Critica Sociale - anno XXXIX - n. 5 - 1 marzo 1947

. f CRITICA'SOCIAL;E. 77 Basso clichfaràva che fra questi ultimi doveva essere intesa anche la terra) possono essere proprietà di privati, di coo– perative, di istituzioni o dello Stato, .e che la proprietà pri– vata, frutto del !avorn e del risparmio, viene rico!'losciuta al fine di garal'ltire · !'a libertà ··e lo svìluppo · cl ella persona e della sua famiglia. Le quali ultime parole, allusive ad una « fina'.izzazione » del diritto di proptietà pri:vata., non si ca- . piace bene quale valore giuridico possano avere. . Dei lavori aeÌla terza sottocommissione sul diritto di pro– prietà noteremo soltanto alcune, cose di maggior· rilievo politico. Ed anzitutto che il gru'ppo democristia.no, pur ·di– mostrando in questo, come in altri argoménti sociali, idee notevolmente avanzate, ha tenuto a dichiarare, nella seduta antimeridiana del 27 settembre, per bocca del relatore on'. Taviani, essere « esigenza. imprescindibil'e » i:l'èlgruppo stes-– so che nella Cestitu~ione fosse « sancito il principio che lo Stato riconosce e garantisce la pvoprietà. privata». Ma, del resto, 11;lì stessi comurùsti on. Corbi e Pesenti ricono· scevano alla proprietà privata una sua ragione d'es·sere nel presente moIIJento storico. E qui pare a me ehe meriti di essere sottolineata .l.a chiara presa cli posizione del nostFo on. Ghidi.ni, il"·quale, concorde· con. un'asciutta formulazio– ne ptopòsta dall'on. I. :/M .. L'?mbardo ~ essere la proprietà . riconosciuta e garantita dallo Stato nei limìti e nelle forme stabiliti dalla legge - non voleva pregiudicare l'avven'ire, la– sciando la più ampia libertà al futur,o legislatore ·di re– golare il fondamentale jst:ìuto giuridico in armonia coi tempi. Tale nettà impostazione di gradualismo socialista (coerente alle tradizioni del nostro partito, la cui- « vecchia guardia» io stesso avevo constatato, ,.nella ·commissione co– st'tuzionale socialista. del maggio seorso, essere più decisa di, tanti massimalisti),· hm postazione, é;!ico,data al.Ja questione dall'on. Ghidini, non escludente anche le più radicali tra– sformazioni sociali,·· da potersi attuare democraticamente, era sùbito avvertita dai suoi co:Jeghi. Uno dei quali osser– vava che· il presidente della sottocommissione 'tendeva, evi-·· dentemente, ·ad ·evi fare un'eventuale rivoluzione popolare di dom ;i.ni , m·ehtre un altro dichiarava che, a parer suo, il"tra– passo da'.la proprietà individuale a quella collett\va potrebbe· attuarsi soltanto con un atto di· forza. Sr è poi cercato di chiarire il sign:ficato del concetto di proprietà collettiva ed i suoi caratteri differenz~ali da quelli deUa proprietà demaniale; ma:, secondo me,' senza riuscire ad una netta precisazione. Il che non ha impedito che nel primo comma dell'articolo proposto dalla· sottocommissione si dicesse che « i beni ecònorrùci possono essere oggetto di proprietà privata, cooperati'ifstica e collettiva,». Ma, nell'art. 38 del· progetto definitivo, che sarà presentato all'.Assem– blea~ la distinzione è sottanto fra proprietà « pubblica o. privata"· \ · ., . Dell'eredità, argoment.o eviclentemente .connesso al ,proble,, ma della proprietà - tanto strettamente legato, ainzi, che uno d~i commissarii diceva éssere ìnutiié parlarne, dato che s'era già- detto che la iegge determina la forma ,e i limiti della proprietà :'....