Critica Sociale - anno XL - n. 1 - 1 gennaio 1948

18 CRITICA SOCIALE peri. a spiegare le d.ifficoltà In mezzo a cui s1 svolge l'opera d~l governo. Nono.stante tutto questo, è senza fondam·ento il Contll\ento di Churchill che parla d1 una disfatta politica la quale priva il governo laburista del mandato che esso ha avuto nelle clezloni generall. Nonostante le perdite sofferte, i laburisti hanno conservato sostanzialmente i guadagni fatti dopo l_a guerra, con i successi senza precedenti del 1945 e del 1946. Il fatto che in tutte Je elezioni politiche parziali i loro can.– dldati Bono riusciti vittoriosi è la maggior riprova di questo. Opportunamente tuttavia l'a~tore conclude con lo stimolare i laburisti a intensificare la loro nzone e mobilitare tutte 1e loro forze. I Consigli di Cascina. Dei Consigli di Cascina, del quali si parla in questi giorni con m.olto fervore nei ,giornali social-comunstl, si è fatto un primo esperimento, in realtà non molto incoraggiante, a Gus– aola, In ,provinci.a di Cremona. Ne d•à noUzia Mario Robertazzl (Corriere ·dl M ,la.no del 7 dicembre). in un articolo che rias– sumiamo. I terreni su cui l'esperimento è stato . ~atto ap.1>artengono alla Soc. An. Donzelli, proprietaria . di Cartiere :essi sono coltlvati a pioppi, per alimentare appunto l'industria deJla cavta. ·11 13 ottobre i contadini che l.avorano in quei terreni presentarono alcune rivendicazioni: il 16 ottobre si gi,unse ad un accordo, firmato dai rappresentanti della ditta, del contadini e dell'Ufficio del Lavoro. Nell'accordo, pur auspi– cando$i una forma li collabora~ione tra la Società proprieta– ria e i contadlni, sl riconosceva a quel'la la direzione deli'a-· zienda. Ma Il :l9. ottobre i contadini presero l'iniziativa di ab– battere un lotto di p·oppi, volendo aJlargare la superficie co -· tivata a cereali. Nel conflitto che sorse in seguito a quest'at– to dei contadini, questi costituiro:ao un Consigllo di cascina e assuwero la conduzione della tenuta. « Il fatto è che a Gussola, dove, per la natllra del terreno, la coltura del piop– po · è sempre stata prevalente, la ·coltivazione dei cereali, nel– l'attuai.e circostanz.a, è scarsamente redditizia». Sl aggiunge poi che la coltura dei pioppi deve servire ad una azienda industriale, la cui vitalità sarebbe, senza di · ·es$a, compro– messa. Pe~ queste ragioni i proprietari voglion manten.erè la col~ura a pioppi, mentre i c9ritadini insistono ne-l'al.argamento· della cerealicoltura, sia per aver la sicur.ezza delle quanMtà loro spettanti sui prodotti del fondo, sia perchè la cereali– coltura impiega una ·più abbondante mano - d'opera., I temi p-erò che sono risonati nella polemica di Gussola esorbitano molto dalle circostanze locali. Sono gli stessi te– mi che , risuonano nel congresso . interregionale - per i Con- · sigli di Cascina tenuto a Cremona; sono - aggiungiamo noi - gli st,essi temi che più recentemente hanno risuonato a Bologna nel Congr,esso per la Costituente del!a Terra, di cui la campagna per i Consigli di Cascina i! stata un preludio. La controversia, come è ,chiaro, esce dai Iiqiiti di una lotta sindacale; _è in gioco un principio in~orno a cui I-e parti combatteranno con un accanimento che potrebbe costituire una nuova esca e preparazione alla gùerra civile. Latatticadei socialcomunisti. Reduce dalla cosldetla «·Costituente della Terra », a pro– po.sito dell.a quale not.a come le rivendiçazioni, assai somma– rle e sbrigative, im -essa affacciate· vanno assai più lll là di quanto non siano andl:\te le richieste dCl Congresso dei Con– sigli di Gestione, per quanto siano manifestazione di una stessa strategia, Umberto Segre, in. un nitido articolo de: Cor.riere di Mllano del 24 cori,., analizza quelli:\ « tattica deMa· democrazia diret<t.a '>, c)l.e è ormai esplicHamente patrociinata ad un tempo dal P. C. I. e dal P. S. I., forse, come :nota l'articolista,. « per vincere il disagio di "un certo is.olamento che -si è fatt,o i ritorno .a loro nel J>aese ». Scrive il Segre: « Il metodo potrebbe essere descritto cosl: smettiamo di pre. sent,arci nl:a ·/opinione pubblica nella singolarità dei nostri partiti, trasferiamoci su cli un piano diverso, un piano di :lm .. tere.ssi totali della nazione, fatti emergere dal popolo stesso, dalla radice della vita sociale. Nella consuetudine democra– tica 1 cittadini sono chiamati a dare la lo;o fiducia ed il loro consenso a questo o a quel partito, tradizione, programma. Discendiamo daf part_iti al~a base delle cose e del popo.o;; enucleiamo e _mettiamo in evidenza il programma di per sè; diamogli_ come protagonista e portatore non questo o quel partito, ma il popolo stes.so •.. 