Critica Sociale - anno XXXIX - n. 12 - 16 giugno 1947

216 CRITICA SOCIALE l' d 11' con premi), che libererebbe l'organizzazione statale_ d~ ~ sarebbe evitato, con il prezzo equilibrato, e".o O a e- comp,·to ,·nattuabile ,per restituì.ria. all. e vere , funz1om d1 . · ) d. a certa quant1ta del pro- fi stero (quale O""' avviene 1 un ' . applicatore d-i pene. Anche ,~a hm1.taz1one. òdl us? del o: dotto nazionale~ 0 Nel caso· negativo, il .Go_verno 51 assum<_l, re di farina di grano nell mdustna dolciana, ristretto n1 con regime vincolistico, una responsab,lila grav!, tve~en• tipi che richiedono farina in scarsa misura _percep~unle, dio complice dei disastri che potranno colpire . a azione . porterebbe un ri~parmio considerevole nel consumo d1 fru• per effello della diminuzione del prodono nazionale cau· mento,. pur lasciando in vita l'_in_dust~iastessa. . . sata eia quel regime. Chiunque puo rntiure quel ~he_ su~- Potrebhe lasciarsi una certa liberta nella miscelatura e , cederebbe se dovessimo re st are, si~ pure per pochi gio;m, nell'abburattamento della farina, stabilendo un cert-0 tass~ senza grano. Noi socialisti ci -rili.utrnmo d_i ammettere l es_1- 'al di sotto del quale non si ·deve scendere: sarebbe cosi stenza di pa,:titi p'olilici che ritengano d, · trar_re vanla~g,~ stimolato il sano gioco della concorrenza mercè la ricer- da una· situazione politica esasperata e credwmo qu rnd • ~a della m,,;liore tecHica .molitoria. Ed ·anche i panifica- .ut,·Ie r,·solvere. con mezzi coraggiosi e adeguati ,I problema " d Il' bbl. d li . . tori, non più protelli a o 1go e. e_ preno1a7:1om, sa• del pane. . . rebbero costt'etti a sviluppare la migliore teen1ca della Consideriamo brevemente come si presenta la produzwne lavorazione per sod:disfare le esigenze della clientela. nazionale dei cereali. Benchè l'annata scorsa 618 Sl~ta. fa. O•ni forma ibrida clell'economia è sempre dannosa e può vorevole, con una produzione nazionale del grano d1 _circa ess~;e. sopportata solo per periodi. non lunghi. La vjta ec~- 60 milioni di quint,ali sui circa 80- òel fabbisogno norma- nomica di un Paese resiste solo m un regune puro d1 h- le dal 15 gennaio gli ammassi, ai quali ~embra fosser?. berismo O cli collettivismo e, se non è possibile ora attua- st;ti conferiti circa 22 milioni di quintali, avevano gia re, per condizioni interne e per_ influenze e~tere, il _re- terminato le loro disponibilità. E' logico pensare che, nel· gime oollettivisti~o, è giocoforza sottomett.ers1 al r~g1me l'entrante anno granario, agli Gmmassi verrà conferito un liberista. Quindi il problema della produz10ne va risolto quantitativo inferiore di grano, sia a causa del maltempo, nell'unico mod'o possibile, restituendo ]a. libertà all'agri-, sia, anco-r più, perchè, per il •ca_lc<1lo e~ono_nuc_ofatto da· oo.ltore e limitandosi a regolare le sue a2ioni con accor• gli agricoltori alle stregua e~clus1v~ dell a-spi~azione ad un tezza ed intelligenza, servendosi delle leggi del Hbero scam- magg·ior prnfillo, la superficie ~emma:a h.a avu:o u~a con- bio e della pressione tributaria. · trazione di circa un milione d1 ettan, 81 quali puo attn- Per interessare il coltivat9re al1a . maggiore produzione buirsi una produzione di ciréa 18 milioni òi quintali. Pur si deve dar•li la sensazione che egli è libero e lasciargli ammesso che l'andamento delle coltivazioni si'{j,favorevole, sperare- di ;oter vendere il suo prod'otto a prezzi sei:npre il <:he non è verrebbero\ a manc~re, nei confronti della più' rimunerativi. E' questo un ·concetto che _deve. gmdare decorsa proddzione, 18 milioni di quintali di grano che-, chi è ,preposto al governo della cosa pubblica, 11 quale agli effetti dei confe~imen,ti? fr1ciderann~,. P•:esu?tibilmen: non dev~ illudersi di poter ottenere un maggior versa• te ,con una diminuzione d1 circa 6 mihom ò, qumtah mento del prodotto solo elevanao il prezzo_ ufficiale del n:lla consegna all'amma~so. È quindi certa la prospettiva h . grano. · che il Paese rimarrà senza approvvigionamento anc e pn· E' matematico che la coltivazione cerealicola ò più co• ma òel 15 gennaio. stosa òella produzione foraggera, la qua]!) poi, come si Nè lusinghe nè miglioramento di prezzo indurranno · i sa, migliora_ il terreno e dà possibilità di mantenere un produttori, particolarmen~e i mezzadri ~ i.' pic•coli ,colti- ma•~ior numero di capi di bestiame, che alla elevata resa vatori, a fare una maggior consegna. L agricoltore e ora eco~~mica accoppiano il vantaggio ,della maggior produ- il produttore meno pressato dal bisogno di vendere: e zione di letame, sicchè i;appr•esentano la fonte del maggior poichè per natura e per eSJlerienza è il più diffi,d•ente sul uti1e aziendale. Attualménte il prezzo del bestiame bovi• valore della carta-m~neta, tanto ·più che i cereali si pre- no ha raggiunto un livello ch'e è oltre 3110 V(!lte quello stano a facile conservazione ed occultamento, egli sarà in- d,el 1933, mentre. quello -del frumento, anche al mercato dotto a consegnare