Critica Sociale - anno XXXIX - n. 18 - 16 settembre 1947

350 CRITICA SOCIALE ma anche per gli a,Jtrl paesi a cui non può oggi essere ind·.f– ferente quel-lo che succede in America. Intanto, tutta la stampa socia.! ,sta e progressista americana continua l·a polemicn contro la m,ale-augurata legge. Da The C1J11erica.n Fedeirationist a Weekly Pe<>ple, a Ci.o News,, a The Cali ecc. questi giornali continuano le criit,iche, sp.es.so costrut_ tive, che n.on m.ancheranno di avere effetti sulla massa operaia americana, orga-niizaata o no. Assai s gnificati'vo è un discorso pronunci,ato da Malthew Woll,. vice plX,sidente de!:l'A.F.L., e pubblicato da Noti%!-, in\. ternazionali del mov•tmenio sindac,ale libiero ( edite da Free Tra.de Union Committee of I/re, American Federation: of Labor). U Woll ha dichiarato fra l'altro: « Noi dobbiamo estendere e raffor7.are :le nostre organizzazioni -sul piano (Conomico come sul piano pol Jtico... noi dobbiamo utilizzare i nostri mezzi per organiz.::nre il maggior numero di operai non organizz.ati e per •atti-r8.r1i nri ranghi del sindaoa-lism·o ... La disposizione (dJella, .Jegge Taft Hartley) che ci_ vi.eta di spendere LI denaro dri nostri sindacati per elez ~ni politiche portrà •B:DreCRrcivan– taggi in,attesi, poichè è in questo modo che ~J movimento o_ peraio di Gran Bretagna ha raggiunto il mantenuto la gran. de influenza poi tica che ha oggi. Anche noi- dobbiamo orga– ui zmrci sul -1:erreno politico. Io propongo la creazio.n,e di una lega ,politi-ca .del _lavoro .senza adden,telilati. con un ,partito po_ Jitico determinato e che dovr.ehbe coN'aborare con t grandi partiti· poi tici a.llo scopo di assi.cura1,e :l'adozione di leggi co– strutti vie e progressive da· parte del Congresso fede1'8le e degli Stati indlvfdua.J'. .. Noi dobbiamo ugua•lmente educare ovun– que i iSalariati per fa 1 r loro comprend.ere .l·a ~oro •im,portranz.a poliit ca ed econon1ica. Se continuiamo a :liavora.ne fin que:i.\a direzione, iSanà il 'S gn-ale di una r.esistenza coraggiòsa. Per risvegliare ~,I popolo americano, .per risvegliare i sindacalisti americani occorre una crisi, e sotto questo ,rapporto nul,Ia ci ha tanto aiutati quanto la .J<gge Taft Hart!ey ». Sono part ,c.o'larmente da rilevare in questo discorsd i rL chiam ;_alle necessità politiche cosi co.m,c a queUe economiche del movimento -operaio americano. In verità, 'il• nocciolo d!r:lla questione è tutto qui. Come .il capitalismo ha ten:tato d '. scon. figg.ere i.I lavoro sul' piano economico avva,lcndos·! di mez-zi politici, cosl il .lavoro deve organizzars · anche sul pi-a.no ,po– Utico ,per difendere. con l,a •sua libertà, anche i suoi i•ntc,ressi economie'. Oggi la lottai economica ,si combatte, forse più che su-l semplice p ano ,sinda-cale, insufficiente di fronte al:Ja dispe_ rata dife~ del capitalismo morente, che facilmenté può oon . altri mezzi, (vedi il- fa,s-cismo nuovo ,e vecchio) soJV1e1rchiare1-e f-0rze del :lavor~, sul ,piano politico. In questo ci auguri •a.mo clie i compagni anrerioani .riescano ad! organizzarsi prima ,e a trionfare poi, p:·r U bene •loro particola.re e della causa dei lavoratori di tutto il mondo. VI sonoduevie per il socialismo? Questo è LI problèma che il sociaHsta '.ugosla vo Zi vko To– palovitch .si pone Ln un articolo apparso n~l quotid .ano sviz– zero Yolksrecht del 22 agosto. « Per molto tempo t comunisti hanno ritenuto che ci s .a .soltanto una vi,a 1per il soCiaHsmo: la loro. Cioè una via