Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947
KlTICA SOCIALE 483 di elementi fondamentali. per la costituzione e il legame di un corpo u,1ii;:oTrentino-Alto Adige in una autonomia in– lt'erale. avendo essi prospettata qui la possibilità di creare mnegg1anti .alt' Austria e... al Trentino (sì, a,l Trentino non soltanto ali Alto Adige) au~triaco, stampati... al di là del Brennero ... e non da Tedeschi. Figura si queste parole ca– dute fra i villjçi tr,,en,ini di cui sopra! N <'>n mancarono. fra costoro, alcm::i che giunsero. perciò ad atteggiamenti sepa– ratisti: ma il fenome.~o. benchè abbia dato h1ogo a quakhe manifestazione appariscente rim..se prop io solo in super– ficie e limitatissimo e lrascurabil issimo; e nes~un partito o movimento se ne ass!lnse ·od assume nel Trentino la re- . una spei:ie di cantone svizzero. (Il qual sogno urta. però ponsabihtà . Ma se dell'esaltazi<Jne, diremo vandeana fu· scartato il separatismo, ne fu sfruttato invece il concomitante slancio dj sviscerato amove per i , fde5-elii dd '1 i. eh meridio.:ale o Alt:> Adige che dir si voglia (storicamente l'una, geogra– fk.,mente I altra, sono esatte a.mbedue le denomi.1azioni di quel territorio); e fu sfruttato, come di~evamo per I aspi– razione degli stessi partiti trentini ad un'autonomia 1n 1e– gione unica, per T·rento e Bolza,-,o insieme. Giovava prospet– tare un'unità spirituale ·di genti fra Trenti:,;"' e Alto AJige, anche se ciò apparisse in qualche caso rinnegare l 1.alianità ' del· Trentino. ' Questo assorbimento spi ituale del Tre ,rti.no da parte . dei Tedeschi dell'Alto Adige, i:i seguito all·annessione di 'quest'ultimo nel 1919, si è più- seriamente, perchìi' più na~ turalmente, prodotto· nelle vaHi trentir1e fit,itime alfAlt(? ·AcLigfl (le valli dell'Avis10 e della Novella), i cui COU>– me,ci p0te omì liber~metite 'gracvitare su Il, l,nr.o e la .cui vovolazione potè avviare i giovani al<le scuv!e bolzan~ne, anche tedes<;he in pieno ambiente" tedesco .. I :·ostro nazio– nd(smo .. che mirava, con l'annessione dell'Alto Adige, aH'assorbiment:> di elemepti tedeschi, ha so tit0 effetti dia- mefr:Ìlmente opposti ai sognati. . · Ma il 'tatto dell'inclusione avvenuta ne\ 1919, dell'Alto Adige nello Stato italiano, doveva porta,re oggi a più com. ,Plesse conseguenze. Se, per volere Ul),..nimedegli Alleati (altri e più tardi potrà studiare le ragioni òi questa uwa– tiimi•tà apparente) il confine dello Stato italiano è rimasto al Brenne:o. ·non si è però potuta del tutto igmorave l'esi– genza irredentistica di Vienna; co~è, d'altra par!e, i'?_Au– -stri.a si è dovuto prendere atto d1 mutate condtzioni nel- j' Alto Adige dopo iI ventennio fascista (2). . . Ne è uscit.o iJ citato ac<;ordo-italo.austriaco noto col nome di accordo <s: De Gasperi-Griiber » incluso come si è detto, nd tr~ttato di pace con i'."Italia. · 'l;'ale patto e:a apparso come ferm;i. promessa ~11 Alto Adige di un'autonomia integrà!e amministrativa e legisla– ,,riva, che ne facesse un;i provincia i:-dipeQ(le~te·_da0;ltre pro– vinèie cioè natur ..lmente, anche dalla provincia di Tremto. -Non'~<uno' Stato nello Stato)'.; ma una prnvincia tedesca, · éhe. paciticata • in una sua ind,ipendenza potesse servire cl! pgnte fra l'Italia e l'Austria, utile ad una fotura f Pdera– zione eu:,0pea. Poteva sembrare, ciò, un frutto naturale de~. l'evolversi