Critica Sociale - anno XXXIX - n. 23 - 1 dicembre 1947

460 CRITICA SOCIAL:e Iniziativa p~ivata « La nuova epoca deve essere contrassegnata religio– samente, economicamente, scientiflicamflnte, dalla per– suai;ione profonda che l'umanità possiede oggi tanta po– tenza,. mentale e spi.rituale, e tanto do.minio sulla natura, da togllere per sempre ogni valore aHa teoria della· loUn per In vita, e da ·sostituirla con la legge ,più alta della cooperazione. Quando la cooperazione sarà dive– •nut-a una realtà. viv.cnte, nel ,senso spir'tuale della pa– rola; quando noi avremo definito alcuni JargM ideall, cui noi tutti aspiriamo: quando il sl'.gnificato del11eforze– oggi operose .sarà da noi compreso, non soltanto nella proprl& vfta, non soltanto nella propria classe, non sol– tanto nella propria nazione, ma nel mondo nel suo com_ plesso, in quel giorno la vJstome di Isaia e la 1penetra_ zione profetica di Cri,sto saranno prossime -aHa -loro attua.zlone ». H, A. WALLACE I. Oggi e due seoo,~i ad~i,e1,il•o. Cerchi-a mo inna 1 nz itutto di chiarke, di ,precisare, anzi;·,~ due te.rmd.ni -di questo dilemma, nel quale si iraochiude tanta parte d-el problema sociale. -deN'av– venire. Quando un singo;9 individuo, o un g-ru,ppo di persone, dàmno mano ad una ,certa ,i,m,p,r 1 esa, con scopi di vantaggio economico, anche se, .per con– durla d,nnanziil, disegnano un pi.ano mi nuzi oso -cli la– voro, non fanno, •come og:gi suol d.i, r.s i, una piani– f,i,oazione. Se, invece , uh Ente pubblico - Stato, piro• vin-eia, Comune, op, pu. re Regi-op:e (come è cominci-at·o ad accadere) - Si~ ,pro pone dii compiere un certo -ord,i,ne di ,imprese ieconomi•che, e ne stabilisce il tempo e la ,graduazione, o·p:pur.e ·interviene a disci– plinare iniziative private in quanto esse concernano· ,interessi colU•ettLv.i, oltrechè di individui o· di gmp:pi, allora si fa deli1a pianifica•:jio 1 n1e. I due el 1 ementi ra– ,ratteri,stici di quest'ultima s-ono, dunque, l'inte,rvento idella .ini,zfa.t1 1 va pub:blica e il fine dfreMo -deHa uti- 1l1iltà ,socialie. La lotta foa questi due prindp.i, fra qiU.esti due ,criteri ,d.i, ·politk-a .economdca, non è ,solo dlÌJoggi:– si ,è rinno-vata, ,come potr.ebbe -d·ksi di ogni altro fenomeno storico, miUe volte, nel tempo. Un ,prece– ·dente rumoroso se -ne ,e,bbe in ·su-hl.o scoro~o del se– COilo XVIII e nella ;pr,ima metà d·el seco1o XIX. èon una d,Lfferenza: oggi l'offens-i,va muove dal prinoipio . d-e]]a ,pfanif-kazuone Gontro il .priinci,piiiodella iniizia– tiva privata a,ff.r.ancata da ogni, limi-te; -allora .fu ,c-on– dotta da1la iniz,iativa priiivata, aneiJ.ante ad- una as– •so-1uta 1 Jibertà da ogni virncolo, contro, i•l ,princi-p,i.o della piani.ficaziorne. Corna and,avano, allora, J.ecose ne-1-campo defl'eco– nomia -deglàiStati? Il regime di ']) o1itka ec onomica, .preva1'ente in tutti• i .grandi paesi -europ.ei del'la f.lne del se-colo