Critica Sociale - anno XXXIX - n. 8 - 16 aprile 1947
146 CRITICASOCIALE ·---·-· -----··----------------------------------- FATTI E COMMENTI· della stàmpa italiana ed estera /,a Conferenza di Mo1ca. E' opinione or.mai d,ffusn tru i' con:anentutori politici ita– liani e strani~rj1 che Jn Conferenza di Moscu sin fall,ita. Come g'à abb,am 0 scritto ni suoi inizi, non s,olo la gravità r.lci problct:ni, 1."Tialo sp. rito stesso con cui essa si apprei.. stava ad affrontarli non crnno j più adutli a portare ad Lina rap~da soluz·one. La soluzione infatti non verl'à che e.la uno stiratiss'.i:uo cc..'11pro,.."11esso, e per questo ci vuol tempo. Ha ragione Barnett Nover, il ·quale, su Washinuton. Post del- 1is aprile, scrive: « Dopo quattro_ settimane di estenuant. dì– scuss:10nj a Mosca i quattro grandi si trovano oggi quasi altrettanto lontanj da un accordo sui problemi tedeschi quanto 10 erano nel giorno in cui la Conferenza ebbe- ìn!zio, benchè alcunL punti di fI}inore .'rnportanza s.ano già staL chiariti 1•d i rispettivi punti di v,sta esaur:entcrnente enunciati». Ma a·nche ha ragione ìl Nover quando aggiunge: « Quando anche nulla avvenisse pr:ma dell'11gg..ornn.1nento della Con– ferenza per fnr sup~rare l'attuale punto morto, ciò non si– gnif1c)1erebbe di necess.tà che la ,conferenrn di Mosca abbia rappresentato una pura perd.ta cli tempo». 'Infatti,. que~ta pri..-na fase ha pur rappresentato qualche cosu: l'assaggio, direi, e, ins.ctnc, la predisposizione in loco delle armi (tra cui, da parte americana, n...on sono da dimenticare gli aiuti alla Grec.18 e alla Turchia). Poi verrà la fase dei contrasti più violenti, e poi quella délle concession) forzate. E poi sta– remo a vede"r.e. Il nuovo governo belga. Su L' Aube d:el 4l aprile Mauri ce Schumann, cc,a:nmentando in un eìl,toriale (J,/ grwidie ,souno .di Spaal<,) la formaz'one del nuovo governo belga, usc'to dalla recente crisi e composto di socialisti' e di cr~stiano · soci1ali, scrive fl'a l'altro·: « Ho pronunciato la parola av.ventura. Spaak, dal canto &uo, ha parlato di una grande avventuTa. In ogn'i ca.so non stupi– rf.l:no nessuno di:cendo che essa desta In nostra 'attenta sim– pat.,.a ». Polemizzando con Schumann, soprat~utto per una frase di qu~sti: « Chi sa: inoltre, se il sogno di Spaak· non con– sola i sonni di Paul Ra:nadier? », Henry Noguèr.es, Sul Po– pulaire del 5 apr,le, scrive: « Questo apprezzatnento im·prov– vlso sulle predilezioni subcoscienti di Rs1madier non potrebbe essere preso sul serio. La sknpat;a attenta di Schumann, invece, è ch:aramente e-spressa. La sua reazione immediata si traduce in una vera e propr~a adesionci dj principio a un sistema polirtico suscett:bile di estendersi ad altri paesl .;,. Il Noguères cita poi, a proposito dl questa alleanza, i.I giudizio espresso, sul Peupte di Bruxelles, dal co;npagno belga Victor Larock. Questi, dopo ave1· rilevat9 che ili Cristianes,mo ba fatto, dalle origini, degli ideai) preesilstcnti di comunità e rraternità universali « i tonit della sua r,vendicazione rivo- I. luzionar.iu », oss-erva che bisogna· ben d'istinguere fr~ Cr,stia– nes5mo e cattol.cesimo politico. Ora, l'alleanza proposta in Belg'o non è con la civiltà crist:ana, mai con H· céttolicesimò politico che è, « per logica e p~r ·t..adiz.ione, essenz,aWente