Critica Sociale - anno XXXIX - n. 19 - 1 ottobre 1947
CRITICA SOCIALE 371 nei lati.fon di meridionali, convi<ene sub Ho dire. per– chè questa è J,a verità, che le abitazi•o,ni de·i pochi contadini ch!e vivono Ìle1J,enostre cascine -sono spes– so peggiori di que·:l•e dei contadd,ni che vi•vono su detti la!ifond<i. Cip sia -det,t.o non tanto a discarico de;• vituperato .Jatifondo, quanto a vergogna di, un ordinamento produttrl,vo che ha saputo (per merito degli -irn,prienditori) fare enormi p•rogressi di ord-ine colturale e zootecnie-o, ma non ha saputo fare un pas •o su la via d1 quel,Jo che i comitati dli. benpen– santi, i qua,li amano ,mud1ersi, ha•nno chiama,to << ab– beEimen•.o della v,jta rura:e » ,e .che noi, più mode– stamente, ma con p~ù ,realismo, •chiameremo igiene e decenza. (Fra parentesi,, dovremmo affermare che 1a co pa è dei proprietari, ma ci astenfamo, perchè in effetti la colpa- è di tutti: dei proprietari, ,pe,rchè da essi soli dtl.pend-e ,che si facciano, ò no., migliora– menti alle ,case; dei fìttabi<:i, _perchè alle cond-i.zioni del:e case dei contadini non usano dar peso quando stab'liiscono rll canone; diei :avora!.ori ,e delle loro or– ganizzazioni., che no·n hanno mai posto in maniera ferma e predsa i,l problema deHa casa). La casa è il primo e più si.curo 'indù.ce del tenore di v<ita. E' ristretta (due o tne cam ere pe r ogni, fa– mig"ia). vecchia, spesso cadente, e maHenut.a, i:rra– zionalmente disposta, antrljgienica. La promis,cuità; i,n una ,stessa camera da letto, dei g,en~to-ri o dei. non– ni ,con· ·i figl.i o ni,poti, dei mas·chi con le femmi.ne , dei sani con i ma 1 ati, produce deplorevolri effetti sul - ·1a salute fisica 1e-morale delle famigl,ie. Le .prove si hanno dal fatto di bambini esperti nelle più ge!-ose int:mità, dalla frequenza e diffusi-one rapida delle ma·attie infettiv1e, dà,l•lo sfato rlii, debilitazione fisica che co 1 ,pisce gente la quale, viceversa, dovrebbe es– sere sana e forte, come si addice a chi Javora a con– tatto della natura. Mo'.•ltlsono i lavoratori agricoli fì– sicame·nte menoma:'.i, e tarati.; i salariati fissi più de– gli altri, fra q.ues•Li o mirngitori ,più di tutt-i. L'età me·· dia sembira non esi-stere: si vie-dono solo gi,o•vanti,e vecchi,, perchè, esaurite le riso-rse ,de1la giovinezza, subito sopraggiunge la vecchiafa. Crediamo di non ed-rare i,ncol,pando d.i- ciò -le con– dizioni de1,Je abi,taz1oni -e la natura de} lavoro, gra · voso sempre, anWgienico quando si svolge a ,c·ontat– to d•egli animali,. A ,chi conosce le ,plaghe e -le azien– de dove ri.srl,edono i salariati fissi possiamo tacere che a quanto s·i è deH.o per la casa va aggiunto iJ mo:to che ,c'è da dire circa J'assi.sten:m me·dica. la scuola, l'alimentazione, il vestia,rio, i diviel"lrimenti, la cultura ... Una •somma di disagi, di i.nsufficienze, di dolori. Ma quale srla la misura dei .proventi dei salaria-ti - fissi in rapporto al lavoro c,he debbono svolgere e -a1l•a vita che debbono cond_urr-e, .Jo si può- desume,re- indiretta mente dal fll!lto che, appena se ne off,re fa possi.bi -lità, i giovani disertano le ,campagne per de– dicarsi a meistrueri o ad altre attività urbane. La preoccuP.an•le sca,rsi,tà di mu_ngito_ri, eh~ minaccia di sconvol,gere tutto l'a1Jevamento di vaccine della bas– sa pianura lombarda, -è un fatto c he iincide tracce profonde sull'-ordinamento tecntl.co ,e sui -risuHati e– conomid di queste ,p.Jaghe . E' una professione che non attira i giovani, perchè i saerifid c_he c~mpor: ta non ,sono compensati a sufficienza. Gl!Lagricoltori conoscon-o bene qua:ie sia la _passività costitui~a ~al latte pJù scarso e dalla più hreve -yita p_r?duttJva del,le va,cche sottoposte a mungi1ura di ·mam mesp~r– te; ctl.ò non ostante, essi hanno sempre •o,ppos~o -m– f11essibile ,resi,stenza ·ll!Mari,chiesta di compensi spe– ciaihl. propo-rzionati ~Ila_ delicatezza_ ~ -al .peso deHe mansioni dei mungmtor1. E' la po1'!tJ.ca della zappa su1 piedi che si se~e a ripeti~one :_n?n _si vog~•~On(! riconoscere adeguat,1 compensi spe01al~ aù mun,,u,ton e nessuno vuol più fare i·l mestiere; non si vuole la parificazione fra sa1adati agricoli -e •Operai j,ndu– stl"iaJi, e gH elementi migliori sii allontanano dall'a- gricoltura. . · Non ved•e,re e non capire ques·tc cose è indice c\i c<'cifà · ed è inaeirno fare appello a quel f~moso ,.pi– i,i!o dì ru-raLltà: decanta·l.o dai mol,ti .retori che ama– no farne propaganda agli altri ma si ~ardano b~n.e dal tradurl•O nella pratica deJJa loro _vita._In ver1ta_, s,c grama è -la vita nei centri urbani, miserevole e 'bliotecaGino Bianco quella che si svolge di giorno e ùi not!e ne!Je casoi.