Critica Sociale - anno XXXIX - n. 15-16 - 1-16 agosto 1947

CRITICA SOCIÀLE 267 dere ai loro ingenui lettori che la Russia era stata il solo nostro difensore nella Conferenza della pace, dan?? un ~norme e non esatto rilievo alla sua op– posiz10ne, m funzione antinglese e antiamericana contro certe clausole finanziarie del trattato no~ possono oggi fingere di non tenere conto del' fatto che la· 'durezza di queste clausole, come abbiamo detto testè, è stata mitigata dall'America e dal– l'Ingh:Iterra, per quanto riguarda i crediti sanciti, dal trattato di pace, ·a loro favore mentre rimane serppre in tutta la sua gravezza la' sistemazione di Triest_e e della Venezia Giula, che è una piaga sangumante (e non per la sola ragione dell'offesa alla dignità nazionale dell'Italia e al diritto di au– todecisione) sul fianco dell'Italia. Non è certo quindi ~n· sentimento di benevolenza quello per cui 1~ Russia ha sospeso la sua ratifica. Non possiamo dire con certezza quale preciso intendimento essa si proponga di raggiungere con questo ritanlo; ma è certo che essa obbediste -allo stato d'animo in cui g!i opposti blo~chi sono messi dal reciproco atteg– giamento. Il ntardo frapposto è senza dubbio un segno dell'osUità russa contro l'Inghilterra e l'Ame" rica e forse anche una pedina nel gioco della Rus– sia, che forse ~ riserva con questo mezzo di pie– gare Inghilterra ed America a concessioni in tut– t'altro campo -dei reciproci rapporti; è, certo, anche un atto col quale si intende _di manifestare il poco gradimento per l'orientamento assunto dalla politica italiana. Di tutti questi motivi e segni noi non intend:amo negare l'importanza che hanno e non tener conto; ma diciamo che essi non possono essere ragione sufficiente per cui l'Italia rimanga sospesa in una situazione provvisoria e non ben definita e corra il pericolo di non poter ottenere nelle pro~sime trat– tative internazionali e nelle concess:~ni post– UNRRA tutti quei benefici cui può ragionevol- . mente aspirare. Noi auguriamo del resto, e pen– siamo di poter anche sperare, che, d'accordo con alcune delle minori potenze europee, l'Italia possa, dopo la ratifica della pace e dopo gli accordi che saranno stipulati in conseguenza della attuale Con– ferenza di Parigi, essere un efficace coefficente in un'azione diretta a smorzare -gli urti degli opposti blocchi. Tutti quei partiti di sinistra che sincera– mente vogliono che l'Italia e gli .altri Stati europe: no'n siano aggiogati nè al blocco occidentale nè al blocco orientale dovranno proporsi, nell'azione· che prossimamente svolgeranno alla Costituente e nella vita politica del paese, di creare una situazione per la quale anche la Russia e le altre potenze orien– tali .che fanno parte della sua costellazione sentano che è comune interesse di tutti rendersi conto della solidarietà di interessi che unisce tutti i popoli del mondo e formulare un piano che sia espressione del sentimento e del bisogno di questa solidarietà internazionale, per uscir fuori al più presto dalla situazione di pericolosa sospensione o, peggio an– cora, di tensione in cui esse si sono poste. Sara questo il miglior apporto che noi potremo dare a una politica veramente socialista nei rap– porti internazionali. U. G. M. BibliotecaG.i o Bianco Saluto a Salvemini E' tornato da pochi giorni in Italia, a rivedere il suo ,Paese e gli amici, Gaetano Salve.mini, dopò oltre ve-ni'.un anrw di esWo. Ai nostri leltòri non ·abbiamo bisogno dz' dire chi eg,li sia, ,nè ricordare l'altissimo suo valore dii sto– rico e di scrittore politico, fra i maggiori ,che ,ebbe l'Italia in q11es,tiullimi due secoli. Qui vogliamo so· prattutto .ricordare iJI:coraggio, &i fervida passione, la chiarezza di pensiero con cui ,egli .combattè -con– tro il fascismo sin dal primo suo nascere. Quando, dopo il tris/amen/e famoso disco-rso de,/ 3 gennaJio 1925 e la promulgazione delle leggi contro tutte le libertà, parve a molfi. che· si dovesse rassegnarsi a sopportare il fascismo fino a che il naturale proce· . dere degli eventi avesse segnato la sua fine, Salve– mini non sz' rassegnò e, impedita la libertà della pub– blica stampa, iniziò il pi-imo giornale ciandesli110 che nel/ perio·do del Secondo Risorgimento sia uscito in ItaNa; e nel liloro che 'gbi dette: « No~ mollare-~, i'?dicò qual eraJ l'imperativo categorico che la gra– vità de,~l'om imponeva aJNacoscienza <!i tutti gli lta- liai~i, e rideS<lò con esso la ferv;'da passione e la..vo– lo,ntà di combattimento, spe,cialmente in numerosi giovani che si racco!sero intorno a ,lui. Arrestato· per quella pubblicazione e tenufo in çarcere per q~al– che tempo, compres,e, anl'us.cita daJ:/a prigionia, che la sorveglianza assidua della polizia non gli avreb· 'be più permesso-· di continuare la sua campagna atti– va contro il fas.cismo, e per questo emigrò al'1'estero, dove continuò un assiduo combattimento, giorno per - gio1·ni>, per ]11ezzo di d1'scorsi, di articoli di gior– na.'i e di riviste, di opuscoli, di libr<i,pe.r il:us,trare aJll'op,!nione pubblica di tutti i Paesi qual'era la con– dizio111edell'Italia, la sventura del suo popolo, e quan– ta co1lpa era nei governi stranieri ,che per g:i erraii calcoli di una meschina diplomazia si prestavano, coir .foro atteggiamento, a dar credito e prestigio al regime che mar-loriava ed avviliva l'ltal,ia. E anche dopo la liberazione combattè in favore dell'Italia e del popo!o itcùano come nessun altro pubblicista, nè in Italig nè fuoni. La <!ifesa dei dirUti, la tutela degri interessi del– l' ItaMa, continuamente e ingiustamente minacciali, hanno trovato e trovano in -t'ui ·l'assutore più con,· vinto ed efficace. E, al tempo ste·sso, tutti. gli av– venimenti della vita pubblica ita~iana egni ha stu– dialo .con acuto senso critico e con precisa infor– mazione, portando nel suo· giudizio la chiwezza dello storz1co e la vivacità polem:·,ca dell'uQmo• ch•e ama ,la sua patria e la giustizia, che vuol correggere gli er· ror<i che quel-Pa danneggiano e le mene che questa offendono. Cosi, ben grande è stato il contrib'uto che egli ha dato a1Vlasoluzione dei .nostri p,r-oblemi più diffi.cili. La « Critica Sociale~, che dal 1897, e per mo./li anni successivi, ospitò nelle sue colonn•e alcuni dei più pregevoli scritti di Gaetano Salvem!ni, pòrge al– lo str<enuo combattente, all'uomo che o:nora il nostro Paese per a:tezza di ingegno e per infrgrità di co– scienza e di vita, un saluto p:eno di ammirazione e di affetto.- '

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