-Ja te'rza sottocommissione s'è sbri– gata con poche battute nella seduta pomeridiana d'el 27 set– tembre, La prima sottocommissione, nella sua seduta del [6 ottobre, faceva poi proprio senza d.iscussione l'articolo pro– posto dalla terza_ In esso si dice che il diritto di trasmis– sione ereditaria è garantito, lasciando all'a legge .di stabili– re le ·norme e i limiti della successione legittima e testa~ mentaria, nonchè - e queste -ultime paro'.e possono essere gravide di consegùenze - « i diritti della collettività» (nel progetto definitivo queste p.irole furono sostituite dal'le al– tre: < i diritti ·dello Stato sulle ered:tà: », 3• comma de1- l'art. 38). Forse, o senza forse, ahche tale importante pro-· b!'ema poteva essere tratta,to un po' più a fondo:.Non'fos– s'altro perc!Ìè, prop,rio in un'epoca di transizione come !'ate· tuale meritava di essere almeno toccato il quesito d'un pos– sibil; accordo fra il socialismo e .l'e~onoip,ia ancora libe– r;ile qual'era posto, p. es., dal c;orrlpianto Eugenio iRignafiO che 'aveva tentato di risolverlo con un sfatema sul ;qua.le e·. conomisti d: vari, ,;mesi e di differenti tendenze, dal laburi– »ta Hugh Dalton a Luigi Einaudi, si erano soffermati C'on seria· attenzione. Stupisce che di tale sistema nessuno ab– bia detto parola ael corso di cotesti lavori preparatori della nuova. Costituzione. · 1 / Litl,iti della p-ro prietà •eàes.prvp,rio S(JVV() indennizzo. , Quanto ai l'imiti' deEa ,proprietà mette conto, -intanto, di osservaré ·che all'unanimità la terza' sottocommissione, -su– bito dopo ayere affermato il principjo del riconoscimento e garanzia d~lla .propiiètà privata, proponeva quest'aggiun– ta (iJ -cui concetto era ripreso anche dalla prima sottocom- ibhoteèa Gino Bianco ' , ,. ...,~ .... missione, e la ·c1'li•formulazione, è rimasta quasi~invariata nel .progetto definiti:vo): « la legge ne determina i modi di acqaisto e (ili, godimento e i limi.ti allo scopo dii garanti re la sua funzione sociale e cf,j renderla accessibile a tutti ». Mi· limi'terò. a q1.1alcheaccenno ad 1;1npaio di punti é:onne.ssi , a tale gravissimo problema. · · ,Per quanto !'on, Gfuidini, nelila seduta antimer'dia,na_ del 3 otto~re,' espri~~sse· iJ dubbio s~ ~ella Carta'. Co~tituzio– nal'e s1 potesse, sia pure a grandi linee, _regoamefltare la• rif9rma agraria, della qaale, còme della riforma industriale, . poteva essere sufficiente ,stabilire ,i presupposti, ,altr.i eom-' missarii, ohe rappresentav,mo grappi alqua.nto diversi l'uno· dal•l'altro, come il democristiaroo on, Fanfani, e la comani– sta 00. Teresa ,Nece,- osservavano sùbito che, per ragioni psico'.ogiche e politiche, cioè per venire incontro ,a]e aspi– razioni di larghe zone del popolo, bisognava ,d,dicare alin~ no un articolo alla questione agrar,à. Già si era incomincia– to a parlar.ne il giorno avanti, ti si erano manifestate .;,inte'– ressanti opinioni, a proposit<'?, sia d'un e\tentuale ,wntr,ollo deJllo Stato sul'.a rii,artizione: del suo.'.o, s-ia del]e varietà· che lii problema agrario. presenta da Regione a regio1'ie, •sia della piccola e della grande propr:età terri-era (notevoli, fra· ,gli altri, l'intervento cdelriçistro on. Canevari, il quale met– teva in guardia cir,ca l'utilità sociale dello spezz~ttamento· della pr'@prietà, dovendosi in certi casi preferire Uilla gran– de agricoltura: ind,ustrializzata, eon.dotta dal lavoro associa– to e convenientemente Ji)repara-to, é' <ijuellor d·e'.lon. Fanfani•, ' il quale :nichi-amava l'a:tten,zione dei c0lleghi sulla oompl'es– sità