poi tener conto delle numerose sctiole di partito. Accanto alle scuole ~uperiori di partito già esistenti, ,,ennero 4i recente costituite altre 50 scuole di partito in varie città. Le materie insegnate sono: storta, economia, geografia politica, politica estera, lingua e letteratura russe, politica sovietica, amministrazione, organica di partito, giurisprudenza e gior– nalismo. Democrazia e Statototalitario secondo Attlee. A chinsura del :dibattito di politica estera, davanti alla Ca– mera inglese, il primo ministro Attlee ha tenuto un discorso che solo l'importanza storica del pr.çcedente discorso di Bevin circa la sua proposta di unione europea, ha fatto passare In subordine. Riteniamo perciò opportu'no riferirne alcuni passi principali. « Noi riconosciamo che nel comunismo c'è una forza dina– mica » - ha premesso Attlee - « Il comunismo è un movi– mento fanatico che gode dell'appoggio di popoli di un dato orientamento e che esprime certi rapporti sociali. Il comunismo è diventato il « credo » di una grande nazione. Esso trova scarsa eco·· nei popoli di civiltà occidentale, ma si riVolge a popoli arretrati, che non hanno conosciuto niente di meglio. Nel comunismo è insita una poderosa forza d'in1pulso. Ma l'Inghilterra non ha nessuna volontà di adottare il comt1nis1no, benchè essé. intenda av:ere amichevoli rapporti con i popoli della Unione Sovietica e con lo Stato comunista ». Tuttavia « noi siamo decisi avversari del sistema di vjta comunista. Lo Stato di polizia viene categoricamente ripudiato dai popoli dell'Europa Occidentale. Noi non abbiamo alcun desiderio di cercare nella l;Jnione Sovietica il modello· del nostro ordina– mento sociale... L'Inghilterra è agli antipodi della concezione comunista della uniformità. l,,a base della democrazia è la di– versità delle vedute, lQ. ·ubera di&cussione, la tolleranza nei confronti dei punti di vista degli altr\ popoli. II mondo che ci aq,guriamo di, vedere è un mondo costituito da numerose unità tra di loro diverse, mentre nel mond 1 0 comunista si cerca di 1 fare, ad es., della Bulgaria e della Jugoslavia delle piccole copie della Unione So:vietica. Se la civiltà occidentale deve resi– stere contro que~to attacco ideologico - badate che io parlo di guerra di idee e non di ·qnella delle bombe -=- essa deve raggiungere un cerio gr.ado di UQità; ma ogni tentativo di li– vellatrice uniformità avrebbe proprio come scopo di distrug– gerla» .&ttlee ha µianifestato la speranza che tutti i Paesi aspirino al socialismo democrat.ico: ma certo si è che l'II;:1ghilterra non i•ntende ingerirsi negli affari intevni degli altri. E' possibile una utile collaborazione con paesi di diverso regime politico inte~no, purchè sussista un punto comune, e cioè la prospetti• vl di una pianificazione economica, dato che la concezione di un sistema di indipendenti imprese, sciolte da ogni. legge, è superata. Dopo aver notato che un altro punto sul quale concordano i paesi,dell'Europa Occidentale - mentre a tale riguardo i pae– si dell'Europa 'orientale e la stessa Russia Sovietica sono al– quanto in ar.retrato - è il r.iconoscimento ed il rispetto dei diri'tti dell'uomo, Attlee, parlando della Unione Europea soste– nuta da 1 Bevin ,ha dichiarato: « Quando io parlo di Unione Europea sia ben chiaro che questta Unione non è niente di esclusivistico e niente che e&clude gli altri popoli ». Sviluppi deltradunionismo inglese. Dal bollettino << Il l.avoro in Inghilterra» togliamo alcuni dati sui più recenti &viluppi del tradunionismo ingles'e. Nono– stante le difficoltà industriali, il complesso delle trade-unions britanniche non è mai stato cosi forte come. ora. Si è registra– ta la cifra più alta di''iscritti, ammontanti ormai a 8 milioni e 750 mila. A questo incremento numerico degli iscritti è '"'cor– risposta tuttavia una diminuzione del numero delle unioni. sceso a 753 dal migliaio ed olt•re di un decennio fa. E' signi, (icativa la concenti:azione di una gran pB.rte degli iscritti in on numero assai piccolo di grandi unioni. Sole diciassettt: nnioni, con 5.827.000 iscritti, rt\.ppresentano due terzi del tra– dunionismo; e trentuno altre, con una forza di 1 milione e mezzo, rappresentano un altro sesto. M8. vi sono anche 1noltt piccole unioni, talune del1e quali non superano i 500 iscritti) per certi ..lavoratori specializzati (fabbricanti di serrature, fan– bricauti di molle laminale a spirale, fabbricanti di trap- pole, ecc.). ' Il complesso più forte è queilo dei servizi e dei trasporti, che raccoglie 2.130.000 iscritti. Seguono gli addetti alla produ– zione di macC'fiine, gli operai della industria ~utomobilistica, gli edil!zi. Nella industria mineraria vi sono 750.000 iscritti e
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=