Critica Sociale - anno XXXIX - n. 14 - 16 luglio 1947
254 CRITICA. SOCIALE 1) Anzitutto appoggio. _inco~dizionato_ all'~.N.U., ·considerata dal Governo bnt:3_nn 1 co. C<;>J?e 11so.o mez– zo per impedire nuove e. p1u terr1b1l! W;lerre ed ~– vitare i reciproci sospeltl fra l~ naz1on 1. _In parti– colare, nel suo discorso pronunciato dava1_1tIa!-8: Ca– mera dei Comuni il 23 novembre 1945\ 11 m1?1str~ deg i E~teri Bevin sostenPYa ,a :irr{ 'ss.ln : se non rl! una sostituzione, per lo meno ?l u ~o sv iluppo e d1 un -completamento della organ!zzaz10!1e c;eata a S. Francisco mediante la formaz1Qne d1 un asse'Tlblea mondiale per la pace, eletta direttamente dai ,Joi.,oli di tutto i! mondo e le rlll lr/J"I avrPhhero rlon1lo •costituire il diritto mondiale (World Law), che so– stituirebbe il diritto internazionale e verrebbe appli-· calo da un potere giudiziario mo_n?ia_Je, con _l'uffi– cio di interpretarlo; -e da una pollz1a 1nternaz1onale che ne garantirebbe l'osservanza. 2) La seconda grande direttiva· della Politicm E– stera laburista è quella di operare una mediazione mondiale fra l'U.R.S.S. e gli Stati llnili d'America. Tale politica di comprensione, se non di aperta a– micizia, verso la Russia sovietica, che non è condi– visa dalla destra conservatrice facente capo a Chur– chj]J, può avere forse maggior probabilità di suc– cesso .dopo l'irrigidimento della politica di Truman nei riguardi dei Sovieti. · Il ·compito che si propone il Governo britannico è quello di far riacquistare al proprio paese un'e– gemonia mondiale, scegliendo una « terza via» pa– cifica frn l'imperialismo capitalistico dell'America e la dittatura comunista della Rus5ia: ciò corrispon– de alle più pur-e tradizioni deJJa corrente laburista in Grnn Rretngna. rhe ~emnre so~tenn,. ln conveniPn– za dell'anti-imperialismo sia nel manifestare la pro• pria opposizione alla guerra boera del 1901-3, sia nell'appoggio delle rivendicazioni irlandesi del 191i- 21, si~ nella simpatia per il Congresso indiano e per i suoi capi Gandhi e· Nehru, sia nell'opposizione al Governo durante la prima guerra mondia:e, che con– dusse fino all'arresto di Mac-Donald, sia nell'oppo– sizione al riarmo nel periodo fra le due guerre mon– diali ecc. Oggi i Laburisti sono sicuri da un Iato di· non perdere !~appoggio politico degli Stati Uniti (i quali, come ha anche c;lichiarato recentemente il nuo– vo ambasciatore americano a L'ondra Lewis W. Dou– glas, hanno necessità assoluta di una cooperazione anglo-americana), ma d'altro canto sono preoccupa– ti della invadenza economica e militare della Repub– blica Stellata, invadenza che si manifesta speci-al– me ntP nel •en ro d-e ~'rrlitrrrnneo (' I'(' ~ n~' 0 ", nn– tro]ifera del Medio -Oriente, dove gli Stati •Uniti han– _no dato inizio ad una produzione intensiva nell'Ara– bia Saudita e già partecipano alla produzione del– l'Iran. Per tali ragioni la politica laburista ha sem– pre voluto, specialmente sul piano mondiale, tra- · -vare un accordo con la Russia, cercando di portare ad un esito favorevole le trattati v-e per il rinnovo del 1at1ato rl al eanza anglo-russo. wi\ fìrnwt0 il 2fi maggio del 1942, nonostante i sospetti dei dirig'·enti sov'etici. rhP ebbPro il loro acme in un vio'.wto ar– ticolo della Pravda, in seguito al viaggio di Montgo– mery a Mosca. articolo che 1netleva in relazione un supposto ripudio del. trattato da parte britannica -con una no ;tira di s+rplta ro!labornzionp militare ed e– conomica fra Inghilterra e Stati Uniti. La po11iU-caeuropea dez' Laburisti'. 3) Sul ,piano europeo la politica laburista è co– s!retta a -s_vo!gereuna opposizione maggiore all'espan– s10ne sov1e!Ica: essa, pur n0n condividendo del tut– to i p;ani di Churchill e di Smuts per '1a formazione degli Stati Uniti d'Europa, (piani che in realtà ma– scherano il progetto ·della formazione di un blocco occidentale anti-rnvietico) si svolge nelle linee· della difesa delle piccole nazioni -con sistemi rigorosamen– te democra''ci e ron !endenza a forme di e.--onom'a socialista. Ciò spiega la preoccupazione britannica di stabilire l'indipendenza dell'Austria, che è all'in– crocio delle vie di c0municazione fra Oriente ed ·occidente, e, per quanto è in suo potere, dei Paesi danubiani (al proposito Bevin ha sostenuto la ne– cessità cli un° organo in_ternazionale che garantisca la libertà di navigazione· sul Danubio) e in partico– lare della Romania, cui la Gran Bretagn11 è interes- BibliotecaGino Bianc_o sata·, sebbene non più come un tempo, per la que– stione de ne:rol:o. C ò • p',ga. inolrrP I'!