Critica Sociale - anno XXXIX - n. 23 - 1 dicembre 1947

468 CRITICA SOCIALE fronti della Grecia e della Palestina, ancora inficiati di nazio– nalismo; 21) il metodo di prudente gradualismo, ohe -non .tnteu .. de ri,pudia1·e di un colpo iJ passato ,storico e farne tabula rasa. Circa la prima argomentazione la Marshali non nega che si tratti effettivamente di una prosecuzione di politica i•mpe~ rialistica. M.a occorre contrapporvi i'l trattamento fatto all'In– dia 'che essa ritiene di essenziale importanza per •leJ realiz– zazioni socialiste, e considera come l'inizio di un nuovo corso della politica estera inglese. l\la soprattutto bisogna con– siderare Ja contropartita: e cioè la poliUca estera delJa Unio– ne Savi.etica, verso ·Ja quale questi! nomini di sinistra serba– no ancora tanti ri'guardi-. Effettivamente la politica di Leni,n fu un completo capo– volgimento di queJ.l.a zar: sta, ma oggi la ,politica· estera della Russia soviet. ea è un crupovol,gimento deJ!a politica di Le– nin, è la prosecuzione deHa trad,'zionale politica presovi.etica. Questo mutamento non .si può in nessun modo attri'buire al'la paura per l'« accerchiamento capitalistico », ma al ritorno dL vecchi.e tendenze panslaviste. La polJit'ca estera di BeVin, i:p– vece, se anche non è un capovo:giment.o della politici di ,Chur':"' ch!l'l ha reso possib'J,e di dare all'India la li-bertà; e volenti o not.enti,• gli stessi iol'ie;s britannici hanno doVuto dare il loro assenso. Mentr,e la politica dell'Inghilterra verso la Gre– ci3. e la- Palestina costituisce l'ulti-mo residuo ct·eua vecchi'a poHtit:a. imperiaks1ica, la politica vér.so l'India può consL. d.erar-si come un frammento della nuova .struttura che i•ntende dare il socialisn10 inglese. La pP.rsistenza d,ella vecch';a poli– ti ca estera nei confronti della Grecia e della Palestina è da con-sideril.rsi coID1e espressione del metodo del socialrsmo del– la Gran Bretagna, 11 quale vuo'I procedere ,lentamente per poter procedere più .sicuramente. « Io .cr,edo -,- aggiunge la Mars,hall - « Che fra trent'anni il fatto che i•l governo so– ciaU.sta, per que.sto suo proceder •lentamente, continui a pagare gli az'.onisti, apparir,à di poca importanza in ,.confronto del fatto che ,esso abhia socializzato l'economiEt. inglese>>. I riguardi e l'e condiscendenze verso il passato, che sem– b1:ano •improntare i procedi-menti del socialisrho britannico, non vanno -considerati cQJUe mancanza di spirito e impul.so 1•-'voluzionari, come si lasciano talvolta indurre a credere gli uomi.ni di sinistra dell'Occidente. La giornalista confessa di aver.e anch'essa condivi.so il dis.pre•zzo e Pim,pazienza ,di non pochi « radicali » per questo « gradualismo » fo1glese, per (Iue– sto continuo .scend·ere a patti con il passato anzi.chè ripudiar .. •lo. Ma subentra poi ulla rev.fsf,one · di questo atteg.giamento, quando si con~sidera che il ,passato, di là da un certo limitè, non può esser ,soppresso e che il gradualism·o non è una teo– ria, n1a ·un processo storico. « Non 1 si può fare a meno di riconoscere che oggi, trent'anni dopo la rivoluzion·e di otto-, bre, il retaggio profondamente radicato del ,passato russo eser– cita anche nella politica estera ed interna della Unione So– vietca, un 1~uo,lo per lo ;iueno aÙretta.ritoi d·ecisivo che le vi- - -sioni di un Lenin e di un Trotski circa l'àvvenire SQIVietico ». La Marshall si ,r:'chiama allè pro:p,rie personali e$perienze, raccolte durante un lu~go soggiorno