Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947

478 CRITICA SOClALI una importazione d-i conçimi (fosforiti), _di semi, _di m~c– chine, potrà coprire solo metà del fabbisogno alimentare di una popolazione che, prima della g_uerr~. 7 ontava 147 abitanti per kmq., oggi ne conta 16o e SI avv1~ra ad averne tra breve 200 du-rando il torrente di Tedeschi. ch_efuggono o son cacciati da ogni parte e si ri-fugi,a.n<;> o si. rl_f'!geranno in que-lle regioni; cui poi è da aggi-ungersi lo st1l~ic1d1'.l _con– tinuo .di uomini che fuggono il « pa1en:io » regime. d1 oc– cupazione russo all'est. Un popolo q_u1ndi senza s~az10 for– malmente. Perciò la Germania occi_dei:itale _dovra f?rz~ta~ mente, per pagare coi:i le ~Sf!Ortaz1omle _1mportazion1d1 derrate alimentari e d1-concimi oltre che d~ tutte le mate– rie prime ne~essarie a_produ•:re i_ beni ?i cons_umo,a!-!men– tore il proprio pote~z1ale ii:idustnale. E dubbi'? .perc10 che i•l pi,ano anglo-amencar,o di portare la pr<;>duzione_tedesc_a della zor,a occidentale al livello del '36 s1 dJm'.lstri suffi– ciente. Certo è invece che gli Stati Unit) dov; a:n~o.,. ~ar~ larghi crediti per rammodernare e completare gli ·1mpianti esistenti, invecchiati o logorati dallo sforzo della guerra e dalla miseria del dopoguerra. I p: oblemi sono enorm.i e bisogna che gli alleati facciano presto a risolyerli, s~ con l'ese~pio :vc:ir•ran1;0 troyar~ ,ne.i Tedes chi de gli alleati e non dei nemu:1 .. I risultati, fi,no a pochi me.si fa, sono stati lamentevcli; la produzione è stata po,rtata appena a circa i-140% d,i quella del '36, 1-a escavazione di· carbone nella Ruhr è arrivata a 28o.ooo tonnellate giornaliere contro la media di 423.000 tonnella– te nel 1938 (un successo), ma mancano i trasporti sì che ,nel pro;s1mo inverno ( coi canali ghiacciati) dovrà ri– dursi. Questo quantitativo non è però tale da lasciar adito a speranze che sia possibile una massiccia esportazione. Il consumo relativo di carbone oltre tutto, è enormemente aumentato per causa del già notato invecchiamento degli impianti e per la impossibilità di sostituirli. Per ese.mpio, si•·calcolava anteguerra che, per estrarre 1000 kg. di car– b.one ne occor•iessero 84 per azionare motori•, ascens'.lrÌ, pompe, etc.;· oggi ,ne occorrono 170 circa. Pure più ché raddoppiato è il consumo dt carbone a parità di produzione in moltissime industrie- e nelle ferrovie (che in Germama usano esclusi,vamente carbone}, a parità di percorso. La volontà e la possibili,tà di lavoro delle masse operaie tede– sche poi dipendono in gran parte da-lla quantità dj nutri– mento e di bem dliconsumo che si arriverà a mettere a loro d'isposizione. La efficienza per - operaio raggi•unge .appena il so% dell'anlegueua. Se aggiungerete che mancano gli uomini dai 25 ai' 35 anni (morti. prigi·onieri dispersi~ e che non è poss~bile, per la terribile carestia di alloggi, trasfe– rire operai dai luoghi dove sono superflui a quelli dove Hnancano, non è da meravigliarsi se in Ge:mania manchino braccia, pur avendo essa una produzione - come si è detto - che arriva solo al 4d% del '36, con un.i popolazione au– mentata di un terzo! Nè è da sperare che sia ravido l'ac– crescimento della produzione di beni di consumo, la cui situaziÒne è catastrofica. E valgano pochi accenni·: la pro-. duzione attuale di tenaglie permetterebbe ;id ,og.01tede– sco d» comperarsù un piatto ... ogr.i· sette anni, ed' una sedia ogni 100 anni! E per gli, altri beni di consumo la situa– zione è analoga: si•pensi come si possa viivere senza scarpe, senza vestiti senza biancheria. La produzione di, acciaio-- a.ltro elemento vitale dopo il carbone - arri'Verà nel '47 solo al 15%, pare, d; quella del '36 e in massima parte è , destinata alla r-icostruzione ed al riattamento dei mezzi• di trasporto ferrovi•a'ri. I ·mezzi di trasporto su strada sof– frono alla lor volta della, carestia 'di gomme e di• ben– zina. Ciò che Jwmw fatoo e ciò clve, dev.uno Ja,re gl,i Alle,ati. S1 è detto 1:he r modi seguiti dagli alleati hanno dato risultatt lamentevoli. SD è costituito, è vero, un Consiglio Economico .nella· bi.zona che in teoria doveva a.ver molt, poteri, e sovrastare sia pure entro certi limiti alla econo– mia, alle finanze, alle comunicazioni, alla agricoltura, etc.; i~ pratica è riuscito ad allentare qualche, severo <controllo ered;tato da-! ,regime hitleriano, e per il· resto ad ammini– strare la carestia. Come infatti tener in piedi, un sistema economico là dove il denaro ha perduto il suo senso di mi-sura del valore, pèr cui trjonfa il cambio-meTce (la si– g~retta america.na divenuta moneta!) e nessuno vuol de. na'ro? Pensate: .i ll'r,ezz~dei, generi tesserati e salari son bloccati• al lwello anteguerra, ma al mercate ne-re;> una sigaretta vale 4 ma.rchi• e in tale mercato è questa la mo– neta ed if suo cambio! Che sistema economico è se lo;Stato non pJ!