Critica Sociale - anno XXXIX - n. 2-3 - 16 gen.-1 feb. 1947

'l , 42 ClUTICA'. :socIALE, 1. 1 tÌ'\'!> sovietico quale, sistema socia!ista, sostanzialmente di- ' .,stinto dai sistemi che ,fomzionano negli Stati capitalistici. A:nzi, è. ÙjÒle constatare J'!ngiustifica'bile presenza i~ esso , 111 elementi che sono m stridente contrasto• con le esigenze ;della dottrina socialista. Basti dire che il criterio di inegua– .glianza delle retribuzioni è stato introdotto anche nel'.a sfe– ,,i;a dell'assicurazione. sociale da quando, dopo la nota dichia– razione di Stalin fatta il 23 giugmo 1931, fu abolito il ptin– .cipio de.Ila retribuzione salar,iale. ugualitaria dei prestatori .d'opera,,- alla quale tendeva invece il Codice 'del Lavoro pubblicato nel 1922, - e fu realizzata una energica e bru– sca differenziazione ·dei salari e degli stipendi, che ogg,i è cons,iderata << la chiave di volta» de:l,economia ~ovietica; co- 1 me ·afferma Economì,,;eskaja Zisn » (« L.a vita .economica», . organo della Gosp;,m). Il governo ed i,l partito bolscevico giustificarro il radicale cambiamento dei criteri direttivi nel q.1mpo salariale col fatto che « il metodo ugualitario hà da– b~ risultati mo'.to scarsi». perchè esso « elimina ogni incen– tivo all'interesse personale» e, quindi, per svegliare tale in- ..ter.esse. personale « ogni operaio deve essl!re pagato secon– do la quantità e la qualità dell'energia che sarà in grado di spendere a favore· della collettività)>. , N atura'.mente, come sempre, a sostegno di queste .consi– de'raz•ioni di carattere pratico ·e contingentale sono state su– bito, crea.1,eanche giustificazioni dottrinali. << E' intollerabile· _:_ _dichiara la rivi.sta « Ec.onomicies/laja Zi.rn, », ~ ohe gli ' i,iomini di differenti qualità e \ii differenti capacità ricevano una. paga. uguale». « Il socialismo è ineguaglia,nza », inse– gna, tra· tanti altri, il noto economista sòvietico prof. Mitin. li principio fondamentale del social(smo sovietieo oggi - ha cominciato ad insegnare Stalin già al VII Congresso d.ei · Soviet - è la formula: « da ciascuno secondo le sue capa– cità e a ciascuno secondo il suo lavoro », e non più « secon– do i suoi· bisogni ». Ora, si potrà non negare la serietà de:Je ragioni ·pratiche che hanno còstrelto a Ficorrere alla c;liffe– .~enziazione dei .salari e degli stipendi (benchè si potrebb~ doç;,andare: perchè la scala tariffaria deve variare tanto da ai:-rivare ad una di.fferenziazi'on'e da I a 20 ?}, ma come si può gil,!stificare l'introduzione del principio inegualitario riell<\ sfèra dell'assicurazione s<,>ciale?Perchè 11trattamen– to economico assistenii<1le ed assi'curalivo di un malato~ di ' 'un invalido o di un vecchio pensionato deve essere commi- ' "·surato con le .varie percentuali sui salari e stipendi, cioè de– ve essere fissato in conformità. al'.e capacità di cui uno è stato dotato da cieca :fortuna, e a). carattere del la,vorò che faceva, e non invèce corrispondere ai rea,li ,bisogni ea'. esi– tetize 4i 9gni situazione ind,viduale?·Quali motivi di utilità· pratica e di inte,esse collettivo si. ppssono addurre in difesa · ·di simili deroghe dal principio « a ciascuno secondo i suoi bisogni», d"roghe ingiustificabi'li dal punto di vista non solo del:'ideol'ogia · socialista, ma altvesì della più elèmen- Jaite giustizia umana? ' · vn: . Ma ammettiamo pure per un moment~ - benchè ·così non 'sia - ehè tutte queste parziali dèviazioni e dissonanze con'– trete ;,~bia1;10qualche r~gione attenuante che a noi sfugge. R cons1denamo allora 11 fon'òmeno fondamentale e decisi– vo