Critica Sociale - anno XXXIX - n. 21 - 1 novembre 1947
404 CRITICA SOCIALE nati, per v.ia di scambi, di reciproche .inf•l!-1enze,di suggestio ni, di affinità sociaJ ed e.conom1che. Per quanto riguarda p.iù partico 1 armente la Fran– cia, bisogna ancora te ner . presente· ,che, tra_ le n:i_– zioni che sono ora e che sono state nel passato prn recente le ,più pronte a ris,pec~hiare le tenden~e e le crisi del nostro mondo oc,c1dentale, .per raga.om1 che derivano dalla lor-o civiltà,· da!Ua loro struttura socia e e politica, dalla loro sensibilità, e reattività e dal foro ,d,:ssesto interiore, la Francia è, dopo Ja guerr~, q!-1e.1'la in çui _la silu~zio~e app~re ,J?iù c1?-iara. Proprio m Francia 1 gerrru dei futuri sv1luppJ tro– vano ,il terreno più adatto per manifestarsi rapida– mente e apertamente. E' questa una cosa da tener ,presenre, e proprio .per questo gli avvenimenti di Francia meritano particolare attenzione, anche quando si possa .pensare che, per certe çaratteri- stiçhe nazionali. essi -nimarranno localizzati. . Le cause psico1ogiche· e politiche dei' r,iswntahi fran- cesi. Dopo queste premesse, necessarie ad i-nquadrare un giudùzio sui risultati deBe elezioni amministra– ti ve francesi in modo da non sopravvaluta1,li e. ,d'a non, ridurli a fatto di cronaca, conv-iene vedere da viciuo i motivi che hanno determinato la nuova sii,– tuazione francese, Sono da vedere innanzi tutto le ragioni di successo del mov,imento degollista, il suo sign,ifi,cato •ed i suoi scopi. · E' noto il fa],imento della po·ljtica svolta ,dal gene– rale De GauUe, dopo ila 1Jfibernzione, ,come capo del gov-erno dli coaJa:/Ji.one,potlritka che tendeva soprattut– to a r-:isollevare la Francia a-Ha sua -importanza di grande potenza per mezzo di alleanze e dii interven– ti che lie permettessero di fare da med.iatrice fra Stati Uniti e Russia. La politica governativa, che poneva particolarmente l'accento sulla posizione in– ternaziiona•le della Francia, da·Ha quale sarebbe poi stata d•e:term.inata la sua politica interna, venne però IJen presto svuotata nelle sue stesse ,Ji)remess-e ,daJ ,precipitare della situazione mondiìale, soprattutto a causa de'll'a,ccentuarsi dell'urto diretto tra i due gran– di, sicchè l'opera di medfazione .che fra essi-tentò -dii esercitare un paese troppo debol-e quale è, un loro confronto, •a Francia, aveva •l'aspetto di un gio,co con– sentito, e· nulla più. Nel!o stesso tempo, anche l'esem– pio della .politica dei laburi.sti irì Inghdlterra, ,i quaUi giustamente avevano sin dal prinoipio affermato c~e primo dovere del !oro governo era dii tridair fiaito al proprio paese, rimediando a-1:a gravosa situazione interna, contribuì a far sentil'e anche in Francia .il bisogno d.i -cambiiar direzione, lasciando da ,parte rnne speranze cli grandezza per oc,ciiparsi di riforme concrete. Il merito di a'V'er avvertito questo bisogno s,petta senza alcun dubbio ai socialisti francesi, ai qua·:i si affdancaropo i democristiani (M.R.P.) -ed i comunisti. All'M.R.P. si unirono anche i seguaci di De G::.u,llle,che ponevano provvisoriamente da lato una inattuabile poliitica di grand•ezza. Quanto ai -comunisti, essi av.evano H .preci.so- in– tento di prendere la mano al governo e, avvalend osi dei ~e-zzi dell,J,ademagcig,ia e ·sfruttando il malcon– tento popolare, di venire a mano· a mano· rovesciando !a situazione, fino a tornare, al momento opportuno, '.1 porre l'accento sulla· politica estera, dapprima .per. isolare Ja Francia in un suo pseudo naZ'Ìonalismo, e ,p oi per spinge rla daHa parte ove .sono essi st,essi, ~ioè cla:Ua.parte cl,eJ 1 1a Russia: di ciò .pa-rve anzi un rn•:z io i:! trattato di amicizia -concluso con. Mosca. Diciamo subito che queste intenzioni non vennero però attuate con sagacia sempre sufficiente, e an– zi, nel _pr~ci,pita_r~ dii tanti eventi, generarono spesso nsoluz1on1 emp1nche ·e affrettate, •che :sono state la causa principal•e deiHa ·odierna sconfitta dei' comu– n•isti. Ad osni modo è evidente cbe, i.n .una simi,!e situazione, e cioè con la presenza al governo di èollaborato1:i a-nim3:ti _da intenti_ c\>sì difformi, i.I pro– gramma dei soc•,al!stl, mo<Jto s1m1le ·a que·.,10 dei la– buristi i-ngilesi, tend-ente cioè a limitare ile .spese ed ~ favorire gli investimenti, non poteva essere attuato coerentemente. Non solo, ma ii comunisti non se.p– pero coIIlJ)rend-ere a tempo due cose: la prima, che non -c·onsenteudo al Governo, col loro atteggiamento, di togliere o attenuare il malcontento con misure BibliotecaGino·Bianco possibi';'i e -concrete, e fom-entandolo anzi