Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947

480 CRITICA SOCIALE li progetto di spartizione e IQ deciS'ione del'l'O.N.U. Prima d•i continuare l'analisi della situa~ione che l'atteggiamento arabo viene creando, ed <i peric?:i e le responsabilità che a questo .conseguo~o, cre~1'.1mo utile esaminare brevemente il progetto d1 spart1z.1one che dovrà entrare in vigore (ne diamo_ po\- il test?. in appendice). Già abbiam_o_detto,. n_el1_'art1coloci– tato le ra"ioni storiche, pol1t1che, g1ur1d1che, uma:ie, per' cui ia° creazione d,i uno Stato ebraico si impo– neva neli'at!ua e momento, anche se siamo ferma– m,•nte convinti, ,come lo sono molti nostri am,ci ebrei che esso non varrà a risolvere la questione ebrai~a, la quale minaccia di farsi ancora te_sa·i? vane parti del mondo (1) •. Quanto al .progetto m ~e, esso è certamente cr;ticabile, specialmente nella sua stesura, ma è· .pure J:unico possibile, e la netta mag, gioranza con cui è ·stato approvato lo .conferma. Esso è stato preparato dalla sottocommissione N. 1 del– •l'O.N.U. (un progetto arabo, che tendeva i'n extremis· ad un compromesso, pro.ponendo uno Stato un'.co in c1;i Arabi ed Ebrei avessero gli stessi diritti, venne bocciato) e· approvato dada Commissiione ad hoc, il 25 novembre, con 25 voti favorevoli, 13 contrari e 17 astenuti, e infine -dail'Assemblea Generai~ con 33- voti favotevo .. i, 13 contrari, 10 astenuti e un assente. Tra ·J ·favorevoli sono da notare: gli Stati Uniti, la , Russia, il Canadà, l'Australia, gl-i Stati nordici, il Benelux (Belgio, Olanda, Lussemburgo), mentre i Paesi a popolazione mussulmana, n.atura.mente, sono stati contrari, ed anz.i i loro delegati hanno dichia– rato, uscendo dall' Assemb.ea, che nessuno dei loro Paesi si sentiva legato dalla decisione dell'O.N,U. Degna di nota è anche l'astensione de:J'Inghilterra, la quale, già troppo compromessa nella fa'ccenda, non ha evidentemente voluto sottoscrivere un .progetto che non .è gradito ad entrambe le parti, preoccu– pata com'è, sia per tutte le noie che ancora l'aspet– tano per il passaggio delle Amministrazioni, sia, so– prattutto, ,per le responsabilità che ha e che avrà., o c)J.e comunque ~e saranno attribuite, -per lo spargi– Qlento d,i sangue che ancora avrà luogo, fin quando essa sarà costretta· a tenere le sue truppé 'Ìn Pale– stina, e più ancora quando le avrà ritirate. La stessa Inghilterra, del resto, avrebbe, a quanto si dice, un suo ,piano da svolgere, che le permetterebbe di to– gliersi in parte d'impaccio e, al tempo. stesso, d·i pa– cificare il più possibile gli animi. Sare·bbe questo, ,m sostanza, H piano presentato l'anno scoFso da Mor 0 rison ai .Comuni. G,i Inglesi vorrebbero (considerato aµche, e giustamente, che il nuovo Stato ebraico ha una molto limitata capacità di assorbimento deglii elementi ebreii as-piranti- ali'immigrazione) convincere gli Ebrei a indirizzare parte de.. Ja loro emigrazi0ne verso un grande Stato -di Siria, dove essa non sa– rebbe tanto· ·sgradita agli Arabi (bisogna osservare che nel mondo arabo l'antisemitismo non ha as·sunto un aspetto di ostilità razziale come in altri Paesi), i quàli temono invece il potenziamento dello Stato ebraico. Ques!o piano, ,però, per quanto abile, a parte il fatto che difficilmente g.i Ebrei v orranno- secon– darlo, finirebbe, in definitiva, per assicura.re una soluzione di tipo conservatore. nel Medio Oriente, ed è. da _credere che, se non ~Itri, la Russia non man .. chera d1 ostacolarlo. · Per quanto riguarda glii Ebrei, salvo gli elem.enti estremisti di cui si è fatto cenno, essi hanno dimo– stralò grande gioia nell'ap,prendere la notizia della deci&ione de!J.e Nazioni Unite. E, ,certo, non minore deéisione di ctifendere il loro nuovo Stato. Infatti, di fronte àlla minacci_a araba, costituita dalla .pre– parazione mi.:ùtare, specialmente • in Siriia e m Transgiordania, e all'apertura di uffici di .recluta– mento di volontari in ~utti i Paesi arabi, esSIÌhanno già, proyveduto alla mobilitazfone di tutte Je forze disporidli>ili, circa 50.000 uomini. · Questi dunque, in breve ,i fatti. Resta ora ·da ve 0 dere quale ,dovrebbe esserè e quale pofrà essere l'at– teggiamento dell'O.N.U., cioè, in définitiva, dell'Ame·– rica e ddJa Russia, in queste .circostanze che, _com_e '(1) 01,re a. quanto abbia~o già seritto, sl v«iano le· os~er- _ - vazloni di Bruci, Bllven -sull'antiS'emltlsmo ln America (Anti.: •t!plllism' in the Untt,e4 StaJu, in New Rep_ubUe del 3 no-, vembre),· BibliotecaGino Bianco già abbiamo detto, potrebbero essere fo1,iere, a:Ja lunga, di più gravi complicazioni internazfonali. Conclusior/Je,, Poichè 'l'Inghilterra non vol'rà nè potrà continua· . re a provvedere al mantenimento dell'•ordine · nel Paese, fa responsabilità d1 ciò grava• sul.'O.N.U. Que– sta si trova così ad una pFova del fuoco. Infatti, le maggiori potenze si sono trovate d'accordo sulla sparthion.e della Palestma, e- questo è stato uno dei poèhi casi in cui l'O.N.U. ha potuto funzionare. Ma ha funzionato, non tanto, per,chè ·la sua stru!tura e la sua forza c0me organismo supernazionale si siano affermate ed imposte, quanto perchè ,i suoi me/llbl'i più inf,..uenti si sono casualmente trovati d'accorgo. Cosa sarebbe avvenuto, se così non fosse stato? Però una ,cosa è l'accordo nel prendere una decisione, e un'altra cosa è atluare ,: 1 a decisione ,pre•sa. L'O.N.U., infatti, non ha forze propl'~e, e -qui la situazio– ne può essere mantenuta tranquilla solo -eon l'im– piego di forze militari capaci non tanfo e non solo di impedire un'az-ione in grande stile o una vera e propria guerra, ma aiìche azioni. a ripetizione. di disturbo, ma~sacri, incendi, saccheggi, assassini; ed è noto come questo secondo comp.ito non. sia per nulla ,più facile del, primo, anzi si presti maggior– mente a criti,ch1p ed esponga chi lo assolve al logo– ramento, specia,mente quando gH occupanti siano d,ivisi fra foro stessi. Or bene, quale delle due - . ,graridi Poten~e, che .sole potrebbero farlo, sarà ·di– sposta a mandare· trup,pe in Pa,:estina per sostituire gli Inglesi ed· assicurare .Ja calma? Certo, isolatamente, nessuna delle due, soprattutto peF non urtare il mondo arabo a favore dell'avversari'a. ·Dunque, è ne– ces.saria un'azione combinata, magari con la parte– cipaz-ione nominale di altre nazioni. Sarà essa pos– ·sibile? Se -non Io sarà, fO.N.U., che· in questo caso ha funzionato, , si troverà ad essere svuotata, con quelle conseguenze ,che· è facile prevedere. Quiindi, da quanto siamò venuti· dicendo appare· chiaro che la situazfone iRter'nazionale· ri.sentirà di questi avvenimenti, come del resto è naturale, sia .perchè, in genere, nello stato di· ten&ione post-bel– lica, e ,per qualche lato, anzi, pre'be lica, ,e comunque di assestamento, del monda di oggi; fatt: che rivo– luzionino la .struttura di un Paese trascendono i N– miti ed i ,contrasti di una pura e semplice attivHà dHomatica normale; sia' ,perchè, per· Ja sua posi,., zione geografica delicata, per la reaz-ione dei mondo arabo che tutti, i Paesi e specialmente Ja Russià, 'in– teressata alla sua propaganda e alla sua politica, de– vono cercare d,i tenersi amico; la Palestina presenta un interesse tutto pallticolare. · PIERO GALLARDO · Diamo qui dlv segu'llo ti 'testo del piano per ~a spartidone della Palestina approvato d all'O.N.U . E' da notare che esso non. si"differenzia ,molto da que.lo di cui avevamo già dato notizia nel N. 18' d.ella « Cr it1ca », salvo elle .per quanto ri– guarda la creazf.onie dello Stato di Gerusa.eimme. 1) Il ma,ndato sulla Palestina avrà terminè il 1'' agosto 1948 o, al più tàrdi, a una da ta che sarà fissala tra J,a Commissione - palestine.se deli'O.N.U. e la Gran Bretagna, d'a.ccordo con ) I Cons•iglio di S,i,curezza: · · 2) Le Forze Armate della Potenza mandatària sa– ranno evacuate a poco a ,poco dalla Palestina, L'evacuazione sarà terminata jI. 1~ agostò 1948 o, al più tardi, .a una data' che sarà fissata dalla Commi:ssione· e ·dalla Potenza mandataria, d'ac– cordo con ii, ConsiigCio dl Si('.urezza. La P0teJJ.Z<1 mandataria dovrà, nei limiti del possibile, an– nunoiare preventivamente alla Commissione i suoi ;piani di evacuazione. E la Comm,:ssione' -esaminerà ,con la Potenz a ma ndataria, neJ più breve tempo possibile,il riti.ro delle truppe dai porli palestinesi. · 3) Due mesi ,dopo .Pevacuazione deHe trup,pe della Potenza mandataria,. cioè il 1° ottobre 1948 al più tardi, sarann·o còstiituiti in Palestina i due Stati i:ndipendenti arabo ed ebraico. Lo Statuto , di Gerusalemme sarà stabilito separatam~nte. · 4) lì pei:i-0.dò intercorrenti;) foa l'ad ozi0ne delle rac– c oma ndaiiond · generali den3 èoinmissio.ne da

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