Critica Sociale - anno XXXIX - n. 20 - 16 ottobre 1947

390 CRI1'ICA SOCIALE lezionati, coordinali, aggiorna ti da'.lo ste sso organi•• smo di esperti potranno poi provvede.re a l_a esecu- 2lione di quella parte ,che il Parlamento avra appro•• vato delle pro.poste che gli saranno peirvenute. Un to· tale di lavoro duro, ma urgente. Biso"na fare di tutto pe.r riuscire ad ottenere un coordi·~amento delle attività, pensando che tutto quanto sarà fatto per instaurrure una bu o'na v o:ta un ordine ne:Ja produzione, nel consumo, ne.la presta– zione raz.ionale d.i tutti quanti i Javora tori, è utile ai fini socialisti e del Paese. E se quanto detto potrà sembrare limitativo della libertà e personal~tà_uml!: na, si pens•i òe una cosa ~ !a, libeirtà .Po·'.itica ed altra cosa è l'esigenza della atllvlta umana che, ,per essere vanta""iosa per tutti, richiede una consapevole dih s.cipli~;ta dedizione; iil tutto realizzabile con quanto è stnto sopra ,proposto e che è in armonia CO] ,pre-• ce!to di -Carlo Marx: « Il regno della <Jibe,rtà,comin, eia quando si smette il lavoro». Guroo GuENCI Assicurazione soéiale L'importanza vitale de,J problema, dimostrata dai sempre più frequenti· e accesi dibattiti su fa stampa, e le obiezioni, mosse da Gl'egorio Salinari nel suo articoilo pubblicato sul nume·ro del 16 Juglio· di que .. sta riv,i.sta al mio articol,o, del 16 giugno su queste ste,sse ,col•onrie. mi, inducono a ritornare sull'argo- mento. · n Sali,nari, ha -trattato s•eparatamente le mie p,ropo• ste di scala inversa dei •CO•ntribu•tiassicurativi e na- 2lionalizzazione progressiva deg],ii,stessi, avendo così buon gÌ'ocG, a denigrare la prima. considerandoJa iso– lata, mentre il mio progetto (v. « 1.t Sole» del 20 marzo) mira invece ad integra,re unà con l'allra, a ri– med,i,are cioè al'l'inconveniente, denun:m,ato dal SaliM nari, de} ,progressivo •esa:urimento de~ fondi per- Je ,prestazioni, conseguente aJ,Ja scala discendente dei contributi obbl,i,gatori, ,c,on la rimessa da parte de'll1o Stato agli Ist,i•tuti previdenzdali di µn suppJ,emento sufficiente a man.tenere invariata 'l'e,a,rgizione assi· stenz:iale agH assicurati. lL vantaggio (che non appare a prima vi•sta; ma è sostanziale) d,i tale integrazione compiuta da.Ha cas .. sa deil Tesoro, sta in ciò che i fontli'verrebbero e<lar– giti con accuralo vaglio .delle real:i necessità, HmHan– do ,le spese di amministraz,ione, il •cui sperpero even– tual·e non potrebbe sfuggire a!Je revisioni (l):ei, -ren·, diconti, .mentre adesso sfugge ad ogni controllo per la mancanza di pubbl-icazione dei bd 1 lanci d•eg,li Isti– tuti, assicuratori. La differenza di vaLutazione, fra me e il Salinari, degli oneri delle assJcu,razioni socia:i ,per J.'econo• .mia nazionale, da me calcolati in 2-40 mi-.iardi all'an– no (pari a 90.000 lire all'anno per o,peraio medio e per 4 milionJ, di assicurati} •contro ,i. 70 mHiard·i af– fermati dal Salinari (conri.sponqenti a 40.000 ·Jire al-• l'anno per operaio medi,o), è ovviamente solo un e.. qu:ivoco, .perchè io mi riferisco alla media prevedibi-• J.e nel• 1947, mentre il Salinari si riferisce .alla me• dia nel 1946. E la stampa suffraga infatti le mi•e asser2li'Oni con fonti di l ndubbia comp,etenza: Cesare Yannutelli .(v. .« 24 O.re » del 24 agosto) riporta la ,cifra di L. 39.534 all'a nno per oneri socia:l,i di un operai•o medi'O nel 1946, e A. Santini. (v. « Il Giornale dei Costruttori)), n. 17 del 1-15 settembre) ripprta i'a :cifra di L. 38,33 .a.Jl'ora ,per ,op·eraio al 1° aprile 1947, ,paril a ci~ca 'L. 80.000 all'anno, se i safari ,non avessero ,subito :aumenti daJl'apd~,e in poi. Posso quindi esser sicuro che la cifra da me IJll'B· vista i11 240 mHiardi per l'ammontare degli oneri social•i non ·potrà ,esser ,smentita dal bi ,lan.do finale del 1947,' soprattutto in consideraz-ione deW aggra– vio apportato dalla scala mobiJe aWas.si,curazione per