Critica Sociale - anno XXXIX - n. 6 - 16 marzo 1947

94 ·cRITICA SOCIALE I . parte loro abbia: per un momento fatto balenare i hiooh 1 · d'artificio -di un insulso spirito nazionalistico. Ma apIJu.nto per· questa futilità polit' ca, le nostre cessioni alla 'Franc!a, che han.no trascinato c?n sè una più grave e pur solubile questione economica ~ quella delle cen(ra'i e!ettr_i_c~e ., nuocciono gravemente alla se'ri,età e consistenza po.1t1ca d,1 un trattato che avrebbe dovuto annunciarsi come ,fautore di più alta giustizia internazionale. Altro caso sostanzia:mente divers?, quello dei nostri con– fini orientali. Qui, le ràg·oni che hanpo spinto la Jugo:' slav·a• alle sue rivendicazioni so.no di tutt'altro gen~re. Qm ei tr?via1no di fronte, non a ,q~estioni militari o a inte- . ressi.- limitati, ma ad una vo 1 ontà dramma,tica .di potenza, di ingrandimento e, ad un tempo, cli d'fesa, che è propria ·non deI:a Jugoslavia sola, ma cji tutto un mondo, il mondo orientale, o, se si preferisce, il blocco orientale_ Ci son? anche qui ragioni economiche,· ma ·c•rediamo che esse, per quanto importanti siano le miniere cli mercurio del'l'Idria e quelle di carbone dell'Arsa, abtiano un'influenza ristretta nel cleterm:,nare quella vo:ontà. La quale si pone, i.n tel--- . mini storici, c?me assolutamente unilaterale, come. una vo– lontà egoisticà e ristretta, che non può portare 'alcun con– tributo ad una vera pacjfcaz'one' del mondo. Di ,fronte · a ,q_uesta vo:ontà, le altre volontà, forse altuettanto egoi– stj-cl;ie, ·hanno più duramente combattuto, E dal combatti– mento sono uscite soluzi,oni ché non soddisfano nessuno: è uscito cioè i_;compromesso che, non essendo basato che sulla necessità di arrivare per il mon:iento ad. intendersi, manca completamente di stabilità. Anche la 'soluz,ione adot– tata per Trieste potrebbe_ essere considerata j.n sè buona, se non contrasta-sse co.n la innegabi,le tendenza odierna ver– so le grandi unità statali. Ma questo richiederebbe un altro discorso e, in o.gnj caso, l'avvenire. solo permetterà di J1;iu- clicare. ' Terzo caso, ancora, diverso, quello de'!~ colonie. II fatto che. ci vengano tolte le colonie 'prefa.sciste no,n risponde a nessuna delle misure di s.'cuuezza o di ripatazi?ne che \Sen– gono accampate _negli a.Itri casi. Ci potrebbe essere q11indi, questa volta, ,effettivamente un. principio diverso dagli i.n– t~ressi! dei vinc'tori, il principiè di dar~ a tutti i popo!i 'la libertà. Senol)chè, perchè questo pri~cipio avesse -veramen– te v_alore, sarebbe necessario che essò fosse app'ic.ato in geneuale. Così, invece, ess.o sa di espe'rimento in co.i>por;e ... . v_icto, sen~a. ca:ntare. che, sebbene non appaia.no , g),i intei-es– s~ econofl!1<:1 d1 qualcuna delle grandi potenze son© proToa-· b1lmente 1n g·oco, tanto è vevo che, nella stesura del trat– tato, la. rinuncia_ dell'I!alia alle sue co'enie ~ stata un og,– g:etto d,1transazione d1 cui· qualohe vinci,tore si è valso ,,:er affacciare altre rivendicazioni. In ogni caso, d0 ohe indu– ce _in.questo _pens_ieroè anche il fatto c,he, per ,avviare i p©– poh coJ.omah ali autogoverno, non eni necessario togl,iere aTitalia un'amministràz;one èhe, sia· pur ~otto garanzia, ess~ certamente saprebbe co_nd11rremeglio delle potenze cui sara affidata. Ma la quest10ne delle colonie è da mette ve· m •elazione anche con il prnblema dell'equilibrio hel Medi-a. t•rraneo, equili,brio_ che l'Italia deinckratica potrebbe oggi garantire meglio dei grandi rivali_ E appunto per questo la si lascia fuori: ' Qùanto àl reg?lamento dei confini italo-austriaci esso· cosftuisce un capi,tolo a parte e. non riguarda i!I g;ne~a)e la stesura del trattato, di pace, Le- cla>wso~e econo·mic·h~ e 1!'4litM'; · Le c!au~ole _economiche. e milit?-ri ·sono qNelle che ri– chiedono 11 mmou discorso. Le prime, in ,>articolate, tria anche l~· seconde, cl_iem pat<te d·pendono dalla cessione di terr1ton, sono strettamente collega!~ .con le altre di cui gi~ s1 e discusso. · . · Per _q'uat:itoriguarda .dUJ11que l'aspetio economico del trat– tatò du pace, esso appare .non diverso dal suo spirito ge– n~rale, anGhe s_eque_ste clausole sarannò forse meno gravì d:i qu<l: nt.oa prima ~1~ta appa_1a,e farse potranno essere al– leggent~ da succ~ss1v1accordi. Ma la loro iiorma, nel docu– men~o, e puFe d1, q~~lle ohe col,pi_sconodi p14, e in- alcuni . v,unti se_mbrano ·le. pm contrastanti. con' 11,nospirito di equi– -ta. Bash, a? .'