della storia· e invece fia urtato rnnt o !a esi– genza trentina della « ;egione. unica» innanzi illustrata. cnr,t,o l'assoluta ripugnanza dei tedeschi alto-atesini). · ' Oltre che per queste questioni della reg,ione unica e della clivisione delle provincie, il progetto gove:nativo ha urtato per il· conten.uto riflettente la 1egislaz!one e l'amministra. zione. Contenuto giud,icato dai ~artiti insufficiente a causa della sua estrema limitazione o, dicono inconsistenza. Che nessun partito abbia accettato in pieno il ·1,irogetto della Commissi:>ue può sorprendere i meno acco: ti; ma i, chiaro all'attento osservatore un fenomeno: il più au– torenle -pa tito che non ha respinto in blocco i! progetto autonomistt-co,' è proprio il.--più antico, i1 più tenàce, il più cosciente fautore dell'autonomia trentina e dell'autonomia integrale, cioè' il pa titÒ' ex-cattol;co, ora democratico-cri– stiano. ·Firmatario del Patto italo-austriaco è il capo della clemoé-razia stessa ch·e ora non. potrà rinnegare quel tanto di concessione ali' Aho Adige che :viene dalla proposta di– visione della regione in due provincie. E i demo-cristiani trerollm non vor anno essi 'creare delle noie al loro capo, capo del Governo. , Nè, in fondo, essi rinunciano a molta parte del loro pro– gramma. Se la regione viene di,visa in due provincie, ri– manr pnr sempr~ « _regione _unica», co~ sensi_l:>i)i ':'an_taggi per· le Banche t enttne e gli- esvortaton trentini d.Jvmo e per ,altre categ:>ri-e~di gente d'affari, che. spe_r~no .iiova. mento dall'unità regionale, e coi vantaggi spintua,J ael– l'unione col cattolicissim@ Alto Adige. E sr. le conces– ' sioni autonomistiche nello statuto non appaiono considere- voli. basta pure il congegno di' indipendenza, che si può abilmente manovrare a proprio profitto. Ad esempio l'art. s che att ibuisce alla: regione << potestà di emanare norme legislative di integrazione e attuaz-1one delle disposizidnì cli legge della Repubblica» dà in effetti mezzÌ i;li sostarz1ale se no,;, formale, indipendenza anche per tutte le materie non incluse nel!;art. 4 riflettente quelle, su cui h Regione ha potere !li emanare norme legislati,ve senza altre limitazioni che quelle de.rivanti dalla Costtlu– zio11e. Così, ac;I esempio, pe: le scuole. se I ar\. 4 lascia dipendere diretl:2mente dalla regione solo le scu_ole post– elementari. prÒfe·ssionali e agrarie figurano p:>i-nelf'art. S « l'i-struziome elementar.e, media classica, scientifica, magi– strale tecnica e artistica». ·u partito demo-e istiano trentino ha saputo leggere ed intendere E poichè essn 11011 solo è 'il più autorev0le per La quale esigenza riusci vittoriosa alla Costi l!ente con fa citata votazione del giug:no 1\:147 ed .è ora confermata dal progetto della Commissione dei sette. Un concetto più conforme all'accem!iata interpretazione, che j)ote~a esse e data al ~atto De Gasperi-Gruiiber e quindi più accetta ;igli Alto.atesini- :>!tre che a queglt Ikl13ni che, essendosi occu– pati de.I p~blema, vedessero i~ quel, i:oncetto un elemento utile aj fini della pace internazionale fo espre~so alla Co. stituente da un emel'.damento all'art. 108 proposto da un grup_po di deputati del p S:I., eh~ ron venne ..vot;•to .. · l'autorità Jel suo capo, ma è quello che m:>stra. cLisapere p:ù chiaro riò che si vuole e quel éhe si fa, dopo ayere da principio o allettati