clericale, .e, nel senso più _largo del tci,:nine, conservatore». « Quindi, - 6onclude .H: Noguères, - sarebbe vano preten– dere di erigere a sistema ciò che fu soprattutto, per il Bel– gio, il ~nodo dj rlsolvere rapidamente una crisi pol~tica ». /,'offensiva di De Gaulle. I due discorsi di De Gaulle, quello di Bruneval e, soprat– tutto, quello di Strasburgo, hanno suscitato .vasta eco di com:... menti. Tra i~ co."1'h;nentatori francesi., particolarmente acuto è stato Léon Blum il· quale, sul Populaire del 2, dell'8 e del 9 aprile C!)mpie una disamina. della situazione che le inten– ;doni di De Gaulle possono venire u creare. BlllOl rileva co.me l'affermazione di D.e Gaulle di non voler.e~ un responso plebiscitario sulla sua peitsona sia in netta conbaddizion-e con il ripudio' che egli fà dell'attività parhm1entare d~i pàr– titi. « Non giochh11mo sulle parole, - scrive Blum. - Anche se il, raggruppamento non prende la fo1wa eSteriore dei ple– J>isciti consolari e Ìt-"llperiali, H suo obiettivo finale, il suo obiettivo reale, è un plebiscito, cioè la fissazione della mag– gjor,anza popolare su· una persona ». E Blum conclude: {(L'obiettivo reale del gen. De Gaulle è.! di trasfOrmare là ~truttura costituzionale dello Stato, approvata dal suffragio' unj,versele ma diversa da quella che egli aveva preconizza,ta. Questo tentativò .non può essere concepito che nel gioco dei partiti, oppure per mezzo di una operazione di caT~ttere ple– _biscitario. Se di questi dµe· ~ezz,i il gen. Dc GnulJe scarta Biblioteca _Gino· Bianco Il pr,:no e ripudia il ~econ,;lo, jl· tentativo è nato morlo >- Tra gli altri cctl·::nenti, i p.ù interess.anti sonO quelli io-– gles;. Tutta la stampa, non solo quell11 laburista, ,ma quella liberale ~ pernno quella conservatrice, attacca De Gaulle. Il labur.ista DQ.i y Rerald Idei 7 aprile scrive che chi ha fede nelle •ist. tuz.ioni domocratithe non può che prov,:\re un cupo '-presentimento, sentendo questo appello che tende a riupire la Franc:n jn uni ·solo partito o intorno o un solo uomo. Il llbevale News Chronicle, anche più aspro, scrive: 4 De Gaulle esorta i suol compatriotti a volgeve le .spali-e al di– versi pavtiti pollt 'ci per seguirne imo. ,solo, il partito ·del gen. De . !3aulle. Abbirr:no già• osservato gli .ste-ssl s:ntomi e J'in1p:ego di n1ezzi similj in albi paesi: una forte per– sonalità, la messa in atto di una forza Jpnot·co, l'enuncia~ zione di un falso dilemma., dei procedimenti dJ intjmida– z:orw, e, per finire, la caduta nel totalitavismo. Sarebbe de– solante se In Frane u dovesse seguire questa strada». Il Daily Express cita il laconico g udizio di un socjaJista radicale francese: « Propr o come Hitler», Il Daily 1'etegraph non è menq_ deciso. « La Fronda, - •scrive il giornale, - r:mar-– rà div;sa fino a tanto che la sua s:tuaziQne econcanica re– sterà precaria, e anche una rev,sione deu, costituzione non potr.ebbe cambiare niente. La pace interna non potrà stabl- 1,rsi che poco a poco e dal basso. Non ""rvirebbe a null11 imp_ovla dall'alto. Sarebbe da tl'inere che il modo di pro-– cedeve del ,gen. De Gnulle indebolisca prec:samente le forze del paese... Infine se Dc Gaulle pensasse a impadi-onirsi del potere con alÌri mezzj da quelli della legalità, la divi• sione della Francia, cosi