Critica Sociale - anno XXXIX - n. 18 - 16 settembre 1947
CRITICA SOCIALE 337 tunifà di concretare un'azione decisiva per giungere all'eliminazione di Franco. (Secondo Prieto sareb– bero sufficienti_la rottura de'.le relazioni economi-che e qua.Jche pressione diplomatica per ottenere il cro:Io della dittatura). Formato « lo strumento» di Governo repubbli– cano monarchi-co, il Governo repubb;icano in esilio dovrebbe assumere un carattere estremamente sim– bolico e comunque non intralciare J'azione del nuo– vo organismo. Del, resto, il Governo in esilio ha già esaurito tutte le sue possibilità diplòmatiche e, non avendo ottenuto il riconoscimento che di alcune pi-e– cole nazioni vo:onterose, ma senza influenza, ha un campo d'azione assai limitato. Per marcare ,la sua continuità ,ideologica, i dele– gati hanno all'unanimità dichiarato che il Partito, fedele alla sua tradizione, si schiererà riso:utamenle a fianco deJ!a Repubb'.ica nelle elezioni che avranno luogo per stabi.!ire i1 futuro regime politico de!,la Spagna. I delegati, infine, hanno ratificato in questi ter– mini la risoluzione adottata dal Congresso del mag– gio 1946: « Il P.S.O.E. mantiene la .sua posizione at– tuale di rifiuto ad entrare in relazioni dii qualsiasi ge– nere con iJ Partito comunista, rifiutandosi di par– tecipare, con esso, ad ogni sorta di riunioni ed a far parte di qualunque organismo locale. provinciale o nazionale, costituito o da costituirsi, almeno fino a tanto che il nostro Partito non riceva prove suf– ficienti e senza equivoci di una. rettifica della con– dotta da ,parte del Pfrtito comunista ». I sindacati ed i partiti repubbl-icUJZi., Le decisioni del Convegno socia.lista, JJ)èr quanto in parte previste, hanno ,provocato un notevole scom– piglio nelle file del-l'opposizione repubblicana, una prof.onda inquietudine in quelle franchiste, e, na– turalmente, fulmini e saet_te in queJ.Je comuniste. . Le prime reazioni favorevoli sono venute da parte de].]e due grandi centrali operaie: l'U.G.T., a ten– denza socialista .. e la C.N.T., a tendenza a·narchico- sinda-calisla. . I delegati delle due organizzazioni operaie nel– l'emigrazione sono quelli che tengono i contatti con le corrispondenti organizzazioni dell'interno, e non è arrischiato affermare che è IJ)revalsa so,prat– tutto la volontà di queste ultime. E' principa:mente sull'accordo P.S.O.E.-U.G.T. e C.N.T. che Prieto coniava per costituire iJ primo nucleo (nucleo formidabile, poichè rappresenta la grande maggioranza della class~ lavoratrice) intorno. al quale dovrebbero coalizzarsi quelle. forz~ re,p1:1,b– blicane di sinistra che rappresentano 1 ceh medi e la borghesia liberale. . , . Ma le resistenze, da questa parte, sono p1u diffuse e tenaci, perchè i dottrinari vi sono ,più numeros~, 8 sOIJ)rattutto perchè è sempre doloroso -dover ri– conoscere dopo tante lotte e tanti sacrifici, che tutto è da rifar~. Fra codesti repubblicani che chiameremo storici, poichè hanno una stret!a pare_nt_el_a _spir!tual~ con que.Jli nostrani. e che sono sudd(vis1 m d1".ers1 partiti di cui alcun~ a carattere ~az10nale _(Un1?n.e Repubblicana che fa capo a Martmez _Barr10, Sm1- stra Repubblica che fa ca.po ai dott. Girai e ad ~u– gusto Barcia, Partito Federa le Iber_ico) ed 3:Itr1 a carattere regionale (Catalani e.Baschi), 1 pareri sono discordi ed è difficile stabilire da che parte pro: penda ,la maggi-oranza; nell'interno della Spagna. Gl\ emigrati, in gran parte, sono, almeno_ fin_ora, _f~deh ,alla pregiudiziale repub?li~an_a .e_ qumd\ :oshh, ad iniziative ché possono d1m1pmre ~l pr~s~1g10 e I a~– torità, del Governo Repubbhcano m es1l_10.Tu_ttav1a molte autorevoli personalità appa!"tenenh a t~,J,i_par– titi e-d iJ cui portavoce (« L'Espagne Repub!J.c~me » eh~ si stampa a To',osa) è il giornale più d·1ff!1s.o dell'emigrazione. hanno dichiarato d! a,pprovare l'm 1: zia tiva socialista. I repubblicani .d1 ~es tra. e quelli indipendenti che seguono ,le direttive d1 1\1:igu~l Maura e Rafael Sanchez Guerra, da tempo si agi– tano per un emb'rassons_-nous g~n~r3:le (ci:m _esclu– sione evidentemente dei falang1st1) e qumdi non avranno difficoltà ad offrire -la loro· adesione. I mo·nar.chici. Più diffioi.le è prevedere l'atteggiamento d1;i mo– narchi ci. In un manifesto pubblicato nel 1945 11,pre- tendente