Critica Sociale - anno XXXIX - n. 23 - 1 dicembre 1947

464 CRITICA SOCIALE nivoluzione mondiale non era venuta J.n loro ·a,ppoggio. Le fone di Bela Kun in lJngheria erano state schiac– ciate, la sol:Jevazione di Spartaco era st-a.ta battuta, la Franoia e l'In.ghLterra _rimanevano ca-Ime; lo s•f0irzo disperato dell'a,rmata rossa per passa,re :i:ttraverso la Polonia e congiungersi coi rivoluzionari tedesc.!'li fai- , lì e terminò •con.una costosa disfatta militare dç,i So– viieti; il capitalismo mondiaJe com.in.ciò a stabiiliz– '.barsi. Nello stesso tempo :;,asituazione interna del re· irime sovie-tiico si faceva sempre pdù disperata. Fu decretata la socializzazione dell'J.ndustria, ma la pro– duzione non av,ebbe potuto .riprendere a causa de.Ba mancanza di ,combustibile, di, materie ,prime, di mano d'opera. 'J: trasporti erano deteriorali. Quanto al lafo agra,rio del'l'e,conomia, i contad·ini - ·.so1o recente– mente instaE·atii su!,Ja terra che essi avevano :preso a,Ila borghesia con l'aiuto del governo sovi,etico - ri– fiutarono osHnatamente di accettare la « socializz,i– ziòne de.Jl'agricoltura », .proclamata da Leniin. Quan– do il governo, con l'appoggio de!'l'-affamata popolazi-o" ne urbana, tentò di raff9rzar:·a ,con le requisizioni ecc., i contad-ini, proclamando dii ,e·ssere bolscevkh.ì ma non comurtistJ., risposero con la riv-ol:ta ed il sabo– taggio. Per di più, durante lo sciopero generale dei l•avoratopi di Leningrado, i marinai di Kronsladt (l.n gran parte <J'ig!L di ,contadini o comurnisti. semi anar– chid). fecero .la ,loro famosa rivolta, chiedend@ un cambiamento della poliitica agra•rfa, l:iber@commercio e « ::•ibe1ied onesti.» Soviet, non diretti dalla forza e dai trucchi del partito comunista. Tukhalchevsky .e Trotzky domarono la rivolta di Kronstadt, e con il ,crudele terrorismo -conservarono per il momento i1)1p6tere d,i Lenin. Ma ,apparve c.3iaro ai dirigenti bolscevichi, che essi stavano gettandosi esattamente· ne:,Ja p-Os•izioneprevista da Engels. Quel– lo che essi: avrebbero dovuto fa.re nell'interesse del loro programma e deU,'ideologia del loro par,tito, non avrebbero potuto .,farJ,o; e quello che essi. avrebbero potut-o fare non corrispondeva ai desideri ed alle in– tenzioni del 1:·oro ,partito. Essi sarebbero stat-i- « drre– vocabi lmente perdu 1 li », se non avesse·ro ,pensato ed agito con ,fermezza: e lo sapevano. A questo .punto ,cruci-a,le deI:a R;ivoluzione -russa i comunisti fecero fronte con una Jmpro-vvisa deci– sione. Essi avrebbero potuto accettare .i1 piano ripe• tutamente avanm-to ·dai menscevichi e da al.tri s0- cfaHsti'.. con il quale ·avrebbero pÒtuto restauràl'e la democmzia poJ,i.tica, formando un governo di ccrali– zione di tutte le forze socfa''iste e democratiche ed accettando un leale compromesso sooiale ed econo– mi'co tra operai, contad-ini ed intellettuali. Il si-sterna e,conomico di un.a simile repubb.J.ica democratica russa sarebbe stato• un sdstema mi-sto-, corn le indu– strie principali nel.le mani 'deUo Stato, con i trasp-o•r– ti, rl•: 1 ,commercio estero ed il regime bancario rego– lati, ma con ,commerci ed industrie liberi nelle loro ,pàccole azioni e yon una agricoltura -coqip.Je'lamente 1i:bera, anche se il governo l'avrebbe ,incoraggiata c0n J•a pro_paga,nda, con ,crediti, ed or·ganizzando im,prese modello, cooperative e aziende co.Jl.ettive. L'adozione di que:sto p:iano, ·che .antic,ipava di pjù di 25 anni la piattaforma dell'attuale governo labu,:· •rista britannico, non -avrebbe ·ce'rto permesso di su– perare 'tutte I.e dHficòltà, ma avrebbe fatto deUà Rus– sia una repubblica democrcati.ca semisocialista,- -€on molte probabi.'ità di sopravvivere. Esso avrebbe sti– mo'.ato lo sviluppo dell'economia russa; st sarebbero · ottenuti crediti daJ.I'estero per- l'lndustri-aliizzazi,one, per 1-o svilup_po de,lle risorse Halurali, per la riorga– ntzzazione de.'l'agricoltura con moderne macchine ed utensili ,ecc. Internaz.ionalmente, . una repubbli,ca democ-rat-ica rùssa sarebbe potuta diventare un elemento impor– tante ne] promuover·e · la democrazia e i diritti so-– ciaH: in ·tutto il mondo ed avrebbe potuto avere u,na parte mollo ·importante al tavo.Jo della pace. Quanto al social:ismo internaziona··e, le forze del -J.avoro·or– ganizzato in ogni parte del mondo non sarebbero state indebolite, mà, al contrar-io, rafforzate dall'esi-– ste-nza d<l" un regime democraHco semisocìal:ista nel•la forte - Russia. Questa - J'-organizzazione