Critica Sociale - anno XXXIX - n. 1 - 1 gennaio 1947
CRITIC~. SOCIALE 9 tpctherà di designare un capo del Governo. Ma anche· se, come è probabile, ii Governo resterà in {unzione fino a· queJla data, allora la situazione non apparità certamente mutata, e i contrasti non avranno fatto che acuirsi illell'at– fesa. Quindi si riaprirà allora la crisi che è stata; non ri– solta, ma provvisoriamente soffocata. Il difetto qui è so– pr,attuUo nella composizione dell'Assemblea, all'interno del– la quale sarà dato ·nel prossimo futuro di assistere a di– battiti o, per meglio dire, a lotte, di cui è difficile preve– dere la soluzione: E forse, in questo caso/-bisognerà at-' tendere nuove elezioni perchè la quarta .Repubbl_ica riesca ad avere un Govemo stabile. Per ora, è probabile che trovi applicazione, se non succederà di peggio. il vecchio proverbio secondo cui in Francia non c'è che il provviso- rio che duri. · · Un'altra osservazione da fa.rsi è questa, ed è bcue che f!On sfugga all'attenzione specialmente dei socialisti. Ui soluzione del governo di Blum potrebbe apparire, superfi– cialmente, come una soluziOille di compromesso. In realtà, però, la soluzione di compromesso sarebbe stata que!J.a del governo di unità nazionale, nel qual caso fa mediazione sarebbe stata compiuta non dal Partito socialista, ma per– sonalmente da Léon Blum (ed ·anco'ra, non per sua par– ticolare attitudine, ma per necessiià continge,nti). Ma, es– sendo andate le cose come sono andate, non si può parlare di un c0mpromessò nè di una mediazionè. In realtà non c'è compromesso fra comunisti e destre in vista di qualohe ri– sultato concreto da. ottenere, poichè, perchè ci fosse com– promesso, occorrerebbe che dal!e due parti si fossero fatte cOillcezioni reciproche_ Qui si tratta, invece, come abbiamo già detto, di neutralità delle due -parti, le quali, fidandosi dei socialisti, rimangono per il momento fuori· della lotta. PIJ<;RO GJl.'LI,A.R·DO LaGermania h scelto Già da alOUlltl' settimatne aùbìa,mo su,/ tavolo- lo 'scritto. in– viatoci. da im compagno• svi;z~eno,·.e, che qui d-iarno trado.tto sul signifioato delle Ncenti oeleziom amrministrative in Ger– m.a-ma.Nonosta,n;te che wn P·o'di t.emp.o,sia pa.lsato da quan– do apparve sul/.(]J stcm~pa,quo·tM,iana-la notizia dei note'Z-lolie per molti inattesi rimltati df!'lle. elezioni, lo scriitto ch,e qui pubbl-ichiamrt a,pPm,e, ugualment,e degno di attrarre l'interes– se di t1ttt~ e.o/oro che, cercrm0 di peketnrrre a fondo nei/ s1- _qnificato degli avve,w,nenti. . La Germania ha scelto ed ha dato il suo voto contro l'U– nione Sovietica. Questo è, in parole brevi ed asciutte, (che si voglia rattristarsi o rallegrarsi) il risultato di una sene ai elezioni che hanno avuto luogo da nove mesi circa a que– sta· parte in .Germania· nelle più diverse località ·(Comuni, province ·e regi.oni), elezioni ·che hanno trova~o la loro con– clusione con le eleziOillidel Con'sigho municipale di Berltno, Conclusione transitoria, ma impressionante e di evidenza palmare. Già al1'inizici di quest'anno gli Americani osavano nella loro zona l'esperimento coraggioso, e che allora venne a di– ver_se riprese tacciato di intempestivo, permettendo che si indicessero elezioni comunali alle quali, poco più tardi, se– guivano le elezioni dei Consigli di Stato -dei tre « Laender » della zona Americjlna (Baviera, Baden-Wuerttelmbeqr. Gross-Essen). , · Seguì quindi, dopo una pausa di vari mesi, una seconda ondata di elezioni costituita da votazioni comunali neJle tre zone restanti e, a J:onclusiorte, dalla elezione dei Cons';gh degli Stati nella zona russa e, contemporaneamente, dalle elezioni di Berlino. · •Le primissime elezioni permisero che si delineasse fin dal principic! in modo significaitivo la pr:epondera,nza di dJue grand'i pMtiti, i quali usciròno vincitori, quasi alla pa,ri, dal· la lotta delle urne (le prime libere elezioni i,n Germania da trediei anni· a questa parte, e quindi massimamente degne di attenzione già per questo solo motivo): i cristiano-democra· tici (o cristiano-sociali), che raggiunsero in Baviera l'assoluta maggioranza: di voti, che nel'.a zona francese, nel Baden– Wuerttemberg e nelfa Renania riuscirono ii' partito di gran lunga più forte e che nel Gross-Essen, nell'Hannover e Hamburg rimasero solo •di poco dietro ai Socialdemocratici, che vi ebbero la prevalenza. In tutte queste elezioni delle tre zone occidenta!i colpisce il risultato straordinariamente infelice ottenuto dal part'to comunista (ciò che contrasta con le tendenze odierne nella maggior parte degli altri Stati europei), rigettato molto ai" di sotto di quella che era ·la importanza sua, prima che sorgesse il terzo Reich. Se le prime elezioni della zona ame– ricana, con i loro successi cristiano-democratici, dovevano ess'ere valutate come unç1.vittoria del conservatorismo cri– stiano con accento