<s_., dire _della 1mposta rimmcia agli indennizzi (delle arn-lire in par1t1colare) e ai s~lari dei vr~ionie,ri cli guer_ra, cori:,e p1;1re_ dell~ ~lau~ole _r1R'uardanti il diritto di confisca de1 bem di· Itaham ne, paesi, vincitori qualcuno di que'lli che ogg~ la d[~armano. Ma questo di– penderà, in sostanza, da noi. Necessità ,e (inviti d~ :wnarevisione. ·che mol'te parti del· trattato debbano· essere rivedute è cosa che, dopo le affermazioni d,i quelli stessi eh~ l'hanno redatto, nessuno può mettere in dubbio. Quello che impor– ta, _però,_non è tanto la revisione di qualche clausola, quan– to il mutamento, che veramente s'impone, dei rap,>orti in– ternazionali odierni. Quando si parla. quindi, come aie.uni uominc di governo italiani eon accento miracolistico hanno fatto, di rèvi ,siq.ne, Bisogna sap:r bene esaminare i;iuella ehe potrà essere '.a nostra azione in pFoposito. Infatti, in un mondo pac'ficato, sopiti almeno parzialmente .i rapcori e i fam~lici. appetiti, si può swerare che possa meg'io, affe_rmar- . si' queJl'idealismo realistico di cui abbiamo detto. Ma cre- 9ere che or~ es.so p~ss-: soverchiare la grettezza di. parte, sarebbe da 11'1us1.Qumd1 non cFedo che le speranze 1,nuna' rev·sione, la quale possa davvero cambiare le relazi.oni in– ternaziona'i di cui il tratfat,o. è espressione, o derivi da un cambiamento· di queste, indipendentemente da quelli che p?tranno essei~e alcl,\ni nostri ·vantaggi co.ncessi<:i di volta jn volta per contrnpartite, (guai a quei popoli -il cui metro di giudizio sul buono e sul eatti~o politico è il proprio van– taggio conhngente !~ sia sp~ranza fondata altriment,i che sù una pericol0sa illusione. Questa constatazio'ne limita que'.la che potrà essere la no– s.tra azione nel futuro .e nel contempo la precisa, fissandole i•lcampo delimitato,. la sfera in oui potrà svolgersi, glj obiet– tivi eh~ pot.rà ragg1ungere. Voglio dire che su un piano im– mediato noi possiamo svolgere utr'azione immecliata, ·fotesa ad ottenere quei vantaggi .economici di cui abbisogn'amo; ma questa azione può, anzi deve, essere spogli,a,ta dal sovrap– porsi di speranze o il'.\lsioni ehe la intralcino. Vantaggi fu– turi e maggiori potra.nno ven:re ( e solo alfor;:i conterannq .•veramente) soltanto su un piano più vasto di ·gi.u:,tizia tra i popoli tutti: . · ' E. poiehè la nostra stessa p0sizione cli vittime che parlino -iBNome non della ingiustizia rivolta eontPO di loro, ma del– la genera'e .ingiustizia.; non per vantaggi p,r-opFi,ma' ver i,) vantaggio di tutti, ci può fare assert0ri aut0revo!i e, forse, ascqltati di democraziài i,nternazi0nale, questo clovrebbe es– sere n~strn comJl_ito. Cc;,mpito d'fficile, molto, tFoppo dif– ficile. Ma per ottenere qualcosa di €'0pcreto bisogna saper vedere molto e lontano. Pn:Ro GALLARDO E' generale la. constatazione che un grandis– simo numero di coloro che oggi hanno· po~ti di fidu~a nel movimento sindacale nen hanno po– tuto ~formarsiUn'adeguata preparazione al'l.e tf'un– zi:oll,iJ che s0,nochiamati a compiere, a causa della lunga parentesi dì· inazione che il libero movi– mentò sind~c!J,leha subita: ~er colpa della. ·ditta- turà fascista, \ Per' .ovtjave a qu:estoinconveniente la biblio– teca, di « Critica Sociale» ha pubblicato recente• mente una nuèva. e~i0ne del · · MANUALETTO DI .TECNICA SINDACALE di _RINA1'DORIGOLA, che, t~n-to sue(\ess~ ebbe quando fu, pubhlicIDÌoper la. -pnma ·volta CM'Ca25 a'lllli addietro e che co-. s~iturrà. ùn,a. guida. preziesa per tutti gli 0rga– mzzaton e per tutti coforo che .in· qualsiàsi modo si interessano .dei prO'b1emisindacali. · Delle claus0l~ che impongono l'imit;;izionine~li ar~amen– ti, basta rilevai:e q~i. it,cara-ttere cli punizione Ghe esse han– no e la loro 11ll~i(!Ctt~,che 1a quel caratter(:o deriva, in quanto, con, lo spudto mt;rna~10nale che oggi .regna, non è assurdo p-~eveder~ che I Italta possa csscm: ria rinata da, ll volume, che. esce a cura delle,· << Edizioni· lJ » di FM'e:nze,consta di 225 pagine ·ed è ve.nd' uto. al prezzo di 120 lire. ,A, colorQ che Re , chiede– r.anno ~eno 5 còpie alla nostra. •mministra– ~on:e,_sar~ ,conces_so une sconto del 26 '%· Poichè ,! e~onE) e fa!tl), m URnumero ristretto di copie, · lllYl!t-1~<1 tutti coloro che hanno interesse a. pro– curan1 il ,v.:òlume a. inviarei S.lllbito le lor&richieste. Biblioteca Gino Bianco

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