Critica Sociale - anno XL - n. 1 - 1 gennaio 1948

4 CRITICA SOCIALE chl attendere alla organi-zzazfone di u1_1 se:v:1z10 fatto di tanti delicatissimi, ingranaggi, fa cui efficienza non_ può essere valutata se non da chi abbù,a una ,prece. dente espel'ienza. Eur ritenendo pertanto che la partecipazione al potere rappresenti un forte r,ìschio per il nostro Par– tito e che non ci fornisca larga possubUità di giovare agli interessi del Paese, specialmente deJ pro·letari~to 1 noi riteniamo tuttavia che gue,i- nostri compagm 1 guaii• hanno deciso che il •nostro Partito ao_celtasse la •responsabilità di collaborare al Governo In un mo– mento cosi difficiJ,e sono stat-i mossi da una nobi. Jissima intenzione. Abbiamo già indicato nel prece– de,nte fascicolo ,che, non avend,o la Democrazia Crli– sti,ana .posstl,bi].itàdi reggersi da sola al Governo, era ,necessariamente costretta a cercare alleai-i, -per rima– nere al potere. Se noi e i re,pubblican•i avessimo' ne. ,gato -Ja nostra ,collaborazione, il Governo De' Gasperi era ù,nesorabHmente condotto a spostarsi a destra, con tutte le conseguenze che si, possono facilmente preve– d-ere per guanto i<iguarda le dfrettive della politica interna, della politica economica e finanzoi,aria (spe– cialmente tributaria), e_ probabHmente anche deHa, po1'itica estera. La partecipa:vi,one al potere der nostri amici ,potr_à anche porre un freno a -quelle direttive confes-siona!istiche facilmente v,ì,::,i,bi]Q nell'opera del Governo De Gasper 1 i, specialmente per quanto riguar– da l'attività del Ministero della P. I. F,i,nalmente, pur essendo lontani_ da ogni intenzione di trarre qua]- . siasi vantaggio per •il nostro Partito dalla partecipà– :liione al Governo ne1 periodo elettorale, riteniamo che possa essere una vaJ.ida garanzia pèr la sinistra, per tulle le sinistre, che gli strumenti del Governo non siano maneggiati dai solli uomini· d,ella Democrazia Cr,i,stiana e da loro eventuali co'llaboratol'i d,i, destra. Quesìò vantaggio non -può ,certamente non essere jenuto nel giusto conto dai par~iti di « estrema sini– stra », se anche ess,.i,proclamano che noi ci siamo , venduti, alla Parte -Nera e abbiamo ,offerto cinque complici (come ha .detto mo:to graziosamente 1in un grosso titolò uno de-i giornali d•i g,ue,j, ,partiti) al governo strango1atore del !])roletari-a,to-.Cade qu'i aè. concio osservare ,che tutta la campagna condotta dal P.S.L. e dai comunist'i e dai loro giornaN nei mesi scors'i era dichiaratamente i:ivolta a piegare la resi– stenza del Governo De Gasper,i, ed ottenere che esso non lasciasse fuori del suo ambito i rappresentanti d,i que1i partiti che hanno otto-diec,i mrnoni di e1ettqru nel Paese. E' evid~nte pertanto che -E\SSi non avrebbero r1f,iutato la ,collaborazione di quegLi·uornlini a cui pure imputavano le più. trud inlenzionli nei riguardi del proletariato. E non possono d'altra parte imputare a noi, la colpa di av-er, con -Ja nostra accettazione di col– laborare, ,permesso al Governo De Gasperi- di assic_u– rarsi: •in altro modo la stabilità cti una suff.i'ciente mag– gioranzà, senza bisogno cL1ricorrere al;a loro Òolfa– borazionè . .Erano essi stessi :che si erano esclusi, co·n le direttive date alla loro azfone. Gli uni avevano iniziato un'azione ag,i,tatoria ,che era negazi"One dJ ogni demo,crazia costruttiva e gli altri -si erano mess'i pas. s,i•vamente al loro seguito. GJ,i,uni si erano legati alla pol,Lt!ca del blocco orientale con ·)'adesione al patto di Bi,alystok, in un momento in cui la necessità dell'aiuto americano può bensì permette-re al nostro Paese di rimanere indipendente dati due opposti, blocchi, come noi speriamo e vogliamo che ·sia, ma non può ,èon– sent•ire che at suo governo parte-cipino rapprese•ntanti d,L un ,partito sostanzialmente· e formalmente legato alla politica d,el J;>J.occo rientale; e gli altri si erano .anche su questo punto schi,era::ti a1 loro fianco. In questa situaz1ione le ,i.dealità e il pPogramma di una larga democrazia, la salvezza del Paese dal p_eri– coìo che nel suo governo riuscisser6 gFadualmente ad insinuarsi, •e a prevalere· i partigianù, della reazione, non potevano ven'ire ,che da noi. E noi abbiamo com– piuto un atto ,çhe può veramente deflin,i,rsi un sacri– fizio. E per que-sto la nostra coscienza assolve da · ogni colpa 1 i nostri compagni che hann0 assunto la coraggiosa responsabilità, se anche ess,j, non trove-– ranno da11a· pubb:lica opin1one quel rkonoscimento a cui hann© di-l'itto. Appunto per ques to , qualunque p_ossa -essere l'opi-n,ì,one di ciascuno di n.oi compagni