Critica Sociale - anno XXXIX - n. 17 - 1 settembre 1947

312 CRITICA SOCIALE . DURA'NTE E DOPO LA SECONDA GUERRA MON- DIALE. Dopo la prima guerra mondiale, già qualche diffi– coltà aveva reso difficile alla Francia il tranqu,i.lJo possesso di questa splendida gemma della sua coro– na imperiale: ma. scoppiata. la seconda guerra mon– diale, le difficoltà, crebbero a mille doppi. Crollata la potenza militare e voJ.itica della P.ranci-a. nel giu– gno del 1940, il Giappone cominciò ad avanzare sul– l'Indo.cina arroganti pretese, cui i:l Governo francese dovette accedere ,pur controyoglia; e poi il Siam, di– venuto alleato del Giappone, non esitò a inv~dere' e ad annettersi ·una •certa parte dei territori dei prin– cipati del Laos e del Cambodge protetti dalla Fran– cia, sui quali il Governo di Bangkok aveva messo da gran tempc, una tacita ipoteca; e quindi, con l'aggra– varsi della situazione internazion·ale, e co•n l'infuria– re della guerra, e col declinare di .quella sembianza di autonomia di cui la Fran,ci.a, auspice il Governo di Vùchy, p,a,rve usufruire fino aJ;la fine ·,del 1942, il Giappone non esitò a mandar le sue truppe ad occu– pare l'Indocina, la quale in tal modç fu introdotta neiJ,Jo « spazio vi-tale » ,dieU'ambizioso impero. nipponi– co. P.rattanto i principi regnanti su questi paesi, 1'im– pet·atore di Annam, i.J re del Cambodge, cedeftero es– si pure aHe pretese del Giappone, e aderirono alla sua politica della più grande Asia Orientale.: anzi l'imperatore Bao-Dai giunse a tanto da proclama•re l'indipendenza dei tre Ky o Paesi del Vi.et-Nam, la Coc-indna. il Tonkino, .e l'Annam propriamente det– to, prepa,rando quel ,più vasto ri:voJ.gimenfo-"che beJil presto si sarebbe effettuato con inten'dimerfti e fi1:1i diversi, ad opera dello stessò popolo annamita, le cui aspkazion·i d,i dominazione sul Tonkino e sulla Cocincina sono tradizionali e di antica data. Invece il sovrano del Laos potè resistere alle pretese giap– ponesi, e riuscì a conservare, con l'amministrazi_one francese, 1~ sua relativa autonomia. Con l'aiuto de:Jla Cina in -guerra c-ol Giappone. e · quindi anche de!'le Potenze anglo-sassoni, s'era in– ta,nto organizzato c1andestinamente e diffuso neWin– docin.a un ,partilo rivoluzionario indocinese, i,! .Viet,Minh, alla formazione del quale non fu certo estraneo l'uomo che da oltre un ventennio è-l'araldo di .qgni movimento indipendentista de,l suo paese, l'a– gitatore Ho-Chi-Minh. Questo partito op,erò nell'Indo– cina ,contro il 'Giappone alfo stesso m0id0 qiel maquis f.rances·e e dei. partigiani itali.ani contro la Germa-. nià: esso pertanto insidiò sistematicamente la poten– :lia nippoilica, e quando anche per l'Impero ,del Sol Levante venne il giorno ·de:Jl'aresa incondizionafa, il VieOMinh si. trovò pl'onto, nella assenza di ogni au– torità francese che ancora non era riappars~. e di– nanzi a'1lo sfacelo de!l.a forza giapponese, ad assume– re ib governo del Viet-Nam e ,a, proclamarvi una re· pubblica indipendente, che con l'aiuto deI!o stesso imperatore Bao-Da,i. il quale •non tardò. ad a1ldicare e far atto di adesione al nuovo governo di Hanoi, riuscì ad imporre I.a sua autorità, e a crescere di forza e di prestigio. Gli St:citiUniti d'America e ·la Cina ,crearono qual– che difficoltà al ritorno del'la Francia nell'lridòcina. E quando es&a vi ricomparve, dovette fare i conti con la Repu,bblka del Vi,e,t-;Nam,e con Ho,Chi-Min)ì, che non era affatto disposto a disarmare. La Fran– cia J}ericiò dovette venire a patti, e il 6 marzo.1946 si adattò a riconos·cere, mediante· una convenzione for– male, il Viet-Nam quale· uno St,ato ·:libero, dotato _di un governo, di un parlamento, di un esercito e di . finanze proprie, il quale avrebbe· fatto pa•rte della Fe– derazione dei popoli indocinesi, e quindi della più · gra'nde Unio•ne foancese, non ancora nata; formando la- quale, spera 1a Francia di riuscire a consètvare nell'orbita del:la Metropoli l'impero coLo,niale, che si agita irrequieto e mina,cci.a di staccarsi da; lei. S'av– verta, che la r.epubblica del V,iet-Nam aspira, allo stesso modo -deH'imperatore Bao-Dai. ad al1argarsi fin nella Cocineina: e rn Governo francese, con l'ac· cordo de:l 6 marzo, si è impegnato a promuovere iiJl questa sua antica colonia un ·r-efer•endum, e ad atte– nersi. quindi ,al .responso popolare. Questa. la solen– ne promessa. l\fa _.in verit~, i :appi:ese_ntanti depa Francia nell'Indocma, quasi: tuth m1htar1, generali e ammiragli, essendo,-nel frattempo cresciute colài- Je . i BibliotecaGino Bianco forze