Critica Sociale - anno XXXIX - n. 15-16 - 1-16 agosto 1947
292 CRITICA SOCIALE grado tutto ciò che li d_iffere\1z!a, devono, tuttavia, in ultima analisi essere ntenut1, rn sostanza, ugualmen– te fallimentai\ come tentativi di instaurare manu mliUlari il regime socialista immediatamente, o più o meno rapjdamente (1). . . . . Gli esperimenti in parola hanno qu1nd1, 111defim: tiva, messo in particolare rilievo _un fatto qua~to mai importante: quel:o. cioè, cI1~ nei_ pae?i. dove 11_ pote– re fu .conquistato dai partiti. s_oc1alistI 111 s-e~urt~. ad una rivoluzione, quest! partit~ non sçmo nus_citr .a trasferire -in modo razionale l economia dal bmar10 capitalista su quello socialista non tanto per l',<:>stina– ta resistenza della classe avversaria, o per 1imma– turità deUe necessarie premesse materiali tecnico-e– conomiche, quanto per mancanza di un adeguato piano .costruttivo_ e per l'i_mmat1;1rità.dell!i _classe ope– raia: e questo s1gn1ficà, rn ulllma anaJ.1s1, per defi– cienze ed incapacità intrinser::he del movimento so– cialista,• generate da1l'immaturità dei valori spiritua– li, psicologici. • Per ovvie ragioni, tutto ciò scaturisce .co·n piena e– v.idenza e ri.cchezza di manifestazioni caratt-eristìche non dall'esperimento tedesco, che ha avuto troppo breve durata e si è svolto sull a base di m etodi demo– cratici, ma da'l'esperimento bolscevi.co , dittatoriale p-er· metodo, totalitario per ,pr ogramma e che ancora dura. Di tanti inse,g,namenti negativi, ,di cui è ricco l'e-_ sperimento bolscevico, ci preme in questo momento di indicarne uno solo, forse il più istruttivo, e preci– samente quello che scaturisce dal fatto che nella ri– voluzione bolscevica, a,ppunto per le sua,ccennate ,de– ficienze intrinseche, non si è avverata quella intima concordanza fra il processo distruttivo di liquida– zione del vecchio regime ed i} processo costruttivo di creazione dell'ordine nuovo, la quale è indispen– sabile affinchè una trasformazione rivoluzionaria rie– sca a reali~zare in pieno il proprio compito. Difatti, come di,ce Leone Juaux « faire la révolution c'.est entrepréndre une vaste besogne construdive ». La -vera rivoluzione dovrebbe distruggere sol-– tanto per costruire ed in tanto in quanto·può',costrui– re. La vera rivoluzione, in altri termine, deve essere qn processo soprattutto costruttivo. Ma per questo occorre che siano mature le.rispettive condizioni ma– teriali e spirituali e, prima di tutto - come abbiamo constatato - che sia ·matura la classe alfa quale la storia impone in un dato momento la parte di pro– tagonista de.gli eventi. Ecco perchè la boi:ghesia fran– cese che è entrata nella •Grande Rivoluzione, avendo un'adeguata preparazione economica ,culturale ed i– deologica, è riuscita, secondo la fa~osa definizione di Sieyés a diventare dal ,niente il tutto mentre il proietariato russo, privo della necessari~ maturità per la funzi on.e ,dittatoriale che ad esso ha voluto im, pone il bol_scevis~o, è_diventato oggetto di ·una op– primente ohgar.ch1ca dittatura sul ·proletariato. Natu– ralmente - e a ciò abbiamo già a-ccennato - le de– generative forme di oligarchia dittatoriale bolscevi– ca possono essere interpretate anche come un feno– meno peculiare determinato dalla arretrata conaiun– tnra _economi.ca e culturale della Russia. Tuttavi; l'e– sperimento bolscevico è ricco di elmenti che insie– me co_n quell! forniti Aall'esperimento tedesc~, pon– gono ll1 ,particola-re rilievo un fenomeno di arande val?re sociologico_generale: quello della preponbderan, le 1mp?rtanza dei. fattori soggettivi nel còmplesso di forze md1spensab1li ,,eh.e debbono pr-ecedentemente f?r!Ilars1 n~l grembo del capitalismo per dare la pos– s1b1l!la all'ideale socialista dd in,carnarsi in ·effetti– va realtà. Dke E_ngels (nell'An.tìdiihring): « solo ,con ~n gra-. do _d1 sv1_luppo delle· forze produttive molto elevato sara poss1b1le portare la produzione a tale altezza che l'abolizione deUe differenze di classe rapp1:esenti un (1) Pier preveni.re ogni eventuale malinteso, avvertiamo che non dimentichiamo affatto l'immensa distanza che corre tra la portata storica dell'esperimento bolscevico e l'esperimento tedesco, prat' camente insignificante ~ interessante solo teori– camente·: perciò il nostro articolo è alieno dall'intenzione di considerare alla stessa stregua due così diversi fenomeni e cerca soltanto di rilevare -· dal punto di vista dell'edifica– zione soc alista - quel _minimo denominatore; il quale può perm~ttere