Critica Sociale - anno XXXIX - n. 19 - 1 ottobre 1947
I, CRITICA S9CIALE 305 'voto ed .al -loro beneplaicito; conformarsi, nella sua co- e1ezione senz'altro limite che queilo di un limite ct 1· ·eta· stituzione, nel suo programma di governo e neiJ.la sua d tt e 1 ·di -abbastanza late condizioni di eleggibilità passive. con ° a a du:~ diversi equilibri po-litici o, addirittura, a senza alcun obbligo di .andare a pescare i candidati in due div~rsl: onentan,ienti. Donde la necessità di com- certe speciali categorie di cittadini. A torto •si è fatta P!'OmeSSl,di -combinazioni, di intese, che verosimilmente a 1 questo proposito la p:r,egiudiziale che questo isisteana re nd ere?bero le crisi governative più -complesse, più è 1 poco democratico. Lo stesso sist,ema è .aiccoJtosenza aspre,_più l~nghe. ~onde governi p}ù esitanti, più cauti, eccezioni, ,ad eS., nella elezione del Presidente della Re– più disposti. a lasciare le cose come stanno. Donde un pubblica. più corto ,ed un più impacciate re-spiro, se non addirit- tura ·una maggiore -1_nstabilità. Cose tutte deleterie per La diffico1tà di questo ststema sta nel circonscrivere u:n sistema democratico e poco compatibili con una po- imparzialmente questo ristretto corpo elettorale degli "litica realizzat,rice. Si dirà, è vero, che le noo-mepreviste eJrttori di primo gra,do. La proposta, recentemente ven– nel progetto in tema di voto di sfiducia sono cosi se- tiJata, di fa:r,e eleggere la Camera dei Senatori dalla vere (adddxittura antidemocraticamente severe) da ren- Camera dei De1:mtati è assurda,., giacchè la prima reite– dere arduo il rove•s•ciamento di un governo. Ma è facile rere·bbe troppo meccani-ca.mente la seconda, e non si rispondere, con !'•esperienza çii questi anni, che non è avrebbe quella differenziazione clre •abbiamo posto come in questa maniera che si risolve il problema della sta- esigenza fonçiamentale. Forse si potrebbe prospettare bilU.à del Governo e che tutti i diversi Governi dalla un oorpo eJettor.ale abbastanza ampio, costituito da pe,r– liberazione in- poi si sono sfasciati per crisi interna e sone ·che sono o sono state investite di responsabilità non già per voto di sfiducia. n conferire parità di po- pqlitiche (esclu·si naturalmente i fascisti): deputati, tlexe politico alle· due Oamere ::Signi:!il.c.a- ,c cciare la na- ex-deputati, membri od ex-membri degli organi regio– scente democrazia in nuovi impacci ed in nuovi intri- nali, provinciali, -comunali, -ex-senatori convalidati, ex– chi (che fatalmente diverranno anche intrighi). consultori, nazionali, •ex-rappresentanti nei C.L.N. na- C'è un'altra ragione (e accortamente ne accennava zionali o regionali, ex-prefetti politici dopo la liberazio– G. B. Bo,eil'i,sul Corrierre della sera del 18 ,u. s.). È fa- ne, segretari :generali de!Je Confederazioni del Lavoro e elle prof·etizz;are che, oltre la funzione politica vera e dell'I nd u st ria, ecc. propria, che .Jta dmpegnerà in vivaci battaglie, la futura .L'altra soluzione - alla quale diamo senz'altro la pre– Ca.mera dei Deputati sarà addirittura soverchiata da f-irrenza - è quella di una liber•a elezione dei rappresen– _un immane Iavo;ro -legislativo. S:e essa non vorrà sbriga- tanti :al Senato, senz'altro '.l"equisito-che quello del li– tivamente ma pericolosamente ooncedere i pi·eni poteri, mi:te di età e dei soliti requisiti di eleggibilità passiva, aJ/1'.lntenso lavoro legislativo ordinario essa avrà da ag- da parte dell'intero -corpo ·elettorale, opportunamente giungel"e il poderoso lavoro !Pierdare assetto e sostanza suddiviso in collegi, sulla base del sistema uninominale. ad istituti e riforme già promessi dalla Carta costitu-. Ibmodo con cui si presentano i ,candidati ed affrontano zlonale. Ad un ritmo di lavoro parti-colarmente assi.I- Iai:lotta elettorale è già di per sè un severo vaglio ad un Iante dovrà far riscontro una Se-conda camera, meno tempo di capacità e di popolarità, che allontana e sco– assillata, che sia posta in grado tanto di esplicare con raggia, anche se avallati da .partitJ., candidati mal noti serietà, tempo e applicazione quella seconda istanza