Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947
476 CRITICA SOCIALE titd indipendente. In rea!tà esso non è -che un diista.c .. camento del PC., 'coJ compito di operare, sotto '1emen– t>ite spoglie del socia:lismo. in certi settori nei quali la propaganda comunista diretta sar~bbe ac~ol~a co~ sospetto o con avversione. Il PaTt1to fusionista e dunque democratico com-e il suo c'ompare. Solo i ciechi (ed il P.S.I. è p:-eno di ciechi più o meno vo– lontarii) possono non essersi ancora accorti che i sommi gerarc~i di quel partito hanno da tempo per– du•o, di fron:e al P.C., qua, ·siasi libertà di atteggia– mento e non sono che zimbelli nelle sue mani. Tra l'aJt.ro, l'autoinibizione di cotesti p retesi marxisti ·a sottoporne ad ogni ana·isi criti.ca •il regime stalinia– 'lln - mentre per tutti i partiti s ocialsiti del mondo è oggetto principa:-e di studio e di discussione - co– stitni ·ce la mi-.'lesima prova di quanto andiamo af– fermando. A sua volta ~ Partito fusionista è uno zimbeJlo nel· le mani di s·imili ca,pi che governano iJ loro « appa– rato» con ,consuma'.a perizia ho'sc,evica. Ne sa qual· che .cosa, oltre I.M. Lombardo, quello sventurato gruppo de.'la federazione fusionista milanese c3e, per aver mes~o in c:rcolaz:one qualche giorno prima d,e·l– la data sacramenta e una mozione congressuaie con– traria al fronte democratic•o po.pol;;ire e timidamente prop.ensa a una maggiore libertà interna - mozione che rif ette si-curamen•e il desiderio più o meno di• stinto de.la grm:1de maggioranza del P SJ. - si è visto me!tere br\italmente a/ bando dai maneggiato .. ri mi,Ianesi deJI'« apparato», i quali manegg:ato'fi locali e nazionafa sono d'a'.tronde ·così sicuri di se stessi, che presentano al puhb 'ico il fronte demo– crati.co ,popo ·are -come un fatto irrevocabile ancor ,p,dm a ,che il Partito ne abbia discusso ed il Congres– so, convocato fra un mese proprio per questo, l'ab– bia -approvato. Non saran certo le cosidette associazioni di mas-' sa a imporre al fronte quel marchio democratico che i due maggiori assoc;ati sono impotenti a da•r– g:i, Anz-i, queste associazi•oni, dominate come sono dai comunisti, mentre tradiscono la' paura comuni– sta e fnsionisla deTisol~mento, a,ccentuario iJ carat• tere bo 'scevico del fronte. Fronte •comunista. dunque: tale è la sua vera na– tura. che lµ maschera democratica. Non riesce a ce– Ja.re. E se ta,J.e è la sua vera na•ura. ali è evidente– mente estranea del tutto :a funzione progressiva pro– pria del'.'opposizione nel g'o-co normai-e dei reg'mi democratici, g·i è c"ompletamente estraneo -~!o spiri– to liheratore de-i « b.Jo,cchi po,polari » e della resi– stenza. Lo spirito animatore del fronte sedicente po.. polare e democratico è hen a:tro", -e noi l'abbiamo acldita•o ,sin dal tempo che il Nenni, in un discor,so tenuto a!Ia Spezia, ne dette ii_, .nrimissimo annuncio. E' lo soiri:o an:matore de: bolsce vismo m ondiale che ~arva:amente prima, apertamente do.po Bialystcik, ten– de a sostituì-re, neli'interno di ogni paese, una lobta di naz:oni, anzi di imperi, a:Ia lotta rivoluzionaria di · •C' ·asse; spirito dunque di sopraffazion.e e di guerra .. Il fronte popd'.are -democratico, nei med· ila.ti di– segni dei suoi e;api (se non nelle impotenti ve!l eità di quei s·ocialisti sentimentali che sono ancora av-· vinti al carro fusionista da,J mito inconsistente della « unità della c:a~se :avoratrice »), non hanno a tro scopo se non quello di ridurre l'Italia allo stato di una quaiunque « democraz:a popolare» balcanica e di c3iuder'.a dentro la « cortina di ferro»· dd/impe– To sta:iniano. Scopo · di guerra civile e di guerra tout courl, che .potrebbe peraltro riservare la tra· gica sorpresa di attuarsi un'altra volta nel trionfo della reazionse borghese, nella disfatta de.I pro.'eta– riato e ne,J cro1':o del.e ist:tuzioni democrati.che. Con buona pace dei socialisti sentimen'ali di cui sopr_a e di quei democratici che 'per paura del bol, scev1smo non san far di meglio che fornicare con ,'a reazione, iJ fronte democratico Yero bisogna cer– carlo e costituirlo altrove, -e precisamente in quel:a terza forza, in queL:a forza centrale antitota·:itaria, di cui il parti!o socialista dei lav,oratori, ma·grado tutti ,i suoi difetti, è, si vog:ia o non ·si vog ia. l'elemento