Critica Sociale - anno XXXIX - n. 18 - 16 settembre 1947
_________________ C_R_I_T_I_CA _ S_O_C_i_A_L_.E_' _ __ _____ ___:J:..'.4:..::.9 voglia dire automovimento: se si ammette come do– vuto. al pensiero, si cade _in un assurdo, perchè il p~ns1ero so;rge dalla materia; e a·llora? Non si parli di au~omov1mento, ma di azione reciproca delle cose fra _d1loro (2_7); e cos!, _con una circonlocuzione ..: si cap1sce che e 1mpossibiJe capire. Giochi di parole le quali non riso,vono i-I problema meno ancor~ de!I'Lozoismo. e ci riportano all'infa~zia della filo– sofia quando n_è_si conoscevano gli atomi, nè si ave– va esatta cogmz1one del vuoto. ~•osse~vazio_ne d~ corpi moventisi non basta per sp1egarc1 la v-ita umversale, come non basta consta– tr:re l~ « pro,du~ione » de!J.e «cose» chimiche per .dire ri~o._to l emgma delle « cose in sè > (28), con– cetto hm:te della nostra esperienza, che, anche di fronte all atomo, ~eve arrestarsi a-I fenomeno. . Dunque: proprio nell'epoca della re:atività e del- 1'11; determinabiiità- atomica, proprio mentre la «·ma– teria» ,per antonomasia, l'atomo, è disdolto in un pi<;co'.o e bizzarro universo di onde elettriche, pro– pno mentre l'unico « sostrato » si dimostra non ma- 1/.!!·'a e, per ora. nemmeno docile ·al ,principio di causa, noi dovremmo ricadere nel « materiaiismo » ehc pare faci'.·e spiegazione dell'universo, mentre è soitanlo un incompleto risultato dell'esame superfi– c•ale de]!!'apparenza fenomenica? (27) Op. c't., pp. 156.158. (28} ENGELS: L. Fmrbach, p. 14, (contz"nua) ALFREDO POGGI FATTI E COMMENTI della stampa italiana. ed estera Il problema pale~tinese. , Il- gforna,Je lsrael ded 4 ,sefltembre pubblica le .primè notizie su\ rapporto redatto da:la Commissione spociale deU.e Naz oni . Unite per la Palestina. (Del-la nomina di questa Commissione e dede discuss oni eh~ 1-'h~no preceduta ci siamo occupati nel numero precedente di Critica Sociale). La relazione, fir– mata H 31 agosto, è già •stata ino-trata aLl'Assemblea genera– te delle N, U. Essa ,comprende due progett, uno di mag_ gioranza (Can-adà, Cecoslovacchia, Guatema·.a, Olanda, Perù, SveZia e Uruguay.) id uno di minoranza (India, Persia e .JugÒslavia). Il primo prevede .La spartiz -one della Pa!estina con l'unione economica deUe parti, che dovrebb ro ess·ere: Stato arabo della Pa-.estina, Stato ebraico della Palestina e « Città di Ge-– rusal,emme ». Gli Stati. arabo <d ebraico diverrebbero indipen– denti dopo un ~periodo di transizione di due anni 1che avrebbe i niz o dal 1 settembre di quest'anno. Prima del riconoscim•~nto dè:lla loro indipendenza essi dc;wrebbero adottare una costi– tll.zione, _fare aJl.t! Nazioni Unite una d chiarazione relativa a certe garanzie e firmare H trattato di collabo'raz.ione economica sul quale >§i fonderebbe -l'Unione economica dd·la Pa!estina. _Quanto aUa città_ di Gerusalemme (che comprenderebbe an– che i « •luoghi santi») <.ssa verrebbe posta, dopo un periodo di transizione, .sotto l'ammin .strazione fiduciaria ·internazio– nale e sarebbe ammi·nistrata daol 1 'O,N.U. Il- sec0ndo progetto prevede invee:! ila creazione di uno Sta_ ta fed~rale ind pendente con capita:e GerusaJ..mme. li dele– gato australiano non ha aderito a nessuno dei due progetti. In particolare il prog tto deli!