Critica Sociale - anno XXXIX - n. 22 - 16 novembre 1947

CRITICA SOCIALE 445 mentari di uno stato di libertà, ma agli stessi essenziali difetti– di mistica ecclesiastica, di obb_edienza perinde ac cadaveT, di società corporativa e controllata, obbediente ad· una volontà estranea; senza tener conto degli interessi degli abbienti, i quali sempre c0ntaminano i partiti che si assumono a elemento essenziale la difesa del vecchio e la paura del nuoVo n. Ma ci sono altre, e più vaste ragioni, per far scartare questa pretesa linea di demarcazione. u La linea di divisione tra pro– gresso e conserva'Zione non passa oggi tra democrazia pro– gressiva e blocchi popolari, ma tra internazionalismo e unità dell'Europa e stabilizzazione delle presenti possibilità democrati– che, da un lato, e adesione al nazionalismo politico ed eco– nomico, sovversione preordinata degli ultimi resti di autonomia europea, adesione alla politica imperialista delle grandi potenze, dail'altro ». Il blocco socialcomunista significherebbe coinvolgere le sorti del socialismo in quest'ultima e funesta ipotesi. E peggio ancora sarebbe se la lotta tra i i:lue blocchi dovesse, e da una parte e dall'altra, ispirarsi a un int.ollerante ,i spirito di crociata )J, che, implicando un'antidemocratica volontà di « sterminio d~ll'avversa'rio n, risusciterebbe un clima intrinseca– mente fascista. Le conseguenze sarebbero funeste per il Paese; ma, prima di tutto, per le stesse for;ze di sinistra. i Se la lotta si sposta così, allora è estremamente probabile che in çiefinitiva non pre– valgano le posizioni del ccblocco proletario n. E' estremament~ probabile che il proletariato rimanga isolato, che molti di quelli che furono i suoi alleati naturali durante la lotta di liberazione non abbiano il coraggio cli"restargli amici: è probabile che pas– sino dalla parte avversaria o che si appartino ». le elezioniamministrative britan.niche L'imprevisto successo dei conservatori inglesi nelle recenti elezioni amministrative non ha suscitato nella stampa mondiale, e nemmeno in quella inglese, quei commenti che si sarebbero potuti aspettare. Ciò dimostra che quei risultati non sono molto probanti" per guanto riguarda le loro ripercussioni sulla politica del paese. Come scriveva il Popu.laire, «le cifre risultanti da queste elezioni riguardano sortant,o una piccola percentuale dei seggi » e, ad ogni modo, cc i conservatori non hanno riconqui– stato con questa vittoria le 'posizioni perdute negli ultimi tre anni n. Meritano di essere riferiti, invece, i giudizi della stampa comun.ista inglese e francese, i qua1i non hanno bisogno di com– menti. L'Humanité scrive (facendo un confronto un po' sforzat.o con la situazione francese) ché in entrambi i paesi le stesse cause producono gli stessi effetti, e aggiunge: « Là, come da noi, i socialisti di destra fanno il gioco della reazione inchinandosi ad ogni suo ordine ". Il Daily WorkeT, poi, scrive che gli elettori « non si sono pronunciati per un governo conservatore ma con– tro il governo laburista ». E prevede che la virata a destra continuerà se gli elementi sani del partito laburista non ap– porteranno, con il concorso dei comunisti, un cambiamento nella politica del governo. Gli insegnamenti dei fatti dunque, per i comuiìisti, non con– tano nulla, nemmeno l'esempio francese. O forse i comunisti. pensano che chi vota per i conservatoi:-i voterebbe indifferen– temente per loro? Il fatto è che essi hanno oggi up.a parola d'ordine da propugnare: quella del blocco a sinistra. La veri– tà è per loro cosa secondaria, anzi indifferente. l'accusapiù stolta E' quella diretta dai comunisti e dallo ,stesso " Cominform " contro i partiti socialisti di perseguire una politica di appoggio all'America ed all'Inghilterra e di operare per distruggere l'uni– tà delle classi lavoratrici. E' interessante rilevare come a di– fendere i socialisti da quest'accusa si levi The economist, in un articolo dell'll ottobre. « ! 1 socialisti europei possono essere prosciolti immediatamente dall'accusa di esse~e strettame~te as– sociati ali' America: è un fatto che alla ma!!ll10ranza degli ame– ricani piacerebbe probabilmente fare dello scioglimento dei par– titi socialisti una condizione dell'aiuto americano all'Europa 11 • Le accuse rivolte ai laburisti di patrocinare una Internazionale socialista con tendenze anticomuniste sono parimenti infondate, anche se la costituzione del « Cominform " potrebbe e dovrebbe essere incentivo a ciò. Ma è certo tuttavia che, nonostante tutte le difficoltà e diffidenze che ostano .alla ricostituzione de!