nazionalistico (la C.D.U. è infatti la con– tinuatrice del partito cattolico di centro, ma per la sua na-. tura protestante è diventata la -continuatrice del vecchio. partito nazionalista tedesco), certo il regresso' _dei comunisti appare evidentemente causato dalla disapprovazione della politica e dei met0di che la ;Russi'a Sovietica ha impiegato nella zona russa nei primi mesi d'occupazione. E' da no– tarsi so:tanto che da allora, benchè i Russi si siano aperta-. mente sforzati, con una intelligente p ianificazione e con esu– berante attività, di far dimentica.re il loro esordio nel pe-. riodo 1mmediatainente posteriore a lla fine della guerra, i comunisti non harino tuttavia guadagnato suffragi. , Soltanto irl conseguenza dei risultati delle elezioni nella. Germania me.ridionale il Partito Comunista si è deciso ad un cambiamento di tattica:: finchè credette in granl:!i vittorie• elettorali, il partito inarciò da solo, ma ora tende con ·tutte le sue forze alla fusione con 'la molto più forte socialdemo– crazia· (la quale si avv;mtaggia presso le masse operaie è la piccola borghesia dell\ wtiche direttive seguite per molti, decer.11i,le quali hanno fatto dimenticare perfino molti suoi errori del. tempo della Repubblica di Weimar) per la for– mazione di un « Partico Unitario Socialista». Così i votanti non hanno voluto esprimere solo la lor.o· diffidenza vers·o· la preponderante amministrazione -comu– nista della città che in considerazione della terribile situa– zione non si èra impegnata a fondo. Ma, irri modo molto· significativo, e su questo, dato il tono con cui si è svolta la camp11gnaelettorale,. non vi può essere dubbio, essi harhfo espresso una professione di fede di natura universale_ ·Essi si sono staccati dal sistema di vita vigente all'est e si sono orientati, più o meno consciamente, verso l'ovest. La proposta accennata da Molotov, di revisione della fron– tiera polacca a favore della Germania ed il paterno ben1,– volo discorso di Byrnes a Stoccarda possono avere ancci~a c ntribuito a fav'orire questa tendenza. Per la vittoriosa democrazia sociale si pone però un di– lemma .che il leader del partito, l'intelligente ed assoluta– mente integro Dr. Kurt Schumacher, ha già palesemente. ricOillosciuta ad Hannover_ Poichè chi ha votato per ·essa, se domani l'Ovest dovesse deludere le speranze tedesche sarebbe considerato-come « agente inglese». Per questo Sèhumacher ha aumentato l'asprezza del suo linguaggid verso Londra e Washington, dicendo che, se la posizione della Germania non fosse riveduta: dal punto di vista della nutriziOille, della produzione, del commercio ecc., egli avrebbe ràccòmandato ai seguaci del partito l'interru– zione della collaborazione con le autorità occupanti. Con ·ta!i parole, che senza dubbio lasciano trapelare un po' di nazionalismo, egli ha ridotto· al minimo l'odio cl:le cadrebbe sul partito socialista per ·una dipendenza e un collabo– razionismo verso gli Anglosassoni che fosse svantaggioso per il popolo tedesco. . . Mà pro babilm ente non si arriverà a questo. Secondo Qgni verosimig !ian.za, nelle capitali anglosassoni si vorrà inizia· ree una p olitica positiva verso la Germania, ciò che do· vrdibe portare la Germania alla riabilitazione ed a una si– tuazione di potenza' europea di una certa importwza. Le prime avvisaglie di questo sviluppo appaiono già. Cosic– chè anche se Byrnes e Bevin possono essersi baloccati con l'id~a di cancellare dal .loro. scacchiere la Germania ad est di Berlino, per !i'mitare l'ambito dei loro piani di riforma alla Germania occidentale, i risultati deJle elezioni nella capitale dicono che la sfera dei loro interessi si estende su tutta la Germania, poichè la battaglia po!itica a;nche all'est rrnn è affatto perduta. Ancora dubbia è la reazione del Kremlino alla sua sconfitta a Berlino_-E' possibile che esso lasci cadere il partito socialista unitario, che t stato scon– fitto in tal modo, e che èominci ad appoggiare nei_riguardi della 'Germania la politica francese dell'in_deb.ohmento è delle limitazioni, politica che finora esso aveva avversato. Qùesto perchè ormai le speranze di una forte Germania so– vietica, o almeno di una Germania satellite della Russia de– vono essere deposte. I risultati delle elezioni ber)inesi sono quindi da considerarsi non solo come un fatto mterno te– desco, ma anche come una sconfitta del blocco orientale, e, nel quadro della politica moodiale, I)On possono passare inosservati. · E' noto che quel tentativo, che le autorità russ~ d'oc– cupazione aiutarono con molto zelo, ha avuto successo sol– tanto neJla zona russa e, 'anche là, non in proporzioni pre• ponderanti•: nelle elezioni deJla Germania orientale il P,ar– tito socialista •unitario ha guadagnato il 5d% dei vbtt e m qualdhe parte magari un po' di più, ma, comunque, solo l
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