·a maggioranza co!D.prende i seguenti punt,: 1) La Gran Bretagna continuerà ad ammini– strare ,la· Palestina nel •periodo di transicione, con o senza l'assistenza di uno o più Stati membr'. d.ell'O.N.U. - 2) Du– i-aqt~ il periodo di transizione ·sarainno amm-essi 15.0.000 :m_ migranti ebrei e saranno sospese le leggi ,1 mitatrki del tra– sferimiento deHa proprietà d,ei -terr~.ni nelJ'area destinata al futuro Stato ebraico. - 3) L'eco.nom·a dei due Stati (arabo ed ebraico) sarà regolata da una •stretta unione doganale, da una comune moneta, da una gestioille socia.I.e di servizi di pub .. h' ica ut lilà, da un Co.nsig:io economico misto esercitante il controllo di quasi tutti gli asp tti del•l' econom.ia palestinese, compresi i port' di Gaifa e di Giaffa. - 4) Stretta co!labora– zione fra tut'.i g:i o,,gani dei due Sia ti. - 5) Allo ,Stato e. braiico verrebbe assegnata la Ga!ilea orientale, la p ·ana co– sti~ra centraiie (co..-nprese Caifa, Giaffa e 'l'el Aviv) ed il sottodlstretto d1 Beersheva, comprerulenle la mass ma parte del Negbev. - 6) A•!•Jo Stato arabo ""1"rebbe ass·ip:,.ata la Gel-ilea occidentale, la zona collinosa della Samaria e della ibliotecaGino Bianco Giudea - esc!usa G:irusalemme - ed il tratto costiero del sud da lsdud alla frontiera eg ziana. - 7) La zona autonoma di Gerusalemme sarebbe posta sotto l•a tute.a delle N. u. e verr.,bbe .governata da un governatore nominato dall'O.N. U., che non dovrebbe essere nè un Ebreo .nè un Arabo. - 8) Tan. to lo Stato cbraLco che· queKo arabo dovranno dare garanzie per Ja prot.zione delle minoranze razziali e re.ig os.e e del diritti umani stabil .ti da!.la Costituzione del,te Namoni Un1te. Il progetto del1a minoranza, che preVede, come abbiamo - detto, la creazione di uno Stato arabo-ebra~co con gqverno fed,erale, propone: 1) L'arb trato su questioni costituzionali verrebbe affidato ad una Corte federale composta da Ebrd ed Arabi neI-ta proporzione di tre n quattro. - 2) Lo Statuto federale dovr .hbe permettere l'immigrazione ebraica neUa mi– sur;,. della capa,c tà di assorbimento del Paese, facendola ces. sare col raggiungimento del,:a parità tra Ebrei <d Arabi. Tutti poi gl! undici mem,bri d~tia Commissione sono stati unanimi nel raccomandare Ja più sollecita fine del M~ndato br -tannico e la concession.e di indipendenza aHa P.a:lestina. Lo stesso giornale riferisce ,poi .·le prime ,reazioni a queste proposte. La Lega araba ha ·apertam.nte dichiarato la sua recisa avve-rs ·.one ad entrambi i progettli.. Da parte ebraica s1 è invece più cauti lè si mostra uµa eerta ,soddisfazion.c. Solo viene critic~ta la propost,a d '. crèare uno Stato autonomo di Gerusalemme. L'organizzazione terror,istica, Stero si oppone i,n_ vece decis,amente aUà proposta d '· dividere da Pa!estina, ma 9-0µ formu'-a albr,z,proposte. E' pe-rt~o probabi!e che, proprio a. causa dell'ostilità deg'.i Arabi e degli estrem ·sii ebrei, 11 pr'imo dei due .progetti 'ncon<llri maggior faavòre p,resso le Na- zioni Unite. · Quanto aU'·astensione. del.:. delegato austrai!iano, non se nt conoscono i motiv'. Scrive., -aJ.questo proposito Renè Bovey (Journal de G1mève d,,J 