Critica Sociale - anno XXXIX - n. 7 - 1 aprile 1947
120 CRITICASOCIALE sì di che ~pecie di ferròvie si t.ratta: se a binario sem· plice O doppio. se a trazione elettrica o a vapore, ,se a scartamento ,normale o rÌ'~~tto: La presenza d_ellu: no O dell'altrn di ,tali cond1z10m sono elementi tut t'altro che trascurabili: hanno rapporto col volume e con la quantità delle merci da trasl;'lo,r~are, _con la ràpidità dei viaggi, e •cioè con !a poss1b1htà d~ effet– tuare O no determinati traspo:h (1>.e:~s., q.uelh ddelle merci deperibili), di essere rifl:>rn1ti m temp? elle materie prime occorrenti, di· essere puntuah nelle consegne. E. infatti, mentre il, ra~porto ~e)l'area de!· l'Italia del ,nord a quella delJ Ita·l!a ,mend1ona),e (Si– cilia inclusa) è di 1,26 a 1, il ,r~pporto tra lo sv1lup1po delle ,fer,rovie a 'binario -doppio, ne:Wuna e- n~ll'a!tr~ zona, è di 6,4 a 1; fra quelle a trazione elettrica ,e ?l 3 a 1. Indagini analoghe sono a fare per le t:anv1e extra-urbane: s,e a s'.cartameJ?tO n?r!Ila.l~ o. ridotto, se ,elettriche o a vapore. E·giacche 1 i,1h~v1 che ne conseguono son gli stess~ che per. le ferrovie, tale fat: to spiega perfettamente m ·c~e misura v_enga, 1!-elno stro Mezzogiorno, ,ostacolato 11co~m~rc10 degh ag.r:u: mi e quello dei prodotti orto~rutticob, che sono_ trl!- 1 fattori principali della sua -ricc hezza , •e_come v 1 r_ie – .sca assolutamente impossfbil~ l' e.sp, orta_z1one ~•. q.um– di, la coltivazione dei fl~n, di c~1 _l 1t:1h~ mend!on!!,le e Ja· Sicilia potrebbero, m cond1z1om _0.1fferenh, trar motivo di orgoglio oltrecfiè lauto -reddito. Un'ultima considerazione, di natura però di.versa dal'le precedenti resterebbe a fare per le tranvie ex· tra-urbane. La dotazione tranviaria dell'Italia ·meri– dionale è veramente bassissima: Italia Nord ·Italia Centrale Jtal-ia Sud 2,17 0,208 0,89 La spesa cui lo Stato sii. sobbarca per sussidi ali~ tranvie nel Nord, nel Centro e nel Sud della pem– ·,o]a, risulta la seguente: (Continua) ItaHa Nord L. 507.157 Italia Centrale L. 44,298 Italia Sud e isole L. 158,337. CORRADOBARB~GALLO Per la cultura popol~re: la radioco Il primo cennò à siamfià sulla (lpportrtnità di datè vita ad una « radioco » (radio-coltura), data dal gen_naio 1946, quando La parola socialista, edita a Parigi dalla Federazion_e del Partito Socialista Italiano in Francia, pubblicava uno schema di progetto per stabilire in Italia una stazione radio emittente, esclusivamente adibita alla diffusione della col- tura popolare. · In un secondo tempo la « radio-università » di Padova, a m~zzo del suo presidente, presa in esame la proposta, emetteva un primo voto favorevole, offrendosi, se del caso, alla direzione didattica del progettato ente. La Federazione socialista del sud-est ·della Francia votava in seguito un ordine ·del giorno di piena ·adesione al pro– getto stesso, sot'.olineando l'interesse particolare che esso presentava per la emigrazione italiana ali' estero, in Francia in particolare. Uh simile voto emetteva, ciuca nello stesso tempo, .la Lega italiana per i diritti dell'uomo del diparti– mento delle Bocche del Rodano a Marsiglia, con un -ordine del giorno (lhe è sta:o riprodouo dal periodico, p.ure di · Parigi, « Italia Libera >> dèl 25 maggio '46. Nell'Avanti di Francia del 18 luglio e del 26 settembre erano in fine riprodotti i voti su accennati ed un terzo formulato a Tolosa da quella federazione del sud. ovest. Recentemente a.nche la sezione di Grenoble si associava alla iniziativa. La radioco ha due finalità ben distinte: la prima con– siste nel fornire gra!uitamente a tutti gli Italiani, a traverso la radio, ampia possibilità di accedere ad una conoscenza, non del tutto irrisoria, di 'tutti quei rami della scienza che ad essi particolarmente e singolarmente possono inte– ressàre. La seconda, non meno importante per la nostra compagine· nazionale, tende a mantenere il culto della patria lon,ana in milioni di Italiani emigrati, o avulsi, per forza I Biblioteca Gino Bianco di trattati, dalla madre patria; s~stituendo nuovi me!odà. confessabili in regime di democrazia, alle forme b~n. dl!Cll– tibili che il passato regime usava a mezzo dei noi Consolati. Scopi, orgànizzazio•n~ ·e. compif11 cl.e-fila r Jdioco. Su questo secondo punto mi sembra opportuno insi– stere anche perchè l'idea, nata nell' esi'lio, risponde a quel biso;no imperioso