Critica Sociale - anno XXXIX - n. 22 - 16 novembre 1947

CRITICA SOCIALE 439 pherali e,_ ·in sos_ta,nza, airufiborghesi, mentl1e ,è vero . Jl ,con,trano, e -,c1oe 1 che ·la burocrazia e Il'accentra– mento so_no ,frutt_i ~egli., ultimi svi_luf)pi. del capttali– smo. Un 'ldeale d1 Li.berta ,fu pro,p,r~o, p.nma ,che deHa clas.'e :b,rghese, an,che della classe feadale alle sue orig\ni; ll?a la storia insegna ,come, al periodo dèl part~c_olar,1smo _feud~le_ nemico d·elJ.potere cerutralle, segm m tutti gll Stati, •m grado mao-aiore o mino-re il periodo del dispotismo illuminato "Tn cui la nobiltà divenuta cortigiana, si assoggettò '.al potere deJ mo~ n.arca, .per la necessità di difendersi dalla forza tra– v?-1g~nte çleUa g,Ì<:JVarne borghesia. Jnfa,tt,i, in Fran– c~a, e stata ,propno l'evoluzione storica dei ,rapporti dr classe che ha pottail!o la' prepotenit-et nobiUtà dei tempj' di Luigi XI e d,i Carfo H Temerario ad asso•• gettarsi, gradualmente a quel predominio del potere ce'nbral 1e, ,che •raggiunse 'il suo apice sotto Lui,gj XIV. Similirnente in Russ,ia la prepotenza •dei boiàrdi fu avv;lita da Ivan il Terribile e soggiogata definitiva· mente da Pietro il Grande. N(!n a}lttimenH, al periodo di sp1'~ndo•re' deJ.ia ·bor· ghesra bberale .del secolo XIX, durante n CJQale.però non venne mai meno il domini10 che i funziona,ri, an·• ch'essi borghe"Si, a'l"eva:no acquistato né]la preceden– te ·epocru deI• mercantil,ismo, è seguita, ne,! ·nostro·. tempo, .J'era delle dittature borghesi; ,che, con il foro cor.poTativismo burocratico e autar,chko, tend•evano a manf.erni,re artiificialmente alto il _pro.fitto dei _capi– taH, pur ifa,cendo concessioni alle masse .pr-oleta,rie medfante forme d1 economiru pseudo-sociallistica. A nostro avviso, quindi, al crono ,deI, ,Ca1Pitailismo non seguirebbe un ulterior-e· aumento, ma un peTfe– zionamen,to qualitat,ivo della. bur-0:c·r,azia; che già è sorta e si è sviluppata .per le esigenze dello stesso supercapifalismo borghese·. Mai ne]J'epoca attuaile, in cui '.l'economia non può ,prescindere ldalfa_,pianiffoa– zione (,ad essa riicorre anche la politica 1estera deil generale Marshall, ri<volta ,cont•ro il colaettivismo eco·• nomico), non si può ·prurllare, come fai i1 R!opke, di una lotta ,contro ,J.a burocrazia, ma piuttos.to deHa crèa– zione di una bwro,crazia più resp.on ,sahilie, più· -oapa– oe tecnicamn1e dell'aUuail·e. La sproleto,:zzazi>one e la personaNtà umana niella dGtlrina dC/ Ri:ipke. . L'altro concetto del Ropke, riguairdaintè la « spro– letarizzazione », può, a nostro avviso, -considerarsi sotto dne a~r,,tti: quello della« ruralizzazione » ,;~J"a classe o,peraia e quello della attr,ibuzione ad essa di un Teiddito ,che tenda ad elevrurla, ipiù ,che ,come classre destinata ad assumere il controllo de.Jfl,àpl'o– duzione, come cc;msumatrice dei prodott1 acquistati in un libero mercato. La rura!