Critica Sociale - anno XXXIX - n. 12 - 16 giugno 1947
210 CRITICA 1 SOCIALE -----------------------::--- ------------ suo arbitrio. Infatti nella Commis~ione che era stata re la nostra voce, siamo an'zi riusciti ad avere pieno nominata per discutere e formulare proposte nei rì- riconosc'mento della ragionevolezza ·e giustizia dr.Ile izuardi del problema dei Partiti Soci~Jisti italiani, nostre ~si. ~a poi è venuta là fase successiva dell~ Basso che in essa era stato nominato m rappresen- , discussione, m seno. alla Conferenza, alla quale noi tanza 'del P.S.I., aveva fatto opposizione alla nomina ' non potevamo partecipare perchè il nostro partito di una commissione che avesse incar\co di venire a non aveva fin qui potuto dimostrare i mot:vi della stud:are sul luogo il problema del movimento socia- sua cost:tuzione e il suo diritlo a rappresentare più Usta italiano affermando che tale problema non esi- legittimamente di ogni altro Io spir:to e i metodi sie, perchè i'a scissi0ne ha anzi servito a liberare il del socialismo uemocratim, e non aveva quindi po- P.S.I. da indesiderabili elementi piccoli borghesi e 'uto ottenere quel riconoscimento che al P.S.I. era ha dato ma 0 g:or vigore al movimento e accresciuto stato dato qua11tdoan·che rwi ne facevamo parté ed es– il numero ct°e'iproseliti; ma la sua opposizione non so era quindi l'unica organizzazione delle forze so– aveva impedito che la proposta di nomina della ciatiste in Ita:ia. Nella' nostra assenza Nenni ha po- commissione, avanzata dal rappresentante del P. S. tuto sfrut!are varie circostanze_per indurre in erro- Francese fosse approvala ~alla grande m~gg"?ranz~, , re alcuni · dei partecipanti alla Conferenza di Zu– avendo volato contro solo I rappresentanti dei parti- rigo. Una parte è ossessionata dal sospetto, fat- ti polacco (il più accanito di tutti contro di noi), to. nuovamente balenàre in questi giorni,. che la no- cecoslovacco, ungherese, rumeno, bulgaro e greco, stra secessione sia stata compiuta pe'r ispirazione a· il cui atteggiamento estremista è facilmen!e spiega- mericana: sospetto così balordo che non sì capisce bi_le con _la I_~gitt'ma irritazione per l'appoggio che · come da esso possano lasciarsi prendere nella ta– gli ~mer1_canr hanno dato nel suo 1'aese alle forze •gJiuola di un grossolano inganno uomini che dovreb– reaz10nar1e. bero avere la testa sulle spalle e saper vedere a fon- Basso aveva vigorosamente reagito anche contro do nel'.e co•e, in modo da sa.per giudicarne la fon– la proposta fatta da uno dei membri dell:i Commis- datezza o l'assurdità, Un'altra parte fu guidata da sione di far partecipare i nostri rappresentanti alla - un altro t;more, che l'esempio di divisione delle Conferenza come osservatori, d:cendo che, se que- forze socialiste non deve essere incoraggiato; che da sto si fosse fatto, il P.S.I. si sarebbe ritirato dalla quest!'), punto di vista Ja scission>e compiuta in' Ita- Conferenza: al che giustamente ribattè il rappresen- lia ha •un .interesse non locale ma generale e pòtreb- tante francese, chiedendo all'on, Basso con quale di- be riippresentare un. iadebolimel'lto in tutto i1 nion- ritto egli poteva condannare senia' remissione l'atto do dell'e forze democratiche di fronte alle foFze del- degli scissionisti italiani, che egli accusava di non Je reazione. Ma coloro che si lasciarono suggestiona- aver voluto sottostare al volere della maggioranza, re da questo timore avrebbero dovuto domanda~ quando poi egli stesso dava prova di seguirne !'e- si se il rifiuto a prendere in considerazione il diritt'o sempio, senza neppur poter addurre, come g.i scissio- delle minoranze che vedo,no soprafifatto il loro di- nisti italiani avevano fatto, il motivo che si era -ten-, ritto alla liberà enunciazione e propaganda del pro: tato di coartare la loro libertà. prio pensiero, ae1le non infendOllJ)· adat:arsi a veder Infine alla proposta fatla dal rappresentante ingle- asservito il propr:o partito alle esigenze e alla vo- se che, anche se la unificazione del movimei;ito socia- Iontà di un altro partito e tradito