Critica Sociale - anno XXXIX - n. 14 - 16 luglio 1947
CRITrCA SOCIALE 263 cana: ma disgraziatamente la suggest:one della demagogia 'I 11 prestig o delle vecchie formule equivoche o :nale assimi– late lo hanno soggiogato. Al fasc'o esso ha sostituito la falce ed il martello dell'unità prole'.aria; · ma ~ forza di discutere· di ·unità di az' one e di unità organica con g' I staliniani è riuscito a rompe,e la sua unità. NeNa misura in cui rinun– ciava ~dia sun- autonomia esso ·perdev,a il suo buonsenso. I! risultato è che ora il partito co:nunista è quantita'.ivamente .11 dopp·o di quelo socia-lista ed è comp!etamente padrone dei a:ndacal!. Al contrario, dov'unque i socia,Iisli hanno respinto ogn. confusionismo, in Imghiterra come in Noi-veg·a, in Svez•ia, In Finlandia, In Cecoslovacchia,_ in Aus'.ria 1 in Germania, la loro potenza s"/l accresc:uta e la· loro causa s'è venuta man mano identificando nella coscienza popolare con la democrazia stessa. Non ci si afferma che opponendosi: i ·nostri· militanti lo sanno bene >. VISUALE DI SALVEMINL Con la consueta_ spregiud'catezz'!, per cui, non ~la ·a dire a c:ascuno il fattJ suo, e, insi .me, con (tmaro acume, Gae- · tana Sa vernini passa in rass.egna la sìtuaz·one Ha'iana in un artlcolo « Soc:al stl ·ed adonis'.i,. èhe L"llalia sucialista · del 22 giugno riproduce dara rivisla italo a;11erkana Gonll'o~ corrent'!, di qua che, ~l'se fa! Ved?ndo L cose un po'•. troppo da ~ontano e un pJ' troppo in astraao, il Sulvemiui ausp:caVa, (ma le cose sono andate diversamente) J'ingr sso degli azio– nisti nel P.S.L.I., qualif:ca: 0 com.{;! un « ca derone » in cui confluivano e si m·cscol~vano le d_;r-ivaz:oni di « Cr:tica So-· c·a1e », di « Iniziat!:,.·a Soc a~ista » P di altre fonti~ « Eppure quel calde-rone è almenu un c~lderone de~:cratico-», s'affret– tava a constatare l'A. «Non· è una "mas.sa " tenuta al guin. zaglio di pochi man·po·atori sedenti in Ro~a, come il par– tito di Tog:iatti, il partito di Nenni e il partilo (con rispetto parando) di Pio Xli. In quell'ambente dem.c~at:co c'è una poss~bifità di a:Z.ioar per uomini che' intendal!O e sappiano la..-orare alla. luce del sole. Nel P.S.L.I. •· nel P.d.A. uomini s ffatti non mancano>. Qurl:o che conta· è che, uscendo dalla g~ne-ricit'à,_ si inizi nna po:itira rearzzutr.:ce rivolta « a propù~ gnare 'provved m.nti concreti imri1rd:ati, di cui vasti s:r~ti del' a p .polazone sentono la necessità, e non si perda più tempo a discutere se si deve star~ a destra, o a sinistra, o al centro, o sopra, o sotto: o \nnanz;, o d. etro agli al:ri partiti; se si deve andare col proletariato o con i ceti medi; qual•è .I soc·a·is:no aut otico e quale lJ spur'.o; che còsa Marx bonanin1a dire,bb,:. o farebbe o non farebbe se fosse ancora vivo, ed altre disquisizioni de!la stessa farina». Lo sch'.e: ramento po:itie" si man:fes~-rEbbe da sè, una volta che si adottasse un metodo che costringesse. la gente a c·ass:ficar~i a fav~re o contro determinati interessi m'inacciati dalle riforme s~l ser·o. Quanto ai nenniani, « cerchino di !Ilette-re un po' d. eh· arezza ne le loro id e. Chi pré!1de an<;ora sul serio la frotLla della "unità d'azione." se ne Vada una vo·ta per sempre ne; partito stalin:sta. cpi vuole .operare p~r qua'cosa di meg"io che la "dittatura del proletariato", cioè la d:ttatura di Tc.g :atti e