Critica Sociale - anno XXXIX - n. 7 - 1 aprile 1947
122 CRIT,ICASOCIALE sto un limite allo ·spezzettMIIent 0 dei terreni suscettibili di coltivazione· 'ha Cioè stabilito che non si possa, ,Più far luogo (nè per su~cessione, ne per atti fra v~v~) « a ~r.azionam-enti della proprietà che non rispettino la m·inima unlla colturale» (art. 846 prima parte), Ed ha subito dopo (st,esso ~rt,'' secon_da parte) chiarito che cosa si deehba intendere' per m1n 1 ma. unità coltura!~ e quali siano i criteri da seguire per det:rm1narne l'estensione; la quale dovrà variar.e secondo le varie zone e le diverse colture. Ma - per ,causa appunto cli questa v~– riabilità - il legislatore non ha provveduto a tale deteu:ru– nazione alla quale ha tuttavja espressamente delegato l'auto– rità a;"'1llini.strativa (ar.t. 847). Questa però non si è• tnai c~– rata di provvied-ere in proposito; e, per conseguenza, anche la sop·ra ricordata disposizione del codice civile è sjno ad ora riniasta senza effetto alcuno, proprio cocne se non fosse mai stata scritta. Tornerebbe quindi naturale di chiedere al Governo perchè non abbia ancora adempiuto alPjncarico avuto dapa legge e perché tardi ancora ad adempierlo. Invece non mi risulta che una simile domanda sia mai stata presentata da alcun de– putato al.la Costituente; e neppure da alcun partito politicq, o ·dalla stampa. Altro esernp:o: 1 è n,ella vigente legge del Registro (art.· 51 e n. 23 della tabella C) una disposizione, 1per cui sono e,senti. dall'l'llposta , proporzionale di trapasso, fino all'importo di lire cinquemilcm, gli atti di permuta di proprietà agricola, quan– do risu..}tino ~tipulatì a ·scopo di arrotonda.mento dei confini di uno alr:neno dei fondi che forin8.no oggetto della permuta. Tale· cÌisposiziohe ,av'.eva l'intento di favorire, nell'inter..esse del– l'economia ,nazionaìe, la ricostruzione de-Ile proprietà smem– brate in troppo piccole· parti, Ma anche per il passatp. si os– servava già che · il limite posto alla concessione dell'esonero era troppo misero e r.istretto, cosi che ben tenue e quasi tra scurabile beneficio ne poteva derivare ai contraenti, e, ·tanto meno, all'econ<l!Ilia nazionale. Oggi, poi, 11 causa della svalu– tazione della lira è lnanif,esto che la dcordata diSposizione della legge del R;gistro ha perduto ògni •valoue pratico. 0-nde anche qui ci vien . f•atto di chiedere perchè il Governo non abbia ancor provveduto a ridare alla -legge almeno quel poco pr,egio che poteva aver.e in passato, aggiorn~ndo all'attuale va– lore della lira quel•lo fissato per la concessione dell'esonero dall'imposta; o meglio, sostituendo il criterio dell'ampiezza del terreno a quello del suo v•alore ,espresso in mcineta. Jega,Ie. Gli esempi potrebbero continuare, ~a i due presentati mi sembrano i meglio adatti ad offrire - anche ad un Governo di breve durata, come -necessariamente ,s,arà quello del terz~ Gabinetto De Gasperl - Ja possibilità di provare col fatti la sincerità dei suoi dichiarati propositi~ 1 E D. L. Quando si afferma che ·il proletarriato, in quanto classe, è il co·nc,etto limite che divide in due opposti' campi l'umani– tà, 'non si inbende ··negare la funzione storica ~ so,ciale della lotta di classe, che trae, come ho detto in altro artic.o/o ap– parso su questa 'Rivista, la sua giustificazi,one Ìlalla prie– senz.a rlel/'in_qiusti-ziae del male nel mondO'; si vuole sem– •Plicemente ri~evare il vizio ,d'oriqirfe ci'i