che costitu'isce- la vera pro\fa del fuoco per ogni at.tività pbliticò-sociale che pretenda· di essere « costruzio~e .sociali– . sta», cioè il regime gepèrale del l;i,vorò nel comp'.esso di tiltti i suoi elementi (disciplina, regolamentazione, fonzioni e di,Fitti dei sindacati ecc.). . -, · .' Essend@ 'lo scopo finrule del socialismo la éon,pleta idené Vficazione dello Stato con la s.ocietà, fondata stil libe,o la– ·Vo.ro·as.sociato, la legislazione· sovietica dovrebbe essere un ininterrotto processo di .conquiste .sulla via di una sempre più energica partecipazione della classe lavoratrice alla di~ fèzione della gestione economica e del g0verno ide:1'0 Stato. Se così vern'l "en.te fosse, l'Unione Sc,vietica darebbe un ma-· gn-ifico spefta~olo di un_.i_mmens6 paese, nel ouale si svolge · una progressiva gestazione degh elementi costruttivi del nuovo ordine socialista. Purtroppc,, nell'U.R.S.S. si camm;-' ·na, invece, a· ritros.o, particolarmente per quanto riguarda i « diritti .sovra,__ni » del lavoro •e della classe lavoratrice Non s•i può negare· che in UH pr:mo, tempo il partito b0lsèe'vico fosse animato dalla idea di mettere la classe lav0ratrice ·al <:,entrodeJlla vita ecofuomica, p0litica e sociale. e che 1.J' Co– dice del LàvOFo pubblicato nel 1922, -:-- pur t'racciaHdo qtm netta la linea Idi demarcazione tra la competemza dell0 Sta– to e ·quella dei' Sindacato - abbia conservato tuttavia una rete abbastanza fiHa di inferfereaze fra gli organi del'lo S'ta– tò e quelli· del Sindacato. ,-Ma .questi germi vita\ suscetti– bili di ulteriò~e sviluppo progressiva, fuFono be.n presto e– sti'rpati con una seFie di decreti - man mano ·che si aµda– ,ia a,ffermando il .adkale 2apovòlgimento delle ·tend'(mze i<'kologjcl\e· d'el1a'pol'i•ic_abojscevica; capo,folgimento cl.!e ha, BibliotecaGinq'Bianco · poi determinato particofarmeniè a! partire dal disé'~rl!O ·Fevisionisbieo pronunziato da Stalin i'l ·23 'novembFe 19.}} - un energico viraggio a destra, verso i' métodi ·capitalistici. Cosi, in conseguenza·di una $erie di r;move disposizioni'l~gi– slative, l'ordii1amento èlel 1a'.;voro e la posizione costituzio– nale d~l Sihdacato nel!o Stato' e ne-ll_a _vita·econom·1ça :. sqcia– .le deil U.R:S.S. pegg10rarono sensibilmente. Basta 1] fatto che il sistema direttivo collegiale ne'lla gestione delle iinpre– -se sovietiche - ri'eonosc'iuto ·dannoso percliè, ·secondo •l'af– fermazione d.i·Stalin·,·<< burocia'tizta l'attività produttrice e ne ri-tarda lo• sviluppo economico e tecnico» - fu. sosfftui– to c·on<,ilsistema i!,UtÒritario 'di comando personale da parte dell'ingegnere-capo e dei suoi ··s1,1barterniimmediati, per va– lutare tutta la sérietà del camb amento operato in qµesto campo da,lle m10ve'norme )egislativ.e in confronto a quelle che esistevano nel Codice del Lavoro del ì922. · · ·. Ta•le cohclusione s·caturiste spontàneamente dal confron-, 10 della nuova leg,i,slazione con la precedente'" Ma_la legjsla– zione in Russia quasi sempre subisce deformaz,pni peggio– rative nella ,sua applièa'ziotie pratica, poiclìè il t"sto !eii,sla– tivo nell'U.R.S.S. 