– ne isolate dove H nutri.rsi e il lavorare costituiscono gli episodi più ~mportanti insieme con la necessiti, del rip.o,so e la voluttà del riprodursi. iPassanùo ai salar;,ati avventizi, che ·si trovano dap– pçrtuU,J, ma sono diffusi solo nelle basse .pianure a coltura ascitEta del Veneto e dell'Emi•li-a e nelle zone estensive del Centro e del Mezzogi-orno, 'può bastare l'accenno al- -1:-atlamento economico, giacchè -le con– dizioni gener1ù1 d' vita sono purtrop,po note. La mi– sura, a_ppa:-entemente •elevata, delle ta!"iffe orarie o giornaJ·ere e il complessò di •regolamentazioni che presit·dono all'occupazione deHa mano d'op·era agri– co!a non debbono trarre i.n inganno. L'ordinamento produttivo, so,ggetto a vicende essenzr.ialmente stagio - naili, richi1e,de ,;a p,resenza d1 una fo lta mass a d,i av– venfo:i per coprire il fabbisogno nei peri.od ~ di con– centrazione dei lavori. Negldi altri pe·riodi d ,iJaga la disocrnpazfone. Gli accorgiment,i ,con cui la ,politi,ca sindacal·e cerca di aittenuare questa terrib1!e piaga sono purtrop,po spiacevoli, ma necessari, in quanto senza di, essi non sJ a,rriverebbe neppure ad un ,cen– tinaio di giornate lavorntive a,H'an-no. Ne1l,l·ep'aghc più disgraziate (dove i braccianti sono più numero– si e glJ ordinamenti. agr-ico1'i sono a base d,1 sole col– ture erbacee) la media annua resta molto al di sotto di tale cifra. Quali introiti annuali, .possono deni.vare da un così scarso impiego? La comparte,ci,pazione e i lavori extraagr1coli non bastano a-Ila costituzione di eco·nomie" fami.Jiar-i tranqui!Jianti. Ivi ·j.] ,problema tecnico, quello economi,co e quello sooi.ale dimostra– no, in modo p-iù evidente cpe altrove. un',intenli– pèndenza ,che spiega molte cose ohe y,iceversa non può J,nl.endere chi esamina isolatamente i diversi, pro– bi.emi La vita squa:IJida. è caratteristica de1 salariati fissi; la lunga dis-o·ccupazione è ,l•a sòr·!e dei salariati av– vè>ntizi,; Ila quotidiana ti.nce,,tezza dell'indomani è la sorte dei braccianti t-ip·i ci. Allo squallore ci si abitua;· diventa una ~pecie cli, costume :che •si subisce con monotona rassegnazi.one. senza manifestazionii, aperte di insoffeorenza, tutt'al più ,reagendo col ìamen-to. 'La miseria e ·l'inc.e,rtezza dél domani provocano invece atteggiamenti di, ri– v·òUa, da ,cui, scaturiscon·o talora dolorosi avvenimen– ti i quali non dovnbbero ··!rop,110merav•i.gliare chi sappia i-n q_uali ·condizioni v·ivono ce,rle categorie di lavo-ra-tori nelil-e nostre campagne. ìn un Paese super.popolato come il nostro. con te.1;ra scarsa e s carsame nte produttiva, è ,colpevole pèrmetterc che l 'agri.co! ·lura sia avvil-ita ,in un ruo!o di inferiorità, p er l'av vi.Jùnento del lavoro ad un li.veno animaJlesco. La Confederterra non ha messo in evidenza •tuUo questo ,e ha fatto male, con danno anche dei suoi consociati,. Essa deve sem,pre aver ,cu– ra di d,imostrar-e come le rivendicazioÌ1i che ,essa ,so– stiene concordano pienamente ·con gli, interessi gc– neraJ.1 del1'agrko'.•tura. Una dimostrazione di questo genere .J,eavrebbe servito ad accattivarsi simpatie e a trova,re una ,più faci•lt base d'intesa con gli agri– coHori, molti dci qua.lri sanno an che essere meno « agPari » di quanto npn pens.i.no coloro che poc-o li ,conoscono. Ripe·tiamo, per concludere, che •la parificazione de-i lavoratori dei ,campi con g 1 i operai dell'industria h'.1 i,ì signi.fìca-t.o sociale di un passo verso l'el,evazio– ne del lavoro agr.ico'o e, quindi. deLVagricoltura. Es– sa deve essere anzitutto rinterpretata come un con– tributo voHo ad eiliminare un complesso di infei:-io– ri,tà, che è causa, oggi, dell'attrattiva esercitata sui ru1·ali dalle occupazioni e dalla vita ,che si svolgono nei cen1ri urbani. ALDO PAGANI Per 111(1111canza di spazio s1a1110costretti a rima,1- dare al prossimo numero vari articoli tra cu-i i1-na ri– sposta del nostro amico Pie:ra11geli alte· osservazio11i che noi abbiamo apposte al suo scritto pubblicato 11el fascioolo del r" settembre.
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