• I r eP'" ar– mato in Grecia, a proposito del quale tuttavia Bevin non. si è trovato d'accordo con molti laburisti. Alcuni hanno criticato la politica di Bevin in quan– to avrebbe mostrato in più occasioni una certa de– bolezza nei ri!!uarct: del a Russia: ad esempio nel rinunciare praticamente a dividere con essa il •con· !rollo della Romania, Bulgaria e Ungheria, nel per– mettere che non vengano rispettati i patti -conclusi a Potsdam nei riguardi della Germania, nell'accet– ta1·1: un compromesso p-er la questione di Trieste, e via di seguito. Ma si tratta, in realtà. da parte del Mmistro degli Esteri laburista di una lunga e pa– ziente opera di resistenza alla Russia, senza tuttavia mui venire ad un aperto còntrasto con essa, merito questo che a Bevin ha riconosciuto Io· stesso Chur– 'ch1ll in un discorso tenuto il 18 aprile del •corrente anno ali' Associazione Tory Primrose League. L'assidua interferenza sopra descritta nelle que– stioni europee rappresenta un capovolgimento della po itira in!! {'" 0 ,.J,n pp•· il nass::i'o. •i e•·n .rmnre tr n– cerata nel principio liberale elassico del non inter– vento negli affari degli altri Stati •europei. Lo svol· g:men•o effrw·e rli c1ues a nuova po itira r.irh'erle due presupposti che sono fra· Joro apparentemente rontrarti•t01 ii. Il primo rli es~i co,,,i~te 'n r'h · la Gran Bretagna deve !rcware un piano di -concilia– zione con la Russia per evitar-e che i) Continente européo si scinda in due zone, una sovietica e l'al– tra americana, con la èonseguente estromissione di ogni -influenza inglese. Il secondo consi~te in un raf– forzamento e in una sempre maggiore autonomia dei Partiti Socialisti nei confronti d•ei Partili Comunisti, in Francia, in ItaJia e nella Germania ocridentale, perchè il Governo laburista, nel suo programma di r· 0 0· tru 7 ;..,,, 0 europea, abbia l'appoggio di torze po– litiche affini. Ha partic9lare importanza, a questo proposito, Ja al 1eanza che ~i è stabilila fra lnghi"terra e Francia · per opera di L. Blum e che ha avuto il suo epi,logo ne·la re,rente crisi del mini~t-ero Ramadier, -con J'e: ·stromissione dei comunisti dal govecno. In tal mo– do," ·come ha detto anche Henry WaJlace in una re– cente in'ervi~•.a conce•sa ·a un redattore di Le Mon– de, l'Inghilterra e la Francia si sono impegnate su una stessa via, per cui tutta l'Europa occidentale si orienterà verso un sistema ugualmente contrario sia al capitalismo americano sia al comunismo russo. Ma v'è di più: questa intesa anglo-francese ha una importanza notevole anche per il risollevamento del– la Germania. e quindi dell'Europa, poichè sta a si– gnificare che la Francia .rinuncia alle sue pretese di smembramento e si allinea, almeno in parte, con la politica britannica, la quale ha come obiettivo la riorganizzazione deJla Germania (in modo però che essa non costituisca più una minaccia peF la· sicu– rezza europea) e la ricostruzione di essa su una base democratica, 'in modo da permetterle il raggiungi– mento di un adeguato tenore di vita, senza che i Te• deschi sviluppino para 1 lelamente un potenziale bel– lic:o che possa essere fonte di preoccupazioni per i paesi vicini (di.chiarazione di Ilevin del 25 aprile di quest'anno alla fine della Conferenza di Mosca). Nonostante g i innegabili successi della po!itica laburista non si può ancora affermare .che essa rius-ci· rà a raggiungere auei ri•ultati rhe si era nr,efis~i. Accenneremo a.d alcune fra le più\ gFavi difficoltà, dei resto inerenti alla stessa critica situazfone post– bellica che il Governo inglese è stato costretto ad ::i.ffrontare. Occorre premetter.e -che nel movimento laburista vi è un intimo dissidio fra le due missioni che esso è chiamato a compiere: da un lato l'attua– zione di una maggiore giustizia sociale attraverso profonde riformP strutturnli rle l'ero•1omin i••crP•e, d?.?'altro la massima riattivazione della produttività cli essa. per riportare la nazione ad un po.sto di pri– mo piano in un commercio internazionale ritornato !ibero. Difficd'.tà per il _qaverno ·laburis•l'a. Tale aumento della produziofie britannica dipen~ de principalmente da Ire ,fattori: mano d'opera, car– bone, trasporti. E' proprio in questo _,campo che il,
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