Critica Sociale - anno XXXIX - n. 20 - 16 ottobre 1947
CRITICA SOCIALE 395 fabiani, :i quali, ispirandosi all'opera-dei Webb, guaT– d.ano la pianificazione sovietica sotto il ,punto dli vi~ ,ta di un e·s.perimento fallo én condizioni, storiche peculiari e ,considerano le forme assunte daH'orga– nizzazione economica e poOiti.ca russa come fo,rme transitorie nel tra.passo dal sistema capita'.is!ico al sistema sociaHst~co. Questi scrit!o,ri pongono l'ac· éeilto sul problema ,delle condizioni, de·lla « maturi .. tià, > obiettiva e subi etti va per la realizzazlione de1l s·oci,alismo, condizioni non e·sistenti li,n Russia al momento de!,Ja rivoluzione bols,cevica; problema che me!te in pa•rtico-lare: r'ililWo il ,prof. S,c3umpeter, distingu,,mdo due ti,pi di,ve,rsi di vianiflcazione oin condizio•ni di :immaturità e maturità in senso marxi•• sta e studiandone gìi aspetti e le conseguenze. A1nche . L. Blum, ne!J'a sua critica dell'opera del Burnham, pubb:icata nella « Critica soc]ale » n. 15-16 di questo anno, ,considera il « regime dei diri-genti », d1i cui la Russia sarebbe, secondo Bu·rnham, un mode·llo anticipato, non un tipo definitivo ma un ti-po 1nte,r– medio, una formula tran,si!oria, una tappa ,passeg– gera nel movimento verso •il sociali-smo. Il particolare inteiresse dell'arti ~o.lo de_llo Schu~pe·• ter sta però soprattutto nell'espl1c ~ ta riaffermazione dell'importanza essenzia'.e dei problemi connessi coll'orga111zzazione deEa ,prodl!lzione e de11!a distri-– buzione in regime '5ocialista, riconos,ci.u!a •piena– mente rlaLa dottrina socialista, soprattutto in seguito all'espe,rimento -de!la rivo·luzione ·tedesca .de,11918 e d-i quel.Ja bolscevica del 191 7, col ,r endersi conto che la sopprnssione della -proprie.là ,privata dei mezzi di produzi-one e la ·CQ ~,qui-s~a ,_ dei] ,potere. non bastano ipso facto a creare 11 soc1a]1smo. Lo rileva esip,r-essamente anche il Blum, specificando che• il sociali-smo ammette senza difficoltà che •'.a condotta della ,produzione .pfanifkata secondo ,:a te,cnica mo: dera esige una «élite» di dirigenti; che non ha ma~ reclamato una riimunerazione conforme ·per tutte_ le , varietà e qualità, di lavoro; che -ammette. senza diffi– coltà che la -pro,duzio,ne, ric3iede necessa,riamente una di.~cip,:ina e ],a ;produzione mode,rna ,più dt qual: siiasi a 1 :tra. EgH ritiene -però ,che, anche nel1'1potes1 che un « rrgime de·i dirigenti », come. è precomz_zato dal .Burnham, si affermasse, sa,rebbe necessario ·e suffic:iente introdurvi -la demo.crazia per trasformarlo in un regime soci_a-li:stae forse, •egli soggiunge, n~ll~ s,essa Russia sovietica questo trapasso daLa s<?cieta dei cH,rigénti verso il socialismo, per ~ffelt!) cl,~ una specia:e legge di a!trazione democratica, e gia co– minciato a nostra insavuta. Questa speranza, allo stato degli atti, appare illu– soria, e mo'.lo ottimistica è la facilità, che el{li prospet– ta della soluzion_e del prob!ema democratico nel so– ci;!i.smo, in rapporto alle condizi_oni eh~ ~gli stesso pone per !'-organizzazione economica soc1alls~a .. ~~ut– sky ha analizzato ,lunga~ente _q,u~ste ,poss1_b1-llta1 ~ sono da ,meditare, le ,cons1deraziom ,che egli fa sui problemi indicati da Blum: que<'.li della burocrazia in un'economia socialista basata sulla grande mdu– stria e il connesso problema del•l'iniziativa; i proble– mi ,politico-sociali, ~ali_ q~elli de1(i inc~nt-i_vi .mate· riali e morali, della discip,ma e del.a J1m1tazione del– la libertà de 1Toperaio nelJa s,celta del 1av_oro :e d_u– rante il medesimo, della ineguaglianza i~ev1tab1le del,le •retribuzioni in un'·economia collettivista. Pianif:1caztone e burom•azia. Del ,problema della burocrazia ne 1Ha società so· cialista e"li si occupa lungamente, affermandone la necessità ,.'in un'economia pianificata, )nsiste~do .su'.-– la distinzione tra 1;1nanuova ~uro,~razia _tecmca fun~ zionale e la vecchia burocrazia d 1mper10 e metten do in rilievo le macrrriori difficoltà che .presentere~- ,.,,., . d 1 1 l be per 1!a organizzazione s9cial1sta . e .a econom ~ una burocrazia di tipo contmentale m confronto di quella ang.osassone. Idee queste che sono ,~taté re– centemente riprese dal prof. Sch~m.J:!eler, 1J qu?l;_. · men-tre afferma che, nelle ,cond t~m della so.c1e.a moderna una organizzaz-ione sociallsta non puo es– sere pen~ata a'.trimenti che con un a,ppa.rat~ bur~ · cratico gigantesco, c;onsidera ·il problema de'.la_ u~i_– lizzaz:one del materiale uma·no borghese uno dei pi~ difficili per un regime soci_alista, notando che c! – vuol alquanto ottimismo per afferma•re ,che ver.ra BibliotecaGino Bianco risolto con wcces~o. La diff:co!tà vera ,per '.ui 11011 sta però tanto nella burocrazia' in sè, quanto nel « metodo burocratico» e nei ,periccl".i derivanti dal– l'estensione dei metodi della democrazia ,politica ~.I– fa .sfera economica. E anche lui, come il Kautsky, tra gli elementi distinti,vi più importanti di una pia– nificazione attuata in condizioni di ~mmaturità come quella -russa rispetto a que!la che potrebbe essere at– tuata in condizioni di maturi!