±zzazione della classe opera-ia ,comsistere·bbe :pri'Illcipru1mente in un deoen· trarr:ento delie industrie che·, tolte dall 'ambi.lo ma:~ sano e monotono della graride metropoH, la quale rende gli operai (lillasi « sabbia umana », privandoli dii una inJdividuaHbàJ rinteiriore, dovrebbero sorgere, nell'ambiente salubre della ,oampagna,, a contatto -con la natura. Ora, per quanto ,si ,osservi, logiJcamente che la società modernra non può abolire la grrunde ii.ndustria sia essa privata o .n,az.ionalizzata, si deve ituttavia ,~iconosc•ere ,che, dn •certe nazionL, .J,e quali derivano 1a 1oro ricchezza da~l'ag,riJcoI,tura e in cui non ,può so·rgere nè un grànde cap,italisrp.o ~nd11stria– ne ,pr'i.vato, nè un .grande .caipitaUsmo d1 Staio! _sono avvenute civoluzioni ,che si potrebbero class1fl'care di tipo piccolo-borghe~e--contadino- •e rappresenfano un notevole p-r-0gresso m senso deroocrat1-oo: esem– pio ti.p.i,co quello delI:a r'.ivonuzione kema1ista in· Tur– chia. L'ali-ro aspeUo ldel concetto di spro1etarlzzazione_ del Ropke è U'attri.buzione di un redd1ito .allai das-• se operaia. Non ,si tratta, evidentemente, ~i un con– cetto nuovo ,ma si de'l"e r.i,conoscere tuttav1,a all'-auto•• re: jjl merito' di averlo :inquadrato in una vtlsione de'I– Ja società •che si differen;zierebbe tanto dal superca– ,pitalismo come ,dalla ,e,co_nomi.a,totalL1!ari,a di , S1ato della Russ,ia Ua quale ultima arp,punto non puo am– mettere quei' me,rcato -libero che favoris·ce fa ,catego• ria dei •consumatori, ,di cui .una gran parte è ra,ppre– sentafa da01e masse operaie. lil ,con!Tibuto del Ropke consiste, a nostro parer~, nell'ave,r posto in rili~v? ~ ,r.~p,porti esiste~tI tra Il ,reddito e la personahta mdw1d1rnle. Jl l,1berJ.s-mo iblioteca Gino Bianco •economi-co infatti sri f.ond,a ideologica~en:te sul pre– supposto ,che un granrde ,reddito ,srti.a,a di.mosh·are la capa-cibà, IJ'.abilità e iJJ grado di iniziativa ,d,i cui è dotato chi .Jo ,possiede. Questa ,concezi.one ,può ave– re i.n •sè qualche elemenfo di V!e,ri;tàJ tln •certi ambienti e in momenti sto,riJci determinati: ad esempi,o, essa ebbe un valore quando ,gli emigratiJ n<elle ,coloni.e a– meri,cane, •ispi,randosi at ri,g'id,i principi del Puritane– ~imo ,calviaiJslaco, posero ·le prime ba-si di queilla so: de.tà da cui si è svilluppato il oolossale ,ca,pitalismo staturni:te•nrse. Ma, toJta qualche ,eccezione, nessuno potrebbe so-stenere tale tesi; .cioè, poniamo, nessuno affermerebbe mai che l'aII11pLezzadella ,rendita, prro– v,enienhe da un lati,forndò, o ili domi,nio · di un trust (dovuto ,adgrandi impfan.ti indusfria.Ji, ,spesso in ista– to ,di anretratezza ,per .,q,uanto concerne 1 p,rogressi tecnici) stiano a dimostrare ,unra personaliltà geniale o ,un'alta digni:llà morale, -0, tanrto meno, la ,capa– cità d,i assumersi un grave ,rischio. A questa teoria del1a di,stdb1t1.zi10nedei rredditi si potr•e-bb:e o-ppo,rre •che i.1 reddilto •non è-già ,l,.espres– s,ione de1 maggfo,re o minore .g,rado di ipe·rsonalità, ma piuttosto la ,condizion~ neces-sada per espHcare la p,ropria personalità; !l)erchè ,chi non ,possi.ede i mezzi ,e-conomi-ci sruffidenytiÌ per arfftròintare la l(i)tta per l'esistenza non ,può :memmeno esils-tere come per· sona. O,ra è appu'lilrto •su qaesta .tendenz·ai a.Jl'acquisto di ,u,n maggior reddi<to da parte della class.e o,pe– ra:ia