ò .garantire nè al ,pr~duttore nè a\ consuma.tore un min,iano-<ili esistenza? Certo si potrebbe arnva-re à tutto, ·ma... BibliotecaGino Branco con una polizia onnipotente; e gli Anglosassoni vogliono invece insegnar L, democrazia. Da questa tragica contraddizione sorge la necessità d,i giungere ad og11i m'.ldo ad una riforma monetaria prima, all 'assestamcnto dei bilanci <lei « paesi » e dello Stato poi; ma d solito bisogra che gli alleati corr;ino assai presto. Se vogljor.o il p oprio benessere devono da:lo alla Ger– mania, chè tutto nd mor,do è lega1o, nè vale la pregiu– diziale francese: prima debbono arrivare .i danr.eggiati dd. la inva,sione tedes,a poi si penserà alla Germania. La pro– duzione dei primi, o bene o male, va avviandosi a raggjun– ger le mete di anteguerra, quella tedesca è al 40%; se mai, è r.ecessaria una azione pa . Jlela per sollevare e quel– li e questa. Gli alleati devon mettersi, ripeto, a correre: <li errori ne ha,nrno com1uess1, sia pure accettando 1 lor'.> punti di vista.- anche troppi, durante la guerra, avendo fis– so lo sgua, •do dio scopo d1 questa - vincere il nemico - non videro e non seppero vedere cosa era la Russia e, empirici c'.lme sono si arcorsero solo dopo che all.1 Russia a.vevano ceduto metà dell Europa! Altro errore fu' il cre– der di poteila iprendere con !;>elleteorie e belle parole, ed ancora fu errore il pensaré di poter aver la nano dei Russi ad una collaborazione; i Russi i,nvece sapevano r,-~a era la Slesia cosa nlevan dire per loro i campi petroli– feri di Ungheria di Romania, di Austria, dato èhe a Baku la prorluzione diminuisce e la nuova produzione degli l.'rali pare abbh deluso le speranze. E per mollarli o a vorrar.– ao c<·mpensi; dove. come, non è qui il caso di esaminare, . oppure la forza, quod di advertant. L'Mteggiàmentc dei partiti tedeschi. I pa•:titi tedeschi, com'è -naturale, han.no opinioni e pro– getti diversi, ma non talmente da escludere che si possa arrivare ad un accordo almeno tra i partiti principali. I socialisti capeggiati da Schumacher, son contrari al governo quale fu centralizz·ato da Hitler e con i «paesi> ridotti a provincie, e questo sia che si giunga o no, alla unione delle due Germanie. Finchè all'est non viene intro– dotta la democrazia, ·secondo loro, non si, può pensare a cent~a•lizzare nessun governo federale. Essi sanno bene - che i Russi· non sòn riusciti a portar dalla loro parte la ·popolazione dei ter· itori occupati, malgrado ogni sforzo; i,nfatt: sono arrivati perfino ad 1un generoso perdono ai piccoli nazisti in a ttesa di gju dizio (gesto analogo all'amni– stia di togliattiana niem or.ia), perdono che ha t utta l'aria di esser rivolto ai nazi in attesa di gi.udiz.io delle altre zone, cui si dice : non temeteci, se arriveremo. Sanno che una volta avuto il gove-.no centrahzzato, senza cambjar la struttura della zona russa, lo scopo sarebbe di arri– vare al pa rtitd unico, cui far aderire, oltre a•i socialisti. an– che l' U.ni, '.lnecristiano-sociale (alleanza di• cattolici e prote– stanti) che nell Est, in un certo modo, già collabo,a col partito socialista unitario o comunista che dir si vogl:a· (il solo di marxisti~ osservanza che sia permesso). Dopo di che arri'Vare alla conqmsta del paese inter_onon: sarebbe di.ff.icile, come Ungherfa; Romania., Polonia insegnano, ma. gari facendo 1eva, sui, non morti se.ntimen.t; nazionalistici di tanti ex, pen i 'quali il rinlaltoStato unitario avrebbe tutta. la poesia di una novella au,ora ! Pertanto .in economia i _socialisti,dichiarano che ~econo– mia di St<btototalitaria, cui ci si va avviando nella, zona russa, è il nemico N. 1, e che noi, è da meravigliarsi se .cercano alleati e reclute .nei camp~ vicini. Già il ministro socialista dell'economia della Westf-alia·-Renania settentrio– nale si è solennemente dichiarato per la li!Ìera ini,ziativa, nè egli è il solo a volen porre da parte Marx ed il capiatle per non spave ntar tali nuove reclute, evidentemente pro– venienti dia.ii ce ti medi sempre più numerosi, e dai « rn10vi > proletar.i - vredpitato d.i quel terribile processo che è stata la guerra -, gli un.i e gli a.Itri appoJ•to non trascu– ra.bile di· forza politica e direttiva. Anzi, ad un convegno di alta cui tura politica socralista .tenutosi a Zienlmin si è giunti• ad enl!nciazioni filosofiche assai più vicine allo stò– ricismo cro~iano che non al materialismo storko. E' qu.in– d! probabile che, ·seguendo la linea della risultante delle forze, il soc~lismo tedesco si avvii a preconizza-re una economia diretta a grandi linee, ehe lasci larga parte alla economia di mercato; qualcosa, -insomma ,che assomigli alla poJi,ti,ca economka dei laburisti inglesi. Secondo .i ri– sultati di inchieste conitotte da autorevoli giornalis~i neu– trali ed attendi-bili, il tedesco medio .non attende molto daF le socializzazioni cui inclinerebbero i britannici, ma pare invece che gllardi con maggior confidenz.a alla tendenza .di più libera economia a cw sottoscrivono gH Americani. Ip- nosi del successo che agisce I - ·

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