armate venute dal'la Metropoli, <e avendo essi ri,acquist.ata una magg-ior fiducia neHa saldez.21a del proprio potere, e nella autorità del governo metro– po.Ji.tano, puir dichiarando di volersi attenere fedel– me:nte, al,l'accordo del 6 marzo, si adopran01 con sot– tile po.Jii,tica_a dstabi.Iii_re, per quanto possibdle, -e nel– la sua maggior estens10ne, la posizione che la Fran– cia occupaya' nell'anteguerr.a in quel' suo dominio del lontano Oriente. Gli ,inviati francesi ottennero ,che la Cina, la qua 1 le al momento del crol:lo nipponico ave– va occupato una larga porzione del territorio indo– cinese, ritirasse ile sue kuppe, e ciò potè avvenire non senza spargimento d,i ·sangue; riuscirono a 'far nuovi '.'antaggiosi_ accO'l'di •col Laos e c0! Cambodge, che po,i anche mutarono a riavere i territori loro occupaH dal Siam durante la guerra; ,e, nella ,CocLnci~ na, senza che iJ. referendum v-i.fosse mai indetto, a– vrebbero f.avqrito _a ~aigon la nasci,ta di un g__overn0 :locale, ._che Ho-Ch1-Mmh afferma essere un governo fant~cc10, creato ap,posta per sottrarre la Cocincina al V1et-Nam, a serbarla alla Francia. Di q.u,i una dif– fidenza crescente fra .j due Governi di Hanoi (Viet– Namj e di Parigi, e incidenti, e co'ntlitti, e i,iiflne il 19 d_i.cel'!lbre_'46 il divampar della guerra, -di cui le grav,1 mmacciose parole pronunziate da Ho-'Chi-<Minh furono il preludio. \ I . I PARTITI FRANCESI DI FRONTE ALLA QUEST/0- , NE DEL V ,IBT-N.AM . La ('!Uestione i,ndoci,nese valse a dividere profon– damente i wartiti francesi, principa,lmente i comuni– sti dagli altri partiti, quando ancora i comuni,sti tro– vavansi .con gli a:!tri 'partiti •rep\ilbblicani al governo dellla Fra.uda. Sul pri.111d1)iodeHa crea,zione di una Unione franc~se._ che dovrebbe riassestare ,l'impero ,coloniale della Ter2Jà re,pubbl-ica nel quadro di una più vasta formazjone unitari:J. e federale, compren- .dente ad un tempo 'la Metropoli e le anti,che colonie, • alle qua-11sarebbero concessi certi di.ritti d,i autono– mia amministrativa e politic•a, con che le popolazio- ni del:Je terre, di oltremare dovrebbero trorva·rsi più , intJmamente avvinte al.Ja madre-patria, tutti in Fran– da sorto d'accordo: e a ,questo concetto aiderisce ha– . tural:q:iente anche il generale De Gaulle, che fin da quando governava· da Londra -la poli.tica francese se Ii.e fece assertore e pFomotore. L'Unione francese do– vrebbe assolvere l'ufficio che H Commonwealth bri– tannico ese11cita nel seno· delle nazioni st·rette intbr- no aila Corona dei Windsor. Ma ~I div,ario si ma,ni– festa sul mod 1 0 con cui l'Unione francese de'v'-essere costituita, e sui ,Ji,rhiti dell'autonomia da .,concede11e , a quelle c:he· oggi sond alilcora terre soggette alla su– ,periore a4torità metropolitana. Giacchè quest'orga– nismo, di. cui anche la Costituzione 1946 della Re– pubbliica franèese prevede la forma:ti,one, ha subi,to frattanto una prima falcidia: le nop'o.Jazioni de!J.a Si- ) . ria e del Liba-no, che ·pur si ·aggiravano neWorbita -d·el mondo francese, non ,si mo,strarono paghe di code- sta promes~a. e Eo11seper qualche errore di,•metod,o, fors'anche per là i-ntromissione ,di, taLun altro gover, no, concorrente,' rìv.end,ìca,rono la loro piena' -indi- , pen.denza. non .vollero ri,conoscere :cilcuna >pFerograti– va alla nazione frap.cesè, insistettero risolutamente perchè Ja Francia ritirasse sol,!e:e-itamente i, suoi .pfe- , sidi dalle loro terre; e il Governo di Pa-r<igi,pur ri– luttando, dovette alfine ritirarsi da ,quelle provi,nce del Medio Oriente, con profondo disappunto suo e della nazidne tutta. I comunisti .francesi non sono certamente contrari alla Unione francese, nè alla Fe– derazione indocinese, nè alJ.a cons~rvazione del'l'au– torità francese sull'antilco impe110 ·col0nia!e: sono 'passati ·i temJ!)i nei quali i comunisti facevano siste– maticamente deÌl'antimilitarJsmo e deWanticolonfa– lismo; la woJ.itica di Mosca Ii ha ,profondamente am– .maestra ti. e fatti consapevoli' che u.n governo è anche (Jll'eslione di ,prestigio e di forza. Essi di1ssentono dal– la politica· sv-ol'ta in Indocina, ed a'Deusano il Gov.er– no della Repubblka "di fare colà una guer11:i di con– ·quista, proprio percbè v'ogLi-0noconserva-re alla Fra·ri– cia quello e gli al-tri territori del suo impero coloni.a– ie sotto la forma più àmll}oderhata deU.a Unione fran– ciese; e ~ostrano d',èssere timoro'.si che la politica aggressiva e di. forza_ la quale gi:à.. fece perd_ere .irre-

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