11 Paese sarà diviso al:or.a non in ,tante sezioni, per cosi dlre, verticali (partitl, .categorie professionali, sindacali, gruppì culturaLi), ma sar·à anzitutto, per cosi dire, spian~to. Il Paese è questa realtà -giovo.ne e nuo_ Biblioteca Gino Bianco v!: la terra ai contadini; le officine al consigli di gestione; le trasformazioni eéonomiche-sociali che servono al popolo, operate direttamente dal popolo. La Costituzione è con noi: che Importa non ·sia con noi il v,ecch:o Stato, con le sue veo– chie ed incomprenslve clàssi dirigenti? •.• Si voti per qm•ste o. 9uel partito (la cosa è secondar'a) ciò che conta è che al voti per il popolo nu.ovo contro le minoranze vecch'iè ». L 1 af\.o ticollsta oss~rva che non si affacciò nemmeno lontanamente dinanzi alla Costituente della Terra l'esigenza di approfon– dire i problemi: essa pose semplicememte l'esigenza di ri– correre a un'azione diretta e di creare fuori del Par amento, fuori del partiti, organi nu~vi, organi rivoluzionari, organi di diretta emanazlone çlel movimento popolare. Le conseguenze di carattere politi~o, secondo il, segre, sono pertanto: Jn Pr mo luogo che 11 « fronte· de.la pace, del lavoro e della libertà» patrocinato da Togliatti e· avallato da Basso, « pàssa ul 'ese~ cuzi0rne diretta ed immedìata del.a Costituzione, scartando la via nermale della legislazione elaborata \lai Parlamento. Il Parlamen1o viene dopo, a cose :fatte ». Cosa che dovrebbe pur far riflettere, chè con ciò il Parlamento viene completa– mente scavalcato. In secondo luogo, « i puliti di Binistra crea.. no nel Paese organi m•sti, In cui son() confusi i poteri ese- · cutivi e legis:a1iv1, decentrati ma coordinati, che, aln1rno per il momento, non possono essere altriµienti quallficati éhe come nuclei di rivoluzione popolare >. « E' inutile sotto~inear.e il car.atteFe :e-stvemista di questa politica », con clup.e il commentatore. 4: Ess& richle<le '-comun– que· un formidabile autocontrollo da parte deti uomini di sinistra. Perchè da questa po.itica può eventualmente risul– tare., im una determinata ma oggi non probabile congiuntura internazionale, il IO!O trionfo; ma può risultare altr~si il loro rap_ido dec.ino. Qui le ·sinistre giocano li tutto per tutto. 11 loro .rischio è di portare nel Paese $Olo un incostante ed inconcludente ribollimento, di cul Je cla"ssi lavoratrici, e spe– cialmente I contadini, finiscano con lo stancarsi• e nello stes– so tempo di consumare la lo'r.o forza· di partiÌo nella pura tatti.e& agitatori a, senza contribuire costruttivamente aL o ,vi– luppo dell<? Stato democratico. La polltica del ·blochi rivo u– zionari o riesce, o trascina seco nella caduta tutti i gruppi ed i partili che hanno !ICCeltato di annui.are in essi le loro dlf– fer.enze. .All'ultimo gruppo che SO!pravvive non, resta allora altra a~ternativa: che quella ·della rivoluzione i\perta ». E - 'aggiungiamo noi - se questa non avviene o non riesce, SI è determinato un cosi forÌnida,b!le iiolamento della classe la– voratrice, da porre le conseguenze in termine !~equivoco di controrivoluzione. p. ga. e g. p. Ciò che si stampa IHC.OR ~I ,S'l?ORICI: LA CINA D'OGGI E LA GRECIA ANTICA L'uman1tà è in ebollizione ~u qllaÌtro cont'nen,U e al fondo sta l',l terno contrasto fra ricchez21a e povertà, rapp11e~entato da un .mondo che- vuol Vivere ~ bruciar· Je tappe e un a"Itro che non vuol cedere e mori,re. In mezzo a questo squ'Hbrio, stanno for;Ze sper.imentate dal tempo e dag!i eve_nt1, che vorrebbero ragg'ungere per' grad·i e senza nuove stvag:t ~ catastrofi gli ofiiettivi pesti Ineluttabilménte daHe situazioni. Se volgiamo lo sguardo- v.erso l'Oriente estremo, vediamo ehe in Cina una rivo: uzìone agHa e .scuote ogni pvovipcia, ogni distretto, ogni viÙaggio. I contadini cinf'sl, cons_umatisi per secoli nella miser'a e nella fame fino alla disperazione, as_ serviti a'i prc;,prietari ter:rderi che sono i padroni del gover,no, rinnovano, soHo la spinta di nuove tecniche, di, nuove no– zioni e di nuovi bisogni, la lotta millenaria fra ben nutriti e affamati e .minacciano per la prima vo:ta la potenza del– l'alta borgheiia. • . o Qu<sta è costituito. dagli alti Mrnlc'ali dell'eserc'to naziona- IIsta, dai proprietari terrieri feuda'i e da~la burocraz·a, che si è molt'pllcata d.urante la guerra, t'uÙi avvantaggiatisi enor– memente col vecc~110 sJstema. Essi, facendo perno sull'ala d•e– stra d~l J{uomi:ri'tang, t<'ntuno di perpetuarè i loro vecchi pfi .. vilegi, c-ome feoe la stessa classe un .secolo fa nel Giappone, e r.esistono eieeamente ad ogni IDutamento. Essi, che hanno in mano il Governo «legale», e sono in grado dI nominare un successore a•l· genera:is5imo Ciang-Kai-Scek, ove dovesse ca– pitargli qualco,sa, aggiungono all'ab:tuale corruZione, alle pie.. cole tirannie, ai trucchi "lega~i, l'assoluta incapacità di gover– naTe, di dare una guida. Dal lato opposto, stanno I comufi.isti, legati agli tnteressi della ma·ssa dei contadh11 poverissimi ~ miserandi, che sem– pre li hanno appoggiati, ai quali essi. hanno _dato una guida

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