Critica Sociale - anno XXXIX - n. 18 - 16 settembre 1947
336 CRITICA SOCIALE governo repubb.Jcano in esilio avrebbe potuto trovare altre vie più miracolose. Su questo stato d'animo_ hanno quindi_ influito' po– tentemente le proposte d1 lndalecio Prieto, fatte a·J, Convegno del J:>al'litoSocialista Obrçro Espaiio/, te– nutosi negli u:timi giorni di luglio a Tolosa, e che ha suscitato grande interessamento, non so.Jo tra gli Spagnoli, ma in vasti circoli dell'opinione mondia'Je. Le proposte di Prieto, giunto espressamente dal Mes– sico, dove risiedeva da otfo anni, erano già cono– sciute prima che egli arrivasse in Europa, poi,chè già le aveva •esposte in discorsi ed in articoli sul s110 giornale AdeJlan~e, e hanno il difetto di prescindere da mm a nalisi dei fatti che hanno provocato la guer– ra ci.vi- le in Spagna (e che sono: ribe'J,!ione del la- . tif o ndismo, della chiesa e dei generaii, i cui privilegi erano minacciati dalla J.egi.slazione ,repubb,kana), mentre sono d'is·pirazione più che altro patriottica, e neo-socialista. Egli si affanna a dimostrare che, in fin dei conti, il programma del fondatore del'la Fa– '1ange spagnola, Antonio Primo de Rivera, non è mol– to diverso da quello sociali.sta. Quanto all'azione da svolgere, Prieto propugna da tempo un plebiscito, che ,deciderebbe de.Jla futura sorte del'la Spagna. Solo egli deve an,cora dire come. e quando si farebbe que- sto plebiscito. . I:.a parola d'ordine dei p•lebiscito fu lanciata da Prieto contro quella del governo ,repubblicano in •esi– lio. E da not::ire che in que sta o pposizione giocano an– che ragioni personali oltre a.la politica di opposizi,one di Prieto a qualsiasi contatto c on il partilo comunista. Ora bisogna dire che i1 P.S.O.E, è tra i partiti socia· listi iL p;ù contrario a col,laborare in qualunque modo con il partito comunista, e ciò a causa delle esperien– ze fatte ne] corso della guerra civile. Ma, nonostante questo la parola d'ordine del Centro interno Socia.li– sta di Spagna, che il Governo dovrebbe comprendere « tutti i settori che •e.ffettivaniente ,]ottarono contro Franco» non ,permetteva di non ammettere il partito comunista in questo governo. E mo'lte ,ragioni, so– prattutto di ,carattere psicologico , cons igliarono di non interpretare l'autonomia del parti.lo nel senso di una stupida negazione del fatto che i l movimento comunista esiste e che ebbe •la sua parte nella guerra civile, specie. , per qu anto riguarda la base, benchè molto ci sia da di.re sulle sue dipendenze da1'l'est-er0. Al Convegno , nazionale di Tolosa Prieto· propose poi un ordine del giorno che, sebbene non sia for– mulato direttamente contro iL mantenimento del Go– verno repubb1icano in esilio, era di fatto contrario alfa coalizione repubblicana di Llopis e ,pro.pugnava il plebiscito ed un'alleanza da formare tra correnti non meglio definite, con lo scopo di.°avere una base per un « governo provvisorio » a, disposizione, il quale Gorrispo.nderebbe, secondo l'idea di Prieto, a1le esigenze dell'O. N. U. Prieto si riferisce qui alla formulazione, in vero ,poco precisa, della mozione d·ell'ultima assemblea generale deJ;e Nazioni Unite. Vi erano allora in seno a'll'O. N. U. tendenz'e a cre– dere che la .restaurazione monar•chica fosse una via d'uscita, sia pure come rriezzo termine, per sostituire Franco con un governo di tendenza liberale. L'erro– re stori-co di questa valutazione è certamente grave,' ma si può perdonarlo ad un cons-esso diplomatico che necessariamente cerca di conci1iare opinioni- as– sai ·diverse. Per l'O. N. U., del resto, si tratta solo di sbaraz– zarsi_ di <:olor~ _che ebbero relazioni troppo intime con 1 nazifascisti. Ma per la classe ·Javoratrice e per tutti gl_i uomini progressisti di Spagna si tratta in– vece d1 far scomparire le oligarchie seco:ari •che im– pedirono che la Spagna si sviluppasse di pari passo con •l'evoluzione di a,t-ti Stati moderni e che ancora so~t~n_gono l'oscurantismo dei tempi della Santa ln– qu1s1z1one e ,1,0sfruttamento inaudito dei servi de'lla gleba, Nonostante !'op.posizione della minoranza la mo– zione di Prieto venne approvata. In essà' oltre a quanto già si è detto, è contenuta una criti~a al go.