che il trade-unionismo britannico si ,contrap– pone ail sistema, -sovietioo ,russo, in .cui i, •sinda·cati operai &ono sorti co,me strumento rpo.J.iti,codei ,p·a,r– tirtiJ ,r1voluziona;ri,. Ma se da un lato noi affermiamo die la sprolet'arirzzazione auspicata drul Ropk•e non può, anche •nèI ,caso ,del .gradualismo demooratico ,del ,tra·de·'llnàorni,smo inglese, a.ftuarsi al di fuori. del-– la -lotta di classe contro il •capitale, più difficile ci semtbra stabiJir•e se una qua1c1:ie·-con.ci.liazione possa tr,Jvarsi fra guesfa impostazione, che considera Fe•• con0mia in .funzione della .persona rumana, e iJ mar· xismo, -che fa cardine deHa ev,oluzione -storica 1Jalot.. ta di, ,clas;s.e. · ( Fattori ecl'J'nomici e.•. J:l Hernstein, -s.egue.ndo i\J Bar,th, riltiene che -il mar– xi•smo \debba definirsi, non. concezione -rnate·dalistfoa, ma, piiù prop·riamenlte, conceziolile •economica della sturi.a. Secondo iii _Bernsteiin, ,dunq:ue, affermare che lo svOllgimento storioo ,trova il su6 fondamento nel– l'evolruziorne d 1 e11lastruttura e·conomic,a, base della so-– detà non signi:fi.ca dilsconosc€!re l',impo·rtanza dei fat– tori i:deologid di. carattere .politico, giuridico, mo– ra[e·, reNg.Los,o; :Q,erchè la mo,HepUci.tà di ta'1i fattori ,rimrune un fatto acquisito e non è sempre facile di.– mostrare le ilo•ro mutue :reilazioni e fitssare .esattamen– te da dov.e, in un· determinato ·caso, emani la forza .di 1>•ropulsion•e ,più considerevole. D'aJ!Jronde, )'aver :ri.conosciuto a'imporfanza fo·ndamenlale del .fattore economico da cui fino ad ora gli .uomini erano do– m~nati, appunto .perchè non l'avevano sùfficientemen .. te valutato, fa sì che esso diventi _gradualment<e, da padrone che era, servi.tore d:eg11iumani dest~ni. E' logico .poi tener present.e ,c4e l'homo o,economicus, i•I quale agisce i-n·bas·e a un inte:resse oggettivo, è una figuira, retori.ca : -esiste p-iuUosto l'individuo che o,pe·ra ,p,er il suo interesse come egH .J(i) -con·cepisce sogget– tivamente, in base -cioè alila sua mentalità, nella qua– le, per usare i termini della •sociolog-ia paretiana, può prevaiere l'istinto ,della persistenza: degH aggre– gati o J'istint0 delle ·oombionazioni. Si •comprende così come gH impu1Jsi economici.siJ risolvruno in im– pulsi psicologici ·e la mentalità, delle va,rie classi si formi ,p•erc:hè situaz.ioni simm, producono -caratteri ~im•': e perd1è, a prescinde-re dalle .variàz 0ni 1nài– viduali, in tutti -coloro che hanno i, medesimi dnte– ressi si area una menta:Jità media. Ecco pe,rchè, a nostro avvilso, una con,cezione oggett1va della storia, come qu.ella d,i Marx, può non .contrastare insanabil-, mente - -come icr:iveceu-itiene ili Lenin - con la t~o– ria del Wundt, che dà ri.Ji,evo al lato -interno, cioè ,psir cofogico, dell'uomo. f'ia_tlor'ips/ìc•o'/o•gid. lJa po-s11zione deli ceti mem'.· Questa importanza che :Ja psicologia, e quoin-di la morale, .conservano nella spi.egazione .dei fatt1 s0; ciali, e che fu posta in ,ril!ievo auche dal Rosselll (Socialismo }ibera/e, 1945, ;pag. 115) deve .essere te·

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