Critica Sociale - anno XL - n. 2 - 16 gennaio 1948
40 CRITICA SOCIALE « La Gran Bretagna si trova, tra questi due grandi nu– clei. Ma ciò non deve significare affatto che le nostre idee debbano esprimere nè un « capitalismo annacquato » nè un « annacquato c01nnnismo » o uila semplice· stazione interme– dia nel gran viaggio tra una fede e l'altra. La nostra conce– zione del mondo~ ha una sua propria origine. Il nostr'o compito consiste nell'intl'odurrc praticamente un sistema nuo– vo e fruttuoso che riunisca la libertà individuale con l'e– conornia pianificata, la democrazia con la giustizia soc-iale. Questo compito, che non spetta a noi soli, ma a tutte le democrazie occidentali, richiede un governo che, ispirato da una nuova concezione sociale, conduca una politica dina– mica, capace di fronteggiare le ·necessità di una nuova si .. tuazione. Questa politica non può essere praticata da nes– suno dei vecchi partiti, rua neppure da partiti totalitari, siano fascisti o comunisti ». Attlee rileva co1ne il tradizionale liberalismo sia ormai superato. « Ciò che di vero e vitale esiste nel liberalismo è oggi patrimonio comune di tutti i partiti democratici ». Quan– to ai conservatori, i q,uali sostengono 1 'esigenza di disfarsi di ogni controllo; essi sanno benissimo che una economia non controllata è, nelle attuali condizioni del mercato mon– diale, del tutto imppssibilc, impossibile· soprattutto per l'In– ghilterra, per i sacrifici che la guerra I le ha imposto. « Nes– suno dei · conservatori dotati di senso di responsabilità osa. sostebel'e che si possa oggi guidare il paese senza un piano di governo ». Ma un loro piano avrebbe pur_, sempre il ca– rattere di un piano di classe, mirante- al manteniillento dei privilegi ed estraneo alla esigenza di stabi!lire che la col– lettività deve avere un dominio sulle risorse del pa~se .. ~ « La pç,litica d~l socialismo democratico » - ha concluso Attlee - « si· sforza di creare le condizioni nelle quali sia raggiungibile per ogni singolo una buona, Vita nella' c0IIiu– nità, una vita libera dà oppressioni, provengano esse da parte del governo o da p_prtC degli interessi capitalistici. Già gran– di progressi nel senso di una più giusta rip"artizione del benessere sono stati fatti. Sono state prese importanti ed organiche misure per la sicurezza sociaJe. Industrie di ca– pitale importanza sono passate, con un continuo progresso, in proprietà pu~blica, senza che sia stata sacrificata neppu– re una delle libertà che ci sono care. Il governo dei lavora– tori esercita q~ella direzione della quale non sòltanto il no– stro Paese, ma l'Europa abbisogna,. e a queste direttive il Paese dà la sua favorevole risp9st~ ». « Questo è Il punto .principale. ·L'Inghilterra è una demo– crazia; e in una democrazia i~ gove:r:no guida, ma il popolo - intero collabora. Io ~ono certo che Il governo, fonda,to sulla , collaborazione col popolo, possa contare sul s.uo duplice assullto, di conciliare libertà ed autorità, e di raggiungere P-indipendenza sulla base della giustizia sociale». Il movi"'ento sindacale in Grecia. Le~ Nouvelles internationales du moizvement syndiçal pub– blicano un articolo di Irving Brown sull8 situazione _dei sin– dacati in Grecia, che, pur facendo riserve per quanto riguar- · da l'agnosticismo politico dei sindacati greci, riteniamo op– portune riassumere. L'azione sindacale in Grecia costituisce il tentativo più serio fatto dalla classe lavoratrict per sai-~ vare il salvabile nella difficile sib1~zioile creata dall'azione dei comunisti• e dalla incapacità e;, a volte, dalla colpevor l'ezz,a del gòvern·o. Scrive il Brown che « -tutte le forze non Comuniste del mo– vimento sindacale si sono messe d'accordo sulle basi se– guenti: 1) Oi:ganizzazione di un movimento sindacale su sc,– la nazionale, indipendente dal governo e dai partiti politici e basato sulla lotta per restaurare la libertà dei contFatti collettivi ed il migliora~ento costante delie condizioni di vita dei lavoratori; 2) accordo fra le diverse tendenze per la crea– zione di un çomitato esecutivo provvisorio, che sia in grado di prendere misure capaci di liberare il movimento sinda– .cale dall'intervento governativo; 3) appello all'A.F.L. ·ed al C.I.O. ed al Congresso de_i sindacati britannici percliè,. accor,– dino il loro aiuto al movimento sindacale ellenico ed eser– citino, attraver,so i loro rappresentanti., una s,orveglianza in– tesa 0. garanti:-e alle forze del sindacaÌisnio libero i loro di– ritti democratici; 4) unione di tutte le forZe democratiche '"del movimento opera.io contro il ne1nico pi U temibile del sindacalismo libero in Grecia, l'ERGAS, che è l'annesso sn- . dacale del partito , comunista. « Questa unità, continua il Brown, è stata raggiunta dopo il fallimento del tentativo di realizzare l'accordo di tntte le tendenze, compresi i comuni.sti. Nei negoziati, questi ultimi avevan..o chiaramente .dimostrato di voler, non tanto la solu– zione dei problemi dei sindacati greci, quanto iD;vece la con- Biblioteca Gino Bianco tinuazione ~ell'agitazione internazionale riguardo al regi~e attuale. « Immediatamente dopo questo fallimento, le forze del, sindacalismo libero si sono riunite ed hanno compoJto una <!