infortuni, e ,cassa malattia; a fine dicembi,e il Sa.. BibliotecaGino Bianco linari ,potrà darmi atto che J.e conclusiori,i•, ch'egib chiama pessim,istiche, da me prospettate sono pur– troppo più ·che giustificate dalia triste realtà. Lo scandalo d•e-1bil'anciio delle assi,curazioni so• ciali in Ital:ia appare .addi-rittura intol:erabi:le più oltre, se si confronta tale bilancio con quel:o delle altre grandi nazioni', Stati Uniti, Russia, Inghilterra, Fn,ncia, nelle qua,l<i,J.'importo dei contributi assicu– rativi, gravanti compless,i.vamente sui sa:ari, tra quo– te a .carico degli imprenditori, dei lavoratori e deHo Staio, non ·raggiunge i.I 20% dell'importo dei sa,ari, contro iii, ,40% circa in Italia, e ,con prestazioni socia– •li di gran lunga superiori a quelle e;argite at.tual.. ment e in Ital1a (v. VHtorio E. Bolis in « Co•n,giunlu– ra e ·conomd.ca » del Iuglio,agosto). Da questi .dati mi S€nto pertanto autorizzato a ri– ba!ter•e nel modo più fermo le asse-rzioni del Sali– nari, che doè dt1 spese ammilllistrative degli enti di a\s.icurazione non possono essere ,ridotte sensibil– mente, s•e non dopo il piano generale di riforma. Ciò equivale a dire, a ch1 n-0n è ,i,ngenuo, che un Ti– zio non può togliersi ·di dosso il frak se non quan· do ~ari1 morto. P.oichè è ,ò.iar,o che, se sono occorai due anni per il, varo dell',imposta straordi,naria sul patrimonio, almeno altrettanti ne· occorreranno per la riforma gene-rale dell]a previdenza socia:e, e conti .. nuando nell'attuale s:i,stema, cioè scala mobile dei sa– lar.i ed oneri sociali .elevatissimi a carico degli im– prenditori, cioè riversaH sui ,prezzi, tra due anni la previdenza sociale non esisterebbe ,più se non di nome, a meno che non vogl,ia ilnt,endersi ,co,n fai nome il com.plesso dei funzionari che ,]a amministra– no, col beneplacito di compiacenti e complici Gover– ni•, che tianno !'Jmpudenza di blaterai,e di econo· mia nelle spesP. pubbliche. Ecco perchè io insisto ,neUa· mia proposta come unico rimedio coiitingente apparso finora per sgra– vare i prezzi di UH . peso s,proporzionato di c@ntribu. ti obbligatori e per in-iziare subito al tempo stesso· la riforma graduale deJJa previdenza sociale; consi– dero cioè d.! mio progetto soltanto come bisturi da inc:dere n•el tumore per farne scaturire il pÙs, iJ cui esame detterà i Sl!ccessivi e"radi,cali sistemi d,i cura, , Qirnndo· la barca fa acqua non c'è tempo per cam· bi,arne il fasciame, occorre tamponare di urgenia la falla. GIOVANNIGORINI I montoni di Panurgo Questa chiaira, gustosa fotog,rafia de,M'ambietzle so– ciialislà in una ciWadina che• è alle porle di Mii/ano ritrae una situazione .che è (pur troppo./) quasi iden– /f,ca fa molli 1fuoghi e offne maie"ria di tristi rifle,– siont, ma anche, insieme, di utiJU insegnamenti. La C. S. In una città di provincia ,qua,l'è questa Lodi da cui. scrivo e dove da ·più di quarant'anni. milito nelle file socialiste (salva, s'intende, la pausa lugubre del fascismo, del quale conobbi parti,colari attenzioni e carezze) e ,dove, non ostante la vicinanza a Milano, ·arrivano, se pure arrivano, con molfo rJtar.do infor– maz-ioni su quanto accade nel campo delle competi– zioni politiche e si conoscono,,Je notizie sugli avve– nimenhl che ci interessano sol qu·ando appaiono, nu– de ,e• crude, sui giornal,i e sulle i;iviste de! Partito, ta,1voita c@nfuse ed insufficientemente spiegabi.i; .si che venendo à Milano presso la Federazione o presso qualche lmìJco ,esponente del nostro movimento ed al corrente delle « segrete cose » si capisce di esser tagliati fuori dalla viva e pulsante _vita politica; nel– lie città di provincia. dunque, e più ancora nei paesf della campagna, ,le vJcende, i contrasti, le 1otte dei Pa,rtiti e delle ,correnti che li travagliano, assumono un diverso as,petto in confr-onto ai grandi centri.

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