contrassegnata dalla soppressione de!Ja democrazia poU.Hcu ie daJ,la instaurazione di un regime ter– roristico d-i un unico partito minor .tario. I ,sociia !democrati.ci _; che vi si opponevano -. veniva.no in conseguenza ta.ce.ati di consa,pevole tradimento della- classe lavoratrt.ce e di essere un consapevo.le ostacolo aNa instaurazione del ,soc·ausmo ~. L'autoré si chiede quindi qual~ doccia f.redda de.bba essere stata per i comunisti I-a d chiarazione fatta da Stalin qual-che mese fa, nel-l'accogliere una delegazione diel Labour Party, che egli conosceva sussiste.re due v:ie v.erso il -soci.al -smo: queHa, comunista e quella socia•ld.emocratica. Vero si è, tuttiavi-a, che quella. dichiarazione può essere istata fatta con ,sottile ma– chiave:1 .smo, a scopo di ammansilllento .e per çon~ondeire Je idee. Altrettanto vero è che per i comuni'sti, ,tutto subordi– nanti alla· « rtatt"ca », non ha poi molta. im,portanza eiò che dice e .scrive il loro ~capo, giacchè per essi importa .solo ciò che sta ·scritto nel.le istrllzioni, più o meno .segrete; loro im– partite per i-I tramite ufficiale deWapparato. Ed ancor più vero è, comunque, che questo ptet~1s0 .riconoscimento della .1e– g ttin;H-à di una posizione soçia,ldemocratica è in aperta con_ tMddizione col comportamento del comunismo di ostilità e– splicita o di .subdolo sgretolamento v<·rso i part·.ti socialisti. Il mito ~ella Russia di avere es-sa sola so,ppresSo i-1 ca-pi– talismo e(\ nstaurato ili sociali.smo non è •più il solo quando si manifesta· .J.a possibHità di raggi ungere il soci al' smo :per Yia democr.at ca. Ma a questo punto oçcorr: porsi la domanda che è vera– m,:-nte essenziale. Che in Russia sa •stato creato un nuovo or– dinamento economico, una nuova struttura socirale, una nuo_ Biblioteca Gino Bianco va organiz11Zaz·one statale, una nuova formazione politica (' spirituale deJ.I'uomo non può es·sere messo in di-scussione. e Ma ciò che è sorto nella Unione Sovietica è cifeU vamente socia– lismo nella sua rea-ltà o per ,lo meno nei suoi esordi?>. Quello che la guerra ci ha rivel·ato, per d' retti contatti <– conoscenze, e non più per il solo deformatore tramite dellu propaganda, "i costringe a r>spond•r~ negati va mente. « Ciò che 1n r.ealt,à avvien:e colà, iii modo in cui vive la gran m,assa del ,popolo, .Je circos·tanze in cui lavora, il modo con cui è gestito lo Stato, i metodi con cui viene educijta la g oventù, il riaffiorare di nuove 1categode d · scrocconi e di sfruttatori » conferma questo. In Russia abbiamo a;uto .un abbattimento ed una liquidazione ùel capitai smo, ma no.n ancora la instau– razione di una vera ed effettiva socLetà socia.Usta. Vi sooo quindi bensl due vie pei- l'a.bbattime.nto del capi– talismo: queJ.la che può essere attuata con il ,1net,odo terro– ristico di un potere minor ,tario e dittatoriale e quella che può essere attuata in vii.a democratica. « Ma per l'emancipazione della classe lavoratrioe dal.lo sf·ruL tamento, per liberare gli uomini dal predo.minio degli usur– patori, per giungere ad una nuova economia d ;_lavoratori che si governano da -sè, insomma per cos1ruire il socialismo, non ,c'è ehe una sola ,strada: queJ!a della democrazia e dell-a diber,, collaborazione dei lavorator'. del braccio e deUa mente-. L'in– capacità da parte di governi autocrat~i e terroristici, nella Russ ,a So,vietica e neglj. Stati suoi satelliti, di creare una so– cietà socialista ehe 1$ia ta·Le peiI'· rea•le contenuto e non per me– ra forma, è urua prova decisi_va che non c'è nessun'altra via, che non ,c'è una via .an.tidem-ocratica, che possa condu-r.re a-I soc·alismo.