Critica Sociale - anno XXXIX - n. 8 - 16 aprile 1947
138 CRfflCA SOCl'Al.E restie che funestavano periodicamente il paese. La P!Od~zione, agl'ico1a e' i_nd_ustri-~lc,de]']'Europa de~ .&tedio Evo non basfava a) b1sogm della ma P1;1rscar sa popolazione, che resultav~ s~mpre eccessrya, no~, nostante il basso tenore de!l:-es-1stenza, pro?rio_ per– chè l'economia di ogni paese dov•cva, J?er. 11 d.fetto enorme deUe comunicazioni, contentarsi d1 !-!Il iner– cato ristretto e limitato. Quando tali osta-coli furono superati e' le ferrovie e -!lalibertà degli ~~ambi furon~ inaugurati, l'Europa, parecchie v_oHepm popolo~a d1 alcuni secoli addietro, produsse m m1sl!lra s.uffic1ente derrate alimentari ed arti~oii f!1dustriali. E .~e vo– gliamo sceg,:ie_re un ~s~mp10 prn recen~e e P!U p~r– ·suasivo, possiamo p1gl!are q~el-Jo degh St~h Umtl dell'America del Nord. Verso 1! 1811-12, essi manca– vano di ferrovie e di canali internavigabi -i; erano .un paese povero e, tro_v~tisi il} ~err_a con la_ Gra~ Bretagna. ,che ne b'oc~o 1 porti, ri~ch1aron0 ~1 ven\· re add'.rittura affamati ed -economicamente d1strutt1. ~-I-I loro· commercio », scrisse un contemporaneo, « fu annientato e la fonte delle loro ricchezz.e distrutta ». Fatti avve;titi da questa dura ,:ezi-one, bastò che gli Americani del Nord creassero. entro un ventennio, quella merav-igliosa rete di comunicazioni interne che noi oggi ammiriamo, perchè la loro straordinaria pro– sperità, economica avesse princip:o. Identico ragionamento può ·essere appUcato all'l– ta-lia m'eridionale e alla Sicilia. E un unico r'liPVO bastel'à forse, a chiarire efficaeemente l'idea. Perchè l'Italia 'del Nord gode di una prosperità economica assai mperiore a quella dell'Ita'ia del Sud? Ne ~orle per parecchie ragioni, ma anche perchè essa può far giungere rapidamente i suoi prodotti ai -ricchi mer– cati dove essi ·vengono acquistati. Se g:i· stessi pro– dotti Vi giungessero dalla Calabria o dal':i SirTa :i identico co5to e con identica ra,pidità, la Sicilia e la Calabria si troverebbero automaticamente di parec– chie lunghezze più vi:aine alla ri-cchezza di cui godo– no la Lombardia e il Piemonte. ·CoRitAooBARBAGALLO 11' problema militare 1 - Cons-iderazioni generali Non sembra necessario mette·re in evid·enza la ne– cessità, anche per il soci-alismo, di occuparsi, direi meglio preoccuparsi, della migliore soluzione del pro– blema militare. L'epoca deU'agnost:eismo o della ne– gazione sistematica del' prob.Jema.è.-da--mn,to tempo - sorpassata. ' - All'infuori di quanto aveva intuito, con .la sua larga intellig_enza e col suo raffinata senso politico, Giovanni Jaurès, concentrandolo ne]a sua opera fon– damenta·e in materia: L'Armée" NouveUe, cl;ie vide la luce quarànl'anni or sono; all'infuori di q.uanto assai più modestamente, ho scritto io, sintetizzando il mio pensiero in: Disarmo e Difesa, ed·to coi tipi del Corbaccio ne] 1924 _e che rappresenta un tenta 0 tivo di interpretazione de'la storia militare ara luce del pensiero fl'.o oflco di Marx; vi è un fatto positivo che rende superflua ogni discussione in argomento. La elasse lavoratrice pa,tecipa, con i rappresentanti . dei s uoi partili politici, al potere in - quasi tutti i Paesi, alme.no europei, e questo fatto, sintomo evi– dente de la accresciuta·· sua potenza e della trasfor– mazione in atto de:Ja struttura economico-sociale, le commette responsab'.l'tà che finora essa -poteva igno– rare, ma che oggi deve assumersi in pieno. Dopo questa indispensabile premessa nece~sita e– saminare quali sono gli elementi che -condizionano la risoluz'one de] problema militare in genere e di que:Jo italiano in particolare. Le esigenze de'il'esercito terrestre. L'organizzazione della forza armata di uno Stato moderno h-a esigenze partico 1 ari di natura tPcnica, diverse per l'Aviazione, per la Marina e per l'Eserci– to terrestre. Aviazione e Marina abbisognano di spe– cialisti in numerò relativamente limitato e stretta– mente proporzionale agli strumenti bellici che co-· stit_uiscono la efficienza di tali forze armate. A:l'fo- Bibliote'caG-inoBianco fuori infatti dell'addestramento di oppor~un~. i:iser-– ve Ja- forza uma,na da assegnarsi- alla, Ay1àr&1.oné ect , a.I~ Marina è direttamente proporzionale