_irezione sindacale comune, che fu riconosciuta dai tr~bu– nali. Le tendenze di sinistra, di centro e di destra vi sono rappresentate ciascuna da sette membri. I comunisti hanno finora rifiutato di designare i loro rappresentanti; e conti– nuano a lamentare che in Grecia non vi sono le libertà sin– dacali ». Il tentativo delle forze sindacali greche per dare un im– pulso all'affermarsi d~lln democrazia nel paese, sebbene per se stesso insufficiente ad avviare a soluzione i gravi pr6-. blemi che travagliano la Grecia e che sono di ordi:rf'e eco– n01nico all'interno, ma d,i o:rdine politico sul piano interna– zionale, è• pur sempre un tentativo che merita di essere visto con simpati~ ed aiutato da tu-i.te le forze democratiche. Nazionalizzazione d l traspor'ti in Inghilterra. .La République mofierne di .gènnaio dà alCune noMzie sul– la nazionalizzazione dei trasporii in Gran Bretagna. Fl primo gennaio il goVerno laburista ha preso in carica le quattro principali compagnie ferroviarie, i traspor.ti della città di Londra e l.'insienie ,dei trasporti stra<J.alri e fluviali. Il totale delle indennità da pagare agli interessati ammon– ta a 1.019 milioni' di sterl~ne, ~entre quelle pagate ai pro– prietari di miniere non avevano superato i 164 milioni di sterline. QuestC cifre dimostrano come, le attuali nazionaliz– zazioni r~:ppre~entino l'avvenilllento più rilevante del perio- do di governo dei laburisti.. . Al 1 10 gennaio prossimo, i servizi pubbli~i posti sotto il controllo diretto dello Stato conter-'anno più di 1.000.000 di persone, oltre a 700.000 minatori e a 180.000 al,tri lavora– tori, le cui industrie sono state nazionalizzate dopo il 1945. Ouando l 'i,nsieme dei trasporti sarà stato Ilazionaliz.zato, il programma governativo preVede · la nazionali.zzazione delle industrie del gas, dei carburanti, del ferro' e dell'acciaio. Il Parlamento ha già app~ovatd la nazionalizzazione- dell'elet– tricità, poco tempo dopo quella' delle miniere. Pare che la nRZionalizzazione delle indusb:-ie debba incon– trare difficoltà alla Camera dei. Lords. Ed è per questo che il governo si sforza di ridurre diritti e le prerogative della Camera Alta. Indipendenza Burmaed,a Ceylon. Abbiam~· gi~ parlato tempo fa,, particolareggiatamente, del progetto inglese dò dare la libertà a Burma ed a Ceylon. Ora The socialist Commentary dà notizia che qnesta è un fatto compiuto. H 4 gennaio Burma è diventata nna repubblica in– dipendente e sov.;ana •e il 4 febbFaio Ceylon· avrà lo ··status di Dominion nel Commonwealth !britannico. Burma è il pr.i– mo dei, territori·· soggetti alla Gran Bretagna che escono del tutto dal qnadro -del Commonwealth; Ceylon è la prima del– le colonie abitate da popoli di colore che passano dallo •stato di colonia ad un 'libero autogoverno, al pari del Canadà e deJ1J'A11stralia. In ,entrambi i casi Il- passaggio finale dei .po– teri è· avvex{uto 'sen-za. disordini e la nuova fovma di gover– no è stata determinata dalla volontà dei ,popoli. Il go.verno laburista,. cedelldO il potere con una. rapidità superiore ad ogni aspettativa, , ha maiù.festato l'intenzione _di concludere nuove relazioni fra Est ed OVcst,, che non abbiano nulla a Vedere con il vecchio im,perialismo. Importa ai,...socialisti bri– tannici, con .la loro lunga esperienza di lotte poUtiehe, dare ogni possibile appoggio ai nuovi grnppi progressivi che si manifestano in. questi giovani Stati. La politicaesteradel P.'S.I. La relaz.ione di politica estera approntata da Nenni per il prossimo Congresso del P .S.I. è indiscntibilmenté uno dei più gravi atti di ~bdicazione- all'autonomia socialista e di subdola sottomissione al « diktat » di Bialystock. Che, col conformisino im)?erv~rsante nel ~.S.I., la - «base» o i dele– gati al Congresso afferrino tutto il «. velen dell'argomento » e sappjano sottrar-si,' .a difesa dell'alltonomia internazionale del socialismo italiano, alla soggezione di Nenni, è. cosa di cui dobbiamo purtroppo dubitare . Altre, e più libere menti, haniio tuttavia compreso e aper– tamente denunciato il pericolo della relazione di Nenni. C9sl ha fatto, con uri acuto articelo, Aldo G11-rosci ne L'Italia So– cialista del 30 dicembre. Sottolineata l'importanza che ha questa presa di posizione nel · ·campo· de)!a politica estera, ~nche agli effetti elettorali, Gar~sci chiede: « _Può un soc~a-
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