di accostare tra loro anche avvenimenti di assai diversa importanza storica. BibliotecaGino Bianco progresso invece di un àrresto e di un regresso~. I moderni tentativi rivoluzionari di instaurare il re– gime socialista correggono e ,compl,etano questa af– fermazione sostanzialmente giusta. Essi pl'o-vano che l'alto grndo di evoluzione della civiltà capitalisti.ca i,n generale e della produzione industriale in partico– lare - come in Germania - non è sufficiente, e che senza }'adeguata maturità di pensier0 nei ,riguar– di del problema di edificazione socialista e la neces-\ saria p,.e,parazione delle masse lavoratrici non è pos– sibile attuare neanche « l'abolizione delle differenze di classe». Questa è la lezione più istruttiva che v, iene sugge· rita dai moderni esperimenti rivoluzi 'ona.ri e _di essa dovrebbero ben rendersi con!o tutti i -pa rtiti socia– llsti in questo momento, quando il muoversi v,erso il socialismo è diventato una necessità pratica fon– prorogabile. III. Possiamo ora trarre una breve conclusione rias– suntiva in riferimento all'argomento e in sostegno della tesi che svolgiamo. _ Il mondo si trova oggi ad una deNe grandi svolte della sua storia. Il più significativo tratto dell'odier– na specifica congiuntura generale è costituito dal fat– to che il socialismo ha•,cessato di essere una sempli– ce dottrina, ma è di'ventato un elemento attivo, di primaria importanza, nel complesso -delle forze vi– ve ed operanti che d-eterminano '1'ulterfore progresso -politico-sociale ed ,e.conomico., Per conseguenza il sodali'smo dovrebbe essere attualmente in pieno pro· ,cesso di passaggio dalla fase teorica e scientifica a quella pratica ,e costruttiva. Ad ogni modo muoversi più o mèno rapidamente verso il socialismo è ora im– ·prorogabile necessità, imposta dalle imperiose esi– genze dell'attuale stato di ,cose. In simili ·cirèostanze acquista una portata decisiva- il pr0blema della via più sicura per arrivare alla mèta fina-le o, in altri ter– mini, il problema di metod0 e·.di forme politiche più ,idon,ei per il lavoro di edifi.cazione sociaHsta. E' di assoluta -evidenza logica, pertanto, che i più fecondi di risultati positivi sono i metodi, Je forme e le vie che sono più conformi aLcontenuto reale di ogni da– to momento storico ,e che- co·rrispondono almeno agli elementi e alle condizioni più importanti di ogni da– ta realtà -storica. Ebbene, da quanto abbiamo detto sopra risulta ,chiaro che il tratto saiiente del mo– mento è ,costituito dalla constatata immaturità deJ.la ,classe o.peraia. Questa eonstatazione sposta il centro di gravità del probfoma del la costruzione socialista dal campo tecnico-economi.co al campo culturale e psicologi'co. Se prima il sod alismo scienttfko, sotto l'inf1uenza della troppo determi,nisti1ca fede nella ine– vitabilità dialettica degli' ev{)nti, attribuiva un'impor- 0 tanza decisiva quasi esdusivamel'\te alla maturità tec– nico,organi'zzativa _de!Le fo;me capitalistiche dE)lla grande -industria, oggi il moderno sodalismo costFut– tivo. passando sul terreno dell'azione realizzatrice, deve, inv.ece, tenere in maggiore conto il fallo del– l'immaturità culturale e organilzzativ.a d,elle stessè masse lavoratrid, per l'autogoverno economico. Stando così le cose, -l'opera di costruzione sociali– sta diventa alquanto ,complessa, perchè, per essere conforme alle esigenze della vivente realtà, de·ve com– piersi in modo da permettere che la trasformazione dell'economia capitalistica in senso socialista s-i svol– ga in logica- G_oncomitanza col proc·esso di rispetti,va evoluzione e maturazione delle masse lavoratrici. Il problema -dei metodi, delle vie e delle forme. poli– tiche da presceglier,e per la Costruzione· so.cialista de– ve dunque essere risolto in base alla sua i 1 ntrinseca rispondenza alla natura oompl,essa del testè indi– cato compito principale del'momento. Proviamo adesso ad esaminare da questo punto di vista la dittatura (1) e .la demo.crazia, doè i due sistemi e i dnw principi; l'aperto o larvato conflitto dei quali costituisce la prindpale capsa ,della profon– da ,crisi che dilania pggi il socialismo e il movimento operaio. Quale di guesti due sistemi - antitetici co- (1) Per meglio illustrare d,31 illOStra te,:;.i vogliamo ammet• !ere che una formale dittatura del proletariato, giuridicament e organizzata, possa sussistere in pratica senza degenera.re in una dittatura personale 9 oligarchica~
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