Critica Sociale - anno XXXIX - n. 15-16 - 1-16 agosto 1947

286 CRITICA SOCIALE l'analisi economica altri ·dall'a.nalisi storica. Da una parte J.a produzion'e moderna ric~i"E;·d1; un_ apparat~ tecnico di una crescente compless1ta, 1 cm elementi sono interdipendenti e la cu:· « ·di,rezione » non può appartenere che ad una éNte sempre men.o numero– sa. A mano a ,mano -che questo proces,so s1. aocen_tue– rà, !"influenza dei « dirigenti» sulla produz19ne s1 fa– rà p iii stretta. Quest' «dirigenti~>, n~l m~ggi?r ~u!Ilero ~ei -ca– s:, non ;ono i propr1etan o !f•l az10111s!1dell_,e1mpr-e· se nè i finanzieri che n•e,costi tu1-scono 1! cap1tal,e o ne m~ncgg'ano ; titoli, e. 1_1eppure_i gerenti commer,c\a– li. Sono i capi « tecn1c1 » quelli che «fanno_ marcia– re» l'impresll, sotto il profilo di strumento d1 produ– zione colo!'o cne regolano il gio·co coordinato degli in"ra;ta""·i multipli del macchinismo e ne tengo,no in mrno Ie'"ìeve di ,coman1do. In tutte le nazioni mod-er– ne ne":i Stati- Uniti come nell'Europa, l'evoluzione ecÒnod\'i-ca obbliga gli Stati ad assumere essi stessi una ,parte -sempre più considerevole nel contro!Jo ed anche nella gestione dir~tta della pr?duziçme. Ma poco importa a qu~sto r1guardc:, la _dDstmz1?ne t_ra imprese private ed imprese nazionali o naz10na!Iz– zat-c.. Che i direttori siano gestori di µna società pri– vafa o agenti pubblici, il loro ruqlo e -le loro funzio– ni nella produzione sono ide·ntici. Il loro potere sul– la produzione è -destinato ad accrescersi di conti· nuo · a misura che il loro potere andrà crescendo, ,e-s– si n~ prenderanno sempre -più nettamente -coscienza, si sentiranno sempre più fortemente solidali 'llel suo esercizio, saranno sempre più vivamente spronati a far servi·re ,questo Jo,ro potere a,J,·loro proprio inte– r.esse, ossia .a prel'evare a ·loro •profitto una ,parte sem– pre più ,èonsiderevole <lel!,e ricchezze prodotte. Così, a mano- a mano che l 'evol.uz: i,one economica si svolge– rà, i di,rigenti si ,cost ituiTann o in ,classe, con una co– scienz•a di o!-asse, con interessi di das•se, ,con p-rivi, 1 egi di• classe. Il giorno in cui i•lsistema capita-Ji.sti,co andrà in fran<l,Uillli(giac-chè, non dimentichiamo~·o, H Burn– ham ritiene ciò ineluttabile) la proprietà privata dei- mezzi di ,produzione sarà soppre•ssa, i ,proprieta– ri, -azionisti, finanziatori, ,gerenti, commerciali, spa– riranno. Ma la classe dei dirigenti, i quali non so– no ,proprietari, persisterà. Non soltanto il suo pote– re non sarà affatto distrutto. ma si troverà anzi infi– nitamente espanso, pokhè non sarà più limitato nè dalla •proprietà capitalistica, ,nè dallo Stato .capitali– stico, e poi,chè la direzione della produzione si sarà confusa con la direzione deHa società stessa. Essi re– steranno una classe omogenea, padrona di fissare es– sa stessa, a suo arbitrio, i procedimenti di selezione .che assicurano la sua continuità, ,padrona di accre– scere senza posa i prelevamenti privilegiati ,che es– sa opera sulla •produzione globale. La rivo'.uzione s;i.– rà cosa fatta: ma la rivoluzione dei dirigenti• invece della rivoluzione sociale, ,e, per quanto riguarda ,la ma•ssa immensa ,d,ei proletari,, che non av,rebhero fatto che cambiare pad·roni e sfruttatori, essa sareb• be stata .fatta per niente. Tale lo schema, ,che, ·nell'Òrdine economico, serve di· base aHe previsioni d·el Burnham. D'altra parte, nell'ordine deÌl'a,na!i,si storica, egli si assume H ,diritto di affermare che tutti i mutamenti embrionali, ,parziali o locali, che si sono prodotti in seguito alla prima guerra morndiale. sono conformi a questo schema. Egli si fonda soprattutto sul movi– menlo tecnocratico ·e del New Dea] negli Stati Uniti, sul nazismo tedesco, sulùa rivoluzione J 1 enin-sta!iniana. Negli Stati Uniti ed in Germania egli ci dimostra ,co– me il regime ,d,eì ,dirigenti si può insinuare nel 1l'inter– no •del regime capitalistico ,che il New Dea] ha la– s-ciato sussistere e che il nazismo hitleriano. non l).a affa11-todistrutto, -come r·egime giuridico •della pro– prietà. Nella Rl]ssia sovietica egli mostra ,come il re– gime ,d·ei dkigenti si possa installare· sulle rovine del distrutto capitalismo e, conseguentemente, succedere al ,capi.taHsmo, fornendo così il mode·Jlo ,esatto e ·completo della futura rivoluzione universale. Al momento in ·cui James B urnham scriveva il suo libro, ossia durante il 1940, l 'esa.me del nazional-so– c,ialismo tedesco,· considerato come r egime economi– èo e sociale,. poteva sicuramente fornirgli. un argo· 1;3iblidteca Gino Bianco mento valido. Io