Critica Sociale - anno XXXIX - n. 1 - 1 gennaio 1947
8 CRITICASOCIALE di oscurare la fama• della· Camera introval:iile di Luigi X'\('III) e una legge elettorale che consenta al Pa.e.;;e di ·esprimere una· maggioranza. Essere o non ,esset'e. E' ancora il problema della democrazia interna nel Par– tito, minacc;ato nel suo sviluppo e nella sua compagine dalle infiltrazioni totalitarie e dalla progettata instaura– zione di una disciplina capestro con conseguente espulsione o imbavag'.iamento delle correnti dissenzienti. H Partito Socialista, così com'è oggi costituito, è ancora in tempo per ritrii,rsi dall'abisso della scissione, aperta– mente preparata l!all'arbitrio e dall'intolleranza della « si– nistra», e per rimontare la corrente dello scetticismo e dell'assenteismo e farsi assertore e vindice del profondo rinnovamento morale e sociale imposto dalle trasforma– zioni operate dal fascismo e dalla guerra nella configura– zione economica dei ceti produttivi e nei rapporti di classe? E'. ancora in tempo a porsi l'obiettivo de: potere con un programma preciso, intorno al quale cniamare a raccolta il popolo italiano in un supremo tentativo di rinnovamento e di vita? ",', Il Congresso, di Roma dovrà dire senza ambagi se a questo compito gli esponenti e i militanti sono preparati ,e· !?,I!, avendone coscienza, sono pronti a riprend&re decisa· mente ,l'jniziativa.nel campo nazionale e internazionale sulle vie maestre del socialismo. Se la maggioranza dei' com– gagni (4) s1 sottraesse a questo · dovere, spetterebbe pur sèmpre alla minoranza riprenderlo e farlo suo. La ban•· diera di Giacomo Matteotti e di Filippo Turati no,.; può essere ammàinata. Oggi più che mai è necessari·o procla– .w,a~ealto _e.forte che soltanto nel socialismo indip~ndente e hbero risiedono la speranza e la sa:vezza dell'Italia e del. mondo! ANTONIO V ALERL (4) _Maggioran~a dei voti espressi nell'affettata e caotica pre– J)araz~one congressuale,· non degli iscritti, non degli innurn.ere– Yoli socialisti senza tessera ohe attendono la chiarificazione per ~cidere il loro atteggiamento di fronte al Partito. Il 20'% dei s.uffragi suddivisi tra le varie mozioni e 1'80'% di astensioni sono gli indizi più significativi della profonda crisi che tor– menta il Partito per effetto della politica nulllsta e del confor– mistno filo-comunista· dei dirigenti. In tali condizioni, la vit– toria della frazione « base-» significherebbe la fine dell'influen– za politica indipendente di un partito ridotto alle funzioni di satellite dell'astro maggiore, Non ceri~ la fine del socialiSPlo sjnceramente rivoluzionario e democratico nel nostro Paese J GOVERNO SOCIAllSTA INfHANCIA · ._La recente srisi del governo francese, risolta provviso– namente, da I,,eon Blum con la costituzione di un Governo del tutt~ socialista, ha un interesse, sia per il suo svolgi– men,to,.s1~ per 1~ cau~e ohe l'hanno generata (i risultati del– .I~e.ez1on1_ ili cui abbiamo parlato sul n. 23 di « Critica So– _c1ale,»),. sia per le conseguenze che essa stessa non man– chera. d1 ge1;1erare, che va oltre, il caso oarticolare del1a ·Francia_ ed_investe. tutto il sistema politico di molti Stati i;noderm. S1 tratta, insomma, di una crisi della democrazia _d~vut_aessen~ial_mente al!'inaspri_rsi· dell'urto fra gli estre~ n:1s~1 opposti:_ da una parte, c10è, allo sforzo dei ,,omu– n!sti per conqmstare il potere, dall'altra all'opposizione v· 0 - lenta del)e destre_-che si C?alizzanò_contro i comunisti sen– za tutta".1a saperli sov·erch1are - a'meno per ora, chè il pe– nco,lo d1 ~uesto soverchiame_nto sussiste •ed è accresciuto dall atteggiamento dei comumsti stessi - Il _pensiero delle destre è stato delineato chiaramente da un 1;1or~ahsta francese (1) il quale ha scritto: « Governare col parht,o c.omunista sig:1if\ca abbAdonargli un certo nu-· mero (pm grapde domani d1 oggi) di Ministeri che sareb– bero organizz~ti in piazzeforti inespugnabili destinate al momento buono, ad _ilbba!ter~ i(i _ultimi.basti~ni del reg{me. _Governare. se!'za ~1 essi, s1gmf1ca provocare immediata– mente ~egli sc1open,. una agitazi_one sociale, un arresto della produz 10n_ e, un~ cr1s1. economica, . <:he sarebbero i segni precu~ s.on dell anarchia ». S1 venf1ca così il fatto che i _partiti che hanno ottenuto il maggior numero di suffra– gi, e che questi suffrazj hanno ottenuto appunto a causa d~l. !or'? rec1pro~o .contrasto, si trovano oggi nell'impossi– bilita d1 prendere d potere e sono costretti a rimanere in una perenne posizione oi opposizione, a meno che uno di (U Jacques Pascal in RéfO'nme, BibliotecaGinoBianco essi non riesca a sopraffare l'aitro con mezzi non demo– cratici ·In questa situazione, i democratici sinceri, gli unici che potrebbero per le loro capacità risolvere la situazi·one, no• possono, trovandosi · in minoranza, che offrire soluzioni provvisorie le cui possibilità di sussistere sono legate alle considerazioni, da 'parte dei contendenti, sull'opportunità di mantenere in piedi l'attuale regime democratico. Tutto lo svolgimentp della crisi francese suggerisce que– ste osservazioni e le convalida. Infatti, dcipo il fallimento delle candidature di Thorez e di Bidault, l'Assemblea fran– cese, 'mpotente ad uscire dal vicolo cieco costituito dalle ostilità delle due parti avverse, ha dovuto ricorrere ad un uomo che era già fuori della lotta e che, in un certo senso, rappresenta il partito che è uscito dalle· ultime elezioni con il maggiore insuccesso. La spinta a questo ripiego è stata data dal fatto che la Francia si· trova in una 'Situazione di partico ·are tensione per cui si imponeva una soluzione qua– le che fosse. Bisognava infatti risolvere urgentemente le difficoltà finanziarie interne e la situazione indocinese. in Jnodo particolare. Ma la scelta di Blum da parte dell'Assemblea, dapprima fu solo dovuta al ·bisogno di ricor·rere ad un uomo. di go– verno esperto e al tempo stesso che gode della fiducia di tutti Blum avrebbe dovuto costituire un Governo di unità nazionale, ma su questo punto apparve subito ehiaro che l'azione personale di un uomo non poteva bastare. In un primo tempo, infatti, i comunisti dichiararono esplicita· mente di voler conservare al Ministero un carattere demo– cratico e repubblicano, rifiutandosi di introdurvi degli ele– menti di destra. Si sarebbe costituito così una spec·e di Governo quadripartito, composto da comunisti, M.R.P., socialisti e Concentrazione delle Sinistre. Ma quest'ultima si dichiarò ostile· al quadripartitismo, che sarebbe stato - soltanto un travestimento del tripartitismo. I comunisti cedettero accettando l'entrata nel Ministero di Roclore, Presidente del Gruppo dei repubblicani indipendenti di PauJ' Reynaud. Così, solo il partito repubblicano liberale sarebbe stato all.'opposizione. Senonchè, a questo punto; i comunisti chieser,o uno dei Ministeri chiave, Esteri, Interni o Difesa nazionale. Blum era disposto ad accordare loro quest'ulti– mo dicastero che avrebbe riunito sotto un'unica I direzione tutte le forze armate: esercito, marina, aeronautica (2). I] M.R.P. si dichiarò invece nettamente contrario e la Concentrazione délle Sinistre lo seguì, nonostante il pa– rere diverso di Herriot (il qua-Ii, dicono i maligni, •pen– sava all'opportunità di non perdere i voti dei comunisti per le elezioni alla Presidenza della Repubblica) (3), In que– sto inodo ogni accordo divenne impossibile e Blum adottò la sola soluzione possibile, quella, cioè, di costituire un Gover– no interamente socialista. Gli altri partiti accettarono for– zatamente questa unica soluzione e il Governo ebbe 546 voti favorevoli ·contro 2 contrari e 69 astensioni. I ·due voti contrari furono di un repubblicano liberale e di un indipendente e anche gli astenuti furono quasi, tutti liberali ed indipendenti 'Questo stesso accoudo. dj tutte. le parti indica però sol~ tanto una sorta di neutralità da parte dei gruppi maggiori -11eutralità che ·potrebbe anche cessare se le ambizioni per~ sanali o di padito o ulteriori sviluppi della sitl,lazione su– sciteranno degli incidenti, anche prima che si arrivi alla· da– ta in cui sarà eletto il Presidente della Revubblàoa,. al• quale (2) Il Ministero Blum ha 17 Ministeri, conti-o 24 dell'ultimo Gabinetto Bidault. Tale diminuzione è dovuta all'adozione delle due misure seguenti: l") La soppressione dj due portafogli (q14'llo dell'Ali.i!nen– tazio~e,,e q,ùello delle Infomnazioni) e delle due vicepresiden– ze, pvecedentemente tenute da Francisque Gay e Maurice Thorez.; 2'>) la riunione in quattro dicasteri dei !Ministeri delle For– ze Ar1p.ate e dell'Armamento con la denominazion~ di Ministero della Difesa Nazionale, affidato a· Le Troquer delle Finanze e dell'Economia 1 Nazionale, sotto la 'direzione' di André Phi.– lip, dei Lavori Pubblici e dei Trasporti e della Ricostruzione sotto la· direzione di J'Ules Mocb, della Salute Pubblica e della Popolazione sotto la direzione di Segelie. VJ ,è d& segnalare inoltre la- creazion~ · di un Ministero del Piano che viene affidato a Gouin, che fu già Presidente 'della Com:nissione Intel"4'.Ilinisterj.aleincaricata~ dell'elabora.zione del piano 111onnet. ' Come nel precedente Gabinetto, il Presidente del Consiglio tiene anche il portafoglio degli Esteri, (3) L'opposizione a che i comunisti .assumessero il dicastero d~lla difesa ?azionai~ è stata generata, sopra~uflo dall'atteg– giamento che l comumsti tengono .uella questione ciel Viet Nam, atteggiamento che, per l'appoggio senza riserve dato ·al ribelli, .ha fatto temere in essi un'ispirazione. sovietica.
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