XVJII e dei. ,primi anni• del .se,colo XIX, fu. quello che o,ggi suol din;,i dell'economia regOJl,ata, diiiretta daHo Stato. A 1 1 centro del .governo di ogni paes,e era un Con,s-igi1 0 E,co,nomic(), dirigente l'econo– mi,a nazionale. (Poi.chè nulla a•1morndo per-i•sce in ma– Jlliera definitiva, questo •nome, senza che si ,p-ensas,se a riev.ocarlo, e, lÌll1 parte, l'ufficio di: queH'oi,gano sono riemersi in questi u:t-imi temipì fra no,i,). Al ,centro di quei Consi.glio, stava un dri,ttator,e·dell'e,conomia. In F,rancia, d-ove ,LIsistema aveva i,agg.iunto lo sviluppo più ,pèrfetto, egJ.i,era H Controf.1fore generaJle, e il suo uf.ficio richriama aJ!a memoria nomi di .pel'sonaggi famosi, qua]li1 il Colbe,rt, i•Jgrande ministro di Lui,gi XIV, quali Turgot; 1'i-ndiimentioabile min.i-stro rifor– matore della vigiJ.ia de!ila Rivoluzione fran,cese. Or– gani ewnom:iici, perifer:ki, riconosciuti da:Jo Staio, erano le Corporazioni, industria'.i, e ,comme11cia 1 1i, mii– nuta~ente regol1a,te,e le gran,di imprese, statali _e.Pa-– ,mstata1i•: le. ManifaMure· Reali o lmper-iali. La fun • !l!ione del vasto meccanismo era ,diretta ad attuare una certa .po!Mka economioa, quelJa ,così detta mer– can,fBDis.t ica, il cui compito pl'Ìlnci,pal.eera di far pro– -durre arti-cdli industriali, destinati, alla eSIJ)òrtazione. Somma. preoccupaziòné ctiJ quella ,politka era, dun– que, H commerciò estero, ~a « grande scem,pi-aggine » BibliotecaGino Bianco ·o pianificazio·ne? del commercio estero, come lo definivano gli avver– sari. ,La stessa agr>icoltura e·ra su.bordi.nata a codesta polit,ioca: non -doveva mi-rare che a dare il pane a buon me11ciato a,1 lavoratori, per ·cui si doveva anzi. tutto curare la granicoltura: l'-es·portazione de-i, ce– reaai, che ne avrebbe elevato i ,preZ!l!i., era per-ciò se– vie-ramente .proibita. Le cause del[ progre/Ì$,o aconO'mÙC'O deli seco·li' . XIX e XX. Nena prima mEttà del se-colo XIX, questa grandiosa macchina delba ,pLa,11i,flcazione •fu smontata pezzo per pezzo, e i diritti della iniziativa .privata trfonfarono su tutta la linea. Al tempo stess.o si a.vevano i primù, mirabili progressi in ogn-i ramo della economia eu– -ropea. Il v olume -della p.roduz.ione ,e de·L commercio . mondi:a.le ing,iiganti-va a pro'])orzioni mai -conosciute; ,1a p Qpofazion-e ,p-a,ssava da 150 a 400 milioni e pi,ù di aniime; l'unhersale tenore di vita si elevava, rag– giungendo un 1-i,v-e'llo assolutamente 1 impreveduto. Or bènè, ·queste me•ravig1ie sono state p,iiùvolte at~ tdbuite all'oper1ai -della iniziativa privata e dede sue conquistate· ,ld.b.ertà.In reaJtà',, esse era-no -conse·guenza di cause numerose. Anziiitutto della uni•vernale int•ro•– duzione' della macchina, che non s,o·ltanto moltipli– cava La ,produzione, ma ·ne riduceva considerevol– mente i prezzi, agevolando l'univ.ersa,le ,goddmento dei suoi prodotti•. Ma la ma,cchlÌlna, a sua volta, era