che hanno ·gli esuli, volontari o costret\i, di ritrovare sul loro apparecchio Fadio la voee dei· padri in . u'!'opera di vig~le assistenza intenta a ~~lvere ~ lor~ pa~t.i– colari problemi: soprattutto quello d1 1mpors1 all ospite, non con. la sola forza delle braccia, ma con qualità e capa- cità superiori alle sue. - La, radioco è imperniata, nel progetto in parola, eopra tre elementi caratteristici: 1) disporre di una stazione radio .così potente da essere udita in tutto il bacino del Medite,– raneo, praticamente fln un raggio di 700-800 chilometri; 2) poter essere udita, per lo meno in Italia, in esenzione da ogni tassa, quale oggi è imposta agli apparecchi riceventi ordinari; 3) interessai-e l'uditorio con concorsi a premio tali da attrarre l'attenzione deL maggior numero possibile di Italiani, dando insieme, appunto a mezzo di detti con– corsi, la possibilità 'di ottenere riconoscimenti dei corsi fre– quentati aJ.la radio: documenti che, se non .potranno eos~– •tuirsi ai normali diplomi ottenuti in scuole regolan,. potranno 'tuttavia costituive un principio di prova di parli– colari attitudini e competenze. Ed ecco, con qualche dettaglio, la funzione di tale nuo•i istituto, come il progettista' lo ha immaginato. · Circa Ìa. ubicazione della stQ~Ìone egli si rimette, nete!• sariamente, a quanto la tecnica può suggerire, allo ecop• di far giungere la voce ben chiara da un capo all'altro d'Italia, su tutta la costa· dalmata, sulla costa francese mediterranea, dove è concentrato' il massimo deHa emigra– zione' italiana, sulle coste africane, nel Canton Ticino. Il suo funzionamento sarà il massimo consentito dalle eei– genze tecniche nelle ventiquattr'ore. Infatti, essa. dovrà eer.– vire non solo· ad operai ed impiegati ad orario normale, ma altresì a quelli con orario notturno od a turni, ed a qÙelli ad orario variante con la stagione, particolarmente ai contadini. Perciò ogni singola lezione dovrà essere ripe– tuta, nella stessa giornata, due o tre volte, in ore op- _portunamente scelte. ·, Le lezioni si prevedono brevi, non oltre i ,venti minuti. I singoli corsi saranno composti di un numero limitato dì lezioni: dalle quindici alle venti, mo~to aggruppate, al massimo con un giorno df intervallo l'una dall'altra. Gli stessi corsi, pur rappresentando ci.cli indipendenti ed e6au– rienti il tema, potranno essere alla loro volta riuniti a due o a tre, cosi da esaurire up te~a ·più vasto, Caratteristiche essènzialL Per essere veramente popolare, la radioéò dovrit 'ii.Bare un linguaggio piano; d!'lle parole tecniche o nuove inoo– stituibili sarà data unà paziente spiegazione. I,a dizi.one dovrà essere lenta e, per taluni passi, r-ipetuta, per facili– tarne al massimo la comprensione. La concatènazion~ dei corsi. verrà studiata così che il più modesto ascoltatore, ·anche se analfabeta, possa a grado a grado porsi in condizione di comprendere il corsò @e• gnente, e ciò ·senza limitaziqni di sorta; dovendo alla fine trovar posto, oltre ai programmi delle scuole elementari e alle cognizioni d'ogni genere che- interessano la clas1e lavoratrice,, anch,e materie speciali proprie sia delle scuole medie, sia, cum grcmo salis, delle facoltà universitarie. · In modo particolare andranno curati al massimo i corsi pro- fessionali. · Sarà trattato, oltre a ciò, l'insegnamento delle lingue straniere con tre metodi differenti: un primo corso inse– gnerà empiricamente l'uso di quelle 300-400 .frasi che sono sufficie9~i a trarre d'impaccio C:hi si reca iin altro paese, o, nell'industria alberghiera, ad es., è a contàtto con stranieri; - un secondo insegnamento, seguirà, la solita via grammaticale; un terzo si occuperà della letteratura. I campi dell'igiene, dell'assistenza, 'del valore dei cibi, dell'economia domestica, della puericoltura, e quanti altri qui si sottintendono, sarannQ pure . adeguatamente trattati,, sempre con l'intento, non di destare la curiosità del pubblico, ma di dare cle– menti solidi, semplici., di coltura pratica. Tolta la coltura D\Usicale, alla· quale la radio in genere dà amp{o svolgi– ;11ento ~uotid!ano, ogni altra forma di coltura verrà presa m ,cons1deraz1,one come possibile oggetto di diffusione. La seconda nota cara·,teristica del progetto è - come ai è detto - la ricezione gratuita, da parte d·egli intei-eeeati,
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