al·. numer~ ed alla specie degli apparecchi e delle na~1 che ~1 debbono azionare. Nell'esercito terrestr~ mvece 11 problema è mollo diverso (af!che se oggi_ 'la mecca-_ nizzazione si è la-rgamente s':~luppata e, lf! un c~r~o senso. condiziona anch'essa l 1mp1ego degli. uo~m1), per'chè la guerra terrestre esige ancora, anzi pm che per ii, passat,o, l'imp:ego di grandi masse umane. . Oggi, ino:tre, l'efficienza del'l-e forze armate _(1.1 uno Stato è in stretto .r~pporto con _la sua ~oten11a- 1ità produttiva\ l?erche Il numero d1 m.aterie pnme occorrenti per ahmentare lo sforz_o bel.,i~_oè a~men– tato in modo tale che ben pochi sono 1 _Paesi che possonçi dispor~e di . tutt? ~ uan.to occorre pei: una produzione bellica; s1cche s1 Pl!?• senz_~ te~a d1 esa– geraz:oni, sostenere che tl!ltta l md'ustr:a d1 un Pae– se serve durante la guerra, a sostenere la lotta ar– mata e ~he perciò la mobilitaz,!one (e_cioè il ~assa!l':" <>iodal così d 1 etto piede di pace al cosi detto piede di ·guerra) interessa tutto il ,Pae~ e non~ p;ù una mi- - noranza armata. Da tutto quanto sopra -ésposto deriva che la orga– nizzazione della forza militare terrestre è di gran :lunga più diffici:e d~lla or~an.izzazione . del!~ altr_e forze. armate e che il tipo o s1stem~ _organ!zzahv~ mi– litane terrestre ha importanza poht1ca oltre che tec- nica. . . 'd Un altro fattore è necessar-JO tenere rn. cons1 era- zione e cioè la posizione ·geografica del Paese e la sua ~onseguent,e situazione politica 'internazionale. Nessun -problema infatti di politica interna è così strettamente collegato con ,Ja po.itica estera come il problema militare. Alla stregua di questi elementi basilari di caratte– re genera· e pass-iamo ad esal.llina,re brevemente il problema italiano della organizza'zione ,della forza armata terrestre. -Le soluzioni pratiche impongono un esame' coscienz:osò (nel ca,o pa;ticolare. oserei di- re spi,etato) della situazione. , _ · L'Italia è un paese vinto, stremato spedalménte· dal punto di vista ec0nomic o-fln anziari0, non solo per la seonfltta subìta · e per g.li oneri i•nsopportabili imp0stici .dal de-ttato di pace, ma anche per il fatto– del venticinquennio di autarchia più _o,meno forza– ta. Non siamo mai stati, ri-cchi, abbiamo avuto sem– pre deficienza di materi-e prime e di capitali e so- · virabbondanza di imparegg;abile man0 d'opera; oggi quesµ situazione si è esasperata anche per effetto dell'incesrnnte ed accelerato processo di concentra– zione capitalistica, aggravata dal_la maggiore veloci– tà deLo scambio, che ha trasformato il n:ie!lcato non solo da· nazionale -in continentale, ma adddriMura da. continentale in mondiale. · Pertanto, dal punto di vist::i m.iJita,re, l'ltal,ia non è e non sarà1 mai in condizioni da potere sostenere 'con J.a propria attrezzatura industriale e con le pro– prie risorse a15ricole utia forza armata terrèstre in una guerra moderna. Dal, punto d,i vista cleJ.a. poli– tica interna il nostro paese, ,e particolarmente la clas– se lavoratrice ch·e ne rappresenta la assoluta e stra– grande maggioranza, è profondamente pacifl'sta; non ha, mai detiderato le.avventure che gli sono state im– poste, ha un solo profondo desiderio, che corris)i)on:– dè anche ad un ,innato s~nso di giustizia e ad uµ •bi'– sogno c_aratteristico della stirpe: « lavorare, vivere e lasciar vivere». Con·~eguentemente sarebbe contrario aUà. -l!o'.ontà e al sentimento de;Ja maggioranza degli Italiani man– ten-e,re uno strumento bel\Jico t errestr e che potesse avere- una ·funzione· divei,sa da q.ue·la della ditesa ... che è dnvece legittima e doverosa d i fronte all'111f gressione armata di chicchessia. Condizion-i geopo,litiche dei/l'lla:lia. 1/ diri'tlo alla neu– tralità; la Nazio-ne armata. In argomento rn1w necessarie ·alcune brevissim..,! considerazionf· di natura geografico-politica, in re– lazione alle clausole territoriàli e militari de,! dettatò di pace impost0ci. Purtroppo Ilo stl!ldio deHa storia mi:itare insegna che in EuroJ!)a due sono stati sern– PFe i campi di batlag:ia classici: le Fiandre e la Val– le ~adana, ed è nafurale che così sia. perchè da un lato si acçede al mare del Nord e al Baltico; ..dàV.al– tro ai!Mediterraneo.
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