di una repunbli:ca d_e-- mocrat-ica russa - era la via che i bo'st:ev:ichi po– tévà,Iio prendere riel 1921. Ma essa avrebbe signifi· cato rili,unda(•è al p@tere dìttaforhf:e del' -loro par- BibliotecaGino Bianco tito. Essa av,11ebbesignificato div,isione del .potere con gli altri ,part,iti e .forze, e cioè lotta ,pèr la conquista dell~appoggio deUe masse. In breve, essa, avrebbe si– .gnificato abolizione della «· dittatura del J)T@letaria– to ». Dopo tre anni di incontro! ,alo pQtere i bolsce– v-i,ch,i erano psieologicamente 1ncapaci d:i accettare qualsiaS;i: soluzione che impl.icais.se un simile sacrti– ficio. La .conservazione del potere ad ogni costo e senza restri~ioni era diiventata una -ossessione - una questione di autoconservazione - per i dirigenrti bo1· scevic.3i e per J,a loro « mac,chfo·a ». · Quiind·i, anche se essii accettarono que-Ha·warte del programma menscevico che sosteneva con.cessfoni ai contadini ed alJe classi medie; anche se essi erano pronti ,pers-ino a fare con.eessdoni agj stran.ie ·ri -che avessero investito in Rus~ia, i lo,ro ca.pi ,tali, ed anche se 1fecero la pace ,con it -cap,italismo mon.diale, con-. clus·ero ii,ltrattato di Rapallo -c@nla Germanda e pre– sero ,parte alla conferernza dii, Genova; una cosa. essi non vol. !e.ro mai accettar di fare: ÌJntrodurre ·la '.i– bei-tàl poHtica in Russia. Essi sacrifkar,ono gl,i dnte· ressi della classe lavoratrice per sa,lvaguardare iJ. po– tere es-clusiv·o de,],partito, tenendo intanto a bada :il popolo con frasi e asserendo che i J.oro interessi di governanti erano •identici ag:-i :nteressi del.le masse. (con}~ll'llO) ' ,· RAPHAEL R. A.BRAMOVI'l'CH L'ebraismo:problemasociale ·ed· elemento civile- Il secol-are problema òelJ,a posizione del Popolo · Ebraico tra' le varie gimti del mondo, su cui tanto si. è discus,so, non può essere, a mio avviso, avvÌlato a .sol.uzione s·e•pr•iml!,noh si è .stabilito che cosa sia ,l'Eb.ra1ismo, quale il suo aontenuto ,vivo ,e vi,ta,l,e e qua,!·e irnvece ili suo a.spetto iil!usorfo è contraddit- toirio. · 'L'interesse del pensiero iebraico fu, f1n dall'inizio, rivo:to al problema etico inteso come- problema so– _ciaJe: dall'esperienza vissuif:a de! Po.po'.o soirse ìl-a Legge morale e soda,J:e che. wtnne fissata come Legge Divma. L'irndivMuo vive se·condo ve-r.ità sol,o se vive ·secondo l'a Legge, -cioè afferma se stesso, ,come va– lore etico ed umano, solo se si det•eirmina come ele- · mento sodale. Questo aSìpetto, a mio avviso, ·fondamentale della menta,liltà giudaica ha avuto. in ef,fetti- deviazioni Ie– gatistlic.he . La Legge, cioè, non fu sempre -l'f;!Stpressio– ne sintetiéa della morale; dellla necessità d,i. vita e di pen.siero, quali si dtterminarono nell'esistenza ,del Popolo. ;Essa spesso sii cris1a; !i1z.zò ,perse il corntatto colla rea.Ità, si pos-e, come v.e-rità eterna e trascen– dente, duveJ.il.neuna forma priva d~ contenuto. Molt-a •parte della storia deWEbraismo è cara1tteriz– zata dal contrasto, che spesso ha nasc0sto opposizio– ni di classe e di in.tenessi, ti:a J'asJ!)etl@ ·frl:iico e sociaJe, profondamenté reJjgioso, e i'asJ!)etto 1legalistico, c@n– ser-va1!or.e,ammantato di una fals.a re-ligiosità., sem-. ,pre ,più lontano ,da,l!o s,piri~o concreto d·e.Uasocietà ,ebrai:ca. Celebre ,esem,p~0 òi ques,to contrast0 è Ja 1otta so– stenuta ,dal movimento psrofetico che, contro il na– zi.onail.ismo re:i,gioso, affe1frnò, non soìlo ,J'universa,Iità della Provvid•e111zaDiivina, ma anche il va'-ore die,!1Ja misericordia a1 di là della mera oh>bedienza alle nor– me giuridiche, -e vide la rigenerai.ione ,e sredenziorne de;l!'aomo irn quel rap,porto di fra1te•:1 1 anza con il suoi simi.Ili,che dà nuo,va e più perfetta .'esistenza alla .sua stessa ind.iv1dualità. Ora, sie l'as,p,etto ,della rigenerazi0ne e diél perfe– zionamento individuale per opera dai una illumina– zi1on.etrascenden-te ·è stata p-al"!Ìlcolairec1,1ra-òi ,qu,e.Jla corrente di pensieiro ,e di ref,igione che ,da Cristo ipren,de il nom,e; l'as,wetto sociale e c0ncr,eto idi que- _ sta lfigen.erazione trova vtigorose, sebbene sp!J-rse e– non -continue, a,Mermazioni, soprattutto nella vi.fa e n,eJ pemsie-ro ebraico: . La diaspora pose questo PopoJo in un continuo con– tatto con ].e difficoltà, più aspre diell'esistenza. Ma, tin questa lotta per La vità gli elemen 1 tÌI mig!ioTi d-el•Po– .pelo àìl'.finà110-iiò ·que,IJ@ spi,rito di comprenslione sodia-

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