Critica Sociale - anno XXXIX - n. 21 - 1 novembre 1947

412 CRITICA SOCIALE di borsa nera, anch;essi variab•i1]issimi, -e nel:~entit~ e ne'la ri,partizione sociale e territorial,e. Un fenome– no sociale a sè, çhe meriterebbe una speciale anaili– si, è l'assunzione nei ranghi dei c-eti medi di una labjle, caotica, informe ed instabile massa du com– mercianti o trafficanti improvvisati, e talvolta oc– casionala, arricchitisi (qual che volta al di là dei normali limiti dei ceti medi) con ogni sorta di traf– fic-i leciti ed illedti, di servizii più o meno puliti, di contratiazioni con tedeschi od alleati., o con mezzi anche .più sbrigativi e criminosi. Gente tutta che ,:ia ancora da trovat,e in realtà una sua sistemazcione e colif_i~urazione, sociale e che ha alte-rato spesso la - trnd1z10nale fisionomia dei ceti medi con l'tlmmissio– ne cli un'autentica plebe .che, anche se ha le tasche rigonfie di bùglieth da mille, ostenta le pro,prie ori– g;ini irregolari e la propria ,casuaJ.e fortuna. Ecco -perchè bisogna tener conto che oggi i ceti medi apJJa.:ono p.ù che mai eterogenei: in essi le forz~ di:,socfati,·e o in.coerenti prevalgono sulle for- .– ze di coesione e di uniformi.tà qtrnli sembravano po– tere tr-ovare •equiJ.i.brio in una situazione economica t mediana». ( COFlinua) Gru1:rANO P1SGHEL Materialismo dialetticoe socialismo (Con/linul1!2!ione f/.ne) VII M -ATER:IALIS.MO E D UMANESIMO Il Naville 'ha orrore della parola «umanesimo»\ p-erchè. il ,materi.aHsmo dia'l'ettico reintegra l'uomo nella ·natura, ùo mes.cola al•le vicende esteriori (82), e dimentica ,che, nel marxismo, ·l'uomo reagisce ed o.pera non come sti,ume:iìlfo deUe cose o -dei' con– trasti, ma per Ja c·oscienza che ha di tali· contrasti;· ciò che è ben div,erso. Il pragmatismo s.torico, per ,esemp-io, ,comprende che Ia r-eligione possa essere usata come l'oppio de-1 popo.Jo in una soòetà, di classi in lotta, ma non per questo, deve o può dalle ,sue pr-emesse ded'll'rre dom– maticamente l'ateismo. Non .perchè il· Marx già ac• cennava al,Ja reH.giòne ,come « oppio », non ,perchè parlava di « spettro 1 religioso » ed opponeva la « li– bertà di cos-cienz.a borghese » a quèna so.ciaùista (83), l'inferenza è di queHe da cui dipenda addirittura Ia f~de socialist~. O il P:a!fmatismo storico è << filoso– fia» o non J'e. Nel primo caso, da,to che non man- . cano « materiali-sti » - da Empedocle al' Darwin .– i quali non ,:ianno creduto necessairia l'inferenza ir– religiosa dalle loro ,premesse, dato ,che il « metodo eu– ri.sti.co » marxista .può legittimamente •essere inter– pretato in sens,o umanis,li,co, che non ·esclude I'am- · missione d'una mente, d'un « Incondiiionato- » uni- - versale, non esdude una conclusione religiosa in sen– so kantiano, è semp,licemente arbitrai.io afd:ermare che i socialisti de,bbano, essere senz'.a'J.tro irreligio_si. o atei; nel ,secondo caso .poi - se si afferma .che i.J marxismo non è fi.losofia - la deduziorne dell'atetlsmo sarebbe assurda, ,perchè U·aquestione -religios'a è que- stione .squisi,tamen-te... Wos'o.fica. · > Se si meditasse ,su questo problema •eminentemen– te umano e si sapesse distinguere « la » reùigi,one da «le» religioni. sto-rkhe, cioè ,daUe confessioni, e si avvertisse quindi :~a di,versa funzione della Ji)rima in confronto alle seconde, si v•edrebbe •come 1).on.sia per lo meno « necessarJo » imporre ai comunisti '1.a pro– paganda irreiligiosa (ben differente da que,lla anti,. .olerica'le). · Nena storia s'è ripetuto spesso il fenomeno -di mo· vimenti sociali ispitati da sentimento religioso co– me reazione contro i' beati- po·ssidente-s, ,con,trci'I'op••. pressione negatrice della .giustizia divina e deiJia uguag.lianza umana. « Un popolo che non è Iibero, n~m è cristiano», -e la ld,bertà s'avrà solo quando «a ciasc_uno sarà dato s-econdo i suoi bisogni». Così pre ~1.ca, va, p_er.,esempio, T. M<iinzer, per anima-re i s~o1 3:na~athstl. ~unque la conclusione più giudi– z10sa e d1 attenersi al precetto che lasdà la soluzio– ne del probil·ema religioso a.J,Jacoscienza di éiascun·o, come « affare privato » {programma di, Er.furt). ,Il Navi.Jle, fermo nella sua idea ,che• non si debba più p_arl_ardi filo-so~a, mentre non s'accorge d.i ·con– ~radd1rs1 ,q,uaDdo ,s affanna ad i-llustrare l'ateismo rigetta poi, come i11 1 compatibi,le co,J materialÌ!smo' que!Wavapzò di filosofia che ancora era accettat~ daH'Enge_ls. La teoria del pensiero, la logica, deve (82/ J.bid., pp. 14'-15- (83) MAlllX: Per l_a critica al programma socialista, Roma, 19111, p. 20. BibliotecaGino-Bianco ormai i:itenersi ~~omparsa « nel,_,ciclo di syiluppo del'le scienze posdove », vailie a dire nella .ps1,colog,ia nella so,c10,log1a e nella logJstica (84) · ciò che non . potrà non ,meravigliare ogni- lettore appena iniziato alla filosofia, il quale sa che altro è conoscere « ,co– me» sorga H pensiero -e altro- ,è ,conoscerne le forme e_I~ deg?i,; ~ltro è indagare l'influenza dei pregiudi•• z1, de!lilt « zdola » sul modo di pensare ed a.Jtro è cercar 'di .conoscere la « na,tura delJ'intelletto » · ed infine sa che la « logi-stica » può ,considerarsi un; lo– gica quintessenziale, .i,n quanto è una logica sotto– posta a •leggi matematiche... inereriti al ,pensier-0 umano. , La stessa teoria ddla conoscenza dovrebbe dirsi ormai superata, - perchè essa apparisce' « .come la stes~a espre_ss_ione delle :i,nterazioni ·(85), p F-opr.ie di certi oggetti m rnppo,rto a certi altri oggett:i ». Una conoscenza di-·cosa a... cosa, è. quanto di più ameno si possa dire, per vo·ler sbarazzare il terreno· mar·· xista da ogni dualismo (86). I · P-er il Naville, oggi la fisi,ca ed il behaviorismo (87) hanno distrutto ogni trac-eia ,di spiri-lo, hanno .permesso al materia.J.ismo· dialettico di trionfare d'o– gni, «vecchio, dna•lismo metafisico» ed hanno -ridotto il ]))reteso mondo interiore dell'uo,ino a... < puro arti- . ficio di ,gramma!.ica ». Incidentalmente questa affer·· maiione ci -richiama alla· mente una -tri,ste medita– zione del povero Rubashov, 1e ·.cui dolorose .vicende so,n narrate nel romanzo de,] KéistJer, Buio. a mez:z0, gior;no..., <~,l'io? ... una finzione grammatdcale ... Come creder di ,po,terla opporre al inoi, cioè ail' parti,to ?... Far tacere la voce iDteriore ... eèco il dovere ... L'in– dividuo saci:osa_n~o? ... retorìc~ cristiana, moirale im– potente ... L'md1viduo deve esseFe comunque subor– diraafo e sacrificato alla comunità, la quale ·può di– sporne come di una cavia da- esperimenti o di un agnello sacrifica,Je ». Lo «scienziato» Naville ci, fa capire come i,J. romanz'iere, ,con ila -sua. fantasia arti· stica, non si sfa ailfontana.to dahla realtà ... ortienta'1.e,cui mira il bols.ceviismo. 'D'altronde, si può veder la len– ta~ pre,parazig'ne di questa « morte dell'uomo» nel ca.pitoUo che i,]. GoFki dedica appunto alla « distrn– zione della p'tlrsona1ità » 1 (88~. so,stituita dalla col- letti vi,tà. · I Per i,] Naville non i;>UÒ ,essere altrimenti perchè, · s·econdo Jui, gli uomini organizzati in -clas-si « sono necessariamente, vicendevolmente og_qe1tti, a oui si ap,paicano, nelle forme proprie a questi, oggetti, -i le– gami di .causa;J,ità comuni a ,tutta la realtà » (89). (.84) Op. cit. p. 25. (85) Ne!Ja filosofia amer-icana, ,specialm,inte del 'D;,wey, è com,unre 11"uso dl qùesta p,arola, p·~r significair.e che l'uomo non è ,;:;olo « agente», ma s·eonpre oo,che « reagente»; sl ohe ogni sua a,zi.one non è distaccata dall'ambiente ed è :reazione ed azione i 1 ns:Leme: è insomma « jnterazjone »· (8G) NAvmLli, op. cit. p, 31. (,87) Behaviorismo (daHa p•arola ìngl"8e behav;o<i che •i– gnifica «comportamento») è que!Ìa <ICUO)a psicolog;,a aine– ricana, il,a quale ir~ene che ,per conoS'oere l'uotl1o interioL'e non occorra ,presu]?porl"e un'anima, una coscirenz.a, e che quindi è ·errato - affidar.si alla oss·e..rvazione che cia,seuno può fare di se si.esso, poichè ·si può ottenere lo ~copo esaminando il com_ portamento esterioJ."le,la re.az: one agli stimoli tanto p·er l'uo- mo qua.nfo per g,li animali. · · (88) La distrudone dell.a personal·ttii. Tori,no, Bocca, ·141~3. (89) O.p., cit., p, 63. -

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=