Critica Sociale - anno XXXIX - n. 19 - 1 ottobre 1947
360 CRITICA SOCIALE si producano troppi oggetti di lusso e troppo poco carbone, viveri ~ vestiario, ecc: », il Libro bianco· osserva che le risorde posso~~ essere amnentnte, o aumentando la mano d'opera, o aumentando ln produzione pe1· anno-uomo, o combinando le due cose~ e ,ag– giunge: « Fare un piano per la distribuzione delle materie pr ,i.me significa decidere chi, su un certo numero di richiedenti, deve 1 farne a meno, cioè quali sono le in<lustrie nazionali p{ù impor– tanti », A questo scopo, dopo un esame approfondito dei meizi per ottenere il pareggio, il Comitato Ufficiale sottopone ai Mini– stri un rapporto sulla situazione. I Ministri decidono quali mhurc prendere e le loro_ decisioni costituiscono la base dell'azione che viene i~trapresa. L'apparato dei controlli governativi viene usato per guidare l'economia nella direzione indicata dal piano. « At– tua1mente ci sono conu·olli diret~i in gran numero, i quali hanno lo scopo di distribuire ]e scarse risorse di tutti i ·beni fra colol"O che ne fanno richiesta: razionamento, contr?lli sulle materie pri:– me, licenze per le costruzioni, controlli sulla produzione,· licenze di importazione, controllo sull'impiego di cal?itali, oltre al con– trollo sui prezzi e ad altri che influenza.no il corso della produ– zione limitando il margine di profitto ». Tuttavia i controlli per se stessi, continua il Libro bianco, non sono sufficienti. « Il compito di dirigere con metodi democratici un sistema economico vasto e complesso come il nostro è ben al <li là dei· poteri di qualsiasi apparato go·vernativo, per quanto effi– ciente. Perchè si soddisfi l'interesse nazionale, occorre che il G~– verno, l'industria in generale e tutto il popolo accettino i mede– simi obiettivi e lavorino insieffle per raggiungerli ». Il LibrO bianco fa quindi cenno dei salari e delle condizioni di lavor·o nelle industrie, di cui aveva già trattato un precedente Libro bianco. « C'è appena bisogno di dire che è fondamentale che,;·i costi ed i prezzi siano mantenuti stabili e che possibilmente siano ridotti, e che perciò, mentre il Governo pone in atto il sue;>pian~ a lunga scadenza per rialzare il livello di vita del popolo, ogni ulteriore aumento generale dei 'salari ,e dei profitti debba esserè accompagnato da un corrispondente aumento della produzionC'»( , E infine, concludendo, il Libro bianco scrive: « In regime ~,;:· mocratico l'esecuzione di un piano economico deve essere uqa questione di collaborazione fra il Governo; le industrie ed j,1 popolo, piuttosto che una rigida applicazione da parte dello Stato di controlli e di imposizioni. Il Governo deve stabilire i compiti della Nazione nel campo economico; devé usare il suo potere di controllo sull'economia per influenzare lo sviluppo della situa– zione nella direzione desiderata. Quanrlo si è in tal modo stabi'lito il pia•no di lavoro nelle linee generali è so1o con gÙ sforzi com– binati di tutto il popolo che la Nazione può muov~rsi verso il suo obiettivo di ottenere prima le cose più necess~rie e di fate così ]'uso migliore delle sue risorse economiche». Dtamo ora, tradotto,, uno scritfo, def noto e.cimomi– sta socialista J.ngfese Co·le, pubbl1caf0 sulla rtvista Th~ H1ghway, perchè ,CLÒ che eglh scrive per l'ln– ghz[tel'fa vale anche per i'/ nost1O e p,ep mo.tti a/'ttu paesi, anzi corrisponde< plenamente alla tesi s0ste– nula dal compagn-q' Treme/lowi a nome del nosir@– gruppo yarlamenlare e di tutto il Partito e· riaffe'r– mata nello sche'ma di. p•1ogramma d'azione testè v@' tato dal nostro, convegno nazionale di Roma., LA c. s. _' U Libro bianco del governo lahurista suH,'impiiegò della mano d'o_pera, più che •un piano è una, messa a punto d-ella situàzione attuale. Quindi, d. dibattiti che _e~so ha. suscitati sono stati, non approvazi.on ,i ·o. cr1~1che d1 ~n. d~terminato piano, ma controve·r s!e ~1 ec~nò_m11.st1 mtorno a,i vantaggi delila pianil.. flc~z1one 1n generale. I più o-stili ad ogni p•iiani,t;,ì. 0 cazione hanno colto. questa occasiorne Ji)·er ,riaffo~ mare ~he s·o,fo un'economi.a d.i. mercato, in cu:i là produzH:me. ·s!iaregolata da_lla ,liberai ·,scelta dei,, con– sumatolfl, e v•erament!;l raz1ona1'e. P-er contro j, p,iù fav,o!'evoli aUe -pianificazioni hanno asse·r1to ',che fa chi-ara esposizione della situazion-e contenuta nel Li~ bird Bianco dimostr.a l'assoluta necessità di una !li– sta cfi ,prforità accuratamente elaborata compilaita secondo 'le esii.genze dell'interess,e nazional-e, ,con Io scopo di ,riequi!Mbra,re l'economia britannica ,e di adaltari'a alle mutate condizio!ll,i del mondo ~n que– sto dopoguerra,. Biblioteca