Don Juan dichiarava di porre in mano al popolo spagnulo il problema del suo ritorno o del suo esilio permanente. Ma qualche mese fa, in po– lemica con Franco, ha rivendicato l'origine divina dei suoi ,poteri. Da che parte propende, oggi, il suo pensiero oscillante? Tutlo dipenderà, in definitiva, dalla corrente che prevarrà fra i· iiuoi consigiieri. Fra costoro, ,come fra i repubblicani, vi sono i legittimisti ad oltranza (e bisogna riconoscere che il •legittimismo monar– chico è ben meno giustificato di quello repubb.li· cano, poichè la monarchia nel 1931 fu r ovesciata dopo regolari elezioni; mentre la Repubblica fu bat– tuta con le armi, nel 1939, da una coalizione di forze in cui erano preponderanti gli straniPri) ma vi sono pure uomini moderati e di spirito libera:e fa– vorevoli a sottoporre alla volontà ,popolare la scelta della forma di regime. Bisogna tener conto, d'altra parte, che. sia l'In– ghilterra sia gli Stati Undti, in seguito a sollecita– zioni ufficiose del Governo LJ.opis, hanno esplicita– mente dichiarato che ·non àccetteranno, non appog– i:ieranno, e non -riconosceranno un colpo di Stato ,di militari per instaurare la monarchia iin Spagna. Molti spagnoli •pensano che effettivamente i mo– narchici potrebbero ,riuscire, attraverso un solleva– mento militare, ad insediare Don Juan sul trono di Spagna; ma d,i fronte alla decisa op,posizione -dei socialisti, e soprattutto a quella delle potenze anglo– sassoni, ,lo tenteranno essi? C'è da dubitan,ie. anzi, si ,può senz'altro escluderlo. I comunisti. ' - E' inutile nascondere che l'tlniziativa di Prieto ha avuto per risultato immediato una nuova divisione fra le già divise forze repubblicane, poichè in ogni partito, al,l'infuori di quello socialista, le due cor– renti pro e contro il «•pastel» con i monarchic,i stann? affilando le armi per una,.lotta verbale senza mi– sericordia, lotta che a nostro avviso si concluderà· a favore de.Jl'una o dell'altra corrente a seconda dei risultati che l'idea di Pri.eto realizzerà lungo il suo cammino, ,poichè buona parte dell'osti,lità all'inizia– tiva socialista deriva dallo scetticismo su]a poli– tica dell'O.N.U. Ma -la divisione potrebbe essere definitiva per ciò i;:he concerne i comunisti, e non perchè costoro ri– fuggano a ,priori dai contatti ,con i monarchici (con i quali cercarono un'alleanza nel 1945 attraverso 1~ Union Naciona] Espafiola) ma in conseguenza di quella deliberazione del. P.S.O.E., 1::he .abbiamo più sopra riferita, e che Prieto ha cosi g1ust1ficato nel discorso pronunciato al convegno di Tolosa.: « J.l rifiuto ad ogni forma di ,col-laboraz1one con i comunisti è consigliato da alte ragioni. d_i politica internazionale, tenendo conto del!a posizione geo· grafica del:a -S,pagna e del fatto ch_e l~ po\en7:e oc– cidentali, qualunque siano le loro d1ch1araz!?n1 pub– bliche o ufficiose, ostacoleranno sempre ,! rnst~ura– zione di un regime nel quale vedano un peri~ol~ di predominio comunista. Vi sono poi delle rag10n~ di carat!ere interno e di Partito, un virtù delle qu'.1h non possiamo considerare H P. C._com_e un partJto fratello -ma bensì come un partito rivale, avver– sario ;emico, che non ha esitato a~ assassinare molti ,compagni nostri per assicurarsi una supre: mazia sopra la class1; la".?ratric~ spa~_ola, aJ?c):ienei momenti ,più confusi, pm cruoia!I, pm tragici della guerra». L'ostracismo deliberato da,i socialisti ·nei confron– ti del Partito comunista non può non avere note– voli conseguenze di carattere sia interno sia inter– nazionale. Supponendo che Prieto fliesca a formare il 'Proget-· tato « strumento di Governo», compre~dente !a rap– presentanza deJe diverse correnti ant1franch1ste __m conformità con la risoluzione de:ll'O_.N_.U.. è l_e<;1to chiedersi se la U.R.S.S. non esero1tera 11suo d1_r1tto di veto· contro il riconoscimento d\ tale_ org~nismo qualora, com'è nelle intenzioni dei soc_1a~1_st1, ~ss_o non comprenda dei delegati ~~l P. C: G1o~a qui r~– ,cordare che la U.R.S.S., ha gia eserC1l' .1to11.su? da– ritto di veto, durante Je precedenti d1 scus~10~1 sul ,problema spagnolo, in quattro ?istinte occas10n,1. Ta– le eventualità potrebbe determ1_nare ancora una vol– ta il rinvio sine diel della soluzione dei problema da
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