quindi i] suo pen- Hsta in Italia non fosse possibile per il momento, si siero e la funzione che g'.i -è propria; .avrebbero do– invitassero i due Part:ti ad accordarsi almeno 'per vuto domandarsi _ d:cevamo _ se lasciarsi sugge:– presentare un'unica lista. nelle singole circoscrizioni stionare da queste ossessioni non cos!ituisca un inco- per le prossime lotte elettorali, Basso si era netta:- ragg'.amento alla prepotenza di quelle maggioranze mente opposto, mentre il nostro Faravelli poteva che non consentono alle minoranze di collaboi:are dichiarare che questa proposta era stata già formu- secondo il pro'prio con"incimento e di opporsi con lata dal nostro partito, il quale la manteneva ed era · tutte le forze e i mezzi per resistere alle. deviazioni sempre disposto ad attuarla. Oltre che dal:a reniten- . l · · d • h 11· h che la maggioranza vuol avere la libertà di cbmpie- za a v.emre a qua s1as1 accor o con noi, c e eg a comune con Nenni e con/pochi altri socialisti della re senza il fastidio di alcun controllo e freno; devi~– loro risma, come altes!a l'adirato commento con· cui zioni delle quali l'alteggiamento di l;lasso negli epi- 1' Avanti! ha accolto l'iniziativa di Pertini e di altri sodi c.aratteristici so'[>ra ricordati, aveva offerto una socialisti dèlle due rive, l'opposizione di.Basso alla documentazione che più evidente non si p0teva de-· siderare. · proposta ael rappresentante inglese fu delerminata dal timore, che egli ca_ndidamente confessò, che un s'iffatto accordo elèttorale avrebbe fatto perdere àl P.S.I. un cerio numero di seguaci, che sarebbero passati -in campo comùnista; nè si arrese alla facile replica d~llo stesso rappresentante inglese che coioro che· facessero un tal passaggio mostrerebbero con questo di essere sin d'ora comunisti, s'icchè la loro uscita dal Partito Socialista rappresenterebbe un uti– le atto di chiarezza. Evidentemente il mantenimento del patto di unità, di azione coi comunisti, il quale tutti sanno come sia stato applicato sin qui, preme all'on. ·Basso _e ai socialisti del suo stampo più che la ricostituzione dell'unità socialista. II fatto che in seno :alla Commissione fu respinta la proposta, fatta dal rappresentante polacco, che .]'azione per ricomporre l'unità socialista in Italia do– vesse essere' esercitata solo con l'invito rivolto a noi di rientrare nel Partito dal quale siamo usciti e fu invece approvata, come aàbiamo detto, quella di Ìnvia– re in Italia una commissione che esamini la situazinne e avanzi le sue proposte, dimostra a chiàre note che la tesi del P.S I. ,non fu ac~olta e giustifica l'afferma– zione che noi abbiamo fatto sopra: che non ha vera• mente motivo Nenni •di elevare un inno di trionfo. D_ove noi abbiamo avuto_ la pQssibilità di far ascolta- BibliotecàGino Bianco Tutto ql,!esto dici;mo e· lament'iamo assai più n~– l'interesse del socialismo democratico internaziona– le, del socialismo tout cour-t, che nel ristretto inie- . resse del iiostro 'Partito. Per quanto riguà.rda noi, possiamo ;rnzi dichjara-i,ci soddisfa!ti, perchè la que– stione che ci concerne, che Basso e Nem1i non avreb– bero voluto fosse mai aperta, e, non avendo potuto ottener questo, avrebbero almeno voluto fosse chiu– sa eIJtro una definitiva sepoltura daUa Conferenza di · Zurigo, è invece sempre aperta e dovrà, essere esa– .minata e giudicata. Noi abbiamo tale ce,tezz_a di es-' sere sulla buona via e fiducia c1le questo finirà per essere compreso da tutti coloro che intendono di combattere per il trionfo· di un socialismo non· bol– scevizzato, che possiamo anche assistere sereni a tutti i tentatiyi di Nenni, Basso e compagni e compari, di avvalorare ·le turpi diffamazioni compiute a no– stro riguardo, facendo credere che an<,he la maggio• ranza dei Partiti socialisti rappresentati a Zurigo ci ha riconosciuti colpevoli di tradimento e indegni di appa•rtenere aWinternazio11ale. Ti,ovePemo largo cQm– penso nella continuazione del nostro lavoro, deÌla lotta per il trionfo del socialismo_. -0BSRBTI!II " I
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