Critica Sociale - anno XXXIX - n. 20 - 16 ottobre 1947

380 CRITICA SOCIALE quenza pronta e ·persuasiva. E fu infatti avvocato pe.naNsta di grande stile, che prestò sempre con schictla e gen,erosa cord.'alilà /'opera sua ai compa– gni di fede impli.cati in, processi politici; ma rinun– tiò ai lucni che ,q:i offriva l'esercizio assiduo deir/a. professione per ,dare alla causa alla quale si ,e·ra con– sacro/o, tulla l'esuberanza <della sua passione e ope– rosil.à, Dopo ave,r iniziato nella isua Livorno e 1nelTe' vtct– ILe provincie de/da Toscana ,/a sua att.ivìlà. di" propa– pandisla, fu chiamato, ne:1 principio del 1898, a di– rigere un settimunale soc.'alista a Piacenza. Poche sel/.imane dopo il ,suo arrivo là, esteso anche a qu~lla provincia lo staio d'assedio che era stato proclamato in Lombardia, egli fu or.restato -insieme co.n Suvino Varaz.:ani, ,con N.ino Mazzon.i, •co,n Augusto Osimo e con 'U/lrt, e dovelle scontare parecchi mesi di car-– cere. Va quel primo battesimo -si sentì impeynalo an– che più strellamente alla /olla. Fu allivis-.simo nel pe– niodo in cui l'agitarsi della cosci,enza popolare ac– compugnò e aiutò 1l'azione ,che l'estrema sin•isll'a con– duceva iin Parlame.nto, per sventare, .com: l'ostruzio– nismo, .i tentativi liberticidii de./ 1Ministero Pe•lloux. QuandQ, con la caduta di questo, 1tornò un •regime dii mdggior 1-ibertà e fu in tulio Italia un fiorire: r,igo– glioso di sindacali e di -movimenti operai e conta– dini, egli si prodigò sen=a risparmio, pronio alle chia– male che gli-venivano, dai suoi comp·agni d'or,Ìzi par– le d'ltal'ia, 'perchè la sua eloquenza ·facile, ,ca:lda, persuusiva, ra sua 1innala attitudine a s-entire e 1in-ter-– pretare l'anima del popolo facevano di lui un pro– pagandista di straordinaria efficacia. E 1fu, co,n Tu– rati e con Treves, tra i più fervidi asserto,ri della ne-– cessilà che, abbandonato ogni sterile atteggiamen– to di rivo-luzionarismo. puramente: verbale, i-I partilo socialista comp,ie;sse un'opera di graduale progres– siva edificazione 'della società nuova. In Parlamento 1entrò solo nel 1912, quàn•do, dopo - le 'dimi,ssioni di Podrecca, il cui atte'ggiamenlo in fa– vore cleli'unp•resa .libica l'aveva messo in contra~to col parere quasi unanime de 1l suo partito,, agU el,et– tori de.n Collegio di Budrio; che' comprendeva la 'ros– sa ero:ca _Mo,/inella, fu pnesenlata ,/a sua candidatura, che riuscì villoriosa -in una .lotta. d•iffici/is,sima. Alla Camera ·egli si segnalò subito per la sua instancabi– le attivit.à, per il suo spir,ito• battagliero, 'pe'r .la firnéz– za de! suo intuito politico, per la prontezza con cui sapeva in ogni circostanza ·valutare le situazion 1i, '.tn– tuire e sventare le manovre' e le insidie frequenti nell'ambiente par·lamenlare, suggerire ai suoi com– pagni di gruppo 1gli atteggiamenti, più o,pportuni. Scoppiata la prima gue"rra mondiale, 'Mod:'gbi,anifu fra quelli che con più profon,da con2>inzione senti– rono e p-roc-lamarono che quella era una :rotta a fon– du Lia due imperialismi e propugnaro no la neull'a– l,i,/àdeU'JtaUa e, quando qu~sla en,lrò .inve.ce in guer· ra, 'la necessità di un'azione de•i pa,rtiti socialisti, per af[rellare la conclusione- del conflillo prima che que– sto travolgesse ·i più pre'ziosi va-lori de-Ila civiltà. A tal fine parteci pò_, c on Morgari e .con Lazzari, al Con.. ver,110 internaz, io.na[ ,e che ,i partiti socialisti rnrope.i tennero nel 191 6 a Zimmeri.vald, e si recò più tardi a Lond,ra per .combinare. 