conseguenza deUa forma1Jione di mercati assai p:i•ù a,ff.ollati -di un tempo, chè_ non solo la po·pol:arzione cresceva .i,nEur·opa, ma i'l com mercio .fuori d'Europa si .fac.eva .più diffuso e ,più ~nt,en.so, ,e nella sua vasta orbita entravano, non soltanto, •come fino allora, brevi traitti costieri ·di terre oHre Oceano, ma interi con• finenti: tutte ie due Americhe, tutta ,l'Asia, l'AustFa– llia, pa.Fte de1 ci:m·ti,nente afrkal'l•o·. Fainalment_e as-ce1_1-– devano alla ribalta della vita s-o,ciale nuove clas.s1,· praticanti un ·tenore dii vita abbastanza elevato·. Non ,cresceva dd,flumero fa vie,och:i.a ristocrazia nop,i,Hare, che, anzi, si andava riducend.o. E limitato, pro,por– zionalmente ad altr.e cla,ssi sociali, era, ,n,onostia,nte .Je ap,pa,renze, lo svillll!ppo delrra classe -operai·a, pro– duttr,ke di beni•mate:rial:ii. Chè, cosa fo.rse nuova per molti e i-nt<l·F-no alla quale ci ,sa,reb_begrav,e materia su cu'i meditare, ,la progr.etl:iente industria meocani•ca e il me,ccan:iic,i.zzarsidell'agricoltura andavano àsso.r– ·bendo un numero sem.pre m1nor,e di lavoratori, i-n confronto a <tuelllo che e~se es·pellev.a:no. Noi_ .pos: si•amo oggi docume-n,tare questo fenomeno c0n 1 dat.1 statistici- dei, sessantasei anni, che s·corsoero dal 1870 . al 1936, ,corn,pilati da uno de,i, maggioJ,i, ec.on0misti ,svi,zzeri, · il .p,ro.f. Ja,cobson de-IJa Banca de,i regd[€l" mimt.i .iniefl'1l1t1zlp,n1aN di Basilea. · In Italia, i.n· questo periodo, ,i produftori di ben i materiali di•soesero -dall'87 al 78 % d·el-la popolazione. . totale; iri Gran Bretagna, dal 73 al 51 % ; negli Stati Unii-ti da;1 76 al 49%; il ,che dimostra come il loro relat,i;vo decli-n,o s-i:a stato più r_api,do nei• paesi piu profondame,nte iindu.stria!li·z-zatJ(1). Ma, in ·compenso, -si andavano svilu'])pando, o -add:kittura nascevano, nuov,e clas,si sociali, che rientrer,ebbero rin quelli che noo oggi usiamo denominare ceti medd.. AnzituUo l'ar,i-stocrazi:a dei lavoratori specializzati; poi, gl'im • •piegati del grande commer_cio e della .gra~de indu- .stria privata: una buro-crama, ,che .p 1 er -J.aprima voUa a,ppa riiva ,n,el mondo. Poi g:J'irn,p:iegati sta,ta:.i, com.u– na.li, ,prov.inciali, ossiia quella folla innumere di dt– pen denti · dagli en ti p_ubbli<?i·, che si andò fo~i:nando in Europa, do.po la R1•voll17i1one ~rancese, •O, •J?IU esat– tamente, - dop o l'esempio contag,1oso de1 regime na– poJ.eonico. I~flJ?,e ,i, for~it_ori <l·i s~ry_izi !ecn!ci? uo · minm di, :affari, 1-n.venton, mtermed1ar1, ,s·c1enz1ab1, ar· listi, autori•, attori, registi; in una parola quella mol- - titudine d-i persone che hanno creato tutte le forme di cMr,fo,rt della vi•ta contem,poranea, che ha nno p er– messo agld-uomini di godere oiò per ,cui là! vii.fa vate (1) Cfr. EIN.AUW, Àvvenilre dei ceti medi, in Corrtere della Sera, 1·6-3-11M7.

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