Critica Sociale - anno XXXIX - n. 14 - 16 luglio 1947
258 CRITICA SOCIALE scimento della produzione. I dirigenti dei sindacati giunsero a din1enticar.l! così aoertmnente i loro cloveri sindacnli ~ i Bisogni essenziali della classe operaia, che la produzione stessa fu messa in pericolo. Stalin dovette ben pre,to inter-, venire a questo proposito. Nel suo appello su « I ·compiti nuovi della costruzione economica », a una conferenza di funzionari economici, il 23 giugno 1931, fece notare la necessità di fare più attenzione ai bisogni quotidiani dei lavoratori. Questo appello di Stalin condusse la stampa sindacale a criticarsi da sè. Nella fabbrica di trattori di Stalingrndo « i capi sindacali hanno considerato opportuno interessarsi ai bisogni vitali dei lavoratori »; essi furono chiamati: « cattiva aggiunta degli organismi economici» (Trud, 15 agosto 1931). Segna· lando le condizioni di lavoro della fabbrica d'automobili di Gorki, Trud si lamentava nel suo articolo di fondo del 16 agosto 1931 che la mancanza di interesse dei dirigenti sindacali per le condizioni materiali dei làvoratori impe• diva loro di vedere cci numerosi fatti deplorevoli che sono fatali per· la realizzazione del piano industriale e finan– ziario>>. Nuove funzioni. Nel_ 1933 il Commissariato del popolo del Lavoro fu sci lt-0, e due delle sue funzioni - la protezione del lavoro (in realtà l'ispezione sul lavoro) e l'assicurazione sociale - furono trasferite ai sindacati. Schwernik, allora primo segre– tario del Consiglio centrale dei sindacati, attribuì aperta• mente questa riforma al fatto che gli organismi del Com– missariato del popolo del Lavoro manifestavano a •1olte, nei campi dell'ispezione sul lavoro e delle assicurazioni sociali, la tendenza a non 'prestare l'attenzione dovuta agli interessi della produzione (Pravda, 4 luglio 1933). Si pensava che i sindacati sarebbero stati più rispettosi di questi interessi. Questo dedino arrivò al punto che alla fine del 1935 fu proposto, in ragione della tendenza crescente a dare agli organismi econ01nici ~l'amministrazione in n1ateria di politica del lavoro, che l'ispezione del lavoro fosse compiuta da questi organasmi. Questa proposta partiva da V. Polonski. allora uno dei segretari più influenti del Consiglio centrai~ dei sindacati, e fu fatta in un appello alla fine di dicembre 1935 e alcuni giorni più tardi nei suoi articoli Za Industria– lizatiyu del 3 e 8 gennaio 1936. L'ìspezione del lavoro sarebbe, di fatto, completamente scomparsa. Benchè le cose non _siano mai arrivate fino a questo punto e l'ispezione del lavoro sia rimasta di competenza dei sindacati, il regime applicato non divenne mai un mezzo efficace di protezione dei lavoratori. Regime delle assicurazioni sociali. Le assicurazioni sociali hanno una parte' importante nella vita dei lavoratori russi ed i sindacati consacrano gran parte della foro attività ad amministrarle, ma anche qui - forse ancora più che negli altri campi dell'ammrnistrazione ~e'! lavoro - la politica del lavoro ~ subordinata quasi · mteramente alla politica economica. Nel settembre 1929 il Comitato cenirale del Partito comu– nis~a ins!ste~a su_l ~atto che bisognava che il còmpito delle ass1curaz1om sociali fosse quello di e,accrescere in tutti i modi possibili l_a produttività della mano d'opera, nel qua• dro del piano generale di indnstrializzazione del paesè ». <eSecondo questa politica tutto il regime di assicurazioni sociali fu riveduto e una serie di riforme dal 1929 al 1938 ne fecero un agile strumento adatto ad aumentare la pro– duttività, della mano d'opera e a rafforzare la· disciplina». Il passaggio dell'amministrazione delle assicurazioni sociali ai sindacati segna un passo nuovo verso l'adattamento del regime di assicurazione alle esigenze della politica econo– mie? sovietica. B~~te:à, p_er illustrare questa politica, ripor– tarsi alla .parte pm importante di tutto il reoime l'assicu· razione malattie, così come è stata stabilita dall'~ltima ri– forma fondamentale del 28 dicembre 1938.