Critica Sociale - anno XXXIX - n. 19 - 1 ottobre 1947
CRÌTICA SOCIALE 359 Il Libro Bianco economico del governo laburista Lo scorso febbraio, _di fronte al ,9rogressivo peggioramento cf P.Jl..1 situazione economica in Gran Bretagna., il governo laburista ha compilato e pubblicato un Libro bianco economico, il -C(Uale cti• stituisce una messa a ounto della situazione e dr quello che il governo laburista ha fatto per migliorarla, e sostiene quindi la necessità di continuare sulla strada delle pianificazioni int,raprese. Esso ha avuto vasta diffusione ed ha suscitato numerosi commend, .uno dei più interessanti dei quali è stato quello del Prof. G. D. H. Cole che pubblichiamo qui sotto (si veda anche il Times del 22 febbraio). Il Libro bianco è stato tradotto per intero nel Boì– lettino internazionale del P.S.L.I. «· Socialismo nel mondo » di luglio e agosto. Ne diamo qui un riassunto. Esso premette che « scopo di una pianificazione economica è C(~ello di us;ire le risorse nazionali nell'interesse di tutta la na• zione » e che pertanto essa deve tener conto « della situazioue economica ~el Paese, del suo grado di sviluppo politico, della sua struttura sociale e dei suoi metodi di governo ». I 20 milioni di lavoratori inglesi, che, avvalendosi delle risorse nazionali (cioè di tutto il com.plesso di fabbriche, miniere, t><~c. e delle materie prime provenienti dall'importazione), producono beni e servizi per un valore superiore agJi 8 milioni e 500 mila sterline all'anno, devono soddisfare cinque necessità fondamen– taH della Nazione, e cioè: difesa; pagamento delle importazioni (poichè almeno la metà dei viveri e gran parte delle materie prime vengono importate); equipiggiamento e manutenzione dèJ. J'aur'ézzatura produttiva (è questo un !)Unto di particolare impor• 1anza date <e le distruiioni dell~ guerra e l'interruzione, per se.!. anni, dei lavori di manutenzione, riparazione e sviluppo delle fabbriche, dei. macchinari, delle. case e .di altri fabbricati »); consumi interni: servizi pubblici. Ora, aggiunge il Libro bianco, « se uno sforzo rirng,:?;iore è ri– ('hiesto per venire incontro ad una di <!Ueste esigenze, esso potrà esser fatto solo a spese di altre esigenze, a meno che ·il totale di lavoro effeuuato non venga aumentato. Se il totale delle risorse ~ubisce una riduzione. sia per la disoccupaziÒne sia per, una di– minuzione della !)roduzione per anno-uomo, un minor numero di queste esigenz~ pQtrà essere soddisfatto >). : Già, durante Ja guerra, il Libro- bianco sulla politìca dell'im– piego della mano d'opera, pubblicato dal Governo di coalizione nel maggio 1944, esaminava i mezzi per una pianificazione econo– mica che il governo laburista organizzò subito dooo la guerra. Essa fu posta in atto <e in un momento in cui la maggiore e~j– genza nazionale era quella di effettuare la smobilitazione, di tra sformare le industrie belliche e di rimettere in movimento l'eco– nomia civile )). Si doveva quindi fare in modo (< che ]e più urgt::n~i necessità venissero soddisfatte per prime ». Ora questo Librù bianco descrive quel che si è fatto nei 18 mesi dopo· la guerra e rende note le necessità per l'avvenire». Venendo a parlare ojù specificatamente ,di pianificazione, il Libro bianco scrive: « Vi è una differenza fondamentale fra una pianificazione totalitaria ed una pi;,tnificazione democrati<-iJ. La prima subordina tutti i de-sideri e le preferenze individuali alle esigenze· dello Stato. Essa usa quindi metodi di tostrizio11e che privano gli individui della loro libertà di sceha... Ma se essa può essere necessaria anche in un paese democr.1t:Ì.t!o durante la guerra, in tempi normali H popolo di un oac3l' drmorralico non abdicherà , a1la sua libertà di scelta in favore del suo governo. Questo dovrà quindi effettuare la sua pianificazioae economica 111 modo da preservare al massimo la liber~à di scelta dei singoli ». Inoltre i] ,governo inglese deve tener conto della compfo~sa sLrut• tura industriale del paese e delle necessità del mercato mondiale attuale, in modo che le merci esportate vossano compete1.