Critica Sociale - anno XXXIX - n. 20 - 16 ottobre 1947

CRITICA SOCIALE Materialismo dialet_tico ·e socialismo (Conlinuazio•ne dal numero prec.) , ' Conse"ue dalle constatazioni C3e siamo venuti fa– cendo ;he' ammesso che il passaggio da una forma socia!~ ad ~n'altra sarà uno strappo, e non sarà in– sensibile nè ottenuto con le sole « riforme», non. perciò è' ammesso che la rivoluzione ·debba essere una sconfitta anzichè una vittoria della peTsona u– mana. Lo Stalin scrive che, se è ve,ra l'efficacia de'lla dia– lettica ·dei contrasti sociali,. « non bisogna nascon– derli, ma denuncforli e metterli in evidenza; non sof· focare la lotta di c:asse, ma -condurla fino in fondo, ·con una p()!Hica intransigente e non riformista di armonia fra g.i interessi del proletariato e quel'!i. del· la borghesia ». Qui si tratta di tattica· e s'è vfato come su questo ,punto fa ste·ssa condotta de:J P. C., coi, suoi « fronti popo:ari », non sia domma– tJ.ca, ragion per cui s,i appa.fesa completamente in• giustificabiJe la c.rnenta ,persecuzione dei partiti s0- oialisti, i .quali la pensano diversamente. Osserviamo frattanto che oggi, in un'epoca in ,cui, dopo ,le guer • re, le ·contraddizioni sociali sono giunte al 1oro ac– me; essendosi crudamente ,rivelato il senso morale deila ,lotta fra una classe che, pur di difendere i,l pro– prio ,profitto, calpesta i d,kitti umani, ed um'adtra che col suo sangue ha difeso taH diritti e per re sue sofferenze' rappresenta, come iJ, Crodfisso, tutto il( do1'bre umano; oggi, d:icevamo, non v'è più luogo a parlar di «riformismo», il quale - a suo tempo - non cercava del resto di conci,liare l'inconci,iabii1'e, · ma voleva preparare _quelqe condizion.i storiche che rendessero il proletariato maturo alla sucçessione ecil evitassero il più possibile sangue, dolort e delusioni. Anche a,J;ora si trattava dunque di conside,11azioni ,de– gne .per lo meno di !'li,spetto. ' . -Ma fodio bianco che freddamente s•i vuol susci– tare contro g'J.i avversari, persegllitati come delin– quenti, è dovuto alla diffidenza e·d alla prevenzione che essi siano :Ja longa manu-s della borghesia. Que,: sta idea è così ,radi.cala neJl'animo dei bolscevichi, che basta una riserva sui loro principi }!)erchè su– bito si insospeWscano e travedano, tanto 'nel campo ·dottrinario quanto -in cqHeLo p'rati-c@. Essi non han– no dubbi, po,sseggono la verità e- fuor del •Loro par– tito v'è l'errore, la menzogna e... Ja ·reazi@ne. Lo Stalin - il quale pu,11si è climosti:ato gi;ande coine stratega e come legislatore - ne dà un alt110 esempio in queste sue pàgine, ove• parla di a['goment,i scientific_j colla sicmezza con cui ,un capitano può stabilire un ordine -di ba>ttag}ia. Il « primo dato » è 'la materia, fònte deJla sensa– zione e della ,coscienza, riflesso o FJrodotto della ma-· teria, giunta « al suo più alto graqo di perfezione ». Ll' pensiero è esso pure un prodotto del cervello, il quale ,pori,è organo del pensiero•. Per Lenin la mate, ria è ciò che, agendo sui nostri organi ,di senso, · e: procluce sensazioni »; è « una ,rea 1 ltà oggetfi,va, da 0 taci neije sensazioni» ed il mondo « mostra come la materia si muova e ipensi >> .(55). Non è· il caso di trattenersi. su questo coacervo di idee infanti,J-i, La .confusfone fra « ri.flesso » e « prodotto », oltre .ai ren • dere incomp,rensibile l'origine di questo ,enigma che è ùa coscienza (perchè la materia, senza coscienza, si riflette come coscienza? Cos'è la materia giunta al– fa perfezione? E,. giunta a «questa» perfezione, co– me mai cessa di esse-re materia?), oltre· dunque a non r'isolvere- il problema, non es,c:ude poi la conc.usio– ne che la coscienza, frutto di tanto travaglio, sia superiore aMa mafieria; si che una volta eomparsa· possa essere dominatrice -deJ•la dialettica Naturale e socia'le. In0ltre, la materia, « realtà da>laci nelle sen– sazioni», è un'affermazione che ci trascina nel cam– po del Mach, aspramente criticato e scomunicato dal Lenin. La materia, poi, « che pensa» è un prinéipio Hozoistico che non può aceordarsi con la }!)receden– te scoperta d'una materia che produce i.I pensi.ero. Per ritener conoscibile il mondo non occorre di– sperdeFci nel,Je bizza,rrie hege.liane dell'Idea che si realizza o Hcli,semp:lidsmi materia.Jistid <in ,cui le cose