- I socialisti terroristici non raggiunsero coi loro metodi quella soc età socia!ista che eSsi cercavano, ma anzi un,a .società ad essa essenzi.al, mente antitetica. Non vi sono due ve c~trapposte verso H socialismo. E .J"' viol~nta -climi_ nazione del capitalismo non ,sta a Si.gnifi'care ancora la crea– zione del socialismo- ». Togliattie l'unitasocialista. Fiacco e in,velenito_ ad un tempo - e non è un bel bino– mio - e prodotto di sottordine d! ll!ll·a mente che spesso ha il pregio della lucidità è l'·articolo che Togliatti dedica nella rivi•sta -comunista Rinasci.Lai ada unità socialista. Perno del ragion-amento: s.ocialismo e classe op.e.raia sono due cose che non si 1possono d videre. li P. C. « corrente socialista primo– genita » ( I?) è pa·rte della" ola,sse opei,aia. Il ,p. C. ha dietro di sè per lo meno la grande maggioranz_a de!Ja classe ope– rai-a. Nessuna « unità socia-lista» se ci si stacca dal P.C. (E se il naz smo O H fasdsmo avesse,ro asserito di avere <s: di&– tro di sè » 1 - proprio per lo .stesso predominfo sulla organi~ zazione sindacale cui l'A. si r chiama - la classe operaia, al– i-ora nemmeno di f.ronte a nazismo o· fascismo sarebbe ,stata possibile una rottura?.). Ma imperlui,bab·le Togliatti va oltre. E' ·legittima l'esisten– ~ di un partito -socia,hista. Si: ma poichè tra i due pari .ti possono ·$orgere deHe d·<Vergenze, ,ne «... deriva "la necessità di Ùn accordo permanente, di u'.n'alleanza, · di un « patto » -tra dJ -loro, ,per ottenere che quest~ due forze, •le quali si richiamano entrambe alla classe operaia ed h&nno analogo programma, agiscano in modo · 1e.oordnato » ( cioè, di fatto, eliminando le divergem1e, subordinandosi il P. S. al P. C.). Autonomia del socia.Jismo? Ma neanche per ,sogno I « Si può ammettere che per determinati motivi e per un periodo di tempo determi– nato» (si badi bene I) « due partiti opera'., i quali si muovo. no ,secondo linee appr.os· simativam.ente eguali» (N. B. J) « non si· fond,ano in un solo partito, ma -1'« ·auton-omia » che si .re– dama i.o questo caso. ,per il movimento sociali-sta da:! movi_ mento comunista, .si presen1a come autonomia d·alla 1og·ca e dal buom senso >· Donde Ja faccia tosta di constatare: • L'~– sperienza di tre anni ha ormai provato a tutti. che il p'tto tra sociaili,sti e comunisti non ha nè annuHato nè offuscato in nessun inodo la personalità di nessuno dei due partiti>. Ma, .posta la subordinazione Sul, piano interno, ci sarà almeno ,autonomia sul piano intel"Ilazion,a.Je, ,r-spetto a-1 blocco oriten– ta:Ie? Mainò I • Per noi è un -assioma che un partito il quale, in qualsiasi modo, si richiami e all.a ·classe opeTtli~ ed el socialLsmo non può non orientar-e Je sue simpatie· verso quel Paese dove la classe operaia ~ al •potere e 5J sociali~o si rea.Uzza. Non fanno lo stesso i reazionruri borghe~i per qu.e-llo che riguarda i paesi capita!°.sticl? ». Dunque, niente unità ,sociàlista, dato che questa ha come presupposto questa d<negata autonomia? Ma nlent'-affatto. Anzi. Per-sino « consider amo degna di discussione una ev.entuale proposta per la costituzione di un « partito del ,lavoro » d'un,. pronta soci-a.Usta :P (te', eh: si ~iv.ed, eJ). ~'è solo una piccola pregiudiziale: "' Punità socia-lista non si f.a escludendo da eaau

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