·e con quelle del resto del mondo. Ne consegue che in lnghilten-a lu pianificazione deve essere ii più elastica possibile. II Libro biam·o 1·ilcva poi che vi è un certo numero di in<lu– strie e di ser\lizi essenziali - c·arbone, forza motrice,· acciaio. agricoltura, trasporti. edilizia - oer l'intera attività produttiva. Per ognuna di queste industrie si viene sviluppando un piano a lunga scadenza, che deve essere i~qaadrato nel piano complessivo, Partendo da queste consideraziolli, il Governo sta cercaçdo di sviluppare ,uii sistenia di. pianificazione economica i cui priucipnH clementi sono: o Bianco a) una organizzazione eh~ possegga una conoscenza sufficiente e informazioni attendibili per stabilire quali siano le risorse e('O• 1 nomi che e per formlllare u!1 quadro delle necessità nazionali; b) un sistema di <e bil-anci » ec~_nomici che pongano a con– fronto le necessità e Je risorse e tnettano in grado il Governo di dire quale si{l l'uso migliore deJle risorse, nell'interesse nazio. nale; • C) un certo numero di misure i cui risultati nell'insieme mét- tano il Governo in grado di sovraintendere e coordinare l"uso delle risorse nel modo desiderato, senza interferire con le libertà democratiche ». · Il Libro hianco pone poi in rilievo le difficoltà, ma anche la necessità di un piano a longa scadenza e viene poi a dcscriverP. c~me il ·piano è stato organizzato fìno~a. Per analizzare Ja situazione nazionale vengono preparati I,~. l~nci economici per il periodo in questione, che dimostrino li-: risorse e le richieste in termini di: 1) man() d'opera; 2) entrate C spese naz.ionali. Questi due bilanci fanno il rapporto, rispet– thamente, fra il numero previsto di lavoratori disponibili e il numero di lavoratori richiesti, e fra il valore della produzione nazionale di beni e servizi e il· valore di tuu i i. beni e servizi richiesti. I bilanci vengono !)reparati da un organismo cenlrale insierRe ai rappresentanti dei Ministeri interessati, sotto la direzione di una commissione ufficiale. Per le l'isorse, il Min{stero del Lavoro calcola la popolazione occupata e, in base ai dati dispon.ibili, il valore previsto della produzione. Per le esigenze, alcune vengonll stabilite all'interno stesso del Governo, quali quelle delle forze a.rmate; altre vengono stabilite dal di fuori e sono ooi controllate dai Ministeri. Per e:Sempio, il Ministero deÙ'Alimentazione l1a l.1 responsabilità di stabilire i dati di previsione sulle spese per vivci·i della popolazione, e il Ministero dei Trasporti la responsabiliti'l di sfabilire le necessità di mano d'opera nelle ferrovie. Nei c_ampi in cui non ci sia un controlJo governativo, le richieste vengono fatte in base alle p~·evisioni sulle necessità dei mercato. -r dati così stabiliti sono poi completati in seguito all'analisi c..li particolari problemi, quali: l) scambi con l'estero; 2) investimruti (cioè equipaggiamento essenziale e manute"nzione); 3) combustibili, energia elettrica, acciaio, legname da Costruzione ed ahri mate– l"Ìali di scarsa disponibilità. · I dati sugli scambi con l'estero meuono in rapporto le esi– g~nze con la previsione degli introiti derivanri da esportazioni visibili e invisibili. Ponendo in relazione questi dati con la media con cui si possonp spendere i crediti amer-icanj e canadesi, fi decide il programma di importazione e l'obiettivo massimo di esportazione. Analogamente, per gli investime·nti si fa un rapporto fra qunnto si prevede che si debba spendere per l'attrezzatura e la mnnu– tenzione, e la mano d'opera ed i materiali disponibili per le indu. stde che producono queste attrezzature, quali quelle edili e mec– canic11e, lenendo conto delle esigenze 'de1 mercato di esportazione e delle disponibilità di fondi. Attualmente si ha una forte eccedenza delle richieste sulle di sponibilità. Ciò siguifica che, a meno di poter aumentare ]e risorse o diminuire le richieste, ci sarà una lotta a fondo per l'accapar– ramento di mano d'opera e di beni. Naturalmente, poi, alla fine de) periodo preso in considerazione i bilanci saranno in pareggio 1 poichè non si potranno vendere più merci di quelle prodotte o impiegare più lavoratori di quelli disponibili. La differenza fra risorse e richieste verrà pareggiata lasciando insodciisfarte alcune delle richieste. Ma è importante non lasciare al caso il processo di pareggiamento di questa differenza, perchè non rimangano in– soddisfatte le richieste più vitali. Rilevata poi la differenza tra questi bilanci economici (che si ei:;primono con unità di lavoro e quantità di merci e che, rome si è \"islo, devono necess:ari:unente essere in oareJ?gio) e i bilanci del Ministero delle Finanze e del Tesoro, cl1e trauan~ •questioni monetarie e annunciano abitualmente un deficit od un suprava.nzo, il Libro bianco descrivf> il modo in cuj ~i rag!!iungc il p.1reggio dei -bilanci economici analizzati. Premessa la necessità di regolare le richieste in modo che (f not1
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