nella, Unione Sovieti-ca. Si ha a .che fare colà con una •società ancora. limitata e in arretrato (ad ontai di tutti gli esteriori progressi tecnici e sdentifici), che rivela, ad t1n tempo aspetti di potente· energia e di non meno imponente ro~zezza. Enormi ,progressi vi sono stati certamente compiuti : ma l 'arretratez.za ' costituisée pur sempre wia· pxofonda piaga -.ed uni grave· peso. « I liberali e radicali' deU'Occiidente non· haruno ·Sufficientemente capito, mi sembra,. in qual'e lmponènte misura qu~.sta situEt.,zione abbia influito sulla Unione Sovietica in ogni fase del suo \>Perare o delle sue omissioni di operare, dalla industriallzzazio.ne del Paese sino aHa interpreta,zi01ne di Marx .e delle idee occ.i– dentali in genere.• ·L,~1mpulso energetico sopravv·anza semp_re 1~ effetth·e possibilità determinate da ques{a 3.1,'retratezza con– genita del ~aeso. La -propaganda di discredJto dei suoi con– cetti occ.fd, entali di democrazia e di-" Vbertà viene c0nsiderata come ammann·•ta -ci.n.icamente da parte di chi detien,e il pote– rr, ed in parte lo è sen~a dubbio; ma pen un'a.Jtra parte .non è inv,ece che il sintomo di una effetti'.va im1maturÙà. Com– prendere questo non è facile agli uomirti dell'Occidente, ·che que.sti con.cetti hanlno nel sangue e non. potrehhero p·ensare neppur per sogno a scamb1are la scienza e ,J,a tecnica. indu– s.triale dell'Occid·ente con quelle dell'Unione Sovietica. M<1 es– si sono invece dis_postr a scambiare una ·versione occidenta,le s'bilità di scelta tra' comunismo l!ovietico e sodaUs.mo occi– dentale, ma solo ed ·esclusivamente tra ,comun;smo sovietico e capitalismo oocldfflltale. A causa di tale deformazione certi -liberali e Nld-'cali del_ i'Oocidente so:;tengono in. modo . assurdo opinioni filo-sta!Ì– niane, approvando ad esempio, (an<>he per difetto di preeise ànformazioni) la soppressione d·ei diritti polit'icl e della ,11_ bertà di parola e di ricerca, la polizia segreta ed i campi di corucentramento, il fanab·smo di partito e l'.ilncitamento al na,zionalismo, nonchè la deforma,zione di· fatti .ed idee per inquadrarl,L iq schemi ideologici o naziO'Ilalistic:1, e ciò per la pericolosa opinione· che tutte que.ste cose non sono malni– festazioni dell'ar:vetrate~zza russa, ma gli in,;mediabili e scu– sabili fenomeni che accompagnano il pr,ogressp della Russia. All'e:;tremo opposto .s,i pongono invece quei liberali e ra– dica-li occidentali c:he manifest'l-no opinioni atnti-staVnlane, ma, r'conoscendo l'impossibilità di qualsiasi sbocco alla- situa– zione, sono quasi: favorevoli a soste.nere una guerra preventi– va corltro l'Unione Sov~etica, sot.to a4spici ,cap,'talistici. In t'al 1nodo l'ossessione che il comunismo sovi,etrco sin l'un;ca ed esclusiva alternati-vai al ca:pitalismo ha determinato ed approfondito la tragica frattura n~gli uomini di ,:,ini-stra. .Ma ·essa deriva d 1 al fatto che s,i è rubba-ndouato l'ideale oc– cidentllle del socialis:mo. · Uno del più temibiU. prodotti ac– cessorii di tutto questo è l'O'pi.nion"e, largam,ente di.ffusa, che i.I sa'ctalisrtj.o sia \otalitario iper .sua intrinseca. natura. · Ma ie'è un'altra alterlnativa che non quella del comunisn10 sovietico! Noi abbiamo sotto gli occhi il fenomeno del socia– lismo br.:itannico, ehe è un social!,_smo detpocr.aUco, su una via democratica. Se il sociali.s,mo .inglese avri\ successo, esso ra,p– pres·enterà necessa-riamente :i 1 l primo passo, v.erso un'Europ.a democratico"soo'alfsta. E' possi-blle, aggiunge la Mars.ball, che questa prospettiva si!' ancora lon1ana e troppo ott'm1'stica. Ma, aocettate"la per 'un momento, essa costitu'sce la prova .che i,l comqnismo ,so– vietico non costituisce più il prOlhlema ·centra-le per le sini– stre. .