Critica Sociale - anno XXXIX - n. 15-16 - 1-16 agosto 1947
278 CRITICA SOCIALE regola, e tutte le combinazioni govern'.1tive ·restano possibili, se ,è necessario. durante tutto 11oor·so della legislatura. Il nostro sistema per~et~e naturalm~nt~, a priori, più numerose cc:imb1naz1om che non 11 si~ sterna atlua,Je; Un esempio concret(!:. i:n~ntre molt\ Parlamenti attuali non offrono ppss1b1hta akuna d1 formare un governo, l'introduzione del _sistema dei « :voti aggiuntivi» permetterà di p~rre lil a_tto ~o~ soltanto una ma, spesso, parecchie comb1naz1on1 -governative. Il problema che si pone. quando pi.ù gruppi si dichiarano pronti ad .~ssu~ere ,le r~spon– sabi!ità de'l potere, sarà molto pLU fac1lm:eT.1te risolto, se è deciso che il raggruppamento che dispone del più gran numero di deputati -avrà la priorità. Il sistema dei voti aggiuntivi .conferisce un inte– resse sensibilmente .acoresdulo aJ,le elezioni fonda– te sulla rappresentanza proporzionale. Mentre attual– mente le piccole, modifiche ·recate dai'le nuove ele– zi-o'ni non possono ;;ausare ·alcun cambiamento es– senziale-, il sistema proposto restituirà a ogni voto grande importanza -per ,la costituziohe del governo nella prossima legislatura. M<isu~e e ·provveidi'menti speciiaM. No·n ,c'è .dubbio che i tecnid del parlamentarismo ·eleveranno tutta una serie d-i obbiezioni contro le difficoltà di questo .sistema. Anzitutto, la maggioran– za dei due terzi potrebbe mettere in perkolo la vec– chia garanzia costituzionale. E' evidenlie che misure speciali dovranno essere prevedute per questo caso, poichè la maggioranza -dei due terzi, nel sistema dei voti aggiuntivi non ha più ,lo stesso significato e va- . ,lore di un temp,o. Un yegolamento .speciale dovrà essere adottalo per quanto conc-erne ,le leggi che mettono in giuoco la sovranità del popolo, e, anzi– tutto, per ,quel'le che ,concernono la forma dello Sta– io ed il sistema elettorale. Si può, ad e·sempio,, far dipendere i1. voto di consimili leggi .da un voto a maggioranza pro capite, o riferirsi, per le modifica· zioni alfa costituzione, alla maggioranza dei· du.e ter– zi dei deputati ,direttamente eletti. Un altr.o problema si presenterà con '.1aprima en.– trata in s,cena del- blocco governativo. Bisogna di– ·stinguere -due casi, secondo che il governo venga nominato dall'autorità suprema dello Stato o eletto dall'assemblea. Ne,J primo caso faranno parte del· blocco governativo tutti i deputati che voteranno la _ fiducia. Nel secondo il diritto di costituire il governo ·potrà essere rivendicato da raggruppamenti di de– putalli. Il presidente del Parlamento, o altTa autorità a c.;ò facoltizzata, •rkeverà da costoro la proposta scr:.tto di formare il blocco governativo. con la de– signazione nominativa del capo del governo da essi pr('Yisto. Se saranno effettuate pare,cchie proposte, queJia che riunirà il maggior numero di firme avrà la priorità. La propostJl scritta fornisce la base della ripart,izi.one provvisoria dei voti aggiuntivi; la ri– partizione definitiva si fa con la per•centuale -dei voti ottenuti dopo il voto dl!, .parte del governo. Due opposte tendenze si faranno evidenti nella formazi.one del blocco governativo. O si tenterà, per -evitare le difficoltà interne, cii ridurre il più possi– bile il numero dei partiti che ne fanno parte; oppure si -tenterà di raccogliervi almeno la metà dei depu– tati, per opporsi al pericolo di veder-e l'opposizione rmnire un blo,cco più importante ,di quello che ri– vendica iJ governo.