- L'Unione Sovietica fu orgogliosa del sùo reoime di assi– curazioni sociali per molto tempo per il fatto" che il lavo– ratore riceveva, in caso cli malattia, una indennità equiva– lente al suo salario. Questa disposizione è stata abbando– nata a poco à poco dopo il 1930. Dal dicembre 1938 sol– tanto i lavoratori impiegati in m.odo continuativo da sei· anni nella stessa impresa ricevono le indennità totali di malattia. Quelli che sono impiegati da tre a sei anni nella stessa impresa ricevono 1'80% dell'indennità totale, quelli che ·sono impiegati ,]a due a tre anni ricevono il_ 60%, men- BibliotecaGino Bianco tre i lavoratori che sono impiegati da meno di due anni hanno diritto al 50% delle indennità. Tutto quanto precede non si applica che ai lavoratori sindacati. Gli altri lavora– tori non Eicevono che la metà di quanto riceverebbero se fosserb sindacati. Il decreto del 28 dicembre 1938 preve– deva una restrizione ancora più draconiana: cci lavoratori che ·sono stati licenziati per infrazioni alla disciplina o per colpe (si veda quanto s1 è detto sopra) e quelli che hanno abbandonato il lavoro di propria volontà non pos– sono ricevere una indennità di malattia se non dopo aver lavorate sei mèsi nel loro nuovo impiego ,,. Dura ate· i sei primi mes'i di lavoro l'assicurato perdeva il diritto ad in• dennità, non soltanro nei casi indicati sopra, ma anche se egli lasciava il suo lavoro legalmente. (D'altra parte, dopo il 26 giugno 1940, divenne Piegale lasciare il proprio la• voro). Queste disposizioni -sono caratteristiche dello spirito di tutto il regime delle assicurazioni sociali, così come è Alato organizzato nell'Unione Sovietica dopo il 1930. L'assicura– zione sociale è diventata uno strnmento che lega il lavora– tore al suo lavoro, una branca dell'attività sociale che col– tiva presso i lavoratori un· sentimento di fedeltà alla fab– brica·. L'assicurazione sociale è compresa nel quadro gene· raie delle attività dei sindacati e diventa uno dei servizi sociali di fabbrica, simili al regime in vigore in numerose imprese fuori della Russia. Servizi sociali della fabbrica. I sindacati russi prendono parte oggi ad ogni specie di attività, all'interno e all'esterno della fabbrica, che abbiano per scopo il benessere dei lavoratori. Naturalmente le con– dizipni di sicurezza e di igiene nelle officine, la fornitura di cibo e d'alloggio fuori dell'officina dipendono diretta– mente dalla direzione dell'officina stessa. Ma i sindacati debbono controllare e · incoraggiare queste attività, partico– larmente fuori dell'officina, e lavorare direttamente per i ·loro membri in numerosi altri campi: occuparsi dei diver– timenti, degli asili infantili diurni (in parte nel quadro delle assicurazioni sociali e in parte come organismi diret– toriali), dell'iscrizione dei ragazzi alle scuole per elevare il livelilo dell'abilità professionale dei lavoratori, e di altre iniziative. Un interessante esempio di queste è costituito da– gli orti della vittoria durante la guerra. Questo oiardinaooio ha oggi una parte importante- nell'alimentazione" delle cia"ssi lavoratrici russe. Esso è organizzato in parte dall'officina e in parte dai sihdacati, ma è soprattutto sotto la respon• sabilità di questi ultimi. Essi assegnano i lotti ai coltivs• tori, li forniscono di semi, dànno loro l'istruzioue agricola e nel caso di giardinaggio collettivo assicurano la direzione. La rete degli orti della vittoria di ogni specie comprendeva: nel 1942 cinque milioni di coltivatori con una superficie di 1.23.5.000 acri; nel 1943 11,6 milioni di lavoratori e 1 mi– lione 950.000 acri; nel 1944 più di 16 milioni di coltivatori con una superficie coltivata di 3.335.000 acri (Trud, 2 di– cembre 1943; lzvestiya, 27 dicembre 19'44). Specialmente dopo il 1930 si sono riavvicinate le organiz• zazioni economiche e quelle de\ Partito all'interno e all'e– sterno delle fahbr.iche e il Partito è divenuto un fattore decisivo nella direzione delle fabbriche mediante il recente passaggio ad esso di alcuni dei còmpiti educativi assolti prima dai sindacati nel campo dei servizi sociali di officina. I sindacati sono diventati completamente, in Russia, stru– menti che servono la ,politica di aUI!lento della .produzione. I sindacati hanno perso le funzioni principali che compi• vano prima dei, cambiamenti fondamen•ali del 1929. Essi non cercano di influenzare l'impiego della mano d'opera sulle condizioni di assunzione, e in linea di principio non cercano di influenzare l'impiego della mano d'opera nel– l'interesse dei lavoratori. Per ai;;.tare la politica di accresci· mento della produzione i sindacati si sono trasformati in modo caratteristico. Essendosi rafforzato il controllo del partito comunista sull'industria, i sindacati si sono trovati sempre più privati del dovere di interessarsi direttamente alle questioni economiche e tecniche. Essi si sono piuttosto concentr/lti sul rafforzamento della disciplina della mano d'opera, sull'accrescimento della produttività della mano d'opera. Essi si in'teressano dei lavoratori non in quanto questi sono. degli impiegati, cioè avendo i compiti di un organismo c-0Uettivo di disCussionP. ma in ouanto i lavora– tori sono consumatori ed hanno bisogno di servizi sociali. SALOMON ScHWARTZ
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