le- o di dubbia stima. La dinamica _d·eIballottaggio, oltre glsl:ativa ohe è sua essenziale ]lr•erogativa, quanto di qaella della prima elezione, darebbe all'elettore ia con– prendere l'iniziativa di ,elaborare e concreta 11 e nuo,ve sapevolezza di esercitare e:ffettivamente lui la scelta teg-gi,dato che non sempre ne -avrà tempo e possibilità del candidato, anzichè dare sanzione ad una scelta già la Camera dei Deputati. Ma tutto ciò è di ill'llpoosibile fatta dai partiti. La ,relativa ampiezza dei coUegi evite– attuazione, se si vorrà_ affibbiare al Senato, ·alla stessa r,ebbe quei comp,romessi elettor:ali, a base locale, che stregua della Camera dei Deputati, quella funzione poli- S@nouno dei dife•tti del sistema uninominale. tica. di controllo politico e di conformazione diell'opera La proposta -di questa soluzione era· già stat,a, affac- del ,governo che finisce -con l'essere assorbente. ciata dall'on. Togliatti in sede di •elabo·razio:nedel pro- Si faiccia quindi una Seconda Camera che si,a,ver.a- getto (ed è stata sensatamente ripresa dali'On. Nitti mente in grado di attendere, - posta in condizioni di -: ,1:n Assemblea). Ma la ragione per la quale venne allora relativa serenità •e al di fuori deUa più immediata ed respinta - •e cioè -che non si poteva prescrivere, in sede intricwta tenzone politica ~ al compito tanto impoil'- costitu:mon-ale, un determinato sistema elettorale per la ~te di dare acc0rte, meditate e n:on improvvisate Ieg- ;nomina d,e:I Senato, dato che per la nomina all'altra ca– gi. E appunto per .ciò non la si chiami :a quei compiti mera la Costituzione nulla prescriveva, rinviando alla più squl!sitamente •e polemicamente politici -a ,cui è me- Ie·gge elettorale ~ non ci sembra :affatto convincente. glio -atta la· Camera dei Deputati, nella •sua più imme- E ci auguri.amo vederla -adottata, come una delle te6i diata derivazione dalla volontà popolare. e n:el suo ri- più costruttiv-e in questo :argo,rn:ento. flesso più diretto delle mutazioni deHa pubblica o~i- Un ultimo punto (ma dobbiamo -aggiungere che si tr-at.- nk>ne. · ta •diun- punto interrogativo) è, se non convenga creare Crtteri per la formazione dèl Senato. Ciò premesso, dobbiamo tornare al problema di tro– v,are per i se:natori una selezione più qu,alificata. La via tracciat!). dall'art. 56 del progetto è sbagliata, è scarna.mente democratLca, è poco seria per il criterio puramente presuntivo -che dovrebbe sorreggerla. Nè vi si rimedia con l'aggiungerVi ·al.t:r,e categorie di individui o con il defin!r,e meglio qi,telle inclusèvi. n problema va risolto diversamente e più coraggio- samente. · · La migliore -qualificazione dei candidati devie essere ottenuta con altri e più fondati mezzi che non con una arbitraria presunzione, generatrice di privilegi -arbitrari. In realtà non appaiono che due soluzioni. L'una;_ che ha pTe~edenti e riscontri in altri Paesi, è q11ella della· ·elezione di doppio graòo. UIIlcOTpo eletto– rale più ristretto e di per sè più qualificato procede alla ibliotecaGin.oBianco una categoria, in ogni- cg1.so a ssai ristretta, di senatori di diritto. Diciamo di diritto e non già di nomina da part;e del Capo dello Stato, che è principio incompati– bile con le democrazia, anche se Ia scelta dovesse essere felicissima. Si tratta di acquisire al Senato, al di fuori del principiò el~ttivo, la par.ticolar-e competenza poli– tica, o attinente a certi rami dell'amministrazione pub– blica di persone •esperte per aver ricoperto certe eleva– tissime funzioni: ex-presidenti del Con,si:glio,ex-mini– stri, ex-presidenti del Consiglio di Stato> della Cort~ dei Contd, della Cassazione, ex-.,;egretari delle massime organizzazioni :sindacàli, ecc. Ma questo problema di– pende essenzialm-ente da quello del numero dei senato– ri. Ln una Camera dei senatori relativamente numerosa il peso di questa categoria di membri di diritto, non eletti, non determinerebbe- nessun particoiare squili– brio; diversamente invece avverreboe in una Camera dei Senatori numericamente ristretta, come quella pro– pugnata dall'on. Nitt.i. ALADINO
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