deplorata da lui,_ prenderebbe un indirizz.o trag·co che precipiterebbe jl paese nell'ab~sso ,. Più favorevoli sembrano invece i giud'..zi della stampa ame– ricàna CJ Washington Post prevede in seguito all'a::ione di De Gaulle, la cqduta dell'attuale gove~no quadr'parlito) e della radio, che considerano De Ga-ulle esclns.vamente dal• punto di vista dell'opposizione al co..,nunisIDo. Bevin ~d ,i suo~ critici. . Oon questo titolo, la rivista tri.mestrale a,nericana Foreig11 Affair, pubblica uno stud;o di Rayr.nond Blàckburµ sulla po– litica estera b~Ìt.annica e sulla personaJ:tà di Bevin. li Black– bur11 scrive: « E' noto che, secondo i cr:tici dell'estrema si– nistra, il Governo laburista britannico . per.segue una poli– tica soc 1 alista jn casa e una pol,,tica conservatrice all'estero. Per dimostra.re ciò, questi cr~tici puntano sul fatto che j conservatori approvano la p01it_·ca estera del Governo e di– sapprovano la sul\ pol,.'tica int.erna. Essi asseriscono che il Governo Laburista non ha saputo stringere m!Il:chevoli ac– cordi con l'UniQ.n•c Sovietica; che. la .sua politica estera è dettata da \Vash:ngton e da Wall Street; che il Ministro degli Est-eri ha aiutato a restaurare la monarch:a in Grecia ed ha protetto Franco jn Ispagna. Finalmente accusano il Ministro Bcvjn di essere patologicamente avverso al comunis:no in tutte le sue fo11:ne >>. Di queste critiche,. dopo aver osservato che in generale e:iSC non sono dis'linguibìli da quelle -dei conun;Sti e di Mosca, l'A. compie uno spass)on_ato esame. Dell'avversione di Bev:n alla Russia dice che «'sono stati i 11ussi ad uttaccai:e per prirnj l'Inghilter.ra e non viceversa» e che 5< Per reazione· agli attacchi russi B'evin finisçe col giust:ficare la passata pol:– tica br~tannica ». Per quarito r:guarda la'. Gl'ecia il Blackburn osserva che <i: la disgraziata caratter;stica della politica grecu è di tendere agli estre.mi. Un Governo di destra è veramente di destra e i Suoi r.netodi ricordano Metaxas. Cosl, senza· dub– bio, un governo di sJnistra diventere.bbe vassallo di Mosca; mentre l'obbiettivo della politica ingl~se in Grecia è stato di appogg;are i partiti l\lOderati e di avere al Governo socialisti e liberal) ». Que~ta poJ;tica è però fallita. Quanto alla Spagna, l'A. osserva che la politica di Bevin è stata quella di re– cul.ar pour m.ieux sauter. Concludendo, scrive il Blac.Icburn~ una sostanziale · crjtica alla politica estern britannica dovrebbe, « rivoJg-ersl: ,in tut– t'aHra direz.ione ». Le critiche dt ant~comunjsmo, e di con– servatorismo non sono esatte.· Invece, pipttosto, « il Governo ha agito troppo fiaccamente e senza un'ampja visione». E questa è in gran parte 'colpa dei diploonaMci, ancora attac-– cati al. vecchio it:nper.ialismo britannico .. Spionaggi<> nel Canadià. F. Cavalli, su Civiltà. cattolica di ft!bbra;o, es8lninn in un articolo (Sulle orme di un'inipresa di spionaguio nel Cll/ladà) il rapporto pubbllcato dalla coinmissipne canadese sulla sco– perta di una rete dj · spionaggio sovietico jn Canadà, di cui, a suo te~po, tut~a la stampa moi:tdiale ebbe ad occuparsi ampiamente. Qu~•!a rete di sp/onaggjo venne scoperta perchè il. cifr,ista del colonnel~o .,Zabotin, · qddet1o ,'Jlt1Jtare ·nll'Am-
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