Critica Sociale - anno XXXIX - n. 14 - 16 luglio 1947
260 . CRITICA SOCIALE quel momento il popolo cinese si pone alla testa del m~-. vimento di emancipazione dell'Asia Orientai~, .. che culmi: n<>rànella sconfilla del Giappone nel 1945. Diciassette anm durò la· rivolta dei Taiping ( 1848-65); l'incendio si svilup• pò tra le masse ron:adine e divampò !n. undici pr~vin~e· a sud dello Yang-tzè e lungo lo Yang-tze; alla fine 1 Bntan– nici appoggiarono il governo manciù ~ la rivol:a fu sof_– focata dalle baionette del ccGordon cmese ». Nel 1900 e il Nord che insorge: i Boxer, aizzati dalla morente dinastiu contro •li stranieri, invadono le campagne e assediano a Pechino" il quartiere delle Leg,tzioni. E'. un'ondata di puro · xenofobismo, che non persegue 0 alcun realistico scopo rivo• luzionario. E' il Celeste ,Impero che si dibatte negli spa– simi dell'agonia, per spegnersi pochi anni più tardi. Intanto il colosso czarista ha stanziato truppe in Manciuria, e quan– do Jle verrà sloggiato dai Giapponesi nel 1905, l'Asia guar– derà al piccolo impero insulare, che, sotto la guida di Mutzu-Ito, ha compiuto una vertiginosa evoluzione · nella tecnica e nell'organizzazione militare, come al naturale di– fensore degli interessi dei popoli asiatici contro la prepo– tenza europea. Ma il Giappone si è limita,o a calcare sulla sua rigida struttura feudale un'armatura moderna: asser– yita al 'fanatismo ,;hintoista e al regime dei grandi pro– prietari terrieri e dei samurai, la tecnica occidentale pro– durrà· un militarismo dei più feroci e distru1tori, che cer– cher·à di legit'.imare la pr<lpria avidità espansionistica con la necessità di dar sfogo ad una popolazione esuberante'. La leggenda della ccdisinteressata » protezione giappo– nese crolla il 22 agosto 1910, con l'annessione della Corea. Un anno dopo la Cina riprende jl suo ruolo di grande combattente delle libertà asiatiche, abbattendo i Manciù e dando vita alla Repubblica Cinese. Il. periodo suc_cessivo, dei « signori della guerra >l --,- lungo interregno di cui ap– profittano tu'.te le Potenze per far dilaniare il paese -dai Chang-'fso-Lin, dai Feng, dai Wu-Pei-Fu, dai Yuan-Shih– kai - è anche il periodo della maggiore attività di quella stranissima figura di rivoluzionario che è _il dottor Sun-Y at– _sen, il fondatore della m oderna Cina del Kuomintang. Sun si appoggiò all' inter.no alle masse contadine, bramose di migliorare le proprie co ndizioni di vita a spese dei pro– prietari, agli studenti e agli inttlle':tuali progressisti; ,l– l'estero ottenne fondi dai Cinesi ricchi, emigrati e susci!ò l'entusiasmo dei connazionali poveri disseminati in tulle le isole del Pacifico e nelle Americhe. Fu di volta in volta xenofobo, democratico, filo-imperialista e filo-bolscevico (allora imperialismo e bolscevismo erano ancora termini an'.itetici, ma forse il rivoluzionario cinese sape~a vedere oltre il suo stesso opportunismo). Ordinò il boicottaggio antinglese ad Hong-Kong, antifrancese nel Tonchino, e si attirò le simpatie dell'Unione Sovietica. Con· una tale s·tra• tegia, Sun avviò la Cina in una direzibne completamente nuova. Egli morì nel 1925, lasciando jncompiuta la gigan– tesca impresa, ma- la ~pinta dinamica da lui impressa 91 s11-0popolo con:inuò ail operare in profondità. Nella dot– trina .di Sun trovano posto, con disinvoltura tutta orientale. il nazionalismo allo stato puro, la