– l'Intemazionale, e nonostante la differenza di condizioni dei di– versi partiti socialisti, essi <( hanno deJ credo comuni che no~ condividono con gli altri partiti del loro paesi: la lo~o f_e~e nei piani economici e nella possibilità di instau~ar~ la g1~~tiz'.a. so• ciale è unita al proposito di rispettare la d1grutà del! individuo e Il suo diritto di avere un'area di libertà esente dal controllo statale. Soprattutto essi hanno oggi problemi in comune, pericoli Biblioteca Gi o Bianco in comune e interessi in comune. Molti di essi so.no imbarazza– ti nel mantenere l'equilibrio del potere fra i partiti estremi, le· cui direttive politiche sono inconciliabili ove manchi la me– diazione socialista. Tutti essi temono la necessità di dovere alla fine scegliere fra il blocco americano e quello sovietico, o fra le nuove forze della borghesia ed un governo controllato dai comunisti. Per questa serie di ragioni i partiti socialisti si rendono conto che la loro sopravvivenza dipende da quella del laburismo inglese come potenza indipendente del mondo. Non meno infondata è l'alt.a accusa che i laburisti• cerchino di indebolire la classe operaia d'Europa. « Il principale interesse del partito laburista è che ogni partito socialista stranier~ possa mantenere la sua autonomia organica ed estendere la sua 1 ef– fettiva influenza politica con l'aumento continuo delle sue forze e la creazione di un'Organizzazione efficiente, poichè è sol– tanto dalla sopravvivenza del partito, come entità autonoma, che può essere preservata 1a possibilità di una iniziativa futura l)elle circostanze più favorevoli u. E' invece proprio la caratte– ristica dell'attuale politica comunista quella di distruggere per– sino le ultim'e ~estigia della <1 unità delle classi lavoratrici 11 con l'imporre, sotto- specie cli 1( unità n, il dominio dei comunisti, legati alla politica estera dell'Unione Sovietica ed orientati contro l'Occidente. Il compito delsocialismo in Francia. Dopo il profilarsi ·di una duplice ed antitetica minaccia alla democrazia, a seguito delle elezioni amministrative francesi, J. 'rexier così prospetta in Combat il nuovo compito che viene addossato al Partito Socialista: " A prescindere dal fatto che <!ue grandi Pi):"titi estremisti sono attualniente l'uno di fronte all'altro, è indubitato che il partito socialista, di cui troppo presto si era annunciata la scomparsa, rimane fermo sulle sue posizioni. Il fatto è importante, perchè contemporaneamente l'ascesa del coinunismo ha subito un brusco an·esto. Di fronte all'irrigidimento dell'anticomunismo borghese e del comunismo staliniano, il socialismo rimane, non solo per i militanti del partito, ma per tutti gli uomini liberi, l'unica speranza di una democrazia che non abbia. paura di essere se stessa 11. Spetta quindi al socialismo di « aprire la via che, rispettando la libertà dei !lOpoli e dell'uomo, deve condurre a quella rivoluzione cui gli uomini della Resistenza avevano costantemente giurato di unirsi n. E" la via di « un sociàlismo generoso e costruttivo, 'che sappia esser~ rivoluzionario senza per questo cessare di es– sere wnano, che sappia realizzare l'ordine nuovo senza sacri– fièare la libertà ». Controllo sull'impiego .dellamanod'opera. La rassegna « Il Lavoro· in Inghilterra » di settembre pubblica: Il Ministro del Lavoro, Sig. Isaacs, ha spiegato in qual modo verrà attuata la decisione del Governo di dirigere la mano d'opera al fine di ottenere una migliore distribuzione della stessa. Attraverso il ContTol of Engagement Order ( Ordinanza per il Controllo sull'impiego della mano d'opera), egli ha detto, gli Uffici di Collocamento. saranno in grado, a partire dal 6 ott.obre di guidare (il Ministro ha sottolineato la parola « guidare ») I lavoratori che cercano un'occupazione verso quelle attività do– ve essi possono rendersi maggiormente utili. Il Governo fa affidamento sull'appoggio dei sindacati per l'attuazione di. quei provvediznenti che si riveleranno necessari per rendere effi– cace questa ordinanza. Il Ministro si, è detto fiducioso che la grande maggioranza si mostr_erà disposta ad accettare l'occupa– zione considerata più essenziale, ma se vi sarà qualcuno ri– luttante a dare la sua collaborazione, egli non esiterà a fare uso d~l potere, che gli è conferito, di dirigere obbligatoriamente i lavoratori verso date industrie. 11 Governo è deciso a servirsi di questo potere in maniera ragionevole e comprensiva. Sarà tenuto pienamente conto del– l'esperienza industriale del lavoratore e della sua situazione personale e una occupazione gli verrà imposta solo dopo che g!l sarà stata dlita la scelta fra vari impieghi in industrie es– senziali. Le autorità cercheranno di lasciare i lavoratori nel distretto dove abitano e di dar loro lavori a cui già sono abi– tuati. In linea generale, insomma, il Governo cercherà di otte– nere il massimo accordo possibile, convinto com'è che la per– suasione dia migliori risultati dell'imposizione. Isaacs ha poi affermato che l'assestamento dell'errata distri– buzione della mano d'opera non può essere affidato al (I-gioco cieco delle forze economiche n. Il Governo brjtannico intende perciò porre xiznedio a questa situazione attraverso unil adatta pianificazione, con il minimo di sacrificio pe~ i lavora_tori, ~a entro il più breve tempo possibile, onde far s1 che le mdustrie di vitale iznportanza per il paese, a corto di mano d'opera, ab– biano i lavoratori di cui hanno bisogno.

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