Critica Sociale - anno XL - n. 1 - 1 gennaio 1948
CRITICA SOCIALE 5 eorot·rorio, al pianct Marshaa, ma crelde di dover far 11tserve su ceirte .clausole cont•enule nel rapporto Har- 11iman, ,selco.ndo le quaii -quegl.i St'ati che ricevono 11iuti danrAmeirica in conformità del piano Marshall rwn posso,nt0 trasferirli ad altri Stati iche sono ri– masti, fuori dall'tt, combinazione. A noi pa:rve subito in réaltà c'he ·la ris,erva de-I Basso fosse del tutto trrag,ionevole, perchè se i Paes1 1 deU:'Orie'nle eu,ro,peo hanno deliberatamente respinto l'invito americano di partecipare alla formulazione di un piano generale e'conomico europeo, .in base al quale sarebbero stati disbribuitC gli aiuti americani all'Europa, era natu– ral-e che gli Stati Unili ,non, intendessero di 1'as-ciare ehe quegli Stati ricevessero alla ,chetichella quegli aiuti che avevano rifiutato d,i ricevere apertamente. Ad ognz1 modo, la notizia contenuta nelkt fettèra del Romualdi, seco 1 ndo la quale il Comitato Harriman è impegnato a non ,introdur.re discriminazioni, per quanto riguarda gli raiuti ame ri,cani, « a dann-o dei Paesi che abbian,o o si diano nel futuro reg.imi so– cialdelmocratici, srJ.cialisti ,od a nche comunisti » che nion s.iano stufi, imposti a.le rispettive popo-lazioni manu militari, indica c hiara mente che la riserva avanzata da Le-lio Basso manca di ogni ragione.vole fondamento. E di ,avel/'c,i offerto questa •do,cumenta– zione, richiamando l'attenzione nostra sopra "una claus-iola chi; non ,conoscevamo della' sua forma' pre•'"' cisa, siamo grati al compagno Romualdi. LA CRITICA SOCIALE Caro compagno Prof. Mondolfo, Ne!ì'articolo di fondo « Porro Unum » in Critica Sociale del 16 novembre c'è un'espressione che cr-edo suscettibile d•i rettif·i,ca. Trattando del piano Marsha·ll, e delì'appoggio ad esso dato da,11' American Federalion of Labor e dal Congress of Industriar Organizalion, Lei scrive che Je due org'anri,zzazion~ operaie america– ne si sono fatte « in e-erto modo garanti, di fronte a,lla classe oiperaia dei paesi europei, che dalla ,proposta amer>icana esula ogni, fd,ne di asservimento dell'Euro– pa alla politica degli Stati Uniti». Però Lei fa subi,to seguire: « Ma Henry Wallace, ·che è in grado d,1cono– scere e valutare meglio le occulte tlntenzioni della Casa Bianca, cred-e invece di scorgere un intento politico ne·IJa solled,tudine con cui l'America si offre di venire in aiuto all'Europa ... ». Con l'espressione « che. è in grado di .conoscer:e e va.utare meglio le oc.culte intenzfoni della Casa _B1aD;– ca » Lei ha di colpo tolto valore alla garanzia 1mp!I– cita nell'appoggio deliberalo dall' A.F. of L. e dal C.I.0. Prima c1i tutto, mi permetta farLe osservare che Wallace non è proprio in grado d•i « conosc_ere -evalu– tare meglio» ... le-intenzio_ni della_ Casa ~1an~a, per la semplice ragione che 'la sua odie:na 51!-tuaz1one -;– da tutH qui avvertita - è que'lla_ di .un asola,to pol1- tic;o, i, cui coniati~ con la Casa B1anca, _-esoipratt1;1tto ..:on il Dipartimento di Stato, ~ono. pr?-ticame!1te me– sistenH. Invece le due orgamzza,w,om ope.ra1e sum– menzionate a cui si ,possono bene aggiungere 1-eFra· tellanze Fe;roviarie e l'Associazione Indipendente de:i, Meccanici, raggiung-endo_ così un t?ta_le cli oltre 15 milioni c1i,organizzati,, non si sono 1 l1m:late ad appog– giare il piano Marshall senza darsi rag(one delle « oc– culte» o palesi intenzioni della_Casa ~,?-nca, ma han– no bensì chiesto ed ott-enu!o d'! partecipare_ allo stu– dio ed alla redazione del rapporto del_Comitato Har– riman - nominato appunto dal Presu,dente Truma!1 per tracciare le basi, dell'aiuto americano e le condi– zioni dn cui .potrà essere l?resta,t_o :-- e .s<;mo state pro,prio ess-e ,che, per tra~i,te dei r1spettiv1 rappre– sentanti Geùrge Meany dell A.F.L. e James Carey del C.I.O., h'anno ~on successo. insistito affrinchè n~l [·ap_ porto si inserisse la ormai famosa, anc_he se m Ita– lia ap,parent-em~nte. n?n ~fOJ?PO conos0.1u~a, cla:nsola che proibisce d~scnm1naz10m a _da!1,no~ea s:iaesi ch_e abbiano o si diano nel futuro i:eg_im1 social-democrat1~ ci, socialist>i od anche c?mumsh, sempre _che questi regimi sriano la espression-e de·lla volonta popolar.e liberamente e democrat!camente con~~ìtat_a ~ non 1~ ,risultato dli una imposiz10ne, manu mzhla;rz, d1 gruppi di minoranza che potl,si mantengono al potere con la forza e con 0a violenza. Le organizzazioni americane a:pera•i~ offron_o per– ciò Ja garanzia che nessun tentahvo _d1 ass~rvumento politico dell'Europa è da riscontrars-1 nel piano Mar- 1blioeca G1 o Bianco l\lell' imminenza del Congresso Pe>rcomitribuire alla preparazione d,el nostro pro&– simo CÒngresso e, aMa formazione di organiche cor• renli di• pensiero abbiamo invitato parecchi ®stri compagni ad esprimerci il foro pens.iero il11propo– sito; e qui innanzi pubblz1chiamo gli scr,itti chè essi .ci han,no mandati, qualcuno dei quali, come quello del Poggi, r,ive/la ·una vvsione p~ssimisfica che, per quanto fondata su alcune cir,C10stanzeinoppugnabni, ci pare tuttavia eccessiva; qualche altro, come quello -de'lPunzo, mos,tra incertezze e oscillazioni fac,ilmente concep,ibiN in una situazione cosi complessa come quella in cui si svolge l'azione del nostro Partito; qualche altro appare invece animato da una previ. sione ottimisUca, ,che, se· anche posro apparire non fondata sa~damente sui fatti, costituisc·e tuttavia una forza che non dobbiamo discanoscere, nè svalutare. Attendiamo che alt.ri compagni ci esprimano il /oro pensiero e direm o anc he noi il nostro nel. pross,imo fas-cicofo; .i; in,vitiamo tutti i compagn,i a fermare la propri-a atle.nzion·e sopra i problemi .che il Con– gresso dovrà affrontare e cel'lcare di risolvere con precisione di pensiero, senza adattarsi ad accomo• damen,ti ,che frq.pedis,cono poz1 al· Partilo• di scegriere un.a via be'n defil11itae• diritta. In partfootlare espr-imiamo l'augurio che l'attenzione dei singoli compagni, dei Congressi Provinicia li e, poi, del Congiresso Nazionale non s.i esauris.ca tutta quanta intorno alle· direttive generali del Partilo, Ira- . scùrando l'esame e ·la determinazione degli oggetti cancreti intorno a cui l'azione del Partito, deve svol– gersi. Se rimarremo nel campo delle gene,riche aslra– ziowi e non cercheremo di fissare in modo preciso 'i fini della nostra azione, man,cherà a questa quella salda co111crelezzache sola può rendula efficiente ed utile al prole/(I)ri'Utoe al Paese. LA CRITICA SOCIALE Verso· il Congresso Siamo già alla vigilia del Congresso; ma non mi sem– bra esista nel Partito un'atmosfera congressuale. Su quel- lo che il primo congresso nazionale del P.S.L.I. avrà da ' decidere e statuire regna ancora molta perplessità; e bi– sogna riconoscere che l'andata al governo ha piuttosto acui- to che chia1 ito questo sconcertato attendismo. Se tale è lo stato d'animo della cosidetta «base», bisogna preoccuparsi dell'indirizzo dei lavori çongressuali, così densamente sti– pati in pochi giorni. Occorre altresì preoccuparsi di dare ai lavor.i un'opportuna organizzazione, non foss'al tro che per risparmiare il tempo che viene occupato da tutte quelle aggrovigliate questioni a cui, diversamente, danno lu'.lgo le benintenzionate « mozioni d'ordine>>che, all'atto pratico, generano più scompiglio che altro. Dal Convegno romano dello scorso settembre mi pare sia lecito ,ricavare due ins-egnamentidi cui si dovrebbe far tesoro per il prossimo Congresso. Il primo è che anche in un partito di piena ed effettiva de– mocrazia, i Congressi vanno preparati, inquadrati ed ori~n– tati e che non si discute in modo coerente e costruttivo shall e questa loro garanzia non merita proprio dri, ess,e,;e minata dai nostri compagni d'Italia: co-n tanN sospetti e riserve, e tanto meno di essere quasd _m~ssa in dubbio dal-l'immediato riferimento ad un'oprn10ne contraria dell'ex.Pr-esridente Wallace a cui, quasi per dar maggior valore alle sue parole, Lei attrib_uisce una conoscem:a del-le fotenzioni della Casa Bianca che no-n risponae affatto alla realtà. Colgo vol-entieni, questa occasio1;1e per e~pi:i~_ere a Lei ed ai suoi collaboratori tl, sensi della mia pm àlta stima. Fraternamente Suo SERAFINO ROMUALDI In,ternational Relations Departement
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