cer-to socialismo Pseiudo-scientifico, che, tutto intenio' alla formulazione e al– la- defi,nn,zione _de~leleggi che regolano il meccanismo- so.eia- , le dJella lotta di classe, ha· ricacléiato nell'ombra, come in– 'gcmbranti residui della tradizione utopistica, gran- parte ·dei motivi etici è religiosi delle origini s.ocialiste (che si inne– stano naturalmente 'su:/ terreno d,el/a lotta), p•et< dMe la pt1e– valenza aJ tecnicismo p.olilico. Se la formula p_olitique d'abord_ si c?mprend-e e si [f'US'lifi– ca come contromisura ·e come rvm<!'dioPM'z•ale al genen\,o e inconc/ud,ende umanitarismo e alla vuota e verbosa dema– go_qia, che'.dliluì,,,o.,o ·il siocial'ismo pre·b,eMioonell'opporturnv-' imo riformistic-0 o lo irri,qidirono in wna sterile ortodossia, non si può, d'altra parte, non tener conto de//'Ìnsùf/icieniza e dei perico/,i, insiti in que/1(11 f,brrmda,, che mwa a condamwr re o <1 svalutare gli eleme.,ti etici e r.eli,qiosi in cui vanno soprattutto ric.erca_tele ragion; della rapida e pro-di_qiocra dif- fwsio111edel s-0,cia!ism,onel moirdo mod,erno. ' * * * , Col _prev?ler~ 1e_lle_nece_ssi_tàte,i;n,ìcJve, inerenti al/'orga– nizzazvone in parflti, il S ociailismo, pare abbim cessai<>di e~ set1e anche l/lna reli,qior,;eper dliventatJe e>sclusivadottri-na po– li'tica, hmitCDndo cot1 l'andar del iempo, più o meno incon– sa.pevo!-me.nte,il pnopr:iOIMizzonte wmano alle ·,o,n,/ingenti fi– naMà dei sin_qoli or_qawism,ì, .nazion.a1li.La coin'éidf;.Za d'ella BioHotecaGino Bianco p·o;/i,~ie1a perJ,eguita da( pmrtiDi socialisti d'Europa co_1i gli interessi drei rispettivi St,a,ti ap~are oggi - _s,a,,d,et_to _d~ pas– sata, - talment,e stretta ed obbhg,ante, che -riesce difficile in– div-id,uir.e, dkiiu1> vimto di v_ista mera:ne,nte p_olitico, ·i p'Y'e– supposti di ur!a nuova orga,mzzrozwne int,erna,zionale de( So- cialismo. · . .• Per vivere non soltanto come partito, ma come p1u va– sto ed imive;sate moto l·iberator,e, destinato a rivolttziona,r,e e riniiovare in modo benefico e duratitro l'umanità, il Socia– Z.ismo deve vincere le seduzioni del naziona./-ismo e d,el tec– nic·ismo che /.o vi11cola dispoticamente ali.e esigenze della · politica; deterniinand:one il tota/:e asso_rbimento m u~a P:e– sirnta « realtà effettua/e». che -ne hm1ta e snat1tra. I-obbiet– tivo fina:le. ,costriingendo i suoi -rappresentanti a riassttmer.e qwella d,epr,ecata tattica di te,npo•reqqiamenti e di dilazioni, giustamente rimMoverata al socialismo parl~mentare e ri- formista. _ L'esan1.e più o meno obbieltivo· delia realtà soc•aie. delle forze politiche in contra,st.o. ecc.. i11v,'sta di un p.ossibile o prossimo ca.povo/_qimento della situazione. che consenta alla classe proletaria ima· si,ura e q11a,siincontrastata ascesa :rl potere, non potrà ma,/ compensare il• 111/JncatornperQJn.ento di ww diffwissima e qrave disp,osiziollle al praticismo vol– gare, che co11sid-era_qli aderenti. come massa di manovra. subordina,nd,o la persona. con prassi mai:hiavellica . e bas– sament,e utilitaria. al fatto della organizzazione, in rni s, fa c,011.,u11e111ente "consistere la democraz'ia. La quale rischia di esaurirsi in quella· e~.:i11siva e angu.sta democrazia .