demago– gicamente, esso malJ.contento si sarebbe .pericolosa-· mente tingrandito, e si sarebbe esreso a tutta la po– pofazione, ila quaJe j,n Francia, paese di ceti medi così faci,l,i a las-ciarsi abbagli,are -dai miraggii nazio'. naJi.stlioi, non avre,bbe oerto ,pensato di r,i·volgersi, per rtsoher;Jo, aJ coniuniismo, ma a -ben altre forme; la seconda, -che essi non sarebbero stati in grado, non potendo usar_e la. forza, di costringere i O oro avver– safli ·a subire hl Joro gioco, ma che questi stessi av– v,ersar.i awebbero potuto .sfruttare il loro gioco a proprio va ntaggio . Vennero così i primi scioper.i contro la ,pol.i.ti- ca ·governativa, non -certo volut<i dai comunisti, i qua li, anche per il timore di es~ere « su,perati a sinistra » da motd da '.'oro non domi– nati, dovettero preci.pilare la .Joro. azione, con il ri– sultato di essere taglliati fuori dal gove•rno, e dii do– ver sempre più -impegolarsi neUUaloro empirica de- . magogia. E poi-chè i socialtisti, appoggiati dall'M.R.P., continuarono !'a .Joro azione, rl -comunisti. furono tra– scinati a combatter,Ji, ·con ogni mezzo, comprese le calunni.e più sciocche e ~e più ridi.cole accuse. Questa è stata la grave coJpa, il grave errore dei comun·sti, cli vol,er rabbfo,samente pliegare d'av· versarfo, ad ogni costo, ·nell'illusioMe ,che una vit– toria su ,questo avversaflio avrebbe senz'altro signi– ficato Ila vittoria .Jo1·0nel ,paese. Venne -in questo ,pe– riodo la conferenza di Bia,!jstok, che, vista al.Ja luce di questi avvenj,menti, acquista dil significato di uno spostamento -del fronte di battaglia -comunista dai paesi balcanici verso Oc -cidente: a l-.1' Austriia, dove la loro azi-one prosegue più metodi.ca, ,e aH'ItaJ'ia e alila Francia, dove, per contr astare i1 1piano Marshall e •la presunta politica espansdonista americana, la Rus– sia stessa, ·probabilmente trascinata dag·li eventi che abbiama d-e-scritti e da altri simi.Jii (simili soprat– tutto per H .comune e.nrore •comunista che l.i ha fa– voriti) passa ad un'azione affrettata e perii•colosa, .per lei stessa e per la· ·causa comunista di questi paesi, in. -cui essa ha poche probabilità, di. v1ìttoria, e per la causa della pace. E i,1fatto che i partiti comunisti d'lnghi:lterra e dei paesi.i s-candi.navi non hanno preso parte a quella conferenza, proprio .perchè nel loro _paese la loro azione non può. essere precipitata a causa dell'infima minoranza che essi rappresentano. convalida in modo evj,dente <il nostro giudizio. In Francia la forzata manovra c0muni~ta lrn pro· vocato i ben noti effetti. Ha cioè r.afforzato D•e Gal– le, e, un parte; ha d.dato vigore e 'coesione al mo– vimento socia1ista, i,l quale, ~n un primo tempo, non ostante ,l'azione dei suoi uomini miglioni, oBdeggiava sotto la paura de-ll'anticomunismo. (Questo fenomeno è st_ato ben .più sensibHe da noi, tanto. da costrin– gere i difensori qe! socialismo ad ùscire dal :vec– chio .partito). n fenomeno più caratterii,stico è, -comunque, i1 r.i– sorgere di De Gaulle. Ed è importante notare a que– sto propositò che i voti dati a De Gaulle sono espres– sione de'1l'o,pP,osizione al comunismo, non già del– iPopposizione aililapoil!i,t,ica ,di, Ramad.ier. E' il tJim ore, sia pur·e in gran partie infondato, suscitato ,da.ll 'im– prudente ,poli-tica e dalla clamorosa demag0 gia co- r muni:sta, non certo la ,politica de] Governo che '.h'a gl!Uato tanti elettori, fra Ue·braccia di De Gaulle. Co· munque, il fenomieno r,ivelato da]!Je· e·!ezioni fran– cesi è un ,fenomeno ·assai complesso, sebbene la po– litica degoMista sia semplice e lip.eare. De Gaulle, uomo cot!to ie ii•nter!igente e conosdtore de,1 suo po– polo, è il tipo d'uomo di Stato individualista, che tende ad idefitificare se ste:Sso -coll' lo Stato, fidu– cioso com'è neHa sua: missiione. (Già nel 1934 egli scriveva « Un uomo fatto per grandi cose è poco amato. saavo che Jin templi d:ifficiM ... l!'airamente e·gl,i incontra favore ..., ma la forza del!'ambiziione lo so· stiene ..., certo non iU desiderio di gradi e dt onori, ma certamente iJa speranza che -egli avrà .un giorno una parte importante >in ev~nti grandiosi »). Egli non ha una .politica e·conomica da pro.pugnare: le sue simpatie vanno aq ,ll;lla forma corporativistica assai s·imile a que1.Ja propugnata daUa Chiesa ca!toliica, e anche questo serve a spiegare l'appoggio da .~1i dato prima a,ll'M.R.P., che glielo ha poi ricambiato. Non contrari-o aHa nazionalii.zzaziohe ed al controllo, ,PUÒ essere definito, come infatti è stato, nè conservatore
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=