-ti luogo d,i <lSSd subentra un ,po-sitivo ,programmlll di lotta per il soclali<smo democrat_ico. E in questa prospetti-va la Unione Sovietica ,{ssume, rispetto all'Occi.dente, un meno pauroso aspetto. · « Sotto la spinta di un'Europa sociali-sta-cLemo.cratica, l'Eu- - ropa Orientale potrebbe non essere più)l cuneo che apre al co.munismo totalitario la via Verso !"Occidente, ma H cuneo che apre la vi1a verso .l'Oriente .a.d un socialiismo democrat'co, che nella sua li,nfa Feca ìa prosperità, la pace e la reale sicÙrezza: di fronte a cui lo Stato di polizia_ dev,e Fetroce– d.ere ». Ma, vti ·è· di più. Un'Europa socialista, demooratkamente forte; sare,bbe efficace sostegno nella lotta eontro gli elementi reaziona~i degli· Stati U,nitl. L'Europa è presentemente schfoc_ ciata tra due retrivi glga-rÌti: gli Stati ·Uniti e, l'UniO'Ile So– vieb'ca. L'anetratezza degl'i Sta-ti- Uniti n<li confronti dell'Eu– ropa la si può riscontrare soprattutto nel suo rifiuto di ri– conoscere due fatti': an2J'tutto il fatto che gli Stati Uniti non possolh0 es,portare senza l'EurOjpa; i,n sec0ndo lua,go che l'Eu– ropa: non può .e no~ vllole sottostare· ol1r'e ad uni or.dinamento ca.plataJ,tstico•. iE tqtta"ia l'America capital<is!a è p-raHcameinte ~ostiiett-a a .sostenére una Inghilterra socialdsta: e non può fare a meno dii questa nece"ssità. « li eompito dei Jiberall e radicali » - prosegue la Mar– shaH - « è quello di unirsi - e di unirsi al più presto - attorno ad U!n · ,progvamma di _lotta per il' socialismo demo– cratico, in ~ng,hi'lterra: ·e ciò non ·come .fine in sè, ma come l'unica soluzione che· può impedire un'assurda guerra ato– mica e ·fondare un pacifico e prosper'Oso mondo,· che goda d,l libertà e di sicurezza». L'accordo •su, un tale pro-gram.ma non deve affatto - so– sti.enc la Maorshall ----,-escludere o limitare le critkhe all'e– sperfanento brHamnico. Ma occorr.e tenere i-1 deh'to conto deL te difficoltà in cui questo· si svolge e con cui ha da lottare,. · e conJ>'de~arlo pur sempre la base dell'ideale occidentale del socialismo • L'acuta cd efficace analisi di Mar:garet Marshall si conclude ·così: « Un social'ismo che ·cor.rispgnda all',:deale occidentale non è semplicemente una forma di or.ganizzazione economi– ca, ma un costuit:te _morale. Esso non pensa, per compiere Ja ... sua esper'enza, a ·combattere e sof.focare i valori maturati nel .... ·pass{lto, sopraltu1,'to le idee di libertà; nr'a vuol piuttosto ag– giungere a questo pat,jmonio eredltato nuovi .beni : la giusti- ,,,. deJ socialismo,' molto meno gl'etta e mol.to più ricca, con la' ver,siom,e sovietica. per necessità di cose ],imitata e rt:;.pec– chiant~ queste condlztloni di ar~etratezza ». • zia economi-ca e -la sicurezza sociale. E' •profondamente vero che la democra1J'a politica _sep.za giustizia economica non è -suffklente, ma 'è anche veeo che .la glµstizia economica senza democ.azia ,politica mon può sussistere a I.ungo ». Da questa defio' enza di senso critico è derivata 'e si è ra– dicata !''opinione e,~e in ultiffia anali-si il comun:s·mo russo aia l'unica alternati-va al capHalismo e che non ci sii! p.os- Biblioteca Gino Bianco

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