s·i conoscon da sè; la gnoseologia kantiana è molto Bibli,otecaGino Biçinco ' . più ,positiva e soddisfacente a tale riguardo. Certo ehe se, su questo punto, si giudica il materiali,smo dialettico più completo dell'idealismo, so'.o perchè non ammette alcuna « cosa in sè » pensata, ma non conosieiuta, so1o perchè non ammette quegli « enig– mi.», ammessi perfino dal materialismo precedente; · perchè, cinsomma, con faciloneria elementare e ,pro– sopopea magistrale crede di spiegar tutto ed irride all'immenso X roy,ciano ,come al,:a nostra me– ravig,ia <ilifronte ali'infinito del cielo stellato e de·lla coscienza umana; certo ,che in tal caso si può di.re che il materialismo è la « chiave » de;ll'universo. L'o Stalin, per esempio, dice semp:icemente che, se è legge Iiatura·Le il reciproco condizionarsi dei fe– nomen.i, la stessa legge Si riscontra nella vita sooi,al•e (56), senza nemmeno intravvede-re 1a differenza, no– tata dail'Enge•ls, la diversa caratteristica (incoscien– za e coscienza) che v'è fra le due leggi. Giustamente si dice che ]'attività umana deve ba– sarsi sl:l· queste leggi di svifuiJlpO.,e ,non s~guire a– si.ratte aspirazioni; ma .se queste uJJtime si manife– s-tano come c~mdizi,onate da.:la vita vissuta ed espres– sione de:la cosdenza, perchè debbono essere rige,t– tate, disumanizzando la pratica rivoluzionaria? Nessun dubbio che 'le leggi socia,li sono conosci– b_ili, ma dére che, ,per questa conoscibi,J<ità, la scienza socia.Je sia, come dice ,lo Stalin, altrettanto esatta •come la biologia è per lo meno esagerato, pe-nchè non 1 t>ien conto di quell'eterogenesi dei fini, ,di cui t-ien conto fEng_els, e <il.i quella dinamica sociale, c3e, nel– ·la soc1olog1a, -da Aristotele ad oggi è stata sempre considerai.a. Tanto •che la s·ocio:ogia non è .aBco,ra una scienza esattamente determinata ed in Germa– nia 1?-adovuto riesaminare i suoi, rappo11ti eon la me- 1afis1ca e con l'etica (57). Torna a riemerge-re impo– nernte i1Jprofu'l'ema della persona umana come ,pro– blema centrale. VI. IDEOLOGIA E VITA SOCIALE. E' quind,i .troppo disinvolta la conc!usione sta1i– niana: « se Ìil vero cl.11e la· materia è il Ji)rimo dato, 1Ja vita mate11iaPe della società' è ,pure il primo dato e quello spirituale è il. secondo» (58), perchè essa è « ind!hpendeHte -dal!ia volontà degld uomini». Come se, rnei rapporti economici1 __ :J,avo,ontà e le passiomi degli uomini- non -avessero alcun peso ... Tanto var– rebbe allora abbandonard al coFso deg.i eventi, sup– posti più intelligenti di no:i ! Forse ci gùadagnerém– mo, se, così, fosse dimostrata inuti1e ... la clittatura immite! · Tuttavfa le ideologie - prosegue Sta1Hn -, una volta sorte, .hanno la J,or0 .impo!'lanza: reagi,scono ed esercitano una funzfone -considerevole (59), ma ... solo ·se agev0.lano· H progresso sociale, àdditanclo nuovi compiti alla cl.asse lavoratrice. Di qui J,a ne– ·cessità cle:J,;alotta poliili:ca e 11ivoluzionar.ia , ,come era stata messa in luce anche da Marx, fon ben più am– }!)io respiro di quello che si trova- nella fredda, mi– santropa dottrina leninista! « La teoria in un pop-0J:o riesce ad effettuarsi in quanto è ·l'effettuazione dei suoi bi.sogni »... « una rivoluzione radica,Je può esser solo la rivoluzione cl,i bisogni radica:i, d-i cui par .che manchino ugua•lmente le ]i)remesse e le sedi pro– F)izie- a1 loro sorgere »... « So,o in nome dei diritti uniiversalii della società, una elasse s}!)eci-aiepu'ò ar- 1roga,rsi l'universale dominio» ... La possibilità posi– tiva deTema-ad,paiione si trova « nella educazione d'una dasse (proletarfato), che ottiene dalle sue uni– versali sofferenze ,un' .11arattere universale e non ac• campa nessulfl diritto speciale, perchè essa non pati– sce una speda/e ·ingius'.lizia; ~ma lfingiustizi.a sempli– cerrien1te »... ; d'una classe << -che non si può emancipa– re senza emanci.pare tutte -le altre ... e nqn può riabi– litars.i se non con Ià completa riabilitazione del– J'µomo ». Ecco perchè « >J.afilosofia. trova nel pro- (56) Op. eit,, pp. 16-17. - (57) V, N. BoB"'IO: La per,011JJ nel'la- ,oclologia _c,ontempqra-· · nae, 'Forino, 1938; R. HLUCKA: Dru Problem der Personltch. keit, Bergamo, l'!l29. (58) STALIN, op. eit,, p. 17, (59) Ib d., p; U,

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