cl,e'I P.S.L.I. intorno all'op:p_ortunità della partedipa- 11ione al potere, tutti dobbiamo senl-irci perentoria. mente obbligati ad -a 1 iutare in tuttli i modi l'opera dei nostri compa,gn,i: rintuzzando le stolte accuse dei no· Bibliot-eca Gino Bianco stl'i avver:sari e nemici, ce~cando _d~Hlum~nare l'opi– nione pubblica per impedire che in essa abbiano -presa le mald,gne ca-Junnie ,èhe allr~ -hanno interesse a diffondere; ma soprattutto dobbiamo dare ad essi una collaborazione adeguata alle esigenze dei, compiti che essi debbono ass.olvere:, dobbiamo astél)erci dal- 1',intralci,are l'opera foro col trasmettere le numerose richieste di postulanti ,che sollecitano proiezione e, favori, e dobbiamo linvece far-ci interpreti, presso d,i, loro di, tutti i bisogni e d•i tutte le Jegi-tbi,meesigenze cJ:ie è ·bene che essi' conoscano per ,poter lind-irizzare più concretamente ed eff.icacemente la loro atbi,vità. Dobbiamo· ,contribuire a.. formare un'opinione pub– b'lica la quale rinneghii e ,condanni le intemperanze d,1 agitazioni che non si prop_ongono altro fione che di alimentare· .il malcontento e non creano nessuna possibiiHtà di ·qualsiasi beneficio. Nessuno deve sene ti•rs,j,autorizzato a rimanere inerte e ad as,pettare mi– racoJ.osi,_ risultali dall'opera dei pochi nostri compa. gni che sono nel Governa, per quanta fiducia giossa ispfrare -la loro d,ntelli-genza, la loro attliv-ità, il senso di devozione al pubblko bene da cui essi sono ce,rta· mente animati. No-i abb'iamo 6erma, fi-d1wi,a che ognuno dei nostri compagni ·senta il proprio dovere e lo compia ala– •cremente, con fede, senza stanchezza. ÙBSERVER Il ·piano -narshall e i, lavoratoti. amencan1 A~cun:e parole di un nostro articolo pubb-li-cato nel fascicolo del 16 .rwvembre ms: .ci hanno procurato la s•e-guente lettera del nostro compagno Romualdi, che svaflge la sua aft11vitft in se!Il,Oalle organizzazioni oper-ai,e ameriicl1Jll 1 e. Pu,1• pr~,nde'n!dò atta di quanto egli ci s,criue in- - torli() anla pos,izione; di Henry WaNace di fronte alla Casa Bialllca e, al _D-i'p'Cnrtimento di Staio, noi non ci,e– diamo dd po·ter es,dPudere che la posizione occupata f.n_passalo daV WaUaicel 10 ponlfJ'(li,n gmdo di espri. mere unp. fOU11data -i•pote'Si sw//e' intenzioni, di una parte• al,me;no dJi coloro ìche _ogg,i dirigo•no fo pori ti ca estera deg'Li Stati Uniti. lii fatto stesso èhe le orga– li,izzazion,i stndaca(i amerioorre abbiano ritenuto qp– portun10 di compi.ere il pas-so di cui K:li dà notizia la /eUem de\/ Romualdi, per otten.ere qnefl'esplfoito impegno di cui :a - delta 1/ettera parla, dimostra che .l'es.islenza di un peri.colo non e•ra ,esclusa a priori dalle sles~1e, org(l;flizzazivni sin-dacali ametl'icame. ~ · Neghiamo ad og1bi modo chi! l'espressione da ,noi usata ~ tolqa di co:po pa/o,re, come dice i1/ Romua/di, aii/a garanzia. ,i,mplz1cz'ta:. neU'ap,poggz'ò de,Nberato dalla A..f. o,f L. e Ìia! p.!.O. » al piarfo Marshail. Noi anzi ritem1am,o che la fei,ma vofo,ntlà detle liJrgan,izzazioni pl'oletarie americane di impedire che l'aiuto o,ffe.rto· dagBi Stati Uniti qln'Eu,ropa possa convertirsi, per vo– lorvt,à anche solo dt po.che person!, in un tentativo , di asservzlmento pO'liti1co, ra.ppresenti /!a più vaUda difesa de/i/'Eur'opa e del mondo da ques,to pe 1 ricolo; e 'sappiam-o di poter 1 confid/1JI'e ,che,, se la gar:anz-ia che dette organizzazioni hanno chiesta (.con, una ini– ziativa di cui 1 pre,ndi-amo atto moUo vorontiei,i e rin· 1 graziamo vivamente) e ·che è stata lor.o offerta n,on fosse e,ven.tualmente · osserva/la con pieno scrupolo, l'opera delle Federazioni ainerican,e, dei lauoratori sapr,à e.fficaceme'nle ri,ehiamare· al ris'pefto de/fa pro– messa e'splicilGJlTlentefo.rmuiat.a. Intdnto ,d;ctl/an;otiz,z'a-che in, f~rma così pre,c,isa la , lettera del compagno Romua!ldi e.i off,re no,i possiamo'· ~rorre occaJs:i<meper un esatto giudi.zio ,inJorno a/. l'atteggiamento assunto, n,ei rigual'di del piano Mar– shall, ,da~ S e,gretario del .P.S.I. a/ O,olllgre'Ssodi An•· versa. P.er non porsi éontr.o ,i ·rapp-resentanti degli altri partiti socialisti, dai qua li attendeva un,a sehr .fenza di esdlusione a ,nos/ 1.ro, -rigua,r,do, e per non pors,i, al tempo sless<--, in una posizfone di antitesi col P.C.l., col Cf/lminform e ,col parallelo Soci'riform pro-mosso da quel partito sOleialista polacca con cui il PS.I. ama maìrtenei,e rapporti partico1/ armen.te stretti, Le/.io Basso ha dichiarato ad Anversa ché il P.S:1. è d·i massi,ma .{avorevo1e, o per fo meno non

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