principale, più consistente e serio. Non c'è qu·ndi da se-eglier.e. Ed è quindi incredibile •l'in– ,cos.cenza o mania 1:uicida di co'oro che, pur di• e-endosi e in fondo essendo socialisti democra•ici, hon solo non muovono un dito per fortifkare questo \ BibliotecaGino'Bianco " ' . ba'uar-tlo della democr,azia sociaHsta, ma celncorro– no ad -indebo.'irlo con atteggiamenti di scetticismo o di sfiducia nei .suoi riguardi, quando addirittura non concorrono a fortificar-e i nemici giurati del socia .. lismo e della democrazia, mostrando verso di qoro indulgenza o. maµari, qualche riservata simpatìal Come se fosse Jjossibile attrarre Je masse - siano di, ceti medi, siano di proletari - alla dottrina -e alla ,prassi del socia,.~smo democratico e rivoluziona•rio. parlando loro un ._foguaggio' diverso da quel'.o del.Ja cruda verità, o mostrando di trescare con -le aberra zioni totaHtarie ! , Non ·solo non c'è da scegliere, ma •non c'è più tem, po da perdere. Man mano che la proiezione delle forz.e po 'itiche agli estremi si accentua tra i sadi,ci sorrisi di Basso, gli elementi della « terza forza >, compressi e •COI'ros-i,s.i indeboliscono, e il ,campo della loro azione si restringe. La storia - che molto spesso dà torto a chi ha ragione - potrebbe •anche in questo dopoguerra non <legnarsi di aspettar.e i ,ritardatari. E' vero c~e a costoro restPrebbe pur sempre l'e– strema risorsa del passaggio al nemko; ma i so– cialisti e democratici onesti e .cons,ap-evoli respin– gono questa prospettiva ignohi-.'e. Essi non riesco– no ad immagina-rsi gerarchi ne],J'eventuale regime totalitariQ di domani. Meg'.io ì'esilio o il ·care-ere an– cora, o... il co':.po di rivoltella alla nuca. Gi. Effe. Risorgeràl'Internazionale? Il compagno Saragat ha fatto su L'Umanità la sto-· ria dell.<l questione italiana alla Conferenzi;l di An~. versa. Resta ora da fare la storia del socialismo in– ternaz'.onale i,n quest'ultimo convegno. Tale storia a nostro parere è tutta racchiusa nella risolmzione del Convegno che afferma: « La conferen-· za. 'ritiene che -Je, circostanze momentanee non sono favorevoli alla costituzione di una Internazionale socialista ». , Questa asserzione tradotta in nuda sostanza vuol dive: <l E' impossibile, nelle. condizioni attuali, ricosti-, tuire l'Internazionale~- Eppure non vi può essere siacero socialista che non pensi che le gravi condizioni politiche ed economiche in cui versa il .mondo iNte110avrebbero dovuto consi– gliare anzi affrettare, la ricostruzione dell'Iniernazi~· nale. . L'aatagonismo di ·due blocchi, la polarizzazione del– l'0pinione pubblica mondiale attorno al binomio « co-, munismo » « reazione », il fascismo risorgente, il pe– ricolo atomico, avrebbero dovuto spingere il sociali– smo democratico inte1mazionaie ...a serrare le file, . « Il compito imperioso che incombe oggi al socia– lismo - scriveva alla vigilia di Anversa il foglio bel– ga _;__ è di mettere in moto ogni energia per scongiu– rare i pericoli -che pesano sul mondo». E questo com– pito, @ensiamo noi, potrebbe essere facHitato dalla situazione politica in cui si trovano i partiti socialisti che sono al potere, come in Inghilterra, Svezia, Nor– vegia, o che hanno preponderanti respoasabilità .g0- vernative come in Francia, Belgio,• Austria, Danimar– ca, Svjzzera, Cecoslovacchia. Tutti questi argomenti non haniro avuto la minima influenza sulle delegazioni presenti a~ Anversa. ~ proposte li>elga e frances-e di una immediata ricosti– tuzione dell'Internazionale sono rimaste lettera motta, peggio, sono state - com'è noto - decisamente av– versate dal partito laburista, dai fusionisti e dgi par– titi socialisti orientali. Ora, come spiegare l'azione di sabotaggio contro l'Internazionale, concordato fra il Partito laburista inglese e i. Partiti socialisti orientali, o semi orienta-li, come il Partito fusionista italian0? Come spiegare, cioè, la collusione sl!I un problema così delicato e..· vitale per l'Europa, del socialismo democratico (Par– tito laburista) col co'mun-fusionismo (Partiti polacco, ungherese," bulgaro, nennianot~ A nostro avviso, l'atteggiamento del Partito Labu– rista nei c0nfFonti dell'Internaz'onale si spiega con due motivi: uno di carattere internazionale, e uno di carattere ìnterno.
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