– verno per pretese spese esag-erate, e inoltre vi. si lan– cia una sfida contro il partito comunista, che diffi– cilmente si può giudicare opportuna in questo mo– mento. Conseguenza immediata dell'ap,provazione di questa mozione fu 'la crisi del governo Llopis; i,l go– verno tornerà quindi ora nelle mani dei repubblicani, BibliotecaGino Bianco à meno che i comunisti, non riescano ad impadronir– sene . .Mentr•e ~criyiamo, n~m conosciamo ancora l'opi– n1one del Comitato nazionale clandestino •che secon– ,do g,i statuti, ha l'ultima parola. H suo del;gato al Convegno, comunque. ha rilevato che la mozione non corrispondeva a'lle _u:t_imedecisioni prese a1l'interno, ed anche la Commissione esecutiva del partito è ,ri– masta all'opposizione. .E' chiaro, dopo quanto si è detto, che ci troviamo ~1 f~ont~ ad una crisi del socialismo spagnolo, forse i~ev1tab1le anche se dol<?rosa. La sua origine la tro-· v!amo nella mancru1za d1 indagini. sullo sviluppo sto– rico attraverso i_l qll:a·Je s! giunse alla guerra civile, ~ul ~or~o e sugll svi•Jupp1 del,a guerra stessa e sul– I e".o.uz1?ne dei.lo Stato falangista come Stato totali– tario ~uz g ene rzs. Questa mancanza non è d'oggi. Lo scop,p'.o. stess~ della guerra civile, undici anni fa, ~ostro mfatt1 che ·Je masse pro!etarie avevano rea– gito,. nella _loro _spontaneità, con maggior senso della - realta s1o_nca _d19:uanto non avessero saputo fare ,le s.f«:r~ dmgen~1 ~1 tutte !_e correnti. I dirigenti po· htfcl spa~nol1 rimasero fm d'allora_ più indietro de· ~Il e_venll,. e la loro funzione nella emigrazione non e, d1sgraz1_atament~, che un riflesso di. altri tempi. ~•I ~omp1to di nel_aborare 'le proprie posizioni è qumdi urgente pe: 1! socialismo spagnolo. Bisogna che esso_ -lo affacci, se non vorrà ,perdere di vista la missione storica propria del socialismo: essere all'avanguardia della classe · lavoratrice nella lotta per la sua emandpazione. · RODOLFO REVENTLOW SuNo stesso argomento dell'articolo det compagno Reven~low,. e più pa.r~icolarmen_te sul co,nvè.gno del P.S.O.E., cz manda dainla Francia un suo scl'ilto an– che il ,compagno Musetti. Il giudizio che que-st'u/Umo dà sulle propostl1 di Pri-efo differisce notevolmente da queDfo del Re,ve'nllow, ih quale ha fatto ad esse critiche. che noii riteniamo pienament,e giustificate. Ma dald che, sia le proposte. di Prieto, sia le reazio– ni che esse hanno suscitalo, sia infine ne va11ieipo· tesi suPPeloro conseguenze' eventuali trovang• ne/,t'a.r· ticofo del •Mas·etti una chiara e luC'ida ,esposizione riten,far:io. intere.ssa·nte, per- un pi~ completo giudizio su!la d1ff1oillè e con.tro•versa quest'zone spagnola, pub· blzcare b'U1Jnaparbe anche di ques'to secondo· scr-itto. La Critica Sociale 11 Convegno del P. S. O. E. Le ide~ di Prieto si possono groisso modo• riassu– mere ,cosi. I Partiti repubblical'li, pur ,raippresentando la vo– lontà della maggior~~za deJ popolo spagnolo, non hanno la forza sufficiente per rovesciare ,il regime di Franco. Per raggiungere questo obbiettiv o occ orre ],'aiuto di quelia corrente monarchica che, do.po ave– re appoggiato Franco durante la guerr.a civi,Je, è pas– sata all'opposizione e si propone di instaurare una monar,chia costituzionale, mettendo sul trono Don Juan, secondogenito del def1mto A!fonso XIII. Di conseguenza occorre rinunci are al « legittimismo re– pubblicano», e s·ottoporre' al.la vo:ontà popolare la questione istituzionale. L'utilità e l'opportunità del– l'alleanza antifranchi'sta fra repubblicani e monar– chici è, del resto, suggerita da una risoluzione del- 1'O.N.U., 'senza il cui a_ppoggio è vano sperare il ,ra– pido .crollo della dittatura. Tale riso.Juzione, presa nella seduta del 12 dicembre 1946, raccomandava - la formazione di un « Governo .Ja cui autorità, pro– cederà dal consenso dei governati, che si impegni a rispettare la libertà! di parola, di religione e di riunione; e che sia proni-o a realizzare le elezioni nel più breve tempo; un governo sotto il quale i1 popo.o spagnolo, libero da intimidazioni e da vio– lenze_ e senza. tener conto dei partiti, possa es,pri– mere la sua volontà » circa il futuro ordinamento del paese. L'O.N.U. si riunir& fra poco; e d all'drdine del giorno è posto, ancora una volta, iJ problema spa– gnolo. E' necessario quindi prendere l'iniziativa per la immediata costituzione ·dello « strumento di Go– verno » ,precornizzato da essa, onde offrirle ,l'oppor- -
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