i partiti o promossi i movimenti che ora si oppongono allo statut:> di Roma molto accor– t:un@nte o a lo. accetta in· via di massima. E affretta i tempi: chè ·1e elezioni non spno lontane e una mancata ac. cettazionc del progetto da parte dei parti:i trentini potrebbe · Ì-111,anrlarn<' l c•ame al t'arfoment0 or~nario, c:>lla ~os_s1-,– bil,ità di un naufragio completo dell'esigenza autonomistica trentina Beati pòssidenJes ! ed è chia a pe.rciò la ragione dell'accettazion.e da parte di tale partito. Non altrettanto chiaro all'osservatore nqn malizioso _è stata ecl è l'adesione attiva ..Ila richiesta di una autonomia speciale per il Tre;,,tino _e di um;i regione. u!"i!:ac,~n J. f-1 lo Adige da parte dei pa 1111 eomurn~ta e soc1altsh. P1u c!u.ara, -per quanto contingente, è_ forse la loro attuale .o~posiz1one a!L forma dello statuto redatto dalla Commiss10ne; op– pòsizione che ha il pretesto del_l'estrema limitaz\one ~ quasi dell'inconsistenza dell'autonom1a offerta, ma m CUI , Itri vede solo la ragione ·della opposizione al governo (4). · Così l'attuale proget>to dei sette, conf_em~nte _la reg10ne onlca, non può fondamentalmente· soddisfa re gli f-lto-ate• ,sìn,j. Ma esso, che ,insieme contempla nell~ _regione due pq)vincie, n'.iIJ soéldisfa neppure tut~i i 1:' r~ntmi :. per esem– pio, come già ricorda,mmo non socldisfa. i lt.b~ralt. « ~he non ravvisano' nè l'opportunità, nè la ,necessll~ di. un;, d1v1s1on~ dii territorio in due p ovincie »; r.è soddisfa i. repu' _1:1 ir_am, che vorrebbero la parte legislativa dell'autonomia più nera (2) Basterebbe ricordare che la popo!azlone ua·iana in Alto Adige er11 nel 1910 (ul1'1mo· çerisbnento austr'aco) de 7,1 % 4compresi 4!i Impiegati statali); mentre, secondo il cens men– lo fueista del 1ll39, essi, cogli Imponenti svi'upp' del lavoro tta ·tano, anch<! aFtl-ficialmente pnmosso a scopo polif co-na– Jll'onalistlco, erano saUtl al 32,4'%- (3) i.lemendnmento, ~lrmato: Eargetti, Malagugint, Jacomettl, so~ava· -~osi: « L'ordlnameuto, le at4rlbuzlonl, le clrcoscriz oni èlelle- regioni de:•Je provlneie, dei comun· sono stabil'te da a ilegge. Statuti partlcolarl di autonomia' per !a Slcl!ia, la Sar- . ilegna, iJ Tirolo Ctsa pino, 'la. Va~le d'Aosta saranno stabl I~ ' fl>D _legge.•PJ!ç,lale >, Per Tli,?'O ..Cisalpino si ,;nt,nde natura .• mente u tttrltorio che. sta fra Sa.orn!' e. H J!rennero. ibliotecaGino b,ancb Questa è la posizione politica nel T entino. mentre sj attende che lo statuto arr,ivi all'Asscmèlea Costituente per la discussione. In ogni modo, p_oichèfu votato, l'art. 108, è preS1'1mjbil– mente certo che 11 Trentino avra un autonortua speciale, attuazione o ultimo più complesso sviluppo della richiesta _ del partito c1·ericale del HllS i, del 1920 L'ossnvATO~ (4, Si voÙe parlare di calcolo elettorale per attirare le « mas– se» di quel rumo1ms.'.> ma inconsistente m6vimento _de·l'A. s.A.R-; ma, a giudicare a fondatezza di tale calcolo si può rigordare l'irrisor'o .suo appor-lo di voti ne!J.e .elé~oni del giugno 1946; e che nel'e elezioni dei comuni. rural_i .di ~ue– st'anno a.l'A.S.A.R . .ion toccò più d' una decma di segg:t su un totale di p-,.recchie ·centinala. E'. vero però che l'A.S.A,R. hà un periodico. suo proprio e Interviene autorevolmente nel– Ìe riunioni ..autonomistiche, anzi le indice.
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