C.i, ade-risca alla nuova formazione. E chi non r'.esce a dire a sè slesso che pesci vuo·e p'gliare, se. ne riman– ga pur·e con Nenni a rimas~.car. giacul~torie che- non com– muovono n~ssuno >. Quanto ai co:11i1nsti, forse sottovalutan– do il conformismo· che li domina, l'A. pensa a~la p.ss :bi'ità che essi aprano gli occhi e s-i COi\Vincano che « l'opportunismo pseudo machiavelUco del loro capo li conduce alla disfat'.a <d al a v rgogna >, e che, se non sarannJ ·resp·nti in forza di un pr::-concetto anUcomun 1 sn:io, ess: possano confluire a raf• forzare una nuova posizione di sinis.ra, rea-izzatric.: e po– & t:va. Pll()BLEMI DELL'I.R,I. Ai problemi del"I.R-.I. va d-d"cando lnt~ressantl articoli Ernesto Rossi ne l'llalia socia!isla di Roma. Ricordata la orig·n_ stor:ca dell'ls{ tnto di Ricestruzione Indus.triale, e cioè la ce·ssione in contro.parU:a di finnnziame_nti o salvataggi di lndustr e da parie dello Stato, di pacch !ti azionari in toto o in parte, 'A. d:mostra come sarebbe cascare in un tran_e~lo di :nteressl reazionari il liquidare -1 'I.R J. come ~ creatura del fascis:no >. B:sog11a avpre il coraggio di r~conoscere che con ques'.a lslltuzlone Il ftsc's:no è stato sol"ec'to de l'interesse collettivo fors p'.ù di quan!J non si sia fatto dopo la I be– razione ;onc~dendn larghi crediti (p.r più di 38 miliardi) alle IndustrÌe, senza con'.ropartita. Sost tu•r- ai presi ti (di ~ub~io reali: zo, falcidie rlella Inflazione a parte) partcc paz ~m azio– nnrle de lo Stato, meglio risponde ag'.I Interessi collet~1vl e ad una pol:tlca di « p anif:caz:one ,sociallsta ». Questo s1 doveva Biblioteca Gi o Bfanco fare (e 11 riuscito esper'mento fasc'sta era ammonitore) ~ non si I è osa!o~ An~lizzate le Società control•'.ate da?J'I.R.I .• e riCO"". conosciuto che ve ne sono alcun~ che non rìvestono alcun inte– resse pubblico, il Rossi ri'eva c·ome i larghi e importanti set:ori pro_dutt:vl da altre dominati fanno si che « n.ll' I.R.I, il ~gov-:rno possiede an, ora uno strumento che, opportunamen– te. perfezionàto, j>uò avere una grandissima par:e p~r c:.nsen– t"re l'intervento del o Stato neH'econom:a nazional.:- ». Occor .... re certamente un Vaglio delle aziende, un loro coordi~amento, un con!ro"ln sulia loro- effi~il!'nza, -ed anch.? sul modo con cui sono gestite, non esente ·spesso da i:ngl?'renze private e da -collus'oni. Occorre sopra'.tutto dare a'l'interv.nto del"J.R:I. una portata non esclush•amente finanz-:'aria, ma produtt·vist:ca. che elimini 'nel e àzlenrle _controllate égn, ,forma di caos • di paraSsit:smo. E conc·ué:l.: « Le aziende I.~.I. non po~sono con– tinuare a produrre, c·ascuna p?r suo conto, quello che !Ile– g'io. credono: devono produrre secondo un p'.an 0 d'insieri:ie, studiato né-ll'inter.sse de l'economia. naz·onal':'. Non possono continuare ad essere te11ute come enti di pubblica assist 0 n:-a, per. oc.cupa re una certa massa di lavoratori: d. vono ad altare le loro :naestra11ze aire pe.ce -ssità dell'organizz~zi'one prollut .... tiva economicamente ... ,rf:c!en'te .. Non_ possono continuà:t"e ad es– ser~ azie:nde mangia-rnjl:ardi de!-contì-ibuenti: devon0 dive~ nire fat:ori decisivi per la r' .pr.sa delJ'ecjnomia ila iana ». Le stesse es·genze di un m!gliore· coordinamento defe aziende, di (Hminazione di alcune, di. sne limento del'e a'tre, esprime il nostro p·etro Beghl in un articolo sui « Problemi ·deti·J.R.I. • ne La sqnil a socialisla· di B01:,gna, del 3' luglio. li nostro éJ!Ilpagtlo mette in ril"evo l.'eÌtorme importanza, per fina"ità soc·auste, che può a,ere l'I.R.I. in una pianificazione coordl"" na:a, e la_ necessità che, risanate le az·ende, l'I.R.I. sia posto ln grado di rendersi autonomo dall'er3.ri0, ·e an::i di contri– buir.! alle sue Iortune. A PROPOSI'l"O DI EMIGRAZIONE . . Emigrazione è int!tolato un ottimo arlico'o di Riccard') Bauer nel n. 5 de la rivista 'Jfinerva=. Constatata l'ans·a di eva– sione e la nEcess·tà di trovare al!rove sbocchi· al'a nostra 'mano ·d'opera ecc.dente. si pongono in propositJ due esigen~e. La prima è che «non· Si d~ve cons?nlire che là em 1 graz·one,, per chi vi è indotto, Si traduca in upa r!sch· osa avventura· ehe. !~ guidi ad Una vita di stenti fors~ superiori a quelli .sfuggiti asciando '.a patria, ad un'avventura che presen~i qual– che poss:b lità fa..-ore..-qle solo per un'esigua percentuale di part nti ». La seconda è che « una cospicua e~igrazione di mano d'opera italiana è possib;!e con relat:va sicurezza di successo so tanto se a l'est~ro· andranÌlo quanti seriamente so no dota:i di qualche specif:ca capac tà professional.: », d ... nde la necessità, sia di una prtparazione t~cnica degli em!~ranti, sia di un rimpiazzamen·.o degli rmigranti con mano d'opt'ra da· .qualificare rap'idamc:1te, Cons!atato come con troppa Jf'gge– rez;-a ~a stampa facc:a hal:nare i:lusorie pi:9spettive· migra ... -tor'e,l'A. ribadisce la necessità che lo Stato meglio controlli e coJrdini questo imponente· fe-no:neno econom·co-soc'.aL:, spe-i cie ricos~ituendo !o strumento ..che si è d·mostrato più aaoJ e ~'.oè il Commissariato Generai,. per l'Emigre.zlone. A proposito ..di e~igrazione, sa'utiamo con vivissimo plauso il « BOLLETTINO QUINDICINALE DELL'EMIGRAZIONE» che « L'Uman taria » riprende a pubb icar.e c:.n la consurta ser:e– tà d'int~nti e nobiltà di fini sociali.~ ESso mira a dar: prec'se e c-·rconstanziate not:zie sugli accordi in tema di emigrazio!'le, sug'i sbocchi emJgi:atori e la loro effe'.tiva cons·stenza, su le pratich_ da esplicare, sui d :rt.ti d~gli emigranti, sui'.e effet– tive condizioni di v:ta e di salario dei vari paesi, ecc. Co– ·stituisce quindi un in4,ispensabi'le stru:nento per tu:te !e or– gallizzazioni. che s'inter.ssa1~ di em=graz·one, per i Comuni~ per g i emigranti stess:. E :ner'.la quindi una larghissima diL fiusione che-, non dubitiamo, saprà conquistarsi per i suoi in ... trinseci l'regi 1 STATI UNITI SOCIALISTI D'EUROPA. Il recente congr sso di Par'gi per gli Sta'.i Uniti Socialisti _d'Europa ha impostato i suoi lavori su di un inter·essante studio, pubblica!o nel numero 19.,,,. del . ~9 g·ugno· di Europa Socialista. Real'sfca!llente consta'ando la frattura tra b"occo . americano e blocco orientale, si afferma che·« l'U.R.S-S_. è co– stretta, per motivi econom:ci, p~I:tici, ~trategici, ad a'largare la propria area .d'influ ~nza ad econo:nia chiusa al o scopo di allon~anare la minacc·a di aecerchiamento che p_sa su tutte ie sue front·ere .t, legando a tale suà ·pol:tica il p .tenziamrnto dei vari partiti comunisti nazionali mentr: « gli Stati Un:ti, costret:i ad acqu:stare la supremazi~ su tutti i mercati mon. l
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