all'ammasso il ,meno possibile. E la' cland'estino ha raggiuntò un. prezzo· di circa 200 volte quel– situazione non migliorerebbe anche se il prezzo ufficiale 'lo del Ì933 ed è superiore di 7 volte a quello attuale di del •rano fosse sensibilmente elevato, dato che ad un prezzo imperio. A~che se si raddoppia questo prezzo per il grano ufficiale 'elevato corri~ponderebbe un prezzo clandestino an· da conferire all'ammasso, ·si è ben lungi ·dall'egnagliare cor più elevato;· il quale farebbe aumentare nel produtto- la proporzione dell'aumento del prezzo del bestiame, che re lo stimolo a portare all'ammasso il meno possibile. . è pagato ugualmente bene sui mercati degli Stati a noi L'agricoltore, per la vita libera che condluce, non desce vicini. a concepire un regime economico vincolista, se non come A"giun(l'iaJno ,d"esser fermamente convinti che il prezzo misura attuata in danno dei suoi interessi. Egli accetta per del "grano~ che si formerebbe sul mercato lihei;~ }n seguito ·buono solo il prezzo della libero contrattazione, anche se alla abolizione dell'ammasso, dopo superata ] m1z1ale fase ~ia economicamente passivo. Nè deV'e dimenticarsi che di disorientamento e di assestamento ascenderebbe, per ov· al mercato clanclestino deve far ricorso, per il pane, l' o- vie ragioni, molto al disono di queJlo attuale del mercato peraio più de,lle altre classi, perchè esso ha un dispendio · clandestino -con tendenza ad un ulteriore iibasso, a mano di energie superiore e perchè nella sua· alimentazione il . a mano eh~ aumenti ]a p~oduzione, e questo astrazion fat- pane ha, con la minestra,_ I-a parte più cospicua. · . ta dalla possibile influenza benefica che sarebbe esercita• L'ammasso, come ora è disciplinato, si traduce in una .ta dall'importazione. La stabilizzazione dei prezzi dei pro- oblazione pressochè volontaria. Nelle zone. -dove maggiore dotti agricoli porterebbe poi alla stabilizzazione dei pro- è la contesa di classe è solo il pvoprietario, proJ>rio per- dotti industriali e, di conseguenza, alla gene~·ale normaliz- chè non ne può fare a meno, che si sobbarca a coò"ferire zazione della vita ,economica nazionale. E' fatale che, pri- una parte - la minore che può - del pro<lotto, mentre ma o poi, si debba ,urivare a questa soluzione: è logie.o il colono si sottrae I'Ì'Ù facilmente al controllo. Nè è da quindi che la si affronti sin d'ora,.e si cerchi òi ~ah-are il farsi illusione ,sull'efficacia òei così detti « processi esem- salvabiie. plari », nè, tanto _meno, sulla' possibilità e sull'effica•cia Togliere i vincoli ,al commercio dei cereali varrà anche dei controlli domiciliari, ,perchè troppi sono i mez,i che a far affluire a. I <:onsumo par te almeno dei quantitativi ora il contadino ha_/per sottràr,e il prodotto alle ricerche.. impiegati per l 'alimenta:r.ione del be,;tiame. L'entrata loro La modifica dei metodi e -ìlei pri"ncipii che regolari o il nel libero mercato genererà ·una maggio~e offerta di pro- sistema degli- amm3ssi, che avrebbe potuto avere un certo dotto, con ·1a -conseguente discesa dei prezzi. lnoltve l'au- successo · negli ~nni passati,' qualora fosse stato sapiente- mento del prezzo ,del pane, · che conseguirà ·all'aboli~ione mente studiato ed applicato, è or'mai cosa su,perata ed in- dell'ammasso, avrà in seguito una ,parziale attenuazione? tempestiva, sia rispetto all'urgenza della soluzione del pro- perchè il ritorno al consumo -dei succedanei da parte d1 blema, sia per il largo coefficiente che, il mercato nero certe .categorie della poJ)olazione, che, per tradizione ali• dà oggi, pu.rtr-o,ppo, alla soddisfazione ,dei bisogni alimen- mentare, hanno sempre fatto scarso uso di frumento, de- tari. Si osservi poi •che il sistema del tesseramento del terminerà una diminuzione della doma.oda, e, quindi, del pane, congiunto col vizio del prezzo politico, genera un . prezzo del grano .. Per tale via le classi abbienti. paghe• aumento art4ficiale di consumo, perchè induce anche quei rebbero il giusto prezzo di dò che <:onsumano, mentre le consumatori che facevano scarsissimo uso àel pane ad ac- c1assi lavoratrici' potrebbe~o venire . -difese mercè « l'a~se- quistare tutta la quantità che si .può avere con 1s tessera. gno del caro•pane » da pagarsi in soprappiù dei salari e Per limitare il consumo del frumento basta abolire ogni degli sti,pendi. forma di favoritismo e stabilire un abburattamento ò'elle Oltre al vantaggio del ritorno alla normalità della eco- ' fadne ad un tasso elevato obbligatorio per tutte le classi nomia nazionale, si avrebbe la soppressione del gravoso della popolazione, rompresi anche i produttori. Il rispetto apparato burocratico istituito ,per il razionamento e la di- "delle disposizioni può essere efficacemente ottenuto col si• . stribuzione dei cereali, il quaJ-e; oltre a provo1,are UD ~tema del reciproco comrollo cittadino (da incoraggiare aumento dei costi, dà vita .a 1m ben nota tmmorale atti• BibJiotecaGino Bianco

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