Critica Sociale - anno XXXIX - n. 21 - 1 novembre 1947
CRITICA SOCIALE 413 L'uomo non è 'p1ù persona autonoma, il cui libero svillllppo ·doveva essere il fine del comunismo, ma è un oggetto, un automa, un atomo della massa amorfa; è "enza .diritti,, sottoposto a,l,Ja legge del _più forte. Son novità, ques-te .c.onclusioni, solo per -chi non ri– cordi- i sarcasmi che il sofista Trasimaco lancia nel– la Repubblica 'Platonica contro Ja ·libertà de.Jle... « pe· core», o -la satira lasciataci da,] Mandevi,lùe nena sua Favola deUe api, o, infine, la dottrina ,poJitjca del nazista Frank e quella del fascista p-rof. Maggiore. L'ispirazi,one varia col, variare del.Je condizio,ni sto– riche, ma •la rea•l,tà effettuata è purtroppo senip-re la stessa! VIII.. MATERIALISMO E STUDIO DELL'UOMO II Naville crede invece ,che questo assorbimento dell'individuo nel tutto sociale sia una forma di vi-ta 11.~oluta mente moderna, pienamente conform,e ai risulta.ti della •scienza naturale, Ja quale vale anche per l'uo mo. La materia o l'essere « a du préexis,ler à tonte .pénsée », e può evolversi indi,pendentemente dal pensiero, anzi trascinando nelle sue evoluzioni il pensiero o « ciò che va sotto questo nome », che, deil resto, può ,reagire mediante la « ,tecni,ca ». Cmv.e appare semplice questa soluzione d'un .problen:Hf che ha affatkato ultimamente i'1 filosofo francese Bionde! in tre grossi volumi! Se l'essere primo è materia, e non materia-oen sieTo, che il NavDle -rigetta come contraddù.ttor.io, esso è pa·imo ed... ultimo. Perchè ciò che è inerte peT definizione non _può evolversi; i,I pensiero non può sorgere da una ,causa •senza vita, nè può influire su ciò che è già Tegol/J.IOda sue leg· gi. La «tecnica» -poi è essa stessa attivi,tà intellet– tuale ed uma,na. Altrove spiega che il pensiero non è immagine passiva delle cose, ma esprime la •sua attività mediante « ùa conoscenza dellie ,leggi (natu– rali,), ,che ·esso elabora progressivamente» (90). Un pensiiero, du·nque, puro epifenomeno, anzi, come s'è visto, oggetto fra'. altri oggeMi, che tuttavia << cono– sce», ord.ina i.J movimento in'serie ,causale, «elabora» le leggi conosciute: ecco un campo d'attivi,tà ·,che potrà apparire, ai superficiali, paragonabile al me– tabolismo ,chimico; ma che anche ad essi dovrebbe apparire deJ, tutto diverso, a•lmeno per ia· fatto che esso è accompagnato da quella « consapevolezza », ehe manca nel mondo muto delle cose. E' più nel vero solco engelsiano il ·socialista ame .. ricano Max Eastman, col quale polemizza il Naville, quando afferma ,che nella storia umana hanno più efficacia .i motiyi umani ,che quelli esteriori, quando. trova i.nsufficiente il materialismo politico, le cui tragiche applicazioni egli- deplora nei « Campi di schiavi » aperti in Polonia, in seguito al1l'accordo Stailin--Sikorsky. Se ,tali manifestazioni di inumanità ,comparis.'èono ovunque arriva n· dominio bolscevico, vuol dire che esse dipendono, non dal tempeTarnento degli uommi, ma dai loro 'principi teurici,. E' questo un lato che ha richiamato l'attenzion_e cli molti studiosi, i quaH, neH'Occidente, ove J,a ci– viltà è i'Il,tesa tradizionalmente in senso umano, si sono accìnti a mettere in ,Ju,ce maggiore l'aspetto mo– rale e pskologico della dottrina socialista, per evi– tare, appunto, manifestazioni che convengoi:io, certo, ad un mateTialismo privo d'umanità, ma ripugnano alla coscienza generale. Natura.Jmente, ogni te'Iltativo d'umanizzazione è, dai ùeni-nisti, rigettato perchè intorbida 13: purezza deJ· materialismo dialettico a solo vantaggio della ... controrivo,luzione borghese. l,J psicosocioJ,ogo East .. man e-ade secondo il Naville, in questo e-rrure, quando v~ol trovare nelle teorie J?Sicologkhe mo• derne un appoggio, mentre la teoria del comp<!rta– mento (behaviorismo) darebbe pienamente i:ag1one alla ,co'Ilcezione materialista, in quanto si att_1ene 3:·l puro comportamento -reciproco esteriore degJ.1 u~m1- ni sufficiente a comprendere ,Ja cosiddetta anima u~ana, come quella animale. . . Estesa è ormai la bibliografia di questa teoria psi– cologica che molto diffusa specialmente 111 A1:13_e .. ri,ca da' molti studiosi è ritenuta utile •come aus1,l:o di ~sservazione, ma non è considerata l'unic::i ,·1a tH) Op. c'4., pp, 77, 113 e s_egg. ibllotecat.;mol:31anco risoluti-va nel campo umano, in cui gli stimoli, o « vair.iabili », sono complessi. e non semplici come nel ,campo animale, e in cu,i, non può, con tanta fretta, essere tras·curato l'aiuto dell'introspezione, che è ,pur sempre un metodo d'esperienza ·non privo di Tisultati utili, se è usato con opportuni correttivi. I behavioristi ,invece fasciano i1 problema insoluto, perchè l'« infante umano», c'hiamato da essi « massa di p-rotoplasma, capace di reazione» (91), reagendo, a motivi interni ed esterni si comporta ben d,i,ver• samente dagli animali: costruisce il suo ambìente 'con la sc,i,enza, ed intesse quella «storia», che, per esempio, non ha intessuto il cane, rimasto tal quale •come era ai tempi di Alcibiade. Lasciamo da parte .Ja discussione sul valore cli taiè d,ottrina, che esula da] nostro scopo, e notiamo solo che non manca fo essa la voce di interpreti spiritualisti, deplorata naturalmente dal Naville, per– chè tende a ricacciar-ci nell'idealismo e nel... re· visionismo socialista, a vantaggio della borghesia (92). Per il psicologo francese la rivoluzione deve af– fidarsi solo al materia.Jismo più radicale, mon~,sta, il quale non ammette nessuno s_piraglio attraverso cut possa penetrare nella massa bruta qualcosa che possa assomigliare a•Jlo spir-ito, •considerando tutta •la vita psichica come reazione del,le proprietà orga .. ni,che - fisiche e chimiche - che sono uguali in tutti gli esseri, Mstinti solo « mediante l'aziune am– bientale e mediante l'educazione». Eoco subito un complesso di rebus. La reazione del protoplasma e cru,.ella dell'uomo sono uguali? L'educazione è pari all'adattamento o all'addomesticamento di un vege– tale o di un aniimale? L'educazione umana non è spesso contraria all'ambiente, non è svolta volon– tarfamente in vista di un fine e, quindi, « miglio .. rista» e avveniristica? Nessun pedagog,ista ha di– mostr ato tanta fiducia nell'educazione quanto il « ma– ter.ia, l•i•sta » Helvetius, nessuno è stato più mfraco14sta di l ui neHa previsione degli effetti educativi. La semplke -reazione ester.iore può ingannarci sulle intenz.ion:i dell'agente, _per,cbè può variare da soggetto a soggeÌl:o ne1lo stesso ambiente e non può quindi esser ,ritenuta sufficiente- .per comprendere l'uomo, « questo sconosciuto», anche se parla e ci spiega le sue .intenzioni. Si crede che, iniziando •la ricerca da,J « riflesso » (93), sia facilitato il compito; ma come si passa dal ·riflesso semplice a quello « con– dizionale » del Pawlow e da questo all'atto co– sciente, ,per cui ,l'uomo fa capire •che non solo sente. ma sa di sentire? Son domande ,che, dopo tante ri– sposte superfioi·ali, restano legittime dinanzi allo studioso, anche se .il Navi.Jle ci avverte che siamo già nel sentiero « des pretres » e « des transfuges du matérialisme » (94), come se non fosse lecito osserva-re che in un mondo di.. .. protoplasrr:ii, o cli « fortunate belve» sup,i,ne alla loro sorte non vi sa– rebbe bisogno di... rivoluziorte per avere ciò che dall'istinto .vien dato. · E', del resto, ,così radicata i-n noi l'idea d'esser dif– ferenti dal,le bestie che persiino un materialista si appella aJ,J'anima. Il socialista austriaco Adler, ap– poggiandosi alla teoria freudiana, sostenne che l'or' · airie inter.iore del moto -rivoluz;ionario si poteva ri– trovare nel « complesso d'inferiorità» per.cepito dal proletariato nella società borghese, ed il comunista Thalheimer, nella nota -rhnista Unter dem Banner des Mi/IJI'Xismus, naturalmente lo confuta, accusan .. dolo subito d'essere un «piccolo-borghese», poichè, seguendo il metodo materialista, bisogna cer,car J'ori– gine dell'anima umana, degli isf.inti di classe, ecc. nella sottostruttura ecc. ecc. Il NaviLJe resta trase– colato e si chiede: « Y a •t·,iJ donc une ame humaine pour un matérialiste? » (95). (91) W,ATSON: The ways of behaviorism, p. 38. )92) NAVILLE, Op. cit., p. 98. (93) Al psicologo russo Pawlow spetta il merito d1 aver messo in ril ;evo l'importanza di questa e rea2rl.one >. Il eri_ flesso» tipico sarebbe la semptce reazione organica ad uno stimolo esterno (p_ es. la chiusura dell'occh~o dinanzi al moto d'una mano). Il riflesso condizionale saTebb• queJ.ta reazione complessa che si può preparare, mutando le condiz oni deJlo stim~lo cui i1 soggetto deve reagire. (94) NAVILLE: Op. cit, pp. 100, 104. (95) Ibidem, p, 135.
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