noto d'altronde, per inciso, che a queJ.l'epoca il Burnham, che ha avuto la civetteria di non mutare in nulla il suo testo, riteneva la vittoria fina,l•e di Hi.tler come ipotesi pfausibHe ed indicava anzi la Germania come centro di uno idei tre blocchi - amerkano, europeo ,ed asiatico - fra..i quali si sarebbe diviso un giorno l'u'lliverso « dei dirigenti :t., Nel momento in .cui -scrivo, l'i<n•dizio tratto dal regime nazista ha evi·dentemente perduto importanza e for– za ,proba nte. Invece l'indizio ,tratto dalla rivo,luzione sovieti.ca conserva tut4o il suo ,valore. Ad onta delle ,distruzioni materiali che ha subito per la ,causa ,comvne. l'Unione delle Repubbliche So– vieti che è l]Scita dalla guen;{l non soltanto intatta ma -consi,derevolmente a,ccresciuta nella -sua ,potenza'. Essa ha superato vittoriosamente la prova più dura dell,a sua storia. La sua struttura interna non segna a-1'– cuna s,ensibile modificazione. La rivoluzione ha di– strutto il regime della proprietà privata capitalisti– ca; essa lo ha distrutto all'inizio della partita, sin dai suoi iprimi atti, e, secondo H Burnham, nulla autoriz– za a ,credere ,che il regime distrutto sia sulla via di ricositituirsi in qua1siasi forma. Se -l'analisi marxista era giustificata, se il socialismo ,era veramente l'uni– ca alternativa del ,c·apitalismo, si sarebbe quindi do– vuto vedere a,pparire in Russia, con un processo con– ·comita nte .con la distruzione della ,proprietà capita– listi.ca e ,COI\ una spede di automatka simultaneità, i,1 regi me sociali.sta ,di ,cui il Burnham fissa così le specifiche caratteristiche: regime :senza classi, regi– me interamente democratico, regime inter-nazionale. Ora il Burnham contesta formalmente che il regime sovieti,co possieda anche uno solo di .questi tre ca– ratteri. Lo Stato sovietico, ,egli dice, non è nè demo– cratico, nè internazionale e non tende nemmeno nè verso la democrazia nè verso l'internazionalismo. La ·società che esso ha istaurata non è affatto una società senza ,classi, poichè « l'ineguaglianza dal punto di vista ,d,el .pote~e e dei privilegi vi é ,più marcata che in quaJ:si-asi nazi·one ca,pitalistica » e poi.chè vi si tro– va « lo sfruttamento sistematico a profitto ,di una clas– se basata ~nl possesso dell'economia da parte tl,ello Stato 1,. • • . Questa classe privilegiata è precisamente la classe dei « dirigenti», ossia del corpo solidale dei funzio– nari sovieti,ci, dei tecnLci, dei burocrati superiori, .che, in Russia, n-on IJ)reesisteva •che in embrione alla rivo.Juz.ione e che il lavoro rivoluziona•rio di costru– zione pianificala non ha .cessato di sviluppare, sia in ,numero sia in importanza. Attualmente essa ha sot– toposto al suo control:o esclusivo l'organizzazione e la direzione della produzione, senza la mi'llima par– tecipazione della massa ,dei lavo-ratori, che ha inv,ece ridotto ad un'obbedienza passiva. La. sua onnipoten– za, Q·isultante dalla esiclusività del controllo, le per– mette di assi.curarsi nella ripartizione d,ei prodot,ti, sotto forme o ·titoli diversi, un trattamento preferen: ziale eigual,e o superiore ,a,J plus-'Valore ca,pitaHstico·. Fondandosi su un articolo di Leone TTotsky, pubbli– cato a!la fine del 1939 e « basato sul!a consultazione attenta e sull'analisi delle sta'tistiche apparse nella stampa sovietica», James Burnham afferma che « un'aliquota ,da,],}'11·al 12% della popolazione so– vietica riceve attualmente il 50% del teddito nazio– nale, differenza assai più sensibile che negli Stati Uniti dove 11 10% del'la popolazione incassa approssi· mativamente il, 35% del reddito nazionale ». Padrona delJo Stato, dotata del controllo della produzione i cui strumenti a,ppartengono allo Stato, pirelevante il suo tributo sull,e ricchezze prodotte, ,la dasse dei di– rigenti si è quindi sostituita alla borghesia ca,pitali– sta come classe dirigente. Essa le succede ad un tempo nel potere e nei privilegi. ·Si è spesso qualificato questo ·regime (di cui non i-ntendo qui discutere la descrizione o la valutazione) come « capitalismo di Stato». Il' Burnham non ama questa es])'ressione. E neppure io. Il suo difetto prin– icipale •è di -insinuare un dubbio o di Jasciare sussi– stere un equivoco su un fatto d'importanza essenzia- ,– le ,che, come fa il Burnham, io considero come com– pletamente acquisito: e cioè la distruzione della pro– prietà privata capitalistica. Ne!Ja Russia sovietica, ca,pitalismo di Stato è· invero una ,contraddizione in termini, poi<chè l'appropTiazione degli strumenti di

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