• -In questo sistema i governi mi– noritari saranno· .L'e,ccezione, e· non si presente•ranno che in ,ca,so di assoluta necessHài. Su questo punto il sistema dei vòti aggiuntiv-i si differenzia pure net– tamente dal sistema mussoliniano, nel quale una mi– noranza può tenere il poter.e per tutta la durata di una legislatura. Na~uralmen'!.e iii voto pro capile è più sempl-ice del ~1stema_che <;OID1)O_rta nello stesso tempo voti nor– mali e ~o!I ag(i\1unt1v1.Si potrà decidere in prece– denza di non ricorrere a questi voti che in ,caso di necessità. Ad esempio, dopo il voto di fiduc-ia al go– verno, il 'blocco governativo può dichiarare di rinun– ciare -a-ip,ropri voti aggiuntivi per la durata del, go- verno in carka. , Nazionalizzazio dell' industria In mar_qine ai Convegni dei Dirigenti. L'Associazione Lombarda ,dei Dirigenti di Azien· de Ind ustriali, tn· -due riuniond., ha esaminato gli a– spetti tecni.ci deI problema della nazio,na/1izzazir0ne deift'irn idustnia ; e v-i hanno par,teci,palo j, maggiori e– sponenti_ delle più importanti industrie lombarde. II problema - ,che è attuale per i progetti italiani e per le a.niziative fral)cesi e inglesi - è stato studiato astraendo dai principii politici di partito. Cercherò di riassumere - coor,di-nandole - le numeros.e relazfoni -degli esperii, che ritengo inte· ressanti dal punto di vista socialist_a. I contrari. -E' stato premésso che per na7ionaNzzazi'o•ne,.si de– ve intendere passaggio della iproprietà da,i ,privati. allo Stato. Tutti hanno ammesso - a,nche i rigida– ' !Jlente contrari ~ che vi ·potrebbero essere ragioni -di nazional,izzazione per ·1e in,dustrie .ch.ilave e per i grandi· comple·s'si industriali rea!lmente moruo,polz'st-ici. Molti intervenuti han·no anche osservato: che le aziende private - -guidate daLl'interesse hanno uno spirito -di iniziativa che non si riscontra •nelle aziende pubbliche; che una impresa statale rkhiede una organizza– zione buro,cratica che risulta meno agile di quella d-el,le imprese. private, per ,cui le gestioni pubb'liche sono antieconomkhe; ' che nelle aziende pubbliche (dati gli organici•) manca agli 01p,e11ai l' ncentivo stl lavoro e ai dirigenti il senso della. responSJ1bilità e l'inten-esse diretto; che. in ognJ. modò, il! controllo stata,le può avveni– re - anche senza arrivare aUa nazionalizzazione ,con i seguenti sistemi; · a) con il ,controllo sui nuovi "impd.anti; b), -con il controllo sui prezzi, non Jin;i.itato solo alla prima fas-e ,dello scaJTibio (perchè ciò · detérmi~ na unai ingiustizia a ca11ico· dei produttori), ma ap– portandolo anche a:Ue successive fasi, e sino al ,con– sumatore; ,c) con H contvo.Jlo della ,distribuzione in casi di emer,genza, così -da livella11e sull terreno dell'interes– se nazionale tanto la ,posizione det grandi produtto– ri quanto quella dei ·piccoH; IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJIIIIIIIIIIIIIJIIIIIIIIIIIIIIIIJllllllll.11111.111111111111 esatfa ed •assoh ita, l'opposizione, adottando un simi– le r,ego ,lamen.to , farà il sacrificio_ di abbandonare una parte d ella· sua ,-influenza immediata. Essa non potrà risolvervisi che con la speranza di poter godere più tarçli, in diversa situazione, i vantaggi che questo sistema accorda ai partiti di governo. •Ma' il sistema dei votii .aggiuntivi non facilita sol– tanto il compito del, •governc; migliora anche quello– dell'opposizion-e. La funzione fondamentale ..dell'op– .posizione: controllo, e c11i.ticade.J.,governo; viene ri– stabiJ,ita, e, in •conseguenza, •l'op,posizdone è alleviata da compiti che non 1 le spettano. In tal modo verrebbe a ripetersi. ma ad un più ·alto· livello, -la situazione normale in vigore nel vecchio parlamentarismo_jn– gles:e: i partiti governativi governano, i part.iti di opposizione faFIIJ.o l'opposizione. L'introduzione del sistema dei voti aggiuntivi si· - ,gnifica il ,riconoscimento dello svifo'ppo sotto forma d'antitesi, che ha esso pur.e un suo rigore. Ma il pr'o– blema è idi sapere se 'si vuole sopportare q.uesto rigo- re pur -di evHare, o quanto meno limHare, lil ristagno, il- marasma, . .l'assenza di grandezza e la deficienza di Questo prodedimento sarà senti.lo in numerosi pa.e– si ,come un consolidamento della democrazia. Nei' paesi dove esiste la rappresentanza proporziona,le, , 'iniziativ,a, ,che co-lpiscono, ,ai nostro giò.rni, tant,e delle istituzioni parlam,enta-ri. F~DERICO ADLER B"bliotecaGino Bianco
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