-ap– presentata dalle or_qanizzazioni di aziend(JJ: « democrazia de·i cçmsi_q'li », in ciii è lai.ente il pe1·ic-ol0 di u,., ritorno al sindacalismo di cateqo1·ùi, co11 In preval,enza. de-Ile necessità . tecnico 0 bur.ocratiche s11i moventi etici. che formano il lega- me invisibi/ie di 11n'adulta c~mun,ità s-o,Jia/ista. · * * * Nè- meno inadeguate si riv,ela,io le soluzioni tecnocratiche, che, /imitando lro fun,zio,ne diel s,ocialismo· alla trasforma– zion1e d1.1i. modi della produzione, e rnbor,d inando la vita. as-. sociata a,i fi11i di una i-njegra!e pia.nifica.zi ,one d,e'll'econ_omi-a, m~pican,o la fo,rmazione di U' 11a nuova ~< aristocrazia, di dti– 'Y'igenii », che, im,pon.end,osi con la compete,111'i/a, tecni>:a, d.o– imeb/Je ltiquidare le soprawivenze del vecchio mondo bor– ghesie, fo,11dato sulla c:oncorren,za e sulla ini~ia,~iva privata, per assicur-arsi il monO'polio del, potere statale. La dittatura s(,llr.ebbe,, in tal cas.o, l'ineluttabil 1 e conseguenza della trasfor- · ma,zione s,ociale, na"n, per•dida con Kautsiky, «una semplice ciircostànza d,el dJominri.o,ma una dete-rminata forma di _qo– vern0> ..., ditt01titra, di un individuo o,di. una ,organizzaz.ione ». In una ta,/e soci.età, la s1+bordina.zion,eall':economia dei va– lori spiritua,li ,non, potrebbe mai consenti'Y'e .il libero e totale disp•ie_qarsidella personalità; non sarebbe nepp;i,re possibile fa più eMnventar,e-fomna-,ài .libertà, che è la Ubertà d'i loco– mozione, p-eirchè Ù1J 1'/.ecess,itàdella produzione viwc•ole,rebbe inde/init.atmen_te _qli individ11i a:1/afabb·6ca, e all'a,zienda,, nel– le _quali i dirig,mti {te:énici ,e funz,ionar·i) d,,etermiµ,ereblnro i-I mod,o· d'esiste,nza d'ei là'vo,ratòri, it èui dJestino non differì~ r-ebbe sostanziaimente da quello dei s<ervi della gleba. La prepondJeranza- d1e/ poter.e ec,onom,ico-politico esc./ud,erebbe ai/o stesso ten~po 'l'autonomia e la:fim,zi0ne med·iatrice delia' cultwra, 'cui vernebbe risen,a,to; nella miqliori, delle ipot.esi. un s-empr.e più rist11etto niargine d·i iibe,rtà, ond,è" far Posto al te-enicif111,o profe'ssiiona,le de,i puri fiiolo_qi e à,cili avventurie– ri della p,enna, ai quali venebbir a1ffidata /'elaborazione e la dif/us':lon.e degl(slogans ·e q.ei temi propagairòdistici. '* * * Una nuova Internazionale socialista, q1tale c.o'rpo dtelibe– ra;nite,e n,on c,o'111SwbPivo•, QJUIS/)icata con1:ord,em;e;i,te,com/e sem- . bra, dai dir-igenh d-ei partiti so•:ia/ist-i d'Eur:opa, non è :s:pl– tatvto un problema d'organizzazion,e, ma, a,nizitutto di educa– mi.one e di formazione d•i,c,oscienze. L'unia·i,esimo ,d,e-ll'Oci:i– den·te, col suo universa,ljsmo· etico e cu<!tura-le,dovrà costi– tuire un ropporto d,,ecisivo, imp,e-dendo-al socialismo di ,esau– ririe la sua missione nel promu-overe, sollecitare ed attuar.e ,in.Europa e n,el mpndo at:cord-i fra i vari part'iti d',ei lavo– rate,ri :· funzione che· risponde c,ertameJ1Jtealla sua posizio,,,e di, centro d1el/avita contemporan,ea, 1n/Q1 che, anche nella più duttite i1n1postazione, pot,rebbe irretj,r'_yinel!a chiusa cerchia di in1e-ressi meramente politici ed e.cononuci. Il Socialismo . deve parsi. anche al centr-0 dePta spiritualità eur,op,ea,,p-er– thè essò mira. alla tr.a,~formazione so-cia,lee,d a!{a ,eliminazio– ne delle r:,/assi, e Vu()IAelibe,y,a,t,ela persona ,'l/Ìmana dai vi,n– c-oli d•ell'economia, ch:e è la sfera del provvisorio e della ne: cessità bruta, per fondare - il R E G N Q D E L L' U O M O. in cui n,e,c-essiità e fibe-rtà coincidano su.I ·solido terreno del– la recipro.cità sociale. J,/ S ocialism() trasc,ende allo stesso tecn•Pooqni valutazio-
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