à come in Inghilterra, mette ,in risalto •la ,possibilità di potere qui poggia– re su una burocira-zia formatasi in regime di Ii,berlà, di iniziativa e di responsabilità. La pianificazwneJ sounetica. L'esperienza concreta della pianificazione russa, ,pur ·nelle particolari condizioni nella quale si è at– tuata, ,conserva •però tutta ·la sua importanz? e ~!cu– ne o,pe,re recenti più notevoli sulla organ1zzaz10ne e.conomica russa, quali quelle, ad esempio, da noi citate del Bettelheim di Bienstock-·Schwarz-Yugow, del Baykov, de] Maynard, alle quali sarebbe da aggiungere quella di un esperto tecnico america– no organizzatore dell'industria aurifera russa, I. D. Littlepage (3), potrebbe,ro servire ,per un esame comparato tra l'esperimento prat:co russo e il quadro _teorico del Dami, per trarne insegname~ti !30n_c:et1 su la possibilità, e i limiti di una economia ,p1amflca– ta democratica. Ì3aykov e Bettelheim hanno già fatto per loro conto un esame del gene-re, distin/nlendo nei difetti del sistema della ,pianificazione sovietica quel– li secondo loro, peculiari di essa, particolari e tempo– r;nei, derivati da]e ci.rcostanze speciali della rico– st•ruzio,ne industriale dopo la rivo 1:uzione, da quelli generali e permanenti inere·nti ad ogni economia pia•: nificata ,come -tale. I primi sono so1prattutto -connessi con que,la politica della capitalizzazione forzata e del ritmo tremendo deli'espansione della p,roduzione industria 1le ai fini della preparazione bellica della nazione di cui ci siamo già occupati di p•roposito in un .pre~eclente artico!o, inostrando ,come la pianifi · cazione russa sia stata e· sia tuttora unft pianificazio· ne di guer,ra, come quella attuata dagli Stati Uniti e dall'Inghilterra, co,n altro metodo, durante l'u:tima gueirra, e -come tale vada in particolar modo consi• derata .. Le difficoltà fondamentali de-ll'organizzazione pro– duttiva nel campo tecni-co:amministrativo sono con– sistite soprattutto nel problema di conciliare la pia• nHi,cazione centralizzata e 1a direzione generale per lo svilup,po della produzione industriale e ,ne•:I'altro ,problema di ap,plic_are alla gesti_one il c~lcolo econo– mico, per· conseguire un maggior r_end1me_nto e_ u~ miglior impiego dei mezzi e•conom1ci e fmanz1ar1. Ma è soprattutto ·per il lato qua•'.itativo d,_ellaprodu– zione che si sono incontrate le più g.randi d:fficoltà per trovare i mezzi tecnLci idonei a controllarla, in sostituzione dell'interesse personale che agisce nel re<>ime di concorrenza e ,della economicità maggiore dèÌ:a produttività privata, e gli incen•ivd e le sanzio– ni d,i vario genere af!i a sostituirlo. Ma i:ion min~ri difficoltà hanno presentato il problema dei « quad,ri '!' e i problemi ,politico·sos:iali connes~i c?lla necessita di ·delimitare diritti e doveri della direzione, del pe•r: sona,'e e degli or,,ani del Partito come rappresent'a•nl1 dello' Stato: per" superare l'antagonismo tra fote!li– genza tecnica privilegiata, sindacati operai e m~sse. Di queste seconde difficoltà generiche e ~'])ec1flche de'.la pianificazione sovietica e della soluzione to: talitaria adottata ci siamo già lungamente occupati nel corso dei nostri precedenti arlico 1li li costo della piani{ica::.ione Baykov, rilevati quelli ·che l'esperie-~z.a russa ha dimostrato essere i problemi più diffic1]1 per un'or– ganizzazione pianificata del!a produz:one e !e dif– ficoltà particolari e g'.i ostac-oli incontrn_ti, ~ella _loro più o meno adeguala so:uzion~, d~lla p1_an1f.c-_nz1one sovietica, mentre riconosce gli alti co~!J e gU. sper– veri del siste_mll, consi~er~ che, pe_r c1_0che r1qu~r– da 1a produzione quanhtat1Ya, la d1rez1one degli m· (3) J. D. Lt'ITLEPAGB e DEL\IARE BEss: .A la ricerca dell'oro so– vietico. III!Jano, Garzanti, 1946 (2• edizione).
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