6 settembre) : « Sembra che il rap. presentante deH'Australia -si sia persuaso ,che Ja situazdone interna della Palestina non perm,:tte d' •sperare che Ebrei ed Arabi .siano fin d'ora capaci di trovar.e un modus vi:vendi. Le passion'. sono troppo vive e Je -lotte -continueranno. Ciò. significherebb~ che ,I.a sola·_ so1uzione è quella di mantenere un.a tutela in1ernazionale durante un ,periodo indeterm·nato ,. Se cosi fosse (può darsi ,però che l'astensione significhi so-, lo/d·.sa.ccqrdo con i due progetti: in questo cas_o però H rap– presenta,nte australiano aV<rebbe dovuto formu.lar,t> prop,oste su~) riteniamo che il delegato australiano abbia -torto. La tutela internazlonat·e non potrebbe fare diversamen~e e meglio di quanto facciano gli Ing'esi ne'.la attuate insostenibile si– tuazione. ~noi.tre, facendo sorgere nuovi conflitti peir motivi che ben poco avred>bero da vedere con il problema palestin,f'Se in sè, tra le 1potenze fa1car·1çate d Ila tutela, questa potrebbe com,plicare la già. difficile situazione interpaz·onaJ.e, mante_ nendola, per di più, J_.n, quello stato di if.luidità che costitui– sce la gelatina di coltura dei più violenti contrasti.. Le organizzazioni operaieamericane dopo la legge Taft Hartley. :Oopo da promulgazione del,l•a legge Tafi Hartley, di cui ab– biamo pllr-ato in un precedente fascicolo, ,le organ·zzaziom -s1ndaCali a.."Y\ericane, sa quelle fac.nti capo all'A.F.L., sia quelle facenti capo al e.I.o., hanno intensificato la, loro aL hvità per parare il colpo e anz' percbè il colpo inferto dal ca.pitali,:,mo ia.Ue organizx.azioni operaie -serva a queste di st - molo niella l'oro lotta. Di questa attività fanno parte se,;iza dubb·o le iniziative prese nel campo cooperativo d-a entrambe le organizzazioni. Quel che è più notevole, e che è c rtamente anche un effetto delila legge antioperaia, è che, mentr.e .l'A,F .L. si è fatta pro: motrice d'- una va.sta azione per inten-sificare l'attività delle cooperative di ,consumo, in pieno accordo con la Lega delle cooperative degli U. S. 'A., iJ e.I.O. (.I'organizzaz·-one rivale della A.F.L.) ha ad.ieri-lo a _queste imizti,ative. Scr-ve Jonathan Stout in The New LeadeT del 2 agosto « La settimana scorsa iJ e.I.O. seguendo 1-'in.ziativa dell'A.F.L., ha pubb:icato un opuscolo i,ntitolato Unions a;nd Coops che approva J'idea di collaborazione con ,la Lega delle coopemtivc degl '· Stati Uniti, Questa dichiarazione ufficiale del C.I.O. rende possibile sul piano .Jocale lo stabilimento cfi cooperative di consumatori in cui i meIDlhri di entrambe le organizzazioni possono partecL pare fianco a f .a.neo con i·l benestB.re delle rispettive federa– zioni». Questa collaborazione, che rappresenta un primo passo verso una au51Picata maggiore coHaborazione su un piano ~az·onale di tutti i lavoratori per difendersi dalle "linacee del capi, talismo, ha Intanto già un sign ficato notevole e potrà dare buoni risultati sul piano economico. Inoltre e-ssa potrà anche srrv·re ad educare i lavoratori i quali dovranno sostenere la lotta sul piano politico. Ed una importanza enorme i risul– tati di questa lotta avranno, non solo per gli Stati Unjti,
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