del problema, « i).' più gcandè di tutfi i problemi econo– mici ·ital'.ani, 'in quanto il cinquanta per c~ntò dera popolas zione italiana vive su:Ja terra r ). La discussione, cfue occupa– va tre sedJte, si condùdeva con l'a!rticoio' proposto dal de- · modistiano on, Taviani, dal "qua!le,con alcune modificazio– ni in s·ede di coordi,namento, derivava, poi l'art, 41 del pro-' , getto : « Allo scopo di conseguire H razio;:iale sfruttamento cdel su0lo è di stabilir,e equi· Ìtapp0r-ti ·s'o€ia''i, la. legge impo· ne obblighi e vincoli ,àll;i. .propi:ietà, terriera privata, ne fis– sa i limiti di estensione. ed ali>olisceil latifondo, promuove fa bonifica ldelle terFe e· l'elevazione prnfessi·onale .c;lei lavo– ratoti, aiuta la picc0la e l;i me<lliapr,oprietà ». Si apre çosì la strada, lasciando pradentèmeote al futuro legislatore il còmpito di pe,rcorrerla, a.l,la riforma agraria. , •, An,;;he. wer fa rifòrma i,ndust~iale la Cestituzione, - · se sarà approvato il testo' proposto !...,... segna so'.tanto le dire~ • tivti. E ·con una ·riserva tale da ac<ijÙietarei pav di d,i trop- po bnÌ.schi matatnenti socia.Ji:' oioè, col· principio dell'espro– priazione « salvo irodennizw ». S è · discusso, nella teTza sot– tocommi,ssioné, specialmente nel'la secduta antimeridiana del 2 ottobre, ~e il proli>lema deN'irldenizzo si dovesse p0r,e soi– tanto nel caso di proprietà, come fo detto, statica; ma !'on. ,Fanfani· sostenne fortemente il ·conce-tt:p che· s~, ne dovesse parlare a,nche nel. caso della ·proprietà è_osì ,detta di'mi.– mica, cioè dell'impresa. Ot1cantoal,!a formu:a dà adottarsi - nel;a Costituzi01:ie,..una corrente, ohe riuscì vitto·riosa nella votazione, voJevà si accennasse all'indennizzo puramente, e semplfoemente, lascia,rodo alla legislazicrne ordinaria di de– terminate i. criter1 iri base ai qwal-l doversi corrispondere, l'indennizzo stesso per il bene esprepriato; un'altra corrente, inveèe, ché r.aècolse i ,voti dei commissarii- socialisti e. co– munisti, pur ritenendo che dì reg@la si dovesse )asciare aila ' legislazione ·ordinaria ii d~ermirtar.é ,tali· cri>teri, proponeva si contemplassevo, fin . dall'a Cosftuzione, '.e ,eccezioni al principio della corresponsione cdell'indenn'tà. A prescindére da altri punti, puFe imJi)Ortant•i/ '\Da.che. qui dobb,éamo sor– volaFe per ragioni di ,spazio, si pu0 dire che le_ pr01ìciste de'.la sottocommissione furono, in sede di coordinamento, sostanzialmente accettate, m!L formulate in maniera alquan- to più concisa, . . ' ' , Dice, infatti, l'ultimo coÌnina dell'art. 38 d!!I progetto: « La legge autorjz2a, per motivi d'ipteresse generale, l'e– spropriazioroe della -proprietà privata- salvo 'ndennizz.o ». _E l'art. 40: « Per coordinare le attività economiche la ·:egge riserva 0rigit1aFiàmente .o trasferisce· co'n esprop-riazione, salvo indennizzo, allo Stato, agli enti pubbi' ci od a comuni~ tà -di lavoratori e di' utenti determinate imprese o catego– rie d,i imprese che si riferiscono a servizi pabblici essenziali o a fonti di energia o a-situazioni, di· monopo1io ed hanno carattere di preminente interesse generale». Controllo àell'a·ttività•eoonamioa. Su ta!e compless@ argomento è, certamente, di molto in-, teresse quanto ha detto, .nella seduta pomeridiana clel 1_5 ottobre della terza· sottocommissione, il relatore,· il democn-· stiano oro. Fanfani, c'h'è uno st1;1diosci 'ben noto di storia < \' f'

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