'spes~o ·non è altro che l'astratta i:0:stru– zione logica, che· non ha alcuna rispo!]denza ,;i.ella realtà: la p;ù convincente conferma 'di questa aisserzione •è la nuova Cdst[tuzione Sovietica con il.suo artjcolo 125, che• gara1itisce ai cittadini dell'U.R.S.S. la de facto inesistente !ubertà di ,., parola, di stampa, écc. Perciò, per' avere· una idea ·giusta sul- la funzione del Sinèfacato nella pra'tica''i:lei regime bol~cevi- co ,occorre,· oltre le leggi;'consultare anqhe i res0conti dei Congressi del1Je riunioni professio.nali e del Partit0 bolsce– vico. Dalle confessioni, dai riconoscimenti, dalle dicli1~ra– zioni contenute ne14e rel~~ioni, :fatt~ durante le qiscus,ioni, spesso aspramente polenj1che (1), nsulta evidente che ,gra– zie « al mostruoso blocco tra i direttori ,deile azienèle· .sta– tali, i dirett'oi:i dei sindacati ed il pùtìto ·comunista» - ·d- io la relaziorie al XIV Congresso d'el pàrtito fatta da Tom– sky, allora Presidente del' Consigli©. Centrale dei Sindaéah - il s ndacato sovietico nell'a realtà fonzrona quasi sempre c0me apÒa•ato · òurocratico asservit"1 ;iigli organi u1rettiv1 delfazienda e, per ·tramite di_ess_i,allo ~lafo .o, più_,prndsa– meHte, al govetno dei· partito 1mpera,nte · d.ttato11almente. Codesto anfidemocratic0 e rigidamente autoFitario discjpli 0 namento buroératieo delle ·Utiioni pFofessionali (sec@nd:ol'e– spFess' one d'un ·comunica-to ufficiale) «'inira alla realizzazio- ne so11ecita deNa poJi.tica ,generale del partito bolscevico su tutto il fronte socialista».' Per ·consegùenza, i lavoratori russi, presunti sovrani de,Posita~i Me! potere Ji>Ubbliçò. l i11. fama· di esercita.e la •dittatura de.J proletariato, sono diven· •tafi « semplici, ruote nella maccja.iaa s0vietica », seéohdo il competente ·gi•udiZÌ'o·di Walter 'Citrine·. E mentre la classe operai11 risu[,ta sempre più minorata nei ·suoi presunti «:&- ' eitti ·sovra,ni »; cresce maggiormente. l'imp'.lirtanza dei tèèn,c· ci, ingegneri,' funzio.nari; aitiministra,tovi, capi .Politici ècc., qioè, di, quei gruppi ·déll'àntico· cel@medio' eh~ -'- esercitando svariate attivi'là lndispensabili ·in ogni società civ-ile ...:..sbno d_gg1in J{ussia J?r!vilegiali e fop;1~no up_a nuova ~là~~e_·di– rtgente. Questo e. ti '.6enomeno p1il 1~trutbvo che cr :fom1sce .l'espérirrfento bolscevico: · ' ,, - I .vm. Da q,uanto ab!Ji:amoiesposto risulta· chia,rò che TU:RS.S. non dà neanche un appr0ssiinativ& saggio di ciò che ·<l'oi, rr'.b-– he ,.essere fa strut>tu,r.3i'politic0"'sociale ed etonomica rispon– dente al c,oncetto so'dalista. Ivi non c'è i'! ··regno de'! lavoro. emancipat-o; ed il popolo· lavoratore 'noti vi è div:entato 'pa~ drone di ·se stesso, cioè della 1 !ò)rçpria eéonòmia e del prn– prio Stato, i ·quali, invece;·. sono gui:d1tti da,J governo é!iita– toriale, che è emànaziorre di un solo partito_ La pTÌiicipa.le lezione, sommamente istn1ttiva, ohe· oi fiomisce l'espeti'm~t:i-. to bolscev.ico, dim'ostrn· quindi che· un ,governo a.ùforitario, anche se i,nlernzi onalmeHte sboialista, rloh può distruggt!te il sistema· capitalistico.· Intatti, in Rµss·a 'i· capitali$ti· sono sc0mpa1Csi,ma il•capita!isìno è rimastoi sia p11re "ellà f.oj/m: ,. di capita,lismo di Sta,to.' Tutto ciò è il ri!j)1ltàto J,;ig'ij;oed.ine– vitabile del fatto ohe -i bolscevichi,· accingendosi al'la' loro ·0pera, mm·hanno tenut0· conto de.li 'amt'notiimenfo che è'im~ p\oito in 11na.deJ.le·più pr_ofonde massime· di Carlo Mùx, ,cioè che l'emançipaZ!ione dei lavoratori deve ~ssere op·éra dei lavo~atori medesimi. ]n questa, formula si,ra<;chiude non solo una, subLime norm~ ·etàea,/ tna, ainché una grahde veFità 1 sociologica. Soltanto. chi non sia capaçé di penetra-re nel– l'>Òtima essenza ·l@gica e psico1©gica di questa affe,mazione può ·non capire cl'ie lo Stato autoFitari@ e , lttJa,toriale n0n (1), PuFtrappo oggi . n·\m. è ammess111 più alc;unll 'discussione polemica dottrf.nale e'. néssuna criti~a &eri•a del!'a~~vità · gov(!<'– nativa.

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