1zn'az,iane a favore della pace con quei pochi laborisfi che, sollo la ,quida di Mac Donald, ·avevano' ·costanteme:nte tenuto un at– teggiamento contrar,io alla guerra. Quando ques-ta si chiuse, fu tra coloro che con Tu– rati ravvisarono l,a nece,ssità ,che il Parti-to socialis,ta contribuisse CO/JJ un proprio- ,indirtizzo di pensiero aUa !risoluzione de'i_problemi della pace e fu tra i più le,naci a contrastare il veiboso demagogismo pseudo– rivoluziionario di Bombacci e compagni e a cercar d'./mpedire che H partilo socialista si lasciasse fuor– viare dal mifo della rivoluzione russa, dalla quqU• e– gli non sperava potesse nasc-ere un regime di socia-– lismo democra/'ico e che non reputava ad o,q,nimodo BibliotecaGino Bianco app./icabile alle condizioni del/ nostro -paese. Magnifici discorsi pronun:dò ins,ieme con Turati Treves Mal· teofli ai congress-i di Bologna di Livorno di Milano e si bai/è con ,passione per salvare t'inte,qnilà del Pal'– tilo. Quando poi questo, peir opera prima dei comu– nis,fi, poi dei .cosi detti terz,ini, subì una tripHce scis– sione, egli .fu tra i più a/Nvi e animosi condottieri de'/ Part-ito Socialista Un-itario, che si costituì ad ·opera . de-i riformisti dopo ,la loro espulslione avve·nuta nel Congresso di Roma del se-tl•embre 1922, e· delle lui/a la s-ua passione e capacità di azione a-Ila lolla che dietro /'e,roico esempio di Malleotti, ,it nuovo P111rMt~ ingaggiò sub.ilo ·contro •i,l fascismo. Molli ricordano -il grido appassfonalo di " Viva -il Parlamento" che egli ,/on.ciò ne/.la siedula di presentazione del gover– n,o,fascista, ,nella quale, 'in mezzo arra ·supina acqu,ie– sc1m,za di una maggioranza ·insensibile e v-ile, Mus– solinii .aveva pronunziato grossolane parole Idi iruis,io– ne e di 'disprtezzo verso tutte 'le ,is·lUuzioni democra– t-iche. Fu con Turati e 1Matteolti tra coloro che .eiscilust– ro ogrni possibilità di compromesiso, anche ·epiisod!co, anche puramente ne:ga,tivo, con I/a diftatwra. Dopo l'assass-inio di Malleolli fu tra ,i più !vivaci n1dl'esprti– mere ,/a •insurrezfon,e ·de.Ila coscienza popolare e ad animare la lotta che sii sperava potesse condurre aJrta caduta del regime. Assunta con a!tri compagni la ·rappresentanza defa 1,1edouaco•s,tituita,\i parte ·c.z– ui,/e nel processo contro gli assassini, fu il principa– le estensore dii que!l'atto- di accusa che chliaromente denunciava la ·corresponsabilità neN'assassinio di tutto il regime e del suo duce·. Questo suo a/.lo corog– gioso accrebbe nalurc{mente l'odfo dei fas.cisti con, tro cU lui. Fu, 1:ipet11;tam,e1n1te insul,tato, a,qg,re~ito in treno e sulla vza, pzcchzato, graveme.nle fe.rzlo aUa testa, minacciato di morte se non avesse d1esist.i,todal suo al-leggiamenlo antifascista. ·Con _q,·ande fermezza e,q/li tenne ,sempre ./esta a{J,/iiassalitori, assistito an,– che dalla sua coragg,io•sa Vera, che volle essergli, sem– pre compa,qna ne-i pericolL Finalment,e, .cede:n•do alle pressioni dei famM-iari e degM amicii, e vedendo, dopo l'emanazione denl·e 'leg– gi che sopprimevano ogni /.ib'ertà, ·ché non era ormaii più· possibil,e nessuna forma di lolla efficace in lta– fia, egli sii indusse a .cercar"e n•ell'esbNo la possibilità di continuare a combattere· con•tro il regime. E andò . prima a Vienna, poi in F.fanicia, dove stelle quasi 1Jent'ann,i, facendo, pe·rò d!i l,à via.<f{}iin Sv-izzera, in Belgio, in Ameri.ca, per a/.imentare ·i,n me·zzo agli Ita-– liani profughi o comunque emigrati i,/ senso di abor– rimento verso la dil<ltilura e la volontà d•i riscattare la -liberlà ,e 1/'onore de'll'ltali:a, e per illuminare al -tem– po stesso ./'opinione pubbl'ica dei paesi stranieri sul– l'opera con cui il fascismo, o:trechè compromettere g/.i interessi, la sicure·zza, la dignità c/lell'J.talia minac- ciava ,la pace de 1/,l'Europa e de./ mondo. ' La Vita di Modigliani fu veramente esempio I/umi· noso di sincera d,is<interessata devoziollie ad un ideale. Con lui si è sp_gnto uno dei più linsigni parlamento– :ri che ,l'Italia abbia avuto negli ultimi cin,quant'anni, uno dei più integl'i e vigoros1i lotlafori ne/l'arringo po/i/.ico ;del nostro paese:, uno di co./oro eh-e più ge– ne.rosame,nle e co,n maggior se.riso di responsabilità spesero -l'opera propl'Ìa per l'elevaziome ma-teriale e mo·rale delle classi lavoratrici, per prepararle a di– venir la classe !dirigente di una società, n~Ua quale, eliminata, per ope,ra loro, og·ni illegittima forma di privilegio, la libertà di ciascuno sia condizione e ga– ranzia· di libertà e di giu:s-tizia per tutti. Uoo Gumo MoNDOLFO Leggete e diffondete il quotidiano del P. B. L. L. L'Ul\IANITA'

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