Gino Bianco D1 queste due opinfonw, a me pare che la seconda sia la più na,turale conc;usione che c'è da trar.re dai ,,fatti e dalle ,cifre che id Gov.erno laburista ha sotl0- posto aila, nostra attenzione. Infatti, è ,risaputo che attualmente esiste una situazione dà. potenziale in– flazione, che· è t-enuta in fren<'> soltanto da un ela– bo·rato, forse troppo elaborato, soi,stema di contr.ollo. In altl'e parole, se tutti. coloro ·che possiedono con-ti in banca o godono di al,tri ,creditt fossero liberi di usare del loro potenzial,e ,potere di acquisto per comperare tutto q11ello•che vogliono; e se fabbr!Lcanti •e commerciantil fossero libeni, di soddisfa.re I-e d0- mand,e d-ei compratori fino al limite massimo della propria capaciltà di produzione, senza limitazioni suù. prezzi delle matede prime, degli accessori •e dei, manufatti, si verificherebbe senza dubbio un forte e disuguale rialzo de~ prezzi, molto ,probabilmente a,ssad, superiore a quello che si è avuto negli Sta-ti Umi.U. - Sarebbe poi tlmpossibi.Je 1 evitar-e un conse· guente e pa,ral1J.eloriialzo dei salari e dei guadagni, esso pure assai disuguale a sec@nda dei div-ersJ grup· pi ,sociali. Tutto questo avrebbe serie ni,percussioni sul nostro commercio di ,esportazÌl{)ne, una vo.ta che i compratori dovess-e!I'o tener conto dei nuovi prezzi del me11cato .. La nostra bilancia ded. ,pagamenti, già abbastanz,a ,sfavorevole, peggiorerebbe seriamente: i tassi di inter-esse salirebbero rapidamente, almeno pe,r un cerio periiodo d1 tempo. E il risultato di tutti questil movimenti della macchina •economica, sareb– be che la massa dei consumatori otterrebbe, con ogni 'probabHità, una quantità di beni drl,,nece,ssario con· ,sumo inferiore a queltl•a c};leottiene ora, e certamen~ te questi beni sarebbero assai ,più di.sugualmeinte dd,stribtliti. La tesi di un Iibel'O me,rçato, cosi come è general– mente avanzata, presuppone, come ,punto di partenza. una situazione normale. Essa p•resuppone, cioè, che il potere d'acquisto, 'Ìn senso Iat0;sia, già dtl.stribuito, così che• tutto proceda h-el m@do 'migliol'e, se esso continua ad essère ·usat,o neUe stesse pv,o·porzioni di prima; .e Ji)resu,p,pone anche che la posà,zi-òne della bilancia internazionale dei ,pagam-enti di un paese sia tale da c-onse,ntire che ognuno possa acquista,re dall'estero tutto quel•lo che ~l mercata glii offre, sen, za. tener conto d•el'leripe·rcussioni _che qµesti acquisti possono produrre sul comp,lesso deLla bilancia dei pagamenti. Nessuna di qqeste condizioni è soddi– sfatta in Gran Brettagna, nè :piuòesse·r1o :pierora. Noi– possiamo comprare all'este·ro, anch-e con .J,e attuali Iimitazii.oni, so1tanto perchè abbiamo oHenuto pre– stiti dagli Stati Un.iti •e dal Canadà, ,e soltanto fin. ,chè ques.ti dureranno; e per quan.to riguarda, gli ac· ql!listi. aH'interno del paese, noi, siamo neHa n-eces· siltà: di effettuaroe una radicale redistribuzione del · ,potere di acquisto, clil_esia parte deI proc.esso d:I riadattamento della nostra economia, con JO scopo dii assicurairci. al più ,presto po,ssib.ile un migli.cire bilancio. · E' fuori dii . d.ti.scussfone che, pe,r ,comp•ènsare le p-erdi,te delùa guerra e per riaHrezza,re l•e nostre indu– strie in modo che possa,no svo,lgere un',effìcace azio. ne sul nuovo me•r•cato moNdia1'e, ne>i siamo ne,d'as· so1uta necessMà dii far sì che l'ammonfa're comples– sJvo degli ihvestim.enti in beni capitaùi !'esti assai maggiore di quanto avverrebbe s•e esso fosse rego– lat•o daUa libera scelta dei :possessori dJ redditi in una ,e,conomia incontrol,lata. 1n ~eo,via, s1 potr.ebhe fa,r fronte a questo probl,ema devando le tasse in modo taile da ricavarne J ca,pitali necessari, e· impie, gandò poi rl.n ,pubblilci fovestimenti la parte oppor– tuna di questi p,rovien.,ti.Ma nessuno può seriamente . sostenere che questa sia µna cosa, praticamente rea– lizzabile, e neppuFe che valga la p·erna dL tentarla. · Così stando 1e ,cose e. dato che quesbi. inviestimenti di capitali non possono ess-ere ottenut1 ,per mezzo di risparmi vol0nta,ri è :necessa:ri@ ottenerH èon altre vie: p•er mezzo di un risparmio che sia. diiifatto ob– l'>ligat0. dalila difficoltà di spendere "il dana,ro, oppu– re con una forma di. mcmeta bancar1a incanalata ·verso l'investimento c,he si vl!lol realmzzare. Io consi– dero un'azione intesa a tener -alti: oerti · prezzi p,er mezzo della tassa sugli a,cquisti o in altrii mQdi me– no diretti, come faèen,te .parte del metodo di tassa– zione. ·fosomma, per richiamare agli investimenti u- ,na -quanti,t-à•-sufftciente ,d,i-,,ea,pitaU, in -modo da, poter
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=