delll,.Ocrazia parlamentare e il ,socialismo. Senza tentare impossibili sintesi, egli com– binò il suo eclettism,:, con le necessità contingenti e ne ca,v~ un'in:elligente formula .Ii compromesso, buona per tutti colora che acce(tavano di combattere o di alleggerfrsi il portafogli per la libertà e l'indipendenza della l,rna, e insieme ·fatta per accontentare America, Gran Bretagna e. Russia, evitandone, possibilmente, i. fastidiosi interven:i. Can:on divirne il èentro di un immenso ordito che for. merà l'ossatura della Giovane Cina. Da Canton partirà, al comando di Chang-Kai-Shek, la ccspedizione del Nord », destinata a unificare tra lo sbalordimento delle potenze oè- .cidentali, lo sterminato territorio ddla Repubblica; a Can- · .ton gli uomini della III Internazionale inizieranno il loro complesso lavoro per legare l'avvenire della Cina aÙa po– ~itica estera di Mosc~, neutralizzando abilmente le opposte mfluenze anglo-amencana e nipponica. Dopo l'incidente . del P<;>nteMarco Polo · (Peiping, 1937)', la partita decisiva ~l G~appone, asso!'endo ten_ip~raneamente i gravi dissidi 1nter?1, crea una Cma meravigliosamente compatta 'sotto le bandiere del Kuomintang (in cui è pure rappresentato il Par:ito Comunista). La vittoria segnerà la ripresa delle lotte civiJ.i, rivelando l'impotenza e l'inutilità delle formule com– promissorie quando. il motivo profondo della libertà e del– l'integrità nazionale, attorno a cui s'era realizzata la formi– ,dabile coesione di tutte le forze cinesi, .venne a ma~care. L'Estremo Oriente dopo la secorula Guerra Mqndiale. La fine della· seconda guerra· mondiale tr'ovò la situ:\– zione nel Pacifico radic_almente mutata. La po,enza mili– tare giapponese era annientata, L'offesa atomica contro le BibliotecaGino Bianco città nemiehe ne aveva determinato il c,ollo, aprendo U ciclo di una crisi che dovrà portare ali' edificazione di un mondo libero e unito o alla distruzione totale delle razze civilizzate. Prima di Pearl Harbor il Giappone dominava i cieli e le acque del Pacifico e costi'.uiva il centro di un ~quilibrio che aveva ai suoi poli estremi gli Stati Uniti e la Cina. Oggi il Giappone è una base americana, e i re– scritti imperiali di Hiro-Hi~o debbono recare, per essere validi, la controfirma del dittatore americano Mac Arthur. Gli Stati Uniti sfamano i Giapponesi, ma impediscono .ii loro uomini politici di sinistra di iniziare legalmente un'at• tività qualsiasi contro il persistente feudalismo. I Giappo'. nesi si sottomettono volentieri alle autorità costituite, ma non è da escludere che in certi ambienti covino segrete faville revansciste. Gli Americani, cercheranno di indiriz– zare gli odi non sopiti verso -l'antica rivale del piccolo im– pero: la Russia - padrona nuovamente della Mapciuria, insediata nella Corea settentrionale, nella parte meridio– nale di Sakalin e alle Kurili. • La tendenza a fare del Pacifico un mare americano ri– sale a Clevéland, a Mc Kinley, al primo Roosevelt. Nati da una rivoluzione antimperialistica e antimercantilistica, gli Sta:i Uniti, dopo Ja superba colonizzazione dell'Ovest, finirono per asservire alle proprie esigenze commerciali e strategiche oltre la metà dei due emisferi: la mistica prag– matista del Primato Assoluto e circostanze d'ordine econo– mico, tlemogràfico e politico (superproduzione, sovrapop<>· !azione, lotta, per il possesso ·esclusivo delle sorgenti di materie prime, timore dell'agitazione operaia,· quaccheri– smo democHtico) spingono gli S:ati Uniti ad un'affannosa conquista _del Mondo. Nel Pacifico sud-occidentale essi_ ur– tan_o ora gli interessi vitali del' Commonwealth. L'Austra– lia segue con .estrema apprensione_ gli sviluppi dell'azione americana in Estremo Oriente, dove la «-National City Bank >l sta favorendo la ripresa, sott()· il proprio controlfo, del commercio estero giapponese. Nonostan:e questo, Au– stralia, Nuova Zelanda e Gran Bretagna non esiterrnno ad appoggiare le pretese americane su Okinawa, le Riu-kiu, le Bonin, quàndo si discuterà il trattato con il &iappone. Ogni opposizio'ne sarebbe d'alt-ronde !impossibile. In Cina, gli S. U. inviano aiuti e consiglieri militari al Kuo'\ni,;i- - tang,, per la lotta co'ntro i comunisti; in Corea minacciano di au:oriizare la costituzione di un governo di destra nella parte meridionale della penisòla contesa; in sede di com– missione quadripartita di controllo per il Giappone, ,i rap– presentanti britannico, cinese e sovie~ico hanno funzioni ·puramente decorative. Sono ·questi i maggiori punti d'at– trho tra i due blocchi in Estremo Oriente. L\nasprirsi dei confli 0 :ti in Cina ha un al.t o valore indi– ca~ivo. Sostaniialmente esso denuncia i l •"fallimento del- 1'-esperimento governativo -del partito di Chang-Kai-Shek e il rapido riallacciàrsi di una fitta rete d'intrighi interna• zionali. La prevalenza degli interessi dei grandi proprietari terrieri in seno al Kuomintang ne ha provocato l'irrigi– dimento su posizioni reazionarie e assolu:istiche. Oltre al– l'aperta rivolta dei comunisti, il <;ovemo di Nanehino deve fronteggiare l'opposizione tenacissima e selJli-illegale della Lega Democratica e del Pai,tito della Giovane Cina. Le tre grandi .correnti avv-ersarie, camminano ognuna nel solco dell'insegnamento di Sun-Yat-sen: del principio n~ziona-· listico si è appropriat<) il Kuomintang, di quello democra– tico i partiti d'opposizione, di quello filo-bolscevico i CO• munis:i. I recenti successi di questi si spieg/lno con la so– luzione da essi avviata del prol;>lema f'on'ilamentale del– l'economia cinese: la terra. Un ·singolare ricorso· storico che a!Ia-ccia nel tempo la Rivoluzione d'Ottobre alle odier• ne fortune del regime· comunista .nelle province nord-orien– tali della Cinar e a sud della Grande Muraglia. E' tut– tavia assai probabile che M-<iscadia l'alt ai comunisti cinesi prima che le loro truppe dilaghino verso Sud: ciò provo– ch:,rebbe una tfOJ:!,llO forte reazione degli Stati UniiL Si -va intanto delineando una minaccia russa nel Sin– kiang (Turkestan cinese) att,avérso le. repubbliche sovie– tiche .dell'Asia centrale - sorda infiltrazione che, se coro– nata dalla formazione di « repubbliche popolari » della_ Mongolia interna, sotto il diretto controllo di Mosca, po– trebbe allargarsi fino a costi:uire un scrio pericolo per l'India, nella. regione dell'Assam, e la Repubblica Birmana (dove già esiste un nucleo comunista illegale ·capeggiato da Takin Soe). • ·A turbare il- vecchi~ equilibrio .imperialistico in Estremo Oriente, ha- pure contribuito in questi anni il vigoroso mo– vimento anti-colonialista svilqppatosi in quella che fino all'occupazione